Qual è l’appuntamento di riferimento sul Turismo Digitale in Italia? La BTO di Firenze, evento che dal 2008 richiama i professionisti del settore, italiani ed internazionali. Il 29 e 30 novembre 2022 si è svolta la BTO 2022 alla Leopolda di Firenze: un vortice di dibattiti, chiacchiere, interventi interessanti e networking. Le due giornate hanno visto un fitto programma con 100 appuntamenti, tra presentazioni e speech suddivisi per varie tematiche: dalla comunicazione all’enogastronomia, dalle destinazioni all’ospitalità. Ovviamente il metaverso era il macrotema di cui tutti parlavano. Io sono stato selezionato come membro del Social Media Team della BTO: perciò ti racconto da dentro cosa succede durante questo evento che volge lo sguardo sul presente e soprattutto sul futuro del turismo.
- Cosa è la BTO?
- La BTO 2022
- Le presentazioni e gli speech
- Conclusioni
1. Cosa è la BTO?




La BTO è il principale evento in Italia sul turismo digitale, dal 2008. Nata come Buy Tourism Online per operatori turistici, negli anni ha ampliato argomenti e destinatari; perciò nel 2021 è divenuta Be Travel Onlife e affronta tutta l’innovazione legata al viaggio: offre uno sguardo attento al presente e al futuro del turismo.
Le finalità della BTO sono molteplici: innanzitutto è una discussione sull’innovazione, ovvero dei nuovi trend nel mondo del turismo digitale; se 10 anni fa si parlava di social networks, ora l’argomento principe è il metaverso. A ciò è strettamente connessa la formazione dei professionisti del settore che vengono a Firenze per aggiornarsi ed ampliare le loro conoscenze; è stato validissimo anche per me! Ultimo, ma non per importanza, la BTO è un luogo di incontro: conosci persone, stringi amicizie oppure semplicemente ritrovi dopo diverso tempo facce conosciute; insomma, come dicono a Milano “fai pierraggio” o “networking”!
2. La BTO 2022




Il 29 e 30 novembre 2022 si è svolta la BTO 2022. Io sono stato selezionato come membro del Social Media Team, per cui ho avuto il privilegio ed il compito di raccontarla: sia prima che durante. La location era la stazione Leopolda di Firenze. Essendo vicina alla stazione Santa Maria Novella, è facilmente raggiungibile da molte regioni d’Italia; ad esempio nel Media Team c’erano persone provenienti dal Friuli, dalla Liguria, dalla Marche o dalla Lombardia come me, oltre ad un nutrito gruppo di toscani (il Tuscany Team). Inoltre erano presenti responsabili degli enti del turismo nazionali ed interazionali e professionisti del turismo e della comunicazione. Perciò è ogni anno uno degli eventi imperdibili per il mondo del turismo in Italia, come il TTG di Rimini.
3. Le presentazioni e gli speech




Il programma dei due giorni della BTO 2022 prevedeva oltre 100 appuntamenti suddivisi in 4 grandi tematiche: le Destinazioni, Strategia Digitale & Innovazione, Food & Wine Tourism e Hospitality.
Molti eventi interessanti sono in contemporanea, per cui non è facile scegliere cosa andare ad ascoltare nelle 6 sale allestite alla Leopolda; è consigliabile leggere con attenzione nei giorni precedenti l’elenco degli eventi per selezionare quelli più interessanti da assistere. Alcuni durano solo 10 minuti, altri più ore; ma sono preferibili quelli da mezz’ora o un’ora per poter aver il tempo di entrare nell’argomento e non annoiarsi. Inoltre alcune presentazioni sono in lingua inglese, con a volte ospiti collegati da remoto.
Io ho ascoltato ben 12 presentazioni/speech in 2 giorni, variando da tematica a tematica: così mi sono fatto un’idea generale di dove sta andando il turismo digitale nel 2023. Questi sono quelli più interessanti che ho ascoltato.
3.1 La crescita dei viaggiatori solitari




Una delle presentazioni che mi è piaciuta di più era intitolata: A “hostel” world of solo traveller; moderata da Lorenzo Vidoni, sono intervenuti a parlare Cathrine Gilvarry di Hostelworld e Carlo Alberto della Chiesa di Ostello Bello, catena italiana di ostelli.
La tematica era semplice: la crescita dei viaggiatori solitari (solo traveller in inglese). Dal 2015 al 2019 sono aumentati del 17%, dopo la pandemia ancora di più. Mi ha colpito tantissimo è che l’86% dei viaggiatori solitari sono over 35! Avendo un lavoro avviato, spendono molto nei viaggi: difatti la durata media è 19 giorni per 3 viaggi all’anno, evitando la piena estate. Quasi 1 su 2 lo fa per conoscere persone.
I dati di Hostelworld e Ostello Bello dicono la stessa cosa: la crescita avviene sia in Europa che in Italia; dopo la pandemia il solo travel è di moda! Infatti stanno aprendo nuovi ostelli in molte città italiane, come fa Ostello Bello da 11 anni; sono stati nominati “Best hostel chain by hostel word” nel 2020. Ma perché gli ostelli? Perché gli ostelli sono poco costosi, sostenibili e per giovani clienti e molto attivi; ”sono la casa dei viaggiatori” come dice Cathrine. Qui sono i giovani che guidano la crescita dei viaggi nel mondo; la cosa sorprendente è che il 67% dei solo traveller sono donne! Non me lo sarei aspettato, ma in effetti ho incontrate diverse viaggiatrici solitarie. Inoltre l’83% degli utenti Hostelword hanno viaggiato da soli negli ultimi 10 anni. Anche io: che bello ripensare ai miei viaggi a Malta, Siviglia, Vienna, Granada o Amsterdam! Lì ho capito che viaggiare in solitaria non significa viaggiare da solo.
3.2 Strategie di turismo enogastronomico a confronto




È ovvio: mangiare e bere bene è una cosa che interessa tantissimo ai viaggiatori. Anche nei miei articoli è apprezzatissimo consigliare un posto dove provare piatti locali a prezzo giusto; del resto a qualcuno non piace l’arte, ma tutti mangiano! Perciò è stato interessante ascoltare l’Ente turistico della Slovenia, Fiandre e Spagna che esponevano le loro strategie enogastronomiche e si confrontavano.
Le Fiandre in Belgio mettono in evidenza i loro punti forti: i prodotti locali e la birra; così raccontano il loro DNA, differenziandosi dal mercato. Rispetto al passato, la narrazione parte dal prodotto e non più dallo chef; quindi raccontano la produzione del luppolo. È un cambio di visione.
La Spagna è un gigante dell’enogastronomia mondiale: il 7° esportatore di prodotti agroalimentari al mondo. Ha grande qualità, come 102 prodotti DOP e 257 ristoranti stellati Michelin. Ha creato itinerari turistici culinari, 36 solamente vinicoli. Il sito www.tastingspain.es ti fa conoscere la cultura enogastronomica spagnola, promuovendola con 70 milioni di euro; nel 2019 1 turista su 5 ha partecipato ad attività enogastronomiche. Il messaggio è che la tapa non è solo mangiare, ma è un modo di vivere e convivere e lo puoi provare solo in Spagna.
Invece la Slovenia anche in cucina mostra il suo carattere green. La campagna partita nel 2009 punta su cucina sostenibile a chilometro 0 dei prodotti autentici; dalla fattoria alla tavola. Quindi grande attenzione della stagionalità e certificazione dei ristoranti, alloggi e destinazioni green: tutto questo è “Slovenia green”. Molto particolare la gostilna: un’esperienza unica ospite dello chef. Puoi pure percorrere l’itinerario che unisce le 24 regioni gastronomiche e 3 regioni vinicole.
3.3 I Nomadi Digitali




Altro approfondimento affascinante quello legato ai Nomadi Digitali, le persone che lavorano da remoto; sono 35 milioni nel mondo, in grande aumento dopo la pandemia; infatti è diventato un valore centrale vivere dove la qualità della vita è alta. Queste persone non solo vivono lì, ma esplorano l’area e socializzano con la comunità: sono una risorsa da attrarre! Molti desidererebbero venire in Italia, ma qui trovano normative burocratiche complesse: ad esempio senza un codice fiscale non puoi affittare una casa; inoltre senza una legge che crei un visto, i Nomadi Digitali non possono usufruire dei diritti base come l’ospedale.
AirBnB ha sposato questa politica flessibile: non solo i loro dipendenti possono vivere e lavorare ovunque, ma ha selezionato Brindisi e il Friuli come hub per Nomadi Digitali. Stanno creando posti dove lavorare con connessione internet che hanno un costo della vita adeguato, trasporti ed iniziative locali a cui partecipare.
3.4 Azioni pratiche per fidelizzare ospiti e collaboratori




Un altro intervento illuminante esponeva il punto di vista degli alberghi e trattava come fidelizzare ospiti e collaboratori. Veronica Pontis e Marco Volpe hanno spiegato che rendere fedeli le persone è importantissimo: non solo costa molto meno a livello di marketing (240€ a persona contro 40€), ma tranquillizza: conosci già i loro comportamenti.
Fondamentale è avere più dati possibili dei clienti: quindi questionari appena arrivati e prima di ripartire oppure usare un gruppo facebook dedicato. Questi dati creano un identikit del cliente per andare incontro ai suoi interessi; bisogna segnare anche i dettagli, ad esempio che preferisce il tavolo all’aperto. Solo così puoi coccolare l’ospite e rendergli la vacanza perfetta. Gli hotel non vengono valutati da ciò che scrivono sul sito, ma come interagiscono con gli ospiti; quindi se un cameriere impara i nomi e si dilunga a parlare è ottimo! Ovviamente deve essere stabilita una social policy interna; ma è una risorsa sfruttare i collaboratori come ambasciatori del proprio brand! Questo rapporto con gli ospiti deve continuare anche dopo: un’ottima pratica per mantenerlo è fare gli auguri di Natale.
Poi per creare contenuti social apprezzati bisogna prendere i seguaci per la gola, puntare sulla nostalgia e sulle esperienze ancora non fatte (e che puoi fare l’anno prossimo!); da non sottovalutare inoltre il territorio circostante: è ciò per cui ti scelgono i tuoi ospiti e devi raccontarlo. Più le storie sono vere, più creano empatia: perciò bisogna usare nomi, date e luoghi. Anche mostrare il “dietro alle quinte” è super apprezzato.
3.5 L’economia circolare dei contenuti




Ultimamente sui social network vediamo sempre più post; ne verranno pubblicati milioni al giorno solo in Italia! Qualcuno ne fa più di uno al giorno! Ma è importante postare così spesso? Secondo Rocco Rossitto no, al contrario è meglio il vecchio detto: “meglio pochi, ma buoni”. Infatti molti contenuti sono inutili, quindi conviene ridurre gli sforzi o riutilizzare vecchi post (ovviamente aggiornandoli). La scarsezza può essere un valore: dà più peso ai contenuti pubblicati. Dobbiamo riscoprire il valore dell’importanza: non bisogna pubblicare per fare numero, ma i post devono essere sempre uno strumento relazionale, creare fiducia e interesse. Il valore deve essere per chi legge (non all’azienda): il profilo non deve essere un catalogo prodotti! È basilare trovare un equilibrio tra presenza e importanza; infatti i contenuti definiscono i brand tanto quanto i prodotti/servizi, come un messaggio di benvenuto in camera in hotel. Io l’avevo già capito: posto pochissimo 😉
3.6 Le altre presentazioni




Come detto, ho seguito per 12 presentazioni e speech nella BTO 2022 di Firenze e sinceramente ne avrei volute seguire alcune altre, ma si sovrapponevano come orari.
Però ho ascoltato Ester Tamasi di VisitMalta che ha presentato il primo cittadino virtuale: Marija, che utilizza l’intelligenza artificiale per rispondere online. Invece Alghero sfrutta il metaverso per proporre 10 videogiochi (ma anche giochi fisici) per scoprire la città ed estendere il numero dei pernottamenti. Poi ho conosciuto la realtà del borgo di Biccari, immerso nella natura dei Monti Dauni: qui puoi vivere qualcosa di nuovo, come dormire sugli alberi o in una bubble room trasparente sotto le stelle! Invece la Trattoria Trippa di Milano ha svelato la sua filosofia: lavorare bene e comunicare meglio.
Infine ho sentito la presentazione del progetto Viaggio Italiano, per promuovere in modo unitario le regioni italiani ed il turismo lento ed attivo, lontano dalle città famose.
Comunque in esclusiva per i partecipanti sono disponibili per 4 mesi i video di tutti gli interventi; così puoi rivedere tutto, anche ciò che ti sei perso.
4. Conclusioni




Il timer regola impietoso la durata degli interventi; può capitare però che si accumuli del ritardo, ricadendo sull’intervento successivo. Invece all’esterno delle 6 sale trovi un’area con grandi altalene per rilassarsi e fare qualche foto nelle pause ed ovviamente un paio di bar; poi c’è una mensa per mangiare a buffet alla pausa pranzo; quella è un’altra occasione per fare due chiacchiere con qualcuno! Ma per accedervi hai bisogno di un pass.
Le due giornate della BTO sono un vortice di dibattiti, chiacchiere, spostamenti tra le aree e spiegazioni interessanti. Qualche volta mi sono avvicinato per una domanda in privato, terminato l’esposizione e l’orario. Se la vivi appieno, a fine giornata sei esausto ma soddisfatto. Poi esci e ti godi la meravigliosa atmosfera di Firenze di notte, già agghindata con le luci di Natale. Cosa c’è di meglio per concludere questa fantastica esperienza?
Spero che il mio racconto sulla BTO 2022 di Firenze sia stato interessante. Se avessi una domanda lascia un commento, mentre se ti va condividi l’articolo
Mi segui già sui miei canali social?
Articolo interessante: grazie! Purtroppo non sono riuscita a venire, ma leggerti mi ha dato alcuni spunti interessante su cui riflettere.
Grazie a te per l’apprezzamento! Se avessi qualche curiosità su qualche intervento che ho descritto te ne posso parlare; ovviamente per il blog ho dovuto riassumere, alcune volte pure in modo molto stringato!
Grazie mille per i consigli. Ultimamente sto prendendo anche io la conclusione di viaggiare da sola, perché non tutti hanno le tue stesse passioni e alla fine rimani sempre ferma😊
Io sono anni che viaggio da solo! Forse inizialmente hai un blocco psicologico, ma alla fine ti accorgi che puoi fare ciò che vuoi, fermarti quando vuoi, organizzarti come vuoi… e puoi sempre parlare con la gente o le altre persone dell’hotel o ancora meglio dell’ostello… Anzi, da solo osservo meglio la realtà attorno a me e prendo appunti per gli articoli del blog. Certo se hai una persona con cui condividere le tue passioni è meglio!