Una grande valle tra le Alpi, con l’auto che scorre troppo velocemente sulla strada per ammirarla bene; e poi ci sono tante gallerie. Idea geniale: e fare un giro in bicicletta? Solo così vai piano per goderti i paesaggi, ma veloce per vederne molti; in più puoi sempre fermarti dove vuoi per scattare una foto! Così ho deciso di visitare la Valle Brembana a nord di Bergamo. Si infila tra le Alpi Orobie e regala panorami stupendi, sia procedendo al livello del fiume Brembo, sia (e soprattutto) salendo a mezza costa. Ultimamente non pratico molto sport, lo ammetto; ma faccio un’eccezione quando devo percorrere un itinerario in bicicletta tra borghi affascinanti e natura. Qui era tutto facile perché c’è la Ciclabile della Val Brembana, facile da percorrere; è uno dei percorsi mtb migliori di Bergamo e provincia! Pista ciclabile ampia, poca salita e poche svolte; ma con tanta bellezza!
- La Ciclabile della Val Brembana
- San Pellegrino Terme
- Percorrendo la Ciclovia
- San Giovanni Bianco
- Cornello dei Tasso
- Pranzo all’Ostello Brembo
- Lenna
- Conclusioni
1. La Ciclabile della Val Brembana




La Valle Brembana è una delle due principali valli bergamasche, a nord di Bergamo. Prende il nome dal fiume Brembo che la attraversa e ha creato una valle a V che regala splendidi paesaggi. Ci sono paesi e borghi a mezza costa e quelli sul fondo della valle. Proprio qui passa la Ciclovia della Valle Brembana (detta anche Ciclabile della Val Brembana), che si snoda per 22km da Zogno a Piazza Brembana. È un itinerario facilmente percorribile in bicicletta anche per chi non ha gambe allenate come me; il dislivello totale è di 200m.
Sul percorso passava la Ferrovia della Valle Brembana, costruita in due tempi tra 1906 e 1926. La pessima lungimiranza l’ha fatta chiudere nel 1966, lasciando campo aperto alle automobili. Visto il traffico attuale, stanno progettando di ricrearla (con un altro tracciato). Però tra le gallerie del percorso negli anni 2000 hanno realizzato questa splendida ciclovia.
1.1 Come organizzarsi




Purtroppo coi mezzi pubblici la Valle Brembana è mal collegata; per arrivare conviene usare l’auto.
Il mio tour comincia da San Pellegrino Terme per cui parcheggio in Piazza Antonio Rosmini; è un parcheggio libero vicino ad un ponte all’inizio del paese, ma puoi faticare a trovare posteggio. Il mercoledì mattina poi c’è il mercato. Questa piazza è il punto ideale per trovarsi: l’edificio liberty era la vecchia stazione; perciò qui sono già sulla Ciclovia della Valle Brembana.
Ma come fare con la bicicletta se non ce l’hai? Io ho chiesto a Claudio Locatelli, un’esperta guida MTB della Valle Brembana. Non solo ti accompagna e ti racconta i luoghi, ma ti fornisce bicicletta e casco; se c’è bisogno risolve pure i problemi tecnici! Per il tour sulla ciclabile puoi utilizzare una semplice bicicletta; ma si vogliono vedere le bellezze che la circondano salendo a mezza costa, la difficoltà può essere proibitiva. Perciò l’ideale è avere una e-bike, che ti consente di fare le salite senza sforzarti molto; così ti godi pure i paesaggi o i borghi come Cornello dei Tasso.
Per contattare Claudio il numero è 335 5466948.
2. San Pellegrino Terme




Dal parcheggio partiamo verso nord: la ciclabile della Valle Brembana passa ai piedi del monte a est. Prima sfioriamo il campo sportivo, poi il sontuoso ed imponente Grand Hotel in restauro ed il fantastico Casinò sull’altra sponda, con le terme vicine. Tutta San Pellegrino ha un meraviglioso fascino liberty! Ammira i lampioni retrò del ponte o la vista sul Grand Hotel (baciato dal sole però nel pomeriggio) o i due edifici con scritto “San Pellegrino” (in questo caso si intende l’acqua, prodotta qui).
Grazie all’eleganza dello stile liberty, San Pellegrino regala viste stupende; ce lo godiamo un po’ attraversando il ponte sul fiume Brembo per arrivare in centro a prendere un caffè nei tavolini all’aperto. Il fiume scorre tranquillo, le persone si incontrano e si salutano, l’atmosfera è placida; noi però dobbiamo riprendere la strada. Un giorno però tornerò per visitare bene San Pellegrino e il Grand Hotel.
3. Percorrendo la Ciclovia della Valle Brembana




Ritornati sulla sponda ad est, riprendiamo la Ciclabile della Val Brembana: qui possono passare sia ciclisti che pedoni. San Pellegrino termina presto e cominciano le gallerie scavate nella roccia per risalire la valle; in tutto il percorso fatto ne attraversi sono diverse, ma il tracciato è ampio e a due corsie. Del resto qui passava un treno! Quindi anche se incroci altre bici o trovi dei pedoni non fatichi a superarli.
Essendo fine ottobre, l’aria è fresca; poi di mattina è all’ombra: il sole qui arriva tardi. Ma ero preparato e ben vestito. Una galleria dietro l’altra, poi tratti nella natura con tante foglie a terra; ma il foliage non era eccezionale; mi aspettavo di meglio, ma quest’anno l’autunno è arrivato tardi. Comunque nessun problema a pedalare: l’e-bike di Claudio non scivola. Questo tratto tranquillo termina quando la ciclabile passa sull’altra sponda del fiume: stiamo per raggiungere San Giovanni Bianco.
4. San Giovanni Bianco




A San Giovanni Bianco la ciclovia passa all’interno del paese; prima superi un parcheggio, poi devi anche rispettare uno stop. Continuando dritti, via Pretura entra in una galleria per riprendere la pista ciclabile. Io però voglio vedere meglio il paese, per cui ho raggiunto la strada principale. Qui spicca la chiesa dei Santi Giovanni Apostolo ed Evangelista con l’alto campanile. Ho in mente una foto e vorrei scattarla anche io; pensavo che fosse la vista dal ponte percorso dalle auto… invece no. Nemmeno sotto la chiesa, tra i portici di via XXIV Maggio. Così oltrepasso il Ponte Vecchio per raggiungere l’altra sponda del Brembo: è questo il punto! Davanti hai il ponte in pietra sul fiume, con la chiesa dietro che si erge alta nel cielo, mentre a sinistra vedi sfociare il torrente Enna; il paese è costruito come sospeso sugli speroni rocciosi! Vista stupenda da fotografare in Valle Brembana.
5. Cornello dei Tasso




Ripresa la ciclabile, procede parallela alla Strada Statale 470 fino a trovare una lunga galleria nella roccia. La galleria passa sotto al borgo di Cornello dei Tasso, uno dei Borghi più belli d’Italia; è uno dei luoghi da vedere in Valle Brembana, perciò usciamo dalla ciclovia e torniamo indietro.
Prima ci fermiamo sulla strada parallela al fiume per vedere un vecchio e affascinante ponte sul fiume Brembo; in ferro e legno, si può percorre anche in bicicletta. Dall’altra parte abbiamo trovato un sentiero nel bosco con un meraviglioso foliage per terra; tra gli alberi ammiravi le acque cristalline del fiume: posto fantastico!
Dopo imbocchiamo via Roma per raggiungere il borgo, che si trova a mezza costa; ci sono 3 tornanti in salita e qui capisci l’importanza di avere una e-bike: sali senza faticare troppo e godendoti lo splendido paesaggio della Valle Brembana.
5.1 Visita di Cornello dei Tasso




Cornello dei Tasso è meritatamente uno dei Borghi più Belli d’Italia; infatti è fermo al ‘500, quando i veneziani costruirono una nuova strada per i commerci (la via Priula) e tagliarono fuori il borgo. Precedentemente era un vivace centro di commerci, strutturato su tre livelli. Nel primo trovavi le botteghe degli artigiani e dei commercianti; a metà le case degli abitanti; in cima invece la chiesa, il livello spirituale. Le case in pietra, gli archi e le strade coperte ne fanno un borgo super affascinante. Poi ci sono gli affreschi con lo stemma della famiglia Tasso, che inventò il moderno sistema postale; partirono da questo borgo e divennero principi e vescovi, proprietari di palazzi e castelli in mezza Europa come il castello di Duino vicino a Trieste che ho visitato. Puoi scoprire la loro avventura nel Museo dei Tasso e della Storia Postale.
La chiesa di Cornello dei Tasso




Io ci ero già stato, per cui stavolta mi sono concentrato sulla chiesa di S. Antonio e dei Ss. Cornelio e Cipriano; è stata da poco riaperta dopo importanti restauri: finalmente la visito. La sua particolarità è il campanile pendente: è la Torre di Pisa bergamasca! La chiesa di Cornello dei Tasso è in stile romanico. La facciata è semplicissima, ma dentro ha bellissimi affreschi antichi, molti del 1475; l’affresco più bello è la Madonna in trono e santi dell’abside, ma ci sono anche immagini di santi sparse sui lati. Stona un po’ con l’armonia interna la Cappella della famiglia Tasso, che ritaglia uno spazio nella prima campata a destra.
Tornato nel borgo sono entrato nella Trattoria Camozzi dove la “sciura” (la signora) sta facendo i tradizionali casoncelli bergamaschi; ci ha mostrato come stende la pasta, mette il ripieno e poi li chiude. Una tecnica che si tramanda per generazioni.
6. Pranzo all’Ostello Brembo




Pedalare mette fame, soprattutto dopo aver visto preparare i casoncelli! Perciò ci fermiamo a mangiare a Camerata Cornello all’Ostello Brembo; è il paese seguente e l’edificio costeggia la ciclabile, ma ovviamente l’entrata è verso la strada provinciale. Magari non è molto visibile, ma il posto è eccezionale! Nonostante il nome, fanno anche ristorazione. Le ricette non sono tutte locali, ma il cibo è cucinato con prodotti a chilometro zero, tutti certificati; ad esempio utilizzano solo carne di capi allevati in val Brembana e macellata da un cliente fidato. Il menu varia 2-3 volte a settimana a seconda di ciò che portano le aziende agricole.
Hanno un luogo sicuro per lasciare le biciclette ed è pure un bel posto: splendido il salone con luci che scendono dal soffitto. I gestori sono milanesi, ma si sono innamorati della Valle Brembana, per cui i figli vanno a scuola qui.
6.1 I piatti dell’Ostello Brembo




La filosofia di cucina dell’Ostello Brembo ti conquista, anche perché spiegano con passione e orgoglio gli ingredienti dei piatti e da dove provengono. Hanno portato come antipasto un tagliere di salumi e formaggi con pancetta, bresaola e lardo e formaggi locali (tra cui stracchino e formai de mut); tra i salumi c’è il lonzino, una loro creazione. Infatti fanno esperimenti gustosi coinvolgendo i produttori; ogni tanto da questi esperimenti strani viene qualcosa di ottimo, come anche lo stracchino stagionato.
Poi è arrivato il primo piatto: risotto di zucca e castagne con taleggio dop e amaretto sbriciolato. Eccezionale: voto 9!! Ne avrei mangiato il doppio. Come secondo la coppa al fieno con polenta taragna, carne con 3 giorni di cottura a bassa temperatura. Per dolce semifreddo di pesca e amaretto, che mi ha stancato (non sono tipo da dolci). Infine l’amaro fatto da loro: quello più forte è chiamato “assassino”!
7. Lenna




Ricaricate le energie, riprendiamo il nostro giro in bicicletta sulla Ciclovia della Valle Brembana. Per uscire da Camerata Cornello percorri un pezzo della Strada Provinciale 29bis, che poi attraversi per riprendere a sinistra la ciclabile. È un tratto tranquillo e poco paesaggistico, per cui lo percorriamo velocemente fino a trovare di nuovo la strada statale che costeggiamo. Quando sta per cominciare il paese di Lenna svoltiamo a destra e superiamo la passerella in ferro sul fiume; ha belle arcate triangolari e conduce all’Agriturismo Ferdy; che angolo incantato della Valle Brembana! Passi a fianco a cavalli che brucano, edifici rustici in pietra e la natura che domina. Oramai è celebre per l’attività social e la pubblicità di Chiara Ferragni e Fedez; per mangiare prenotazione obbligatoria con molto anticipo! Questo è il tratto più bello della ciclabile, placido e totalmente immerso nel verde; si conclude col seicentesco Ponte delle Capre, molto arcuato; lo attraversiamo e la Ciclabile riprende oltre la strada, passando poi sul Vecchio Ponte della ferrovia. Infine prima costeggiamo tra i prati la parte vecchia di Lenna, poi decidiamo di passare per il centro abitato, tra case tranquille e giardini curati.
7.1 Il Santuario della Madonna della Coltura e il “Ponte”




Via M. Codussi procede diritta, diventando poi Via Coltura; lì bisogna stare attenti all’incrocio che appare improvviso e devi dare la precedenza. Attraversandolo trovi il seicentesco Santuario della Madonna della Coltura con la facciata dipinta a simulare il marmo, circondato da un prato. Passandogli accanto scopri un posto meraviglioso che Google Maps chiama “Ponte”. È un passaggio del fiume basso e ampio nella natura, con l’acqua che forma uno specchio che riflette; con le montagne sullo sfondo, i sassi che emergono e gli alberi spogli è spettacolare da vedere! Peccato solo che fosse già in ombra. La struttura di cemento forma una splendida cascatella che puoi attraversare in bicicletta! A piedi ti bagni le scarpe, mentre in bici passi senza problemi. Posto super scenografico: mi scateno nelle foto! Nel mio altro giro in bici in Val Brembana ero passato da Lenna, ma non ero venuto qui.
8. Conclusioni




Da lì la Ciclabile della Val Brembana continua fino a Piazza Brembana, ma noi torniamo indietro: dobbiamo riprendere la macchina a San Pellegrino. Il tragitto di ritorno è lo stesso, ma ovviamente cambiando l’ora e la luce, alcuni posti sembrano diversi la mattina ed il pomeriggio. Sull’ultimo tratto tanta gente passeggiava o andava in bici e ti salutava incrociandoti (pur non conoscendoti).
Pensavo che mi portassero alla Panchina Gigante #128 sopra San Pellegrino (e sopra Santa Croce) o alle Grotte del Sogno; in realtà siamo andati dritti al parcheggio ed abbiamo terminato il tour. Visto che non sono allenato a pedalare, abbiamo tenuto un ritmo leggero: in realtà si può vedere molto altro. Il giro è piacevole e interessante: è sempre bello vedere posti stupendi vicino a casa. Perciò vale la pena avere male al sedere per il sellino e affrontare la classica coda per ritornare verso Bergamo.
Ti è venuta voglia di pedalare sulla Ciclabile della Val Brembana? Spero di sì! Se l’ho fatto io che non è per niente allenato, lo puoi fare chiunque.
Se avessi domande o commenti scrivili sotto. Poi seguimi sui miei canali social 😉
Altri video:
Passaggio in galleria lungo la ciclovia
La chiesa di Cornello dei Tasso
Belli questi posti
Sì, verissimo! Percorri chilometri tra bei paesi, montagne e natura. Grazie!
Di nulla! 🚲🚴♀️🚵♂️