Un castello duecentesco su una collina, immerso in paesaggi naturali stupendi e con vista sulle Alpi. Un parco storico, creato da un architetto paesaggista per essere un “percorso di delizie”. Le fioriture di primavera che esplodono coi loro colori e profumi. Che vuoi di più? È una perfetta gita fuori porta in Piemonte, a pochi chilometri da Torino. Sto parlando del Castello di Pralormo e Messer Tulipano, una manifestazione che dal 2000 porta tantissimi visitatori a Pralormo ad ammirare i tulipani coloratissimi, una distesa che serpeggia negli alberi maestosi del parco del castello di Pralormo. Il parco all’inglese realizzato nell’Ottocento rientra nella rete dei Grandi Giardini Italiani, che raggruppa i giardini storici più belli d’Italia. Ma anche l’affascinante castello è visitabile e fa parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. Insomma è una classica e stupenda escursione da Torino, ma (come ho fatto io) anche da altre regioni del Nord Italia.
- Storia del Castello di Pralormo
- Visita del Castello di Pralormo
- Messer Tulipano
- Pranzo al Castello di Pralormo
- Come arrivare a Pralormo
- Conclusioni
1. Storia del Castello di Pralormo




Il Castello di Pralormo fu costruito nel Duecento, su una collina più alta delle circostanti; era un periodo in cui la zona era contesa tra Asti e potentati locali; però gli storici ritengono che già nel 1065 fu ceduta dalla contessa Adelaide di Susa al vescovo di Asti. Da classica fortificazione militare in mattoni per proteggere e controllare il territorio, nei secoli il castello si trasformò nella residenza dei conti di Pralormo; perciò il fossato con ponte levatoio che c’era nel Medioevo è stato eliminato in era rinascimentale. All’epoca vennero aggiunte le due torri circolari, che caratterizzano ancora il castello e spiccano nel cielo. Dopo varie famiglie nobiliari, nel 1680 divenne conte Giacomo Beraudo di Pralormo, antenato degli attuali conti. Nel Settecento fu aggiunta la cappella (visitabile liberamente), mentre gli altri edifici del parco sono ottocenteschi; infatti ad inizio ‘800 il conte Carlo Beraudo di Pralormo decise una ristrutturazione totale del castello; l’architetto di corte Savoia Ernesto Melano ristrutturò il castello, mentre l’architetto paesaggista dei Savoia Xavier Kurten trasformò il parco in un giardino all’inglese. Così si è conservato fino ai giorni nostri.
2. Visita del Castello di Pralormo




Il castello fa parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. Tuttora ci vivono i conti Beraudo di Pralormo, al secondo piano (ovviamente interdetto alle visite). Fortunatamente il Castello di Pralormo è visitabile per tutto aprile durante Messer Tulipano e le domeniche ed i festivi da maggio a fine ottobre (agosto escluso), dalle 10 alle 18. I gruppi possono comunque prenotare una visita in una qualsiasi giornata.
Io ho colto l’occasione per ammirare Messer Tulipano; c’erano visite per tutta la giornata, con una guida che ti accompagna tra il piano terra ed il primo piano del castello al costo di 8€. Tutti gli ambienti sono lo specchio della vita vissuta del castello: ovvero rappresentano come si viveva. Con altri 7€ puoi vedere anche il 3° piano, dove c’è uno straordinario circuito e collezione di trenini (ancora funzionanti!) del conte di inizio ‘900; è un percorso aperto da poco. La visita del castello dura 45 minuti circa, mentre quella del trenino 1 ora.
Dentro al castello è proibito fotografare e filmare, come dicono pure i cartelli ben visibili.
2.1 Il piano terra




La visita del castello di Pralormo inizia da una porta laterale, nascosta alla vista; conduce alle cantine: ma attorno non ci sono vigneti! Infatti nell’800 una malattia distrusse gran parte delle vigne del Piemonte. Così l’attività rurale fu spostata verso i cereali; sono esposti macchinari vinicoli dell’800 come botti e un torchio. Gli ambienti sono freschi.
Segue la sala dei domestici, con servizi di piatti siciliani verdi e uno orientale. Poi trovi la grande cucina, dove lavoravano in 4-5; ha tantissime pentole in rame e vari attrezzi strani, come quello per mangiare una coscia di pollo senza sporcarsi le mani. A fianco la stanza dei domestici, con tavolo apparecchiato e alcune divise o livree con stemmi di famiglia sui bottoni; particolarissimo qui il quadro del mastro di casa del castello, collegato ad ogni stanza: tirando un cavo il conte faceva sapere dove aveva bisogno di aiuto, senza dover girare tutte le stanze.
2.2 Il piano nobile




Salendo le scale trovi il Salone d’oro; era il cortile interno della fortezza prima della trasformazione nell‘800, quando fu coperto da una vetrata. Le decorazioni neoclassiche sono di quel periodo, mentre le 4 statue lignee delle 4 stagioni stavano nel teatro esterno; non è molto ampio ed allestito con tavole apparecchiate ed oggetti d’antiquariato. A seguire trovi la Sala Ovale, un corridoio allestito da sala da pranzo. Il tavolo ha un servizio con lo stemma dei conti: sul tovagliolo vedi le iniziali “C e F” degli attuali conti: Consolata e Filippo, casualmente identico ai conti antichi che l’hanno voluto.
La Stanza Verde era lo studio di Claudio Beraudo di Pralormo; il letto ha piccole dimensioni, perché all’epoca erano più bassi. Esposta c’è una cartina che porta a Vienna, perché era l’ambasciatore in Austria e Prussia; ma fu anche ministro delle Finanze dei Savoia. Fu davvero molto importante: perciò volle rinnovare la proprietà per essere all’altezza dell’epoca.
L’ultima stanza visitabile è il Salotto Azzurro delle dame del castello, tutto dipinto in stile trompe l’oeil con colori tenui e sognanti; ricorda il ricamo Bandera che nacque proprio nel castello di Pralormo; questa tecnica si stava perdendo, ma l’attuale contessa ha creato una scuola a Torino per salvarla. C’è pure un suo ritratto nella stanza.
3. Messer Tulipano




Nel rifacimento ottocentesco, l’architetto paesaggista di corte Savoia Xavier Kurten trasformò il parco del Castello di Pralormo in un giardino all’inglese. Esaltò le viste panoramiche sulle Alpi attorno e piantumò alberi e fiori per avere varie fioriture e colori nel corso dell’anno; inoltre salvaguardò le rose, presenti nel giardino fin dal ‘500. Insomma creò un sontuoso “percorso di delizie” che fortunatamente ci è giunto quasi intatto.
In questo scenario si svolge una manifestazione che attira visitatori da lontano: Messer Tulipano. Come dice il nome, l’attrazione principale è la fioritura dei tulipani, ma trovi anche narcisi, muscari e violette. La prima edizione è stata nel 2000; da allora ogni anno in occasione della primavera il parco apre un mese, dal 1° aprile al 1° maggio. Apre tutti i giorni dalle 10 alle 18 (19:00 nel weekend). Il costo della visita è 10€, 9€ nei giorni feriali.
3.1 Paragoni tra parchi di tulipani




Il parco è di medie dimensioni e praticamente pianeggiante; quindi se paragonato a Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio è piccolo, mentre non ha le pendenze erte e faticose dei giardini Trauttmansdorff di Merano. Ho menzionato altri due parchi del Nord Italia famosi per le fioriture dei tulipani; li ho visitati tutti e tre e tutti hanno un castello al centro, che ha originato il parco dove successivamente i tulipani sono stati impiantati. Però per caratteristiche Messer Tulipano somiglia più al parco Keukenhof in Olanda (ovviamente molto in piccolo): infatti ha chioschi, bar e ristoranti, una serra ed un sede espositiva come l’Orangerie; come quello ha un’apertura limitata, giusto il tempo della fioritura dei tulipani. Però a differenza di tutti gli altri, Messer Tulipano è un’iniziativa pet friendly: puoi portare il tuo cane e trovi molte ciotole (sponsorizzate) dove può bere e mangiare; c’è pure un Dog Lounge!
3.2 Visita del giardino del castello di Pralormo




Un campo ai piedi della collina funge da parcheggio a pagamento; i 2€ vanno ad associazioni locali. La strada in salita conduce al castello e qui nel weekend trovi la coda d’ingresso. Con un po’ di pazienza, paghi alla cassa e sei già accanto al castello: a destra trovi subito la cappella, visitabile velocemente; poi un punto informazioni dove prendere volantini, mentre a sinistra un cartello con la mappa del parco; gli faccio una foto ma serve a poco: è facile da girare e impossibile perdersi. Il giardino ha forma triangolare, col castello che fa da punto di riferimento per orientarsi e lo divide praticamente in tre zone.
Tra i i visitatori puoi incontrare l’attuale contessa; la riconosci perché è eccentricamente vestita, piena di colori e con animo rilassato e calmo; insomma: è quella che non si guarda attorno meravigliata!
La zona dei tulipani




Come detto, entrando trovi subito l’imponente castello sulla destra. Avanzando un po’ e superando il cartello trovi sulla sinistra la punta triangolare del giardino: la zona dei tulipani. La mappa suggerisce il giro in senso orario, ma sinceramente l’ho notato dopo; anzi come quasi tutti l’abbiamo fatto in senso opposto. Un sentiero di terra circonda un prato con alti alberi, mentre sull’esterno trovi il bosco; però il bordo interno è decorato da una striscia ininterrotta di tulipani coloratissimi. Sono di diverse specie: alcuni sono più alti, altri bassi, alcuni sfrangiati; ovviamente non è la varietà mozzafiato del parco Keukenhof! Comunque questa distesa colorata fa sognare. Peccato solo che non sia semplice da fotografare: se vuoi una visione d’insieme della striscia di tulipani cogli sicuramente qualche altro visitatore. Essendo circolare il percorso, è inevitabile. In questa zona c’è pure un laghetto tranquillo e un lato decorato da muscari e violette viola.
Attorno al castello




Puoi fotografare le ultime aiuole di tulipani col castello sullo sfondo, nascosto parzialmente dalle fronde degli alberi. La zona attorno al castello invece ne è priva. Ci sono però decorazioni particolari come due figure in metallo in abiti di corte, con violette tutt’intorno; poco più avanti dal ramo di un secolare cedro del Libano pendono vasi di altre violette gialle e chiare. Dall’angolo del castello opposto all’ingresso inizia il Viale degli Uccellini, un piccolo anello nel bosco. Ammiri qualche sporadico tulipano, ma spiccano i piccoli fiori viola di Lunaria annua che rendono tutto il sottobosco colorato. Inoltre altre decorazioni abbelliscono il percorso: c’è una farfalla in metallo, un gufo intagliato da un tronco, ma soprattutto uccellini in metallo sui rami con piccole storie da leggere; questi danno il nome al percorso.
Giunto di nuovo accanto al castello ammiro tulipani rosa sfrangiati, un bellissimo scorcio grazie a tanti vasi e la serra, accostata ai mattoni del castello. In ferro e vetro proveniente da Parigi, contiene piante esotiche, agrumi e fantastiche orchidee colorate; alcune crescono senza terra, con le radici a vista! Girato l’angolo troviamo la sobria cappella del castello e siamo di nuovo davanti.
L’Orangerie




L’Orangerie è un grande edificio ottocentesco allungato, tutto in mattoni che si vede bene dallo spiazzo antistante il castello. Un tempo era il rifugio per gli agrumi in inverno, ora durante Messer Tulipano ospita mostre tematiche (oltre ad avere un bagno). Quest’anno il tema della mostra è “Flower Design“, ovvero quanto i fiori ed il tulipano in particolare abbia ispirato artisti e stilisti; è un racconto un po’ modaiolo, con diversi abiti in mostra: alcuni antichi, altri dal design contemporaneo come il famoso “abito tulipano”; inoltre ammiri decori strambi che sarebbero perfetti per la settimana della Design Week di Milano. Per finire, c’è il racconto di come l’attuale contessa ha salvato il Ricamo Bandera creando una scuola a Torino.
All’ingresso invece una bravissima pittrice dipinge ed espone le sue opere di uccelli e scorci naturali. A lato un carretto antico pieno di frutta regala uno stupendo scorcio verso il castello.
L’ultima parte del parco




L’ultima parte del parco di Pralormo si estende attorno all’Orangerie e le corti rustiche, un tempo centro dell’attività contadina della proprietà. All’ombra degli alti alberi del bosco, qui trovi un po’ di tutto: chioschi che vendono piante e fiori, uno stagno verde, un pollaio con gallina e pulcini e qualche altra decorazione… I cartelli indicavano anche un teatro verde, ma sinceramente girovagando non l’ho trovato.
Due accessi portano invece alle corti rustiche, dove attorno a due grandi cortili trovi bancarelle che vendono prodotti del territorio e delizie gastronomiche; in particolare la frutta e verdura esposta era super invitante! Un bar qui spilla la birra: è l’unico rivenditore alcolico autorizzato del parco. Le scale portano al piano superiore, dove trovi altre bancarelle (ed un secondo bagno). Questa è la zona più caotica e meno naturalistica: sembra un mercato! Ma comprando qualcosa porti a casa un ricordo di questa giornata.
3.3 Le “Case della Giardiniera”




Attorno al castello abitavano le varie maestranze che lavoravano per i conti: il cocchiere, l’ortolano, il boscaiolo, l’erborista e la giardiniera. Queste 5 case settecentesche si trovano ora all’esterno della proprietà, lungo il muro di cinta. Sono state riarredate con gli attrezzi da lavoro degli antichi abitanti, perciò sono uniche e con tematiche tutte diverse, dal grande fascino. Sono definite collettivamente “Case della Giardiniera” e puoi alloggiare in queste abitazioni per immergerti in questa atmosfera antica. Dormendo qui hai l’opportunità di visitare l’interessante borgo di Pralormo ed i dintorni, ricchi di residenze sabaude, musei, stupendi paesi da scoprire o agriturismi per godere della cucina piemontese. Inoltre soggiornando hai le chiavi del parco del castello di Pralormo, così da potertelo godere in tranquillità e in solitaria!
4. Pranzo al castello di Pralormo




Il parco di Pralormo è un luogo perfetto per un picnic all’aperto con la famiglia. C’è pure un’area apposita, accanto alla zona dei tulipani: una collina con panorama sulle Alpi dove sedersi nella natura (ed altri tulipani) chiamata “La Valletta”. Ma trovi panchine e altre zone dove poter mangiare tranquillamente, come il pendio accanto alla corte rustica. Inoltre hai bar per comprare il pranzo, mentre i più esigenti possono sedersi al ristorante, ricavato nel secondo cortile della corte. Io ho scelto il bar dietro all’Orangerie, che sembrava avere meno coda; ho preso un paio di focacce farcite ed ho trovato un tavolino per mangiare comodamente. A volte la semplicità è la cosa migliore e più appagante.
5. Come arrivare a Pralormo




Pralormo si trova a metà strada tra Torino e la zona delle Langhe e del Roero. Perciò ci sono due strade per raggiungere Pralormo per chi arriva da Milano e dintorni (come me). Quella più classica è l’autostrada A4 che porta a Torino per poi scendere lungo strade normali, attraversando bei paesi; la seconda è l’autostrada A7 verso Genova, deviando all’altezza di Tortona sull’autostrada A21 fino a Villanova d’Asti. Con quest’ultima sfiori le Langhe e hai meravigliosi panorami sulle Alpi innevate tutte di fronte a te. Comunque consiglio di usare Google Maps che suggerisce l’itinerario ideale e più veloce (anche in base al traffico e incidenti), magari facendo una via intermedia.
6. Conclusioni




Il Castello di Pralormo e Messer Tulipano sono la perfetta gita fuori porta in Piemonte. Avendo tante bellezze attorno (in primis proprio le Langhe) può essere l’inizio di uno stupendo fine settimana in Piemonte. Come detto, ad aprile trovi la meravigliosa fioritura di Messer Tulipano, mentre il resto dell’anno puoi visitare il castello e l’interessante borgo di Pralormo.
Per Messer Tulipano è consigliatissimo arrivare di mattina nel weekend, perché il pomeriggio la folla eccessiva fa svanire l’atmosfera incantata della natura. I tulipani sono tanti, ben 100.000; però mi aspettavo di trovarne di più, di ammirare più aiuole colme di fiori. Comunque regalano scorci bucolici e incantevoli; pure il resto del parco frondoso e decorato è stupendo, da vedere e da percorrere. Inoltre non capita tutti i giorni di visitare un castello storico, ancora abitato dai conti.
Insomma visitare il Castello di Pralormo e Messer Tulipano regala una giornata da ricordare!
Ti ho stuzzicato l’idea di visitare il castello di Pralormo e Messer Tulipano? Se ami la natura, i fiori e soprattutto i tulipani è imperdibile!
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gite fuori porta piemonte
Ecco altre foto:












































































































Ma è troppo carino questo posto con il castello.
Sinceramente preferisco questi ai parchi molto grandi.
Peccato che sono un po’ più distanti dalle mie zone, però mi piacerebbe molto visitarlo!
Io mi aspettavo che il parco fosse ancora più grande e con più tulipani, stile Parco Sigurtà. Ma è davvero bello, soprattutto se ci vai in settimana senza la folla. Poi i castelli hanno sempre fascino…. Grazie mille!
Il Parco Sigurtà è veramente grandissimo pero’ molto bello.
Ma come dici tu, i castelli hanno sempre tanto fascino!
Grazie a te Simone😊🖐
Grazie a te Felicia, buon pomeriggio!
Posto scoperto grazie a Sara
Mi fa piacere. Le persone che consigliano posti meravigliosi sono preziosissime
È vero! Complimenti per l’articolo Simone!
Grazie mille! Buona domenica
Di nulla! Serena domenica anche per te!