Ci sono città in Europa che meriterebbero le vacanze a dicembre, in cui le luci e le decorazioni natalizie diffondono un’atmosfera di magia. Se la città già di suo ha un fascino eccezionale, è una delle grandi capitali d’Europa ed ha uno dei mercatini di Natale più belli allora il ragionamento vale triplo!
Sto parlando di Budapest in Ungheria, una fantastica città da visitare e piena di bellezze da vedere che con la neve, le decorazioni e i mercatini natalizi diventa incantata. Ti racconto l’esperienza del mio scorso dicembre a Budapest coi mercatini di Natale.
- Breve storia di Budapest
- Come organizzarsi
- Il 1° giorno a Budapest
- Il 2° giorno a Budapest
- Budapest nel 3° giorno
- Conclusioni
Budapest mercatini di Natale
1. Breve storia di Budapest




Budapest è una città millenaria… Infatti se i Romani fondarono Aquincum (7km a nord) e passarono vari regni barbarici, la storia dell’Ungheria comincia nell’896 quando arrivarono i Magiari; re Istvan (Stefano) li convertì al cattolicesimo e poi nel 1247 Buda, sulla riva occidentale del Danubio, divenne la capitale. Dopo l’apice del regno di Mattia Corvino, l’Ungheria fu dominata per 150 anni dai Turchi. Fu liberata nel 1686 dagli Asburgo annettendola ai loro grandi possedimenti. Però nell’Ottocento emerse l’orgoglioso nazionalismo ungherese e si arrivò nel 1867 alla creazione del Regno Austro-Ungarico che stimolò la crescita economica e culturale del paese; uno dei progressi fu l’unione di Buda e Pest nella città di Budapest nel 1873. È l’epoca d’oro, dove vengono costruiti i principali monumenti diventando la Parigi dell’Est: l’art nouveau è protagonista. Le due guerre mondiali portarono povertà e devastazione, consegnando la città ai mal sopportati Sovietici. Le elezioni libere del 1990 e l’entrata nell’Unione Europea del 2004 ci consegnano la Budapest cosmopolita di oggi.
budapest posti da visitare
2. Come organizzarsi




Budapest è una delle città più visitate d’Europa e dall’Italia si raggiunge facilmente con tanti voli low cost; infatti tra le sue vie è facile sentire turisti parlare italiano.
Una volta atterrati bisogna cambiare i soldi, visto che in Ungheria si usa il fiorino; 1€ equivale a 330 fiorini circa. Amara sorpresa: i due uffici di cambio dell’aeroporto cambiano bassissimo e quindi ho prelevato, anche se pure quello conveniva poco. L’ideale sarebbe di venire con i 900 fiorini per pagare il bus per il centro e poi cambiare i soldi in città, dove si trovano ottimi cambi.
Per fortuna l’Ungheria è nell’Unione Europea per cui si può usare liberamente internet del telefono, così da sapere a che punto è il bus e capire dove scendere. Io sono sceso vicino alla fermata Astoria della metro: da qui si può andare ovunque e raggiungere il centro a piedi.
3. Il 1° giorno a Budapest
Una nevicata mi ha preceduto la nottata prima di partire: ho trovato Budapest tutta bianca. Strade e marciapiedi però sono già puliti e tutti girano tranquillamente. La temperatura prevista è tra -2 e 0° per tutta la vacanza: freddo ma sopportabile. Lo odio, ma sono preparato.
Ma dove alloggiare a Budapest? Io ho scelto il quartiere ebraico per semplice comodità: è la zona meno cara più vicina al centro storico: da lì si può girare la città a piedi e raggiungere facilmente pure il Ponte delle Catene per arrivare a Buda. Lascio il bagaglio in hotel sono pronto a visitare Budapest!
cose da fare a Budapest
3.1 Il Caffè New York




La prima cosa che amo fare quando arrivo in una nuova città è girare a zonzo facendomi guidare dalla bellezza. Camminando sono arrivato davanti a un grande viale e poco più giù un imponente palazzo con una guglia altissima: statue, colonne e un orologio lo decorano come un merletto… Ma il meglio è dentro: infatti il Caffè New York è un tripudio di dorature, putti, quadri e colonne tortili neobarocche dall’affascinante stile Belle Epoque! Sembra di stare a Parigi o a Vienna. Qui venivano artisti e letterati fin de siécle, mentre oggi è irresistibile per i turisti: è considerato il più bel caffè al mondo! Questo lussuosissimo hotel la mattina è aperto per una colazione… indimenticabile! Oggi mi vizio: che meraviglioso inizio di giornata!
3.2 Il quartiere ebraico




Torno nel quartiere ebraico di Budapest; ha vie parallele non particolarmente attraenti, ma l’atmosfera è tranquilla e ci sono negozi kosher. Tra le case spunta la Sinagoga Ortodossa: la visita costa 1.000 fiorini; se l’esterno colpisce solo per il portale in ferro, dentro è bellissima: pareti colorate d’azzurro con stelle di Davide gialle dipinte ovunque; poi le vetrate colorate e i candelabri del soffitto, il grande pulpito in legno… davvero splendida!
Altri edifici art nouveau o eclettici si trovano nella via, ma sono tipici di tutta Budapest. Fosse per me andrei a vederli tutti! Pochi passi e arrivo in Dohány utca (utca vuol dire “via”) dove c’è la Grande Sinagoga con facciata con mattoni rossi e bianchi e le due torri con cupole a cipolla: inconfondibile! È la più grande sinagoga d’Europa ed è in stile bizantino-moresco. Purtroppo la grande fila mi ha convinto a passare oltre.
3.3 La Basilica di Santo Stefano




Seguendo il viale Károly si raggiunge la grande ruota panoramica che sbuca dal verde del parco di Piazza Elisabetta (Erzsébet tér); accanto c’è la bella Fontana del Danubio in pietra bianca. In lontananza si vede svettare una cupola: è la Basilica di Santo Stefano, uno dei simboli di Budapest. Da non perdere… avvicinandosi si nota che è imponente e affascinante con il suo stile neoclassico! Prima ho pagato 500 fiorini per salire sul belvedere della cupola: è la miglior vista di Budapest dall’alto, che con una spruzzata di neve è ancora più bella (anche se nel camminamento c’era del ghiaccio pericoloso); comunque gran panorama sul Parlamento e sul Castello oltre il fiume. Poi sono entrato nella basilica: è gratis ma chiedono di donare 200 fiorini per il mantenimento; la basilica è comunque recente, visto che fu iniziata nel 1851 e terminata nel 1905. C’era la messa, ma attendendo un pochino ho potuto visitarla. L’interno è dorato e pieno di luce, ma non preziosamente decorato; belli però i mosaici e le statue art nouveau. Punti imperdibili il reliquario con la Sacra Mano Destra di Santo Stefano, l’altare maggiore e la foto della grande cupola dal basso, perfetta da postare su Instagram.
3.4 I mercatini di Natale di Budapest




La piazza e la via pedonale davanti alla basilica sono piene di mercatini che ti abbracciano sui due lati, con una pista per pattinare in mezzo. Scenograficamente è perfetto: luminarie e decorazioni sono in linea con la basilica e la esaltano. Bisogna solo stare attenti alle vie trasversali dove passano le auto, ma spesso ci sono poliziotti per evitare problemi. Si vende di tutto: da regali tradizionali e artigianali a prodotti culinari ungheresi; in particolare va forte il vin brulé per scaldarsi un po’.




Prendendo una via a sinistra si raggiunge Piazza Vörösmarty, il cuore dei mercatini di Natale di Budapest da 20 anni; un alto albero di Natale al centro è circondato da tantissime luci, bancarelle e stand pieni di persone che acquistano già i regali; peraltro mi han detto che la merce esposta è di qualità perché deve superare un controllo. Io però ho fame e cerco dove mangiare: tantissimi turisti e locali mangiano seduti all’aperto con 0°!! Ma come fanno? Il cibo (e il corpo) si raffredda immediatamente! Per fortuna trovo un posto caldo al coperto dove degustare il mio gulash di carne di manzo sorseggiando te caldo. Buonissimo!
3.5 Via Váci e il tramonto sul Danubio




Dopo essermi completamente scaldato proseguo il giro. Dopo Piazza Vörösmarty si apre via Váci, strada pedonale vivace con negozi per lo shopping; ha diversi edifici in stile art nouveau come il fiorista Philanthia, intervallati da palazzi moderni; una bella fontana con Mercurio si trova tra hotel e ristoranti di lusso. L’ho percorsa quasi tutta (cercando pure la Banca Turca in fantastico stile secessionista) quando ho visto sulla destra qualche raggio che filtrava nel cielo grigio… lì ci deve essere il Danubio! Mi ci sono fiondato e le nuvole rifrangevano meravigliosamente la luce sul fiume; così mi sono scatenato negli scatti col Palazzo Reale di Buda e gli attracchi delle barche che si stendevano di fronte. Uno spettacolo questo tramonto!
3.6 La Chiesa parrocchiale di Centro-Città




Passeggiando lungo questa parte del Danubio si costeggia la linea 2 del tram e grossi hotel moderni; ci sono però piccole statue che impreziosiscono il cammino come la statua della Piccola Principessa, fotografatissima.
In fondo le due torri campanarie della Chiesa parrocchiale del Centro-Città, il più antico edificio di Pest. Fu costruita durante il regno di Santo Stefano sulla sepoltura di San Gellért, ma la chiesa attuale barocca è deludente e spoglia: mi aspettavo di più. Anche lì ho aspettato che finisse la messa (in italiano!); ci sono vestigia della chiesa romanica antica e affreschi sulle arcate in fondo e altri strappati dal chiostro; mi son perso però la nicchia con scritte in turco, uno dei pochi resti dell’occupazione islamica.
3.7 La prima sera a Budapest




Appena prima di entrare in chiesa ho ammirato dal ponte Elisabetta la fine del tramonto e l’ora blu…eccezionale! Si erano già accese le luci del Castello e del Ponte delle Catene, i battelli ancorati alla riva e le auto che sfrecciavano accanto… tempismo perfetto! Uscendo ho rifatto le foto con l’oscurità, approfittando del transito di alcuni tram; col buio le luci si esaltano! Così mi sono congelato: prendo un ottimo cappuccino in un bar.
Rientrando poi con calma mi sono riposato, uscendo per cenare. Ho scelto Fat Mama per una zuppa di gulash e poi patatine da accompagnare alla birra; ma quanto ci hanno messo a servirmi!
3.8 I mercatini di Natale di Budapest di sera
Instancabilmente, decido di tornare verso la Basilica di Santo Stefano. Con il buio l’atmosfera dei mercatini di Natale di Budapest diventa ancora più magica: le luci richiamano gli occhi delle tante persone verso l’albero di Natale e la Basilica. Poi ad un tratto spariscono… ed inizia uno show luminoso 3D proiettato sulla facciata, che attira l’attenzione di grandi e piccini; protagonista Babbo Natale che deve consegnare i regali. Momento fantastico, ma le luci natalizie di Como sono migliori.
Per coronare la giornata, ho preso il loro dolce tradizionale Kürtőskalács: non è altro che pane zuccherato ma niente di più; forse dovevo scegliere la versione con fragole o lamponi. Comunque lo mangiano in tanti tra i mercatini di Natale di Budapest!
Ora posso andare a riposare felice. Chissà come sono le altre bancarelle che si trovano in piazza Deák e piazza Fővám?!
mercatini di natale Budapest 2019
4. Il 2° giorno a Budapest
Altro giorno intenso e pieno! Ho appuntamento per la visita del Parlamento alle 10:30 e volevo visitare qualcosa lungo la strada, ma come al solito ho fatto tardi facendo colazione. Così sono sfrecciato accanto agli edifici art nouveau di Piazza della Libertà (Szabadság tér) facendo foto al volo. Poi al Parlamento mi hanno fatto fare un giro largo perché c’era una visita politica… sono arrivato al pelo!
cosa vedere a Budapest
4.1 Visita al Parlamento




Il Parlamento di Budapest è l’unico monumento da prenotare online in anticipo: così puoi scegliere orario e lingua della visita (costo 10€ circa).
I gruppi sono grandi, quindi caotici: ti danno gli auricolari per ascoltare, ma capita di perdere di vista la guida e così non capisci di cosa parla; rischi pure di mischiarti con l’altro gruppo! La guida però è in ottimo italiano e simpatica; peccato che si visitino poche sale e che non lascino fotografare quella principale, la circolare Sala a Cupola con la corona ungherese, le effigi dei re ungheresi e decorazioni dorate neogotiche; io comunque ho rubato due scatti come al solito (e sono stato rimproverato!).
Il Parlamento è magnifico e merita la visita: la meravigliosa Scalinata principale, le vetrate policrome e le dorature incantano! Fantastici i portasigari numerati. Fu costruito a fine Ottocento ispirato al Parlamento di Londra; sebbene l’impronta neogotica appaia preponderante, in realtà è un mix eclettico di stili. Alcune delle 691 stanze sono usate dal capo del governo e dal Presidente della Repubblica; però solo una camera delle 2 originali è in uso, perché l’Ungheria non è più bicamerale: l’altra si visita. Altra cosa positiva è che ti scaldi per bene. Alla fine ti lasciano girare liberamente la parte sotterranea con teche e spiegazioni.
4.2 Il Lungodanubio




Uscito dal Parlamento sono andato a nord seguendo il Danubio fino al Ponte Margherita (Margit híd): la sua particolarità è che ha tre braccia (uno lo collega alla verde isola Margherita) e una grossa corona ungherese in pietra che lo decora che si può fotografare lasciando il Parlamento alle spalle; è perfetto dopo aver appena osservato quella vera e la sua croce storta. Col gelo e il grigio di oggi lo scenario sembra incantato: manca solo Elsa di Frozen!
Poi sono tornato indietro in Piazza Kossuth per vedere l’esterno del Parlamento con le sue alte spire e i sontuosi palazzi che lo circondano, come il Museo Etnografico e il Ministero dell’Agricoltura; le statue invece celebrano gli eroi dell’Ungheria.
Pochi passi e raggiungo di nuovo il lungodanubio per trovare il suo punto più toccante: le “Scarpe sulla riva del Danubio”, memoriale dell’Olocausto posto nel 2005 dove molti ebrei furono uccisi. L’effetto delle scarpe abbandonate al silenzio è forse sminuito dalla neve.
4.3 Il Ponte delle Catene e Piazza Roosevelt




Sullo sfondo ecco l’inconfondibile Ponte delle Catene, con le due grandi torri e i 4 leoni (due per lato) che proteggono l’accesso. Fu il primo ponte permanente di Budapest ed è stato ricostruito dopo la guerra; coi suoi 380m fu una sfida per l’ingegneria di metà Ottocento. Si osserva bene da Piazza Roosevelt, fatta apposta per esaltarlo; qui ci sono alcuni degli edifici più affascinanti della città: l’Accademia Ungherese delle Scienze in stile neo-rinascimentale con tante statue allegoriche e Palazzo Gresham – capolavoro in stile secessionista – che sembra uscito da Gotham City e fronteggia il ponte; le forme curvilinee e le ispirazioni alla natura della facciata lasciano stupiti, così come il cancello in ferro battuto dell’ingresso sormontato dai pavoni. Ora è un lussuoso hotel.
4.4 Passeggiata per le vie di Józsefváros




Dopo un pasto caldo, ho ripreso il giro alla ricerca del meglio di Budapest. Ripercorro via Váci e attraverso la strada dopo i Palazzi Klotild in stile eclettico, grandi “guardiani” del Ponte Elisabetta. Qui finiva la città murata: infatti le strade diventano enormi. Dall’altra parte la Chiesa dei Francescani, da fuori imponente col portale con Maria adorata dagli angeli; dentro ho sbirciato veloce gli affreschi e l’altare maggiore barocco. Siamo a Józsefváros, uno dei quartieri più belli di Budapest: i palazzi si fanno eleganti, aristocratici ma freddi e compaiono alberi; proseguo passando davanti alla Biblioteca universitaria e al neoclassico Palazzo Károlyi fino alla pittoresca e allungata Piazza Egyetem dove svettano le due torri della Chiesa universitaria: l’esterno è sobrio e mitteleuropeo, dentro il barocco è sfavillante… peccato che me lo sono perso! Mi ha distratto il palazzo accanto con la scultura per i morti della guerra e un venditore ambulante di libri…
4.5 Biblioteca Ervin Szabó




Infatti un carretto pieno di libri sta nel mezzo della piazza, davanti a un meraviglioso palazzo che sembra sbarrare il passo. È uno dei gioielli di Budapest: la Biblioteca Ervin Szabó! Era un palazzo nobiliare in stile neo-barocco di inizio ‘900 chiamato Palazzo Wenckheim; è eccezionale: la forma trapezoidale tra due strade, la superficie curva della facciata, coi grandi finestroni riccamente decorati e il piccolo giardino con fontana… sembra quasi una dimora di campagna!
Essendo diventata biblioteca si può visitare accreditandosi e pagando 800 fiorini. Studenti con la testa sul tavolo o che chiacchierano mi ricordano i tempi universitari: io però non avevo a disposizione le riviste di Playboy! Oltre all’ingresso con i marmi policromi, il meglio si trova al piano nobile: è un tuffo nel barocco con aule decoratissime; lasciati incantare dalle dorature e dai candelabri della Saletta d’oro o della Saletta Argentata, il caldo legno intagliato e la scala a spirale del Fumoir, gli specchi della Grande Sala da Ballo… che posto magnifico per studiare!
4.6 Le terme di Budapest




Il più grande lascito dell’occupazione turca sono certamente le terme che costellano Budapest, diventate un’abitudine per gli ungheresi. Alcune sono recenti, ma si possono trovare ancora originali terme turche come i Bagni Rudas; in realtà furono i Romani a sfruttare per primi le caldi sorgenti naturali al di sotto della città. È tipico andare alle terme quando si visita Budapest: col freddo inverno e il sole che a dicembre tramonta verso le 16:00, è un ottimo modo per concludere una giornata. Infatti spesso le terme chiudono alle 20:00.
4.7 I Bagni Gellért




Io ho scelto i Bagni Gellért, in meraviglioso stile secessionista. Così col cielo già buio attraverso l’affascinante Ponte della Libertà in ferro: subito a sinistra ecco l’enorme e lussuoso Hotel Gellért, costruito tra il 1912 e 1918 ai piedi dell’omonimo monte. Le terme sono aperte al pubblico: si entra sulla destra e l’ingresso alle terme costa 5.600 fiorini (17€ circa, che aumenta se vuoi una cabina). (sempre?).
C’è subito un soffitto e un atrio meraviglioso. Il tizio del negozio all’ingresso mi ha fregato costringendomi a comprare la cuffia… mentre poi dentro ho visto molta gente senza (anche se sarebbe obbligatoria ?). Il posto è favoloso, anche se troppo per turisti. Rischi di perderti negli spogliatoi labirintici, ma una volta trovato il piano delle terme ecco la piscina: stile secessionista purissimo che incanta con le colonne e accanto una vasca semicircolare con l’acqua calda (piena di persone che si crogiuolano); in fondo si arriva ad altre 4 vasche di acqua calda, di 36° e 40°: dentro si sta che è un piacere! Poi c’è l’area sauna, zona massaggi e molti altri trattamenti (da prenotare a parte… anche al cioccolato!) Io ero già entusiasta di riposarmi al caldo, considerando gli 0° fuori!
Ho fatto l’errore di entrare prima nell’acqua calda e poi… i 27° della piscina sembrano gelidi!! Circondato dai mosaici, putti e decorazioni secessioniste stavo da dio. C’è anche una zona esterna, aperta d’estate. PS: non dimenticare di portare una salvietta!
4.8 Le viste notturne sul Danubio




Carico di caldo, mi dirigo lungo il Danubio dalla parte di Buda. Si passa davanti alla montagna col Monumento alla Liberazione (che gli ungheresi chiamano “dell’occupazione”, visto che cominciò il regime comunista) e la sorprendente Chiesa della Grotta; altri due passi per il monumento di San Gellért, arrampicato sulla collina: volevo una bella foto dall’alto e sono salito, anche se i gradini erano ghiacciati… ho rischiato più volte di scivolare! La statua e il colonnato sono suggestivi illuminati nella notte; discreta la vista sul Ponte Elisabetta e sul Castello. Ancora più in alto c’è la Citadella asburgica che controllava Budapest, ma non è il caso.
Proseguo oltre il Ponte Elisabetta e compare imponente sulla sinistra il Palazzo Reale illuminato e una zona molto chic: il Castle Garden Bazaar con macchinoni parcheggiati di fronte. Io guardo davanti, al Ponte delle Catene che ha un fascino incredibile! Non contento, altri 10-15 minuti per l’ultima impresa. La camminata in questa parte popolare di Budapest e il freddo che sale dal fiume mi hanno provato… ma il Parlamento di notte brilla come un diamante!
4.9 La cena




Ormai infreddolito (ma ne è valsa la pena), sono ritornato a Pest e per mangiare nel quartiere ebraico; alle 21:45 un ristorante aveva già chiuso la cucina quindi ho scelto il petto d’anatra speziato con purè di castagne e datteri da Koleves. Una delizia meritata dopo le grandi fatiche e i 21,5 km di oggi. Era super delicato, non come quello ruspante assaggiato a Cesky Krumlov in Cechia.
5. Budapest nel 3° giorno
Il terzo giorno a Budapest è dedicato (finalmente) al quartiere del Castello, a Buda, che forse merita di essere visitato per primo; infatti qui è nata la città, qui ci sono gli edifici più storici.
Passato il Ponte delle Catene a piedi, ci sono due alternative: o l’ascesa a piedi o la funicolare. Io da bergamasco ho ovviamente scelto la caratteristica funicolare del Castello (anche se è costosa: 1200 fiorini!). La salita rapida regala belle viste; una volta arrivato si trova un ampio piazzale: a sinistra il Palazzo Reale, a destra la casa del presidente della Repubblica con le guardie davanti.
Budapest in tre giorni
5.1 Il Palazzo Reale




Il Palazzo Reale è un enorme complesso che domina il Danubio dall’alto della collina; qui fu costruito il primo castello di Bela IV quando spostò la capitale a Budapest. L’attuale costruzione è figlia della monumentale residenza degli Asburgo, anche se totalmente ricostruito dopo la seconda guerra mondiale; da vicino si nota che non ha quel tocco di vecchio che affascina; pensa che la cupola prima era in stile barocco ed ora è neoclassica! Gli manca l’autenticità del tempo. Ora è sede museale: ci sono 3-4 musei, tra cui l’importante Galleria Nazionale Ungherese con la sua ricca collezione d’arte e la Biblioteca Nazionale.
5.2 I giardini del Palazzo Reale




Per questioni di tempo non ho visitato i musei, “accontentandomi” dei giardini. Puoi visitarli liberamente, girando attorno al Palazzo Reale. Così ho attraversato il magnifico portale asburgico con una grande aquila in bronzo che protegge il regno ungherese per scendere nei giardini innevati; tra le siepi geometriche c’è la statua di Eugenio di Savoia (che liberò Budapest dai Turchi: è proprio sotto la cupola neoclassica). I bastioni regalano un’incredibile vista panoramica su tutta Budapest e il Danubio: spazia dal Parlamento alla zona sud con la basilica di Santo Stefano di fronte. Peccato la visibilità non eccezionale di oggi!
L’altra parte splendida è il cortile posteriore, con la Porta dei Leoni che conduce a un altro cortile dove c’è l’imponente fontana di Matyas del 1904. Qui Katy Perry ha girato il video Firework.
5.3 La Chiesa di Matyas




Usciti dai cancelli comincia la città di Buda: il suo cuore è la chiesa di Matyas, che prende il nome da Mattia Corvino che la ampliò e la abbellì. Purtroppo fu ricostruita nell’800 dopo due grandi distruzioni; di antico s’è preservato poco, anche se l’interno è tutto decorato in abbagliante stile neogotico. Tra le cose da non perdere le tombe reali, la Madonna barocca, la statua della principessa Sissi davanti alle vetrate policrome e il gotico portale di Maria: è quello da cui si entra. Si può pure salire sul campanile per 1500 fiorini (come il costo dell’ingresso), ma ho tralasciato, dedicandomi ad ammirarla dall’esterno col suo tetto colorato e il candido stile elegante e slanciato.
5.4 Il Bastione dei Pescatori




Qui accanto però c’è la grande attrazione di Budapest: il Bastione dei Pescatori! Un affascinante portale di accesso a Buda creato nel 1895 che sembra una location cinematografica; è sempre pieno di gente che sale e scende dagli spalti e si fa fotografare tra le arcate bianchissime e gli strani pinnacoli, oppure scatta al panorama mozzafiato: il Parlamento è proprio di fronte! Attraverso due grandi archi la gente arriva dalla parte bassa. Davvero spettacolare ed ad accesso libero: con la neve è ancora più bello! Si fanno qui le foto indimenticabili di Budapest da mettere come foto profilo; tanti innamorati pazienti stanno in fila e fotografano la propria amata fino a che non è soddisfatta! Splendida anche la statua di Santo Stefano.
5.5 Il Castello




Di fronte alla chiesa di Matyas, Piazza della Santa Trinità è il punto centrale della Città Vecchia di Buda; prende il nome dalla colonna barocca con sfavillanti angeli e santi circondati dalle nuvole, simile ad una vista a Vienna. Accanto si trova il Vecchio Municipio con la particolarissima torre dell’orologio e una statua di Atena nell’angolo.
Da qui parto all’esplorazione del Castello e delle 3 vie parallele che lo compongono; somiglia molto a Praga perché ci sono case colorate e pittoresche dall’atmosfera medievale, insolite a Budapest. Tutto però fu devastato dalla guerra per cui la bellezza va scovata nei dettagli e nei portali in pietra; molto particolare che ci vengano pochi visitatori… sebbene a un passo dal Bastione dei Pescatori! Seguendo l’itinerario suggerito dalla mia guida, son passato da Via dei Signori (Úri utca) dove vivevano ricchi mercanti tedeschi e poi sulle mura esterne; da qui la vista non è granché.
Ci sono anche musei particolari che rievocano la vita di un tempo a Budapest, ma sono le 14:00: è ora di mangiare! Ho scelto il Ristorante 21, molto chic: memorabile risotto ai funghi con birra media di qualità (per 6700 fiorini… 20€); del resto a Buda non c’erano alternative: non si trovano fast food.
5.6 La Torre di Santa Maria Maddalena




La mia ultima tappa a Buda è la Chiesa di Santa Maria Maddalena, di cui in realtà ci sono solo i resti dopo un bombardamento del 1945; si vedono le fondamenta e una finestra gotica ricostruita, ma si può salire sulla Torre per una bella vista sul Castello. Ci sono lavori in corso…forse è aperta da poco; salendo dei cartelloni spiegano la storia di Budapest. Però essendo più vicina al Palazzo Reale e al fiume penso che fosse migliore quella di Matyas (costano entrambe 1500 fiorini).
Uscendo dalla Porta di Vienna penso che tutta la zona è pittoresca, anche se si nota che in gran parte ricostruita. Forse al Castello vale la pena di dedicare una giornata intera!
5.7 Városliget e la Piazza degli Eroi




C’è ancora un altro importante quartiere che mi manca da visitare: Városliget, a est di Pest. Così sono sceso a prendere la metro cambiandola in Deák Ferenc tér dove si congiungono 3 linee… mi stavo per perdere! Che caos!
Alla fine sono arrivato in Piazza degli Eroi (Hősök tere) dove c’è il Monumento al Millennio, costruito nel 1896. Infatti il parco della città fu scelto come fulcro delle celebrazioni del Millennio che portò all’edificazione di questa zona.
Volevo vedere il tramonto ma era tardi; mi sono goduto la fine dell’ora blu con le luci che accendono il grandioso monumento ad emiciclo nel mezzo con le statue dei grandi ungheresi. I palazzi neoclassici che chiudono la piazza ospitano invece la Galleria d’Arte e il Museo di Belle Arti (dove c’è la Madonna Esterházy di Raffaello!)
5.8 Il Castello Vajdahunyad




Alle spalle, attraversata una strada, si apre ancora un grande parco. All’inizio c’è un lago ghiacciato dove la gente pattina: volevo fare una foto in stile Brueghel ma non ce l’ho fatta. Nel parco invece bancarelle e mercatini di Natale stanno accanto a un’altra delle attrazioni di Budapest, il Castello Vajdahunyad, un complesso di edifici di vario stile (dal romanico ai tempi moderni) costruito sempre per la celebrazione del Millennio; ha particolari presi da 20 celebri monumenti ungheresi. Pensa che per il successo avuto, i padiglioni temporanei furono presto ricostruiti in mattoni. Le luci giallastre, i profumi delle bancarelle, la neve… che atmosfera da film!! Con il cielo nero fa quasi paura…
Nel parco ci sono pure uno zoo, un parco divertimenti e i famosi Bagni Széchenyi con tre grandi piscine all’aperto (anche d’inverno!).
5.9 Via Andrassy




Sto per congelare… così ritorno indietro su Via Andrassy, gli Champs-Élysées di Budapest; infatti è un lunghissimo viale alberato con grandi palazzi in stile art nouveau pieni di negozi di lusso internazionali: tra sculture di uomini che sorreggono colonne si può fare shopping. Di sera poi i palazzi si accendono di luci natalizie: uno illumina a giorno mezza strada: che esagerato!
5.10 Lo Szimpla Kert e i Ruin Pub




Ultima sera, ultimo must: dopo cena in vacanza a Budapest bisogna andare allo Szimpla Kert. Me l’avevano consigliato in tanti: del resto ha vinto il titolo di miglior bar del mondo! È stato il primo dei 20 Ruin Pub di Budapest ad essere aperto, nel 2002. Ma cosa sono? Sono pub nati in posti abbandonati (come una fabbrica) e abbelliti con cose riciclate o trovate in giro; nello Szimpla Kert ci sono resti di giostre, televisori rotti, piante, luci di tutti i colori, musica alta… insomma, di tutto! Nei vari piani con tantissime sale e terrazze si passa da interno a esterno senza accorgersene. Che labirinto caleidoscopico: sembra uscito da Alice nel paese delle meraviglie con lo Stregatto! Il bello è che la gente sta dentro come se fosse tutto normale.
Non è facile farsi sentire dal barista… ma ho capito perché lo consigliano tutti: posto unico!
6. Conclusioni




Budapest è una delle grandi capitali d’Europa da visitare almeno una volta nella vita. La città è maestosa: c’è uno spirito regale anche se di fatto dal 1526 non ci sono più stati re ungheresi. Per la grandeur e l’eleganza Budapest è degnamente chiamata la Parigi dell’Est. La ricorda pure nei grandi viali; del resto Pest nell’800 è stata ridisegnata (come Parigi). La scenograficità la rende eccezionale da visitare (e da fotografare), nonostante le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale.
Con le luci e i mercatini di Natale Budapest aumenta ancora di più il suo fascino. Le luminarie esaltano i palazzi e la neve rende tutto incantato.
Molto piacevole vedere che gli abitanti vivono molto all’aperto: nonostante ci fosse sempre -1° sono sempre fuori tra strade e mercatini. Poi tengono tanto al turismo: trovi anche ragazzi agli angoli delle strade pagati per dare indicazioni e vendere le Budapest card. È pure sicura, pulita e ben gestita (a parte il ghiaccio sul monte Gellért), anche se a volte fanno i furbi col resto.
Insomma, per gli amanti del freddo è una meta imperdibile a dicembre. Per gli altri fate come me: tra un cappuccino, una visita e qualche entrata nei negozi si può resistere 😉
mercatini di natale 2019
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budapest in tre giorni
Ecco altre foto dei 3 giorni a Budapest:












































































































































































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