La perla del Lago di Garda, il paese più bello del Garda… che altro si può dire di Sirmione?! È uno dei paesi da visitare in Italia e in Lombardia e lascia ogni anno senza parole milioni di turisti con il suo mix di stile lombardo e veneto e la posizione fiabesca. Ma cosa vedere a Sirmione in estate? La Rocca scaligera, le Grotte di Catullo, il borgo, le spiagge dalle acque cristalline e le terme di Sirmione… Ti racconto tutto! Ecco cosa vedere in una giornata sul Lago di Garda a Sirmione con la bella stagione.
- Come arrivare a Sirmione
- Storia di Sirmione
- Cosa vedere a Sirmione
- Cosa fare a Sirmione in estate
- Conclusioni
Sirmione cosa vedere
1. Come arrivare a Sirmione




Raggiungere Sirmione è facile, sia in treno che in auto. In treno la linea tra Milano e Verona ha due apposite stazioni usate da molti: Desenzano o Peschiera; l’autobus poi ti porta a Sirmione (qui gli orari). Consiglio Desenzano perché ferma proprio davanti alla stazione.
In macchina è ancora più facile: l’autostrada A4 gli scorre accanto e c’è proprio l’uscita “Sirmione”. Poi bisogna trovare dove parcheggiare a Sirmione: prima della rocca hai un grande posteggio a pagamento (ma incustodito), così come lungo il viale per arrivarci. Se invece vuoi parcheggiare gratis devi accontentarti delle strisce bianche nella frazione Colombare a sud. Io ad esempio ho trovato posto nel parcheggio di via Bagnera vicino all’Hotel du Parc, dove c’è un grande cancello sulla strada che sembra appartenere a una misteriosa proprietà che non si vede. Poi più ti avvicini ed è impossibile trovare parcheggio gratis: solo strisce blu.
Altrimenti puoi arrivare in barca.
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2. Storia di Sirmione




Un’isola con un promontorio a poca distanza da una penisola allungata nel Lago di Garda; questa era Sirmione, in una posizione strategica sfruttata fin dal neolitico. Lo fecero anche i Romani: perciò sorse nel I secolo a.C. una grande villa romana sulla collina, con una vista a 360º sul lago che puoi ammirare ancora oggi.
Nel medioevo dipese prima dal feudo monastico di Bobbio e poi dal monastero di Santa Giulia di Brescia, finché Federico Barbarossa gli concesse autonomie e finì nella sfera di influenza di Verona; l’emergente signoria dei Della Scala a fine Duecento si impossessò di Sirmione con una campagna militare; per difenderla costruirono la Rocca scaligera sull’antico castrum romano. Però nel 1378 fu conquistata dai Visconti di Milano per poi essere annessa dalla Repubblica di Venezia a inizio Quattrocento. Sotto la Serenissima perse importanza strategica a vantaggio della vicina Peschiera, sebbene fu abbellita. Con Napoleone e poi gli Austriaci tornò a dipendere da Brescia, come accadde con l’Unità d’Italia (e come oggi).
A fine ‘800 lo sfruttamento delle acque termali porta il successo come centro termale e poi turistico che dura tuttora.
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3. Cosa vedere a Sirmione




Un’unica via porta a Sirmione. Moltissimi oleandri ovunque: rosa, rossi, bianchi (ma gialli li ho visti solo a Korčula). Ti avvicini e vedi l’acqua davanti, a destra, a sinistra… questa è Sirmione! Fantastico il colore del lago: dal celeste sfuma al blu coi monti a fare da sfondo.
La camminata è all’ombra di pini marittimi e ha tante aiuole fiorite, fino al grande parcheggio; oltre, ecco le merlature della Rocca scaligera. A sinistra barche attraccate da sfruttare per le foto con la Rocca come sfondo; pittoresco anche il chiosco di frutta sull’angolo, con in mostra i limoni gialli tipici del lago (come ho visto nella Riviera dei Limoni).
Il ponte pieno di fiori a fianco della Rocca è l’unico modo per accedere a Sirmione: come detto, prima era un’isola e la Rocca serviva per proteggerla e controllare gli accessi attraverso il ponte levatoio.
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3.1 La Rocca scaligera




La meravigliosa Rocca scaligera è il simbolo di Sirmione. È costruita su più livelli e tanto perfetta da sembrare un castello dei LEGO, con la grande torre che svetta; sopra sventola la bandiera italiana. La rocca è la cosa da visitare assolutamente a Sirmione. In realtà c’è poco da vedere; ma salire sulle mura e sul torrione regala i più bei panorami di Sirmione: dalle merlature a coda di rondine lo sguardo spazia dall’inizio dell’esile penisola fino ai tetti rossi della cittadina e poi all’azzurro del lago di Garda tutt’intorno; scatta una foto anche alle mura che cingono la darsena interna dove stava la flotta.
La rocca fu voluta nel Duecento da Martino Della Scala (perciò detta “scaligera”). I signori di Verona cinsero di castelli le loro terre, ma questo è senza dubbio il più spettacolare: è uno dei castelli più belli d’Italia!
Funzionava similmente alla rocca di Soncino: i nemici che eventualmente superavano il ponte levatoio venivano attirati nel cortile centrale e intrappolati, per poi venire colpiti dall’alto delle mura. Nell’acqua del fossato ora nuotano tranquilli i cigni e vivono le carpe, mentre tantissime rondini volano attorno alla rocca. Posto super instagrammabile!
3.2 Le vie e le piazze del centro storico




La bella piazza Castello dalle case colorate e negozi ha una curiosa forma triangolare e un pozzo al centro; si trova davanti alla Rocca: così ti accoglie a Sirmione. Costeggiando invece il fossato cogli splendidi scorci su case antiche e ristoranti, anche se lo sguardo non si stacca dalle merlature della rocca a fianco. In fondo, quasi nascosta, un piccolo affaccio sul Lago: la spiaggia Grifone.
Ritorno indietro per prendere via Vittorio Emanuele che conduce a piazza Giosuè Carducci; è l’elegante cuore turistico della cittadina: qui ci sono palazzi colorati, bar e ristoranti con tavolini all’aperto e vista lago. Trovi turisti seduti a tutte le ore: o ai tavoli, oppure sul cordolo delle aiuole verdi che portano all’imbarcadero.
Torniamo su via Vittorio Emanuele: è la colonna vertebrale di Sirmione che porta dritta sulla punta, passando anche sotto alla case con due archi; interseca vie perpendicolari affascinanti che vanno da un lato all’altro della penisola. Del resto a Sirmione bisogna godersi la bellezza delle vie, con angoli pittoreschi, bei locali e splendidi palazzi antichi, colorati oppure con pietra a vista. Ma la cosa che balza all’occhio sono le gelaterie: ne è piena!
3.3 La buganvillea di Sirmione




Un simbolo di Sirmione è la meravigliosa buganvillea che cresce attaccata a una casa all’incrocio con via S. Salvatore; è una delle foto da fare a Sirmione e postare su Instagram! A seconda del periodo dell’anno è potata perfettamente o ha rami scompigliati, ma d’estate il colore fucsia ti colpirà. E pensare che la prima volta che ci sono venuto non l’avevo vista! Ma avevo percorso via Dante, che è parallela alla via principale.
3.4 Le chiese di Sirmione




Tra le cose da visitare a Sirmione ci sono le chiese, piccole gemme incastonate tra le case antiche e il verde. Alcune sono difficili da scovare, come la chiesa di Sant’Anna della Rocca, proprio vicino al ponte d’ingresso; costruita dai Veneziani nel Quattrocento, conserva alcuni affreschi votivi rinascimentali.
Invece si nota facilmente la Chiesa di Santa Maria della Neve (detta anche Santa Maria Maggiore), per via dell’alto campanile che vedi dalla rocca svettare sulle case; è la chiesa parrocchiale di Sirmione sorta nel Quattrocento lungo le mura su una chiesa precedente, il cui materiale fu riutilizzato. L’esterno è semplice, con 5 arcate (una colonna ha iscrizioni romane); l’interno a navata unica ha 5 altari votivi e affreschi di inizio Cinquecento. Appena fuori trovi un pozzo in un grazioso giardino vista lago: angolo stupendo!
Pochi passi a nord e c’era il monastero longobardo di San Salvatore; ora rimangono solo i resti dell’abside della chiesetta di S. Salvatore, difficilmente visitabili. Invece si può e si deve visitare la chiesa di San Pietro in Mavino nel punto più alto della penisola: Mavino sta proprio per “vigna più alta”. Risulta già edificata nell’ VIII secolo, ma poi fu ricostruita in stile romanico; il campanile ad esempio è del 1070. Dall’esterno per il giardino con rose e fiori sembra una graziosa casa di campagna. L’interno ha straordinari affreschi del XII secolo nelle tre absidi (tra cui un magnifico Cristo redentore avvolto nel verde smeraldo che mi ricorda l’arte bizantina e catalana); sui lati figure di santi più tarde. Certamente è il tesoro nascosto di Sirmione!
3.5 La casa di Maria Callas




Tra il 1950 e il 1959 la grande cantante lirica Maria Callas abitò a Sirmione, dopo aver sposato l’imprenditore lombardo Meneghini. In quel periodo la diva ebbe i suoi anni artistici migliori. La villa ora è nota come villa Meneghini-Callas: è gialla polenta e non particolarmente elegante (comparato ad altre ville di Sirmione); si vede dalla via principale del paese ed ha una targa che ricorda l’artista. Per gli amanti della musica lirica è un posto imperdibile, anche se purtroppo non è visitabile: è divenuta un condominio privato.
Però Sirmione le ha dedicato due luoghi: il grande parco verde di fronte alla villa (Parco Maria Callas) e un palazzo del XVII secolo in piazza Carducci (Palazzo Maria Callas).
3.6 Parco pubblico Tomelleri




Dove finiscono le antiche mura cambia lo stile e lo noti. Si aprono gli spazi e gli edifici si fanno moderni, mentre cominciano le ville e gli hotel nel verde. Proprio qui sorge la casa di Maria Callas. Proseguendo su via Caio Valerio Catullo la strada sale e si raggiunge un fantastico giardino mediterraneo con panorama sul Lago di Garda chiamato Parco pubblico Tomelleri; all’ombra degli ulivi si sente profumo di elicriso (che sa di liquirizia). Ci sono panchine per poter ammirare i fiori e la vista, col pontile che sbuca in basso. Posto perfetto per una foto ricordo!
Proseguendo invece arrivi sulla punta della penisola.
3.7 Le Grotte di Catullo




Alla fine si raggiunge il gioiello di Sirmione: le Grotte di Catullo. Così è stata chiamata la grande villa romana costruita sulla punta della penisola tra il I secolo a.C. e il I sec d.C.. Il nome nasce nel Quattrocento, quando lo storico Marin Sanudo associò le rovine della domus al poeta Gaio Valerio Catullo, nato a Verona e che aveva una villa in zona; ma c’erano tante ville: non è provato che la domus appartenesse a Catullo.
È grandissima e costruita su tre piani; si può solo immaginare quanto fosse meravigliosa! Di base rettangolare, aveva l’ingresso verso sud e un grande balcone panoramico sul lago a nord; poi accesso alla spiaggia, sistema termale e lunghissimo porticato per proteggere dal brutto tempo chiamato criptoportico: ancora si intravvede. Al centro c’era invece un giardino rigoglioso, composto ora da ulivi centenari che regalano un po’ di ombra. La parte più incantevole è sulla punta, con archi di mattoni e spuntoni che fanno solo immaginare quanto era imponente; questa è la parte più interessate. Visitandola sembra di camminare nella storia! Certamente è la domus romana più importante del nord Italia: imperdibile. Bello anche il piccolo museo.
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4. Cosa fare a Sirmione in estate
Sirmione attira turisti non solo per l’eredità culturale. Anzi al contrario credo che la maggior parte dei turisti vengano per godersi le sue bellezze naturali: questo è un luogo unico al mondo!
4.1 Le Terme di Sirmione




In primis per gli amanti del relax ci sono le famose Terme di Sirmione, che hanno lanciato il turismo a fine Ottocento dopo la scoperta della fonte nel 1889 ad opera di un palombaro; ma la sorgente termale si conosceva già nel ‘500! Le acque solfuree sgorgano ad una temperatura di 69°.
Le terme sono 2: le Terme Virgilio in località Colombare, le Terme Catullo nel cuore della cittadina, vicino alla villa di Maria Callas; ma ci sono anche l’Aquaria Thermal SPA e tre hotel con servizi termali: insomma per chi vuole farsi coccolare Sirmione è il massimo! Non dimentichiamoci che ha pure un’azione terapeutica per tutto il corpo, ma in particolare agli apparati respiratorio, osteoarticolare, circolatorio, cutaneo e ginecologico. Poi c’è la fangoterapia con effetto calmante e antidolorifico.
Per l’estate ci sono offerte e promozioni come l’ingresso a partire da 14€ in questo 2020.
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4.2 Le spiagge di Sirmione
Jamaica Beach




L’altra grande attrazione di Sirmione in estate è la Jamaica Beach sulla punta della penisola. È la spiaggia rocciosa che si vede in basso visitando le Grotte di Catullo; il nome penso che derivi dal colore cristallino della acque, ma chi è stato in Giamaica dice che non centra niente. Durante il resto dell’anno è vuota (a parte temerari fotografi), mentre d’estate si riempie di abitanti e turisti.
Ci ero venuto nel 2016 e l’unico modo per raggiungerla era seguire il “sentiero” lungolago; lo metto tra virgolette perché devi passare proprio nel lago, roccia dopo roccia, con l’acqua che arriva a volte quasi a un metro e le onde e i sassi che cercano di farti cadere (tipo Giochi senza frontiere di una volta: che belli che erano!); ora però c’è un sentiero che arriva dall’alto, vicino alle grotte di Catullo e quindi trovi persone di ogni età. Anzi, alla Jamaica Beach ci sono pure spogliatoi, bagni e docce gratis per tutti; poi un servizio sdraio da affittare e un bar colorato per mangiare e rinfrescarsi con gelati o bibite. La spiaggia è stretta, ovviamente di rocce, dove la gente è appollaiata come foche a prendere il sole o al riparo dall’ombra della vegetazione spontanea. Acqua freschina, ma ci si abitua. E lo dice uno freddoloso!
Il Lido delle Bionde




Non è però l’unica spiaggia della penisola (anzi). Altro punto per godersi il Lago di Garda a Sirmione è proprio a sud del “sentiero” lungolago. C’è un lungo pontile con piccolo lido chiamato Lido delle Bionde: questo è il posto per famiglie e bambini. C’è una fila di ombrelloni azzurri che guarda il lago e un ristorante… ci fosse anche la sabbia sarebbe perfetto! Chi non prende un ombrellone stende il telo mare sul pontile, uno dietro l’altro fino alla punta. Anche qui si vedono molte persone e bambini fare il bagno, anche perché all’inizio l’acqua non è profonda. Cosa molto bella: anche i cani riposano tranquilli vicini ai padroni.
Verso la parte finale, dove inizia il percorso lungolago che porta alla Rocca, si sente l’odore solfureo tipico delle terme: c’è una sorgente di acqua termale pubblica.
Le altre spiagge




Oltre alle spiagge principali, ma ce ne sono altre. Proprio alla fine della passerella lungolago si apre la Spiaggia del Prete (o delle Muse): una grande distesa di ciottoli a ridosso della torre delle antiche mura; servizi ridotti all’osso: giusto un bar e i bagni. Simile ma minuscola (e senza servizi) Spiaggia Grifone, attaccata al fossato della rocca. Sull’altro lato invece la selvaggia Spiaggia di Punta Staffalo: ci sei solo tu e le rocce.
Più grandi e attrezzate le spiagge delle frazioni, a partire da Colombare: il Lido Galeazzi ha un bel prato e puoi noleggiare lettini o canoe o giocare a beach volley; sono ammessi i cani ed ha un chiosco bar. Idem per l’ampia Spiaggia Brema sull’altro lato dopo il porto turistico; ha pure una bella passeggiata lungolago. Infine ci sono il Lido di Lugana e la Spiaggia di Punta Grò.
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5. Conclusioni




Sirmione… Colombare… Per me che mi chiamo Simone Colombo l’attrazione per questo posto è naturale! 🙂
Battute a parte, Sirmione è una meraviglia d’Italia, uno di quei posti che il mondo ci invidia. Tornarci ogni tanto fa bene, perché emoziona sempre. Anche per chi vuole fare ottime foto per Instagram o chi vuole trascorrere una giornata romantica con il partner. L’importante è non fare come me, ovvero sottovalutare il tempo per andare dalla punta della penisola alla rocca e da lì al parcheggio; non sembra, ma è lunga! Ci vogliono circa 30 minuti a piedi dalla rocca a Colombare.
Poi per il resto godetevi le meraviglie di Sirmione, le acque cristalline e lo stupendo centro storico. Venite pure nelle altre stagioni: il fascino di Sirmione non tramonta mai!
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Spero di aver illustrato bene cosa vedere a Sirmione e che possa esserti stato d’aiuto. Se ti è piaciuto l’articolo condividilo, mentre se hai qualche domanda scrivila sotto. Segui già i miei canali social?
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