Visitando per la prima volta alcune città te ne innamori… per sempre! Così è stato per me con Barcellona in Catalogna; ci sono stato già 3 volte e non vedo l’ora di tornarci. I colori, l’atmosfera, il clima, l’architettura, le tradizioni, il genio di Gaudí… Tutto mi piace di Barcellona, è la città più bella della Spagna (per me). Ma cosa vedere a Barcellona? Cosa fare a Barcellona? C’è tantissimo e i giorni non bastano mai: del resto qui è impossibile annoiarsi. Io però voglio parlare di cosa fotografare a Barcellona, ovvero le 20 foto più scattate e pubblicate sui social… quelle più instagrammabili!
Sono i luoghi di interesse di Barcellona più importanti; foto meravigliose assicurate. Lo dico subito che non ho messo il Barcellona squadra di calcio, ma anche quello ci poteva stare. Spero di farti scoprire posti sorprendenti: ecco le 20 foto da fare a Barcellona.
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La Sagrada Familia
La Sagrada Familia di Gaudí, simbolo di Barcellona L’incontrastato simbolo di Barcellona è la Sagrada Familia, gigantesca basilica nata dal genio di Antoni Gaudí. Spicca in tutti i panorami, anche per le enormi gru che la sovrastano: difatti è ancora in costruzione! Si stima (e si spera) che verrà ultimata nel 2026… quindi manca poco! Sarà pure il centenario della morte dell’architetto: grande festa assicurata. Pensa che fu iniziata nel lontano 1882. È il capolavoro del modernismo catalano e il monumento più visitato di Spagna: semplicemente imperdibile! La prima volta che l’ho visitata non aveva neppure un tetto, mentre ora è una chiesa vera, consacrata dal papa. L’interno dalle forme e dettagli sorprendenti ha pilastri che ricordano gli alberi; ti colpisce la luce che filtra sulle vetrate coloratissime. Puoi salire sulle torri per una vista mozzafiato, ma la foto più instagrammabile è dall’esterno, con le torri slanciate nel cielo. Ancora meglio col rilesso nel laghetto di Plaça de Gaudí.
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Park Güell
Il tramonto dal Park Güell: momento da sogno (foto IG @usbertimarta) Altro luogo che fa sognare ed è legato alla figura di Gaudí: il Park Güell, coloratissimo parco situato dove cominciano le colline di Barcellona. A fine Ottocento qui eravamo fuori città e il conte Eusebi Güell chiese all’architetto di creare ex novo una cittadina per i suoi dipendenti; il progetto rimase in gran parte sulla carta (le opere di Gaudí erano lunghe e costose!), ma è diventato un coloratissimo angolo di Barcellona amatissimo dai turisti!
Una parte è un parco verde che sale verso un’altura con bella vista sulla città; ma la parte più interessante è l’ingresso con gli edifici di Gaudí: all’inizio due case che sembrano uscite dalle fiabe, poi una scalinata con la famosa salamandra simbolo del parco, dopo la Sala delle Cento Colonne storte ed infine la Gran Plaça Circular con panca di 152 metri e mosaici trencadís che la avvolge. Scatta qui una foto da pubblicare su Instagram!Foto da fare a Barcellona
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La Casa Batlló
La facciata della Casa Batlló durante la festa di Sant Jordi Torniamo in centro per un altro luogo iconico di Barcellona: la Casa Batlló. È un nome strano, ma se l’hai vista è indimenticabile. Questa è la casa più famosa di Antoni Gaudí, un vero capolavoro! Si trova su Passeig de Gràcia, la zona più modernista della città. Ha vicine altre meraviglie poco visitate come Casa Amatller; ma è comprensibile: Casa Batlló ruba tutti gli sguardi! Sulla facciata coloratissima spiccano i balconi che sembrano maschere macabre, mentre il tetto curvilineo ricorda delle squame (sempre colorate); difatti incarna la storia di San Giorgio e il drago, santo protettore della Catalogna; ogni anno viene celebrato il 23 aprile e la Casa Batlló si adorna con rose: ero lì ed è stata un’esperienza fantastica!
Imperdibile anche l’interno (seppur costoso): il museo è multimediale e passi tra stanze con forme sorprendenti e colori incredibili, come la scalinata interna che parte da azzurro chiaro per finire al blu in alto, dove la luce maggiore e serve scurirla. Per Gaudí tutto doveva essere funzionale! Il tour termina sul tetto. Qui ispirazione fotografica assicurata!Cosa vedere a Barcellona
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La Cattedrale
La vista della Cattedrale di Barcellona (foto IG @dagniee) Il simbolo della vecchia Barcellona. Questo è la Cattedrale di Barcellona, la Catedral: meraviglia gotica nel cuore della città. Costruita sulle fondamenta di un tempio romano e di una moschea moresca, ha anche una cappella romanica, mentre la facciata e la guglia centrale furono completate solo tra 1889 e 1913 (come il Duomo di Milano). L’interno a navata unica è un cupo tripudio di archi e sculture di pietra, dove ammiri dipinti medievali catalani, gli stalli del coro con stemmi araldici e il sarcofago di Sant’Eulalia (patrona di Barcellona) nella cripta; splendidi anche i chiostri. Ma la foto da scattare è dalla Plaça Nova con la facciata imponente della Cattedrale con la guglia che svetta come una spirale nel cielo. Altro posto imperdibile (e relativa vista imperdibile) sono i tetti della cattedrale: sono a pagamento, ma dai tetti hai una meravigliosa vista sui pinnacoli della città; mi ha ricordato Palermo.
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Il Quartiere Gotico (Barri Gòtic)
Ragazza sognante sotto il Pont del Bisbe nel Barri Gòtic (foto IG @diannnnneee) Come era Barcellona prima del modernismo? Scoprilo nel Quartiere Gotico (Barri Gòtic), proprio attorno alla Cattedrale; ha resistito alle trasformazioni dei secoli: è uno dei centri storici medievali più estesi al mondo ed ha grandissimo fascino, anche per fotografare. Le due grandi torri romane inglobate nei palazzi della Plaça Nova danno l’inizio a vie strette, tortuose e ombrose, palazzi in pietra con portali e piazzette da ammirare. Trovi la Casa de l’Ardiaca, Plaça del Rei col Palau Reial (dove fu accolto Colombo al ritorno dall’America), il Museo di storia di Barcellona con meraviglioso cortile, l’eccentrico Museo Frederic Marès… e poi sfoci nell’enorme Plaça de Sant Jaume (erede del foro romano) con palazzi imponenti.
Ma il punto imperdibile è il Pont del Bisbe (ponte del vescovo), coi ricami in pietra che attraversano Calle del Bisbe: usa i giochi di luci, la gente che passa, l’atmosfera incantata: può venire una super foto!foto da fare a Barcellona
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La Pedrera
La facciata ondulata e inconfondibile della Pedrera Vicina alla Casa Batlló c’è un altro simbolo della Barcellona modernista di Gaudí: la Pedrera. Questa imponente casa si divide tra Calle de Provença e Passeig de Graçia e contrasta totalmente con l’altra: la facciata è tutta grigia! Perciò è stata soprannominata la Pedrera, ovvero “la cava di pietra”; il vero nome è Casa Milà, dal nome della famiglia che l’ha voluta e che viveva al primo piano (ancora arredato e visitabile). Però è altrettanto sorprendente; non c’è una sola linea dritta nell’edificio, a partire dalla facciata coi meravigliosi balconi in ferro battuto. I colori dominano nei due cortili centrali dove entravano le auto: Gaudí creò il primo parcheggio sotterraneo della città! Ora sono chiusi: la vista dal basso con le finestre degli 8 piani è una delle foto da fare a Barcellona. Ma altrettanto da non perdere il tetto, coi camini dalle forme fantasiose che sembrano guardie sulla strada.
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La Boqueria e le Ramblas
L’insegna del mercato La Boqueria Le Ramblas esprimono lo spirito vivace di Barcellona: sempre frequentate, piene di negozi e di vita… sono imperdibili. Ma cosa sono? Semplicemente sono un viale alberato che da Plaça de Catalunya porta al mare; è detto al plurale perché ogni pezzo ha un nome differente. Tra artisti di strada, edicole, negozi di souvenir e ladri (purtroppo), ci sono edifici storici come il Teatro del Liceu, un pavimento a mosaico di Miró e negozi in stile modernista come la Pastisseria Escribà, la Farmacia Nadal o il drago della Casa Bruno Cuadros (la Rambla, 82). Vista la tanta folla e la luce che filtra tra i rami, è facile catturare l’atmosfera ma difficile scattare ottime foto.
Il punto comunque da non perdere è la Boqueria, frizzante mercato storico coloratissimo di merci: puoi visitarlo, fare acquisti di frutta, carne o pesce oppure fermarti a mangiare: assaggerai delizie. Fotograficamente regala tantissimo!10 cose da vedere a barcellona
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Mural del Beso
Classica foto ricordo davanti al Mural del Beso (foto IG @florschilin) Alcuni punti di alcune città – non si sa come – diventano famosissimi; i social network li mostrano e molti (soprattutto giovani) ci vanno e replicano quella foto, aumentandone ancor più la celebrità. A Barcellona questo posto è il Mural del Beso, il Murale del Bacio. Si trova in Plaça d’Isidre Nonell, vicinissimo alla Cattedrale; è conosciuto anche come “The Kiss of Freedom“o “El Petó” de Joan Fontcuberta, dal nome dell’artista che l’ha creato, ma in realtà l’opera si chiama “Il mondo nasce in ogni bacio”. È un foto-mosaico su ceramica che rappresenta due labbra che si baciano dolcemente; ma avvicinandoti ti accorgi che è composto da 4000 mini-fotografie di cittadini che esprimono un momento felice: super sorprendente! Non sarà il Bacio di Klimt di Vienna, ma anche questo fa sognare gli innamorati di tutto il mondo! Da vedere assolutamente a Barcellona (soprattutto se in coppia) e pubblicare su Instagram!
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Vista del Palau Nacional
Vista del Palau Nacional che svetta (foto IG @nilrasmussen) La zona del Montjuïc è turisticamente sottovalutata. Questa collina su cui sorge il castello che controllava Barcellona ha luoghi interessanti, come il museo di Joan Miró o lo stadio olimpico delle Olimpiadi del 1992. Certamente non passa inosservato il Palau Nacional, soprattutto dalla trafficata Plaça d’Espanya ai suoi piedi; sembra antico, ma in realtà fu costruito in stile neogotico per l’Esposizione Universale del 1929. Il palazzo ospita il Museu Nacional d’Art de Catalunya (MNAC); una collezione eccezionale, soprattutto quella romanica. Ahimè non l’ho visitato! Però sono andato due volte a vedere lo spettacolo della Font Magica (fontana magica) che all’imbrunire accende di colori, musica e spruzzi la scalinata per salire. È molto turistico, ma l’atmosfera è incantata; vai presto o non trovi un posto buono!
Comunque pure di giorno la vista tra le Torres Venecianes con le guglie come sfondo è super instagrammabile. Memorabile qui un concerto dei Queen.foto da fare a Barcellona
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Palau de la Musica Catalana
La coloratissima cupola in vetro istoriato del Palau de la Musica Catalana Questo è uno dei miei luoghi preferiti di Barcellona, lo ammetto. È una sala da concerto in stile modernista che lascia senza parole. Stranamente non è di Gaudí, ma l’architetto è Lluis Domenech i Montaner, altro genio della Catalogna.
L’esterno visto dalla strada stretta si apprezza poco… potresti anche passarci accanto distratto e non notarlo! Comunque i decori, l’eccezionale statua sull’angolo e il balcone sono stupendi. Ma non è nulla in confronto all’interno: un tripudio di decorazioni in stile modernista e dettagli meravigliosi, da vedere e fotografare. Si parte dal balcone con colonne colorate e fiori stilizzati, una delle meraviglie nascoste di Barcellona. Poi la sala da concerto ti lascia mozzafiato per la grande cupola di vetro istoriata e coloratissima. Ma poi ammiri fiori stilizzati ovunque e il mix unico di materiali tipico dell’art nouveau. Spicca il gruppo di 18 suonatrici che fanno da sfondo al palcoscenico.da vedere a Barcellona
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La Plaça Reial
Tutto il fascino della Plaça Reial Restiamo nel cuore di Barcellona per una piazza che adoro: Plaça Reial. La raggiungi con una via traversa delle Ramblas, o meglio ancora attraversando il misterioso e affascinante arco del Passatge Madoz; questo scorcio è favoloso e super instagrammabile! Poi si spalanca questa ampia piazza gialla con portici e palme, piena di vita e tavolini di ristoranti. La fontana delle Tre Grazie al centro può essere d’ispirazione fotografica, ma spesso ci si riposano i turisti. Insomma, più che reale è molto popolare!
Io amo l’atmosfera esotica data dalle palme che contrasta coi lampioni retrò disegnati da Gaudí (ma ha fatto proprio di tutto!). Per il colore assomiglia alla Praça do Comercio di Lisbona, ma quella è ampia e vuota al confronto. Regala sicuramente grandi foto, soprattutto se ami gli scorci e la street photography.20 foto da fare a Barcellona
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Le spiagge di Barcellona
Le meravigliose spiagge di Barcellona Certamente le spiagge dorate sono uno dei piaceri di Barcellona: già dalla primavera puoi goderti il sole; ampie e di sabbia, in estate sono prese d’assalto da catalani e turisti. Pensa che non è sempre stato così: sono l’eredità delle Olimpiadi del 1992; hanno abbattuto una grigia zona industriale e regalato questo lungomare di 4km; perciò la zona è chiamata Port Olimpic. Così Barcellona è divenuta una località marittima! All’ombra delle palme la gente si gode la vita, anche nei bar e hotel. Inconfondibili i due grattacieli gemelli vicino al porto, la scultura di Frank Gehry raffigurante un pesce dorato (difatti si chiama “Peix d’Or“) e il grande grattacielo in fondo “a destra”, il lussuoso hotel W Barcelona. Ma la zona è piena di punti fotografici per street photography o foto artistiche, come Les Quatre Barres tortili ai piedi dello stesso hotel o i decadenti cubi de “La Estrella Herida” sulla sabbia della Barceloneta che il mio amico Andrea ha adorato.
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Il Monumento a Colombo
Vista dall’alto del Monumento a Cristoforo Colombo (foto IG @annricoseba) Le Olimpiadi del 1992 sono state una ventata di aria fresca per Barcellona: si è fatta bella e rilanciata. Hanno portato a nuova vita anche al Port Vell e la zona di Barceloneta, un tempo malfamato villaggio di pescatori. Qui dal pittoresco Port Vell (Porto Vecchio) con le barche attraccate parte un frizzante viale ciclo-pedonale sul molo; inizia con El Cap de Barcelona (la faccia), opera pop-art di Roy Lichtenstein. Passata una simpatica aragosta gigante (molto fotografata), si arriva alla grande rotonda in fondo col Monumento a Colom (Cristoforo Colombo), uno dei simboli di Barcellona; pensa che fu eretto perché pensavano che fossero catalano! Povera Genova… Anche questa è una foto da fare a Barcellona. La mano indica il mare e qui terminano le Ramblas. Perciò il pontile pedonale di fronte è stato denominato la Rambla del Mar. Con l’acquario e il Maremagnum, è una zona molto turistica.
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Parc de la Ciutadella
Bambini giocano nel Parc de la Ciutadella Il Parc de la Ciutadella è un posto amatissimo dagli abitanti di Barcellona e dai turisti; è un parco verde tranquillo nel cuore della città. Prende il nome dalla fortezza che controllava Barcellona, divenuta famigerata sede del carcere nel XIX secolo. Fu distrutta nel 1878, divenendo un parco (anche se alcuni edifici sono rimasti: uno è diventato il Parlamento della Catalogna). La gente ora passeggia e prende il sole tra fiori, il canto dei pappagalli e sculture contemporanee di artisti catalani. Due sono i fulcri del parco: il laghetto navigabile e la grande fontana con arco trionfale e getti d’acqua, posto perfetto per foto ricordo; vicino c’è pure un mammut per la gioia dei bambini.
Dagli anni ’40 del ‘900 la parte a sud è diventata il Parc Zoologic, lo Zoo di Barcellona; qui non ci sono sbarre e gabbie, ma fossati per separare gli animali.Barcellona cosa fare
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L’Arco di Trionfo
L’Arco di Trionfo di Barcellona in mattoni (foto IG @mmariya__) Ebbene sì, anche Barcellona ha il suo Arco di Trionfo. Qui lo chiamano Arc del Triomf e non celebra nessuna guerra né nessuna pace (come a Milano). Semplicemente era l’ingresso dell’Esposizione Universale del 1888 che si è tenuta al Parc de la Ciutadella; infatti si trova vicino, in fondo al viale alberato Passeig de Lluís Companys. È alto, ma non imponente; e poi è in mattoni, quindi è un arco di trionfo atipico! Lo stile è mudéjar e ha allegorie scultorie delle arti, industria e commercio che contraddistinguevano allora la città.
Si trova in un punto chiave di Barcellona, dove le strade del lungomare si addentrano nel centro: perciò passano tanti ciclisti; ma essendo un viale chiuso al traffico vedi pure pedoni, skaters e gente in monopattino. Per questo è molto popolare e fotografato.punti panoramici barcellona
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Basilica di Santa Maria del Mar
La Basilica di Santa Maria del Mar nel quartiere del Born (foto IG @sepeme79) Non tutte le chiese di Barcellona impiegarono tantissimo per essere costruite. Anzi nel Trecento ci vollero “solo” 55 anni per erigere la Basilica di Santa Maria del Mar, capolavoro di stile gotico catalano. Il poco tempo conferì alla chiesa l’unità di stile che possiamo ammirare; internamente è spaziosa e austera. Le vetrate colorate sono bellissime. Come mai ci volle poco? Perché intervennero i portuali che vivevano attorno, portando le pietre dalla collina del Montjuic; da allora questa è la chiesa del popolo, amatissima dagli abitanti di Barcellona. Te la trovi improvvisamente davanti, imponente con le due torri alte della facciata tra le strade strette; frontalmente non la puoi fotografare, perché non c’è abbastanza spazio. Meglio una vista defilata, prendendo anche le affascinanti strade del Born con lampioni retrò; questo quartiere che regala grande street photography è vivacissimo: nei tantissimi bar e ristoranti fiorisce la vita notturna di Barcellona.
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Plaça Milans
Ecco la foto da fare in Plaça Milans Plaça Milans è un angolo nascosto di Barcellona che regala una foto super instagrammabile. La paragonerei al cortile di Corso Magenta 12 a Milano: un posto normale divenuto protagonista di una foto popolare su Instagram… e che devi andare appositamente a cercarlo, altrimenti non lo trovi. Infatti è un semplice spiazzo nel centro storico di Barcellona, a metà di Carrer de Milans. Ma cosa ha di speciale? È di forma circolare e quindi inquadrato dal basso crea il cerchio blu del cielo circondato dalle case, con le aperture dove ci sono le due strade, asimmetriche come se fossero lancette di un orologio immaginario. L’unico problema è se trovi il sole che splende in una delle due vie: in quel caso la foto viene controluce, praticamente orribile; è stato proprio il mio caso: che sfortuna!
Comunque se imposti la ricerca di “Plaça Milans” su Google la trovi sicuramente.barcellona monumenti da visitare
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L’Hospital de Sant Pau
Le sorprendenti decorazioni dei padiglioni dell’Hospital de Sant Pau Un altro capolavoro del modernismo catalano si trova di fronte alla Sagrada Familia: è l’Hospital de Sant Pau. Pure questo è di Lluis Domenech i Montaner ed è stato uno degli ospedali principali di Barcellona; ora è sede di associazioni ed aperto alle visite. Iniziato nel 1902, è stato costruito con un approccio rivoluzionario; infatti varcato l’ingresso dall’alta torre neogotica (simbolo dell’edificio), noterai tantissimi giardini e fiori! L’ospedale era articolato in 26 padiglioni e un piano interrato che li collega tutti. Quando ci entri, resterai colpito dalle decorazioni: l’architetto pensava che i colori potessero dare un sollievo ai malati; perciò tutti i padiglioni sono decorati con coloratissimi mosaici e sempre diversi! È davvero un posto super sorprendente e che regala grandi foto. Anche gli ambienti della torre d’ingresso sono stupendi; è una meraviglia nascosta di Barcellona, troppo snobbata dai turisti.
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La Torre Glòries
La coloratissima Torre Glòries (foto IG @marinacomes) L’arte contemporanea non sempre la capisco… a volte perfino l’architettura! Anche qui a Barcellona hanno esagerato (secondo me); infatti l’architetto Jean Nouvel ha eretto nel 2005 un altissimo grattacielo dalla forma particolare: la Torre Glòries; lui dice che ricorda un geyser, a me ricorda altro (ogni commento è superfluo); e poi che centra un geyser qui?! Il fatto che sia alta 144m e che svetti la rende ancora più appariscente. Forma a parte, è un grattacielo super moderno, con sensori per ridurre il consumo di energia e led esterni su tutto l’edificio che lo fanno illuminare di notte; questo l’ha reso speciale e quindi molto fotografato.
Inizialmente si chiamava Torre Agbar ed era parte del processo di rinnovamento di Plaça de les Glories Catalanes; purtroppo internamente non è visitabile, ma come ci mostra Marina Comes puoi usarla come coloratissimo sfondo.cose da non perdere a barcellona
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Vista dal Tibidabo
La ruota panoramica del Tibidabo e il panorama su Barcellona (foto IG @destinobarcellona) Qui non ci sono mai stato, ma deve essere super affascinante. Il Tibidabo è il monte che domina Barcellona e perciò è stato scelto a inizio ‘900 per edificare il Tempio Espiatore del Sacro Cuore, con Cristo dorato imponente e a braccia aperte; la chiesa è molto fotografata, ma qui c’è tanto da vedere e da fare, come andare al Parc d’Atracions, secolare parco divertimenti a 500m d’altezza, molto popolare; il suo simbolo è la ruota panoramica colorata. Anche a livello fotografico è un posto stupendo: puoi fare super foto con Barcellona alle spalle, come sfondo (così come dai vicini Bunkers del Carmel). Sicuramente è una foto da scattare a Barcellona.
Il Tibidabo si raggiunge facilmente con la funicolare o la Tramvia Blau, l’ultimo tram esistente a Barcellona.posti belli a barcellona
Spero che ti siano utili i miei consigli. Ora che conosci cosa fotografare a Barcellona non ti resta che metterti alla prova e poi condividere gli scatti su Instagram; ma non fare foto più belle delle mie ;-).
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Qui racconto il mio ultimo viaggio a Barcellona, durante la festa di Sant Jordi.
Qui invece trovi i miei consigli fotografici per Lisbona, Porto e Vienna.
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