Cosa vedere a Cisternino, borgo più bello d’Italia della Puglia

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Tra i gioielli d’Italia vanno inclusi piccoli comuni sparsi in tutta la penisola, chicche annoverate tra i borghi più belli d’Italia e le bandiere arancioni del Touring Club. Ho avuto il piacere di visitare Cisternino, gemma pugliese della Valle d’Itria che riserva sorprese tra i pittoreschi vicoli bianchi. Te la racconto: ecco cosa vedere a Cisternino in Puglia.

  1. Dove si trova
  2. I dintorni
  3. Corso Umberto I
  4. Via San Quirico
  5. Il cuore del borgo
  6. I vicoli di Cisternino
  7. Il resto della visita
  8. Conclusioni

    Cosa vedere a Cisternino


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1. Dove si trova

Cisternino si trova in Valle d'Itria, la zona della Puglia conosciuta per i trulli
I trulli punteggiano le campagne attorno a Cisternino

Cisternino è nella Valle d’Itria, una delle zone più belle della Puglia e dell’intera Italia, conosciuta per i suoi ulivi delimitati dai muretti a secco, ma soprattutto per i trulli, singolari e inconfondibili edifici che punteggiano tutta la valle (e non solo la famosa Alberobello). Si trova ad un’ora di strada verso sud da Bari, tra Locorotondo e Ostuni, ma è raggiungibile comodamente anche in treno in 40 minuti dal capoluogo.

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2. I dintorni

Cisternino è circondata dalla splendida natura e dai campi della Valle d'Itria
La campagna attorno a Cisternino: muretti a secco, trulli e natura.

Attorno a Cisternino le campagne sono coperte di ulivi e di strade sterrate che si avventurano nella natura, sfiorando le pietre grigiastre dei muretti e gli iris viola che spuntano sul lato della strada. Se la visiti in primavera puoi goderti il turbinio dei colori dei fiori di campo, coniugati al bianco dei mandorli fioriti e alla terra rossastra, quasi fosse vulcanica. Anche per questo risalta il candore delle coperture dei trulli, tradizionali edifici contadini che che punteggiano le colline e ora sono trasformati in relais di lusso e B&B dove è meraviglioso alloggiare. Così ho fatto anche io al B&B Masseria Piccola nell’omonima frazione a pochi chilometri dal borgo. Dormire sotto la volta tonda e intonacata di un trullo è davvero affascinante, anche se in bassa stagione è umidiccio. Molto meglio d’estate, quando conserva dentro il fresco!

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3. Corso Umberto I

Cosa vedere a Cisternino? Comincia il giro da una passeggiata su Corso Umberto I.
La splendida vista di Corso Umberto I con le case affiancate

Cisternino me l’aspettavo più piccola: è circondata da un suburbio di palazzi e condomini senza pregio, anche se prevalentemente bianchi; da qui non si darebbe credito al borgo! Tanto meno dalla strada che porta verso Locorotondo, dove si scorge il paese sul rilievo a destra, ma sono in vista solo palazzacci.
Entrando nel borgo in auto da una delle rotonde che circondano il comune, si deve cercare parcheggio; io consiglio via Dante Alighieri, in salita con diversi posteggi gratis. Proprio proseguendo a piedi per la strada si arriva nel centro storico.
Lo capisci subito quando finisce il rappezzato asfalto di via Dante e si cammina sulle pietre bianche del magnifico Corso Umberto I; ti sorprende perché appare trasversale e le case – tutte su 2-3 piani e bianche – si susseguono fianco a fianco. Ogni casa ha un piccolo dettaglio che la rende preziosa: un’insegna di un negozio, dei fiori, i portali, le decorazioni… A destra la vista è chiusa dalla barocca Chiesa di San Cataldo, mentre a sinistra si perde all’infinito. Che biglietto da visita meraviglioso per il borgo! Col cielo minaccioso di oggi non c’è praticamente nessuno e pare la via principale di un set western in stile pugliese… manca solo un saloon e i pistoleri che si devono sfidare!
Io mi scateno nelle foto cercando l’inquadratura migliore; in fondo alla via un palazzo con una tripla arcata al secondo piano mi piace tantissimo; ma è tutta l’alternanza della pietra a vista e della calce che rende bellissima la via, pur formata da elementi semplici.

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4. Via San Quirico

Via San Quirico è la strada più bella di Cisternino, uno dei borghi più belli della Puglia
Il meraviglioso scorcio di Via San Quirico coi lampioni e le panchine fotografatissime

Terminato Corso Umberto I si sbuca su via Manzoni; è aperta da una torre circolare – ovviamente bianca – oramai trasformata in residenza e da una chiesa sull’altro lato staccata dalle case, la Chiesa di Cristo. Qui ci sono molti altri parcheggi (ma a pagamento) e si aprono le viste sulla campagna circostante, come dal belvedere dietro al monumento ai caduti.
Quando la via raddoppia inizia via San Quirico: oltre alla strada, c’è una parte sopraelevata pedonale con negozi e ristorantini, panchine e bei lampioni che sono facile preda dei cacciatori di foto; proprio questo scorcio è una delle due foto iconiche del borgo! In estate deve essere vivace, mentre ora è sonnecchiante. È comunque uno dei punti topici del borgo: c’è la torre normanno-sveva, quadrata e possente, con in cima la statua di San Nicola benedicente e a fianco la Chiesa Madre di San Nicola, anch’essa in pietra chiara e con la modesta facciata in stile neoclassico; l’interno luminoso invece è interessante: è abbastanza spoglio, ma ciò esalta i resti romanici e le decorazioni scultoree dei secoli XIII-XIV che si possono trovare tra le tre navate; il capolavoro è la Madonna del cardellino scolpita da Stefano da Putignano nel 1517, con l’uccellino nelle mani di Gesù e i due committenti inginocchiati.

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5. Il cuore del borgo

Piazza Vittorio Emanuele con la Torre dell'Orologio è il cuore di Cisternino in Puglia
La bellissima Torre dell’Orologio di Piazza Vittorio Emanuele

L’altro punto saliente del borgo è Piazza Vittorio Emanuele, raggiungibile direttamente dalla strada che si infila tra le case; è un sorprendente spiazzo rettangolare che si apre tra i vicoli bianchi coi negozi che punteggiano la piazza e la bellissima Torre dell’Orologio che spicca e ruba tutti gli sguardi. Questo è l’altro scatto imperdibile di Cisternino! Peccato il grosso edificio di fronte in restauro che rovina l’atmosfera.
Proprio girato l’angolo, in via Tarantini 6, sono andato a pranzare da Le Chicche di zia Rosa: posto eccezionale! Sebbene l’entrata sia modesta con un’insegna e qualche fiore e dentro sia piccolo, è un ristorante da provare. Gli antipasti sono luculliani e deliziosi… li avrei ordinati 2 volte! Poi orecchiette di grano arso pomodoro crema di basilico, melanzane e cacio ricotta che si scioglievano in bocca. Alla fine ero pieno ma dovevo provare le bombette di cui l’oste Mimmo è orgogliosissimo. Qui si faceva e si serviva il vino: era un locale fortunato perché aveva un porta sul retro e quando una moglie veniva a cercare il marito, il palo dava l’allarme e lui poteva scappare. Ma è Mimmo che ora è la fortuna del locale: è un padrone di casa perfetto che si intrattiene con tutti per fare due chiacchiere.

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6. I vicoli di Cisternino

Il centro storico di Cisternino è un intrico di bellissimi vicoli bianchi
Uno scorcio dei vicoli del centro storico di Cisternino

Dopo mangiato la pioggia accompagna il mio giro a Cisternino. Paradossalmente è meglio perché senza sole la luce si diffonde uniformemente nei vicoli e bagnati i colori si esaltano; certo girare con l’ombrello è fastidioso, bisogna fare zigzag per evitare le pozzanghere e si rischia di scivolare sulle pietre lisce… A fine giornata insomma mi sono preso una bella lavata ma ne valeva la pena! Comunque anche capitare in un giorno di sole col cielo azzurro che non deve essere male 😉
Il centro storico è grande: ci sono tantissime stradine tutte bianche curve e contorte, difficili da capire inizialmente; l’esterno dei vicoli si confonde con l’interno dei cortili, senza soluzione di continuità. Ogni tanto nemmeno ti accorgi e ti trovi in una via a fondo chiuso, circondato da case. In certi punti il borgo ricorda le isole greche, anche per le pietre del selciato che decorano le vie e i gradini delle case. Tante piante, anche se alcuni abitanti non hanno il gusto estetico per decorare i propri angoli con originalità e bellezza. Splendidi invece i portali in pietra a vista, (a volte) con gli stemmi nelle architravi. Ci sono anche alcune brutture, come i tombini (ovviamente inevitabili), i tanti cavi che si vedono, i cancelli ma soprattutto le porte in ferro/alluminio, che stonano con l’insieme. Se diminuissero o addirittura eliminassero questi elementi, Cisternino potrebbe diventare davvero uno dei più grandi gioielli d’Italia, visti i tanti cortili e case pittoresche. Non è facile, ma sono certo che l’amministrazione comunale lo abbia messo tra gli obiettivi futuri. Il modello è la vicina Locorotondo, che da questo punto di vista è più avanti: lì i cavi elettrici non li noti!

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7. Il resto della visita

Il borgo di Cisternino in Puglia è un borgo assolutamente da visitare
Una affascinante casa del centro storico di Cisternino

Cosa vedere a Cisternino poi? Purtroppo ho trovato molti edifici chiusi: ho visitato solo la chiesetta di Santa Lucia (XVII secolo), con pochi banchi di legno, un semplice altare e splendidi affreschi smangiucchiati nel catino absidale. Le altre porte erano serrate, come purtroppo accade molto spesso in Italia (vedi il caso di Catania).
Così ho girato il borgo in lungo e in largo, nonostante la pioggia, uscendo da una porta e rientrando dall’altra. Si respira la tranquillità della storia; difatti questo colle abitato fin dal neolitico e dai Messapi che fondarono il primo nucleo abitativo, poi fu scelto nel medioevo da monaci basiliani come posto per riflettere. Sembra che il loro spirito sia rimasto qui: lo avverti dagli abitanti che camminano tranquilli e parlano tra loro.
Altre cose da segnalare sono gli accennati elementi liberty in via San Quirico, con la chiesa omonima in fondo con cupoline arabizzanti sopra la facciata e la bianca Piazza Pellegrino Rossi che si apre improvvisa dopo un arco, come la sorpresa nell’uovo di Pasqua; qui ci sono tanti ristorantini, ma ad inizio aprile parevano tutti chiusi.

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8. Conclusioni

Cisternino è uno dei borghi più belli d'Italia grazie ai suoi scorci pittoreschi
Un pittoresco negozio su Corso Umberto I

Ultimo tentativo con la barocca San Cataldo tornando verso l’auto, ma anche questo senza fortuna. Però senza dubbio Cisternino è un borgo magnifico: queste architetture spontanee fatte di case che si aggrappano tra loro come un glicine ad un muro, regalano splendidi “fiori” da ammirare. Come hai potuto capire, anche col brutto tempo merita una visita, girando con calma e godendo della sua cucina, oltre a dare un’occhiata ai suoi negozietti pittoreschi.
Ti aiutano nella visita i cartelli sparsi per il borgo con le descrizioni dei luoghi salienti, coi disegni dei bambini di Cisternino che si affiancano a quelli con foto istituzionali; davvero una brillante idea per coinvolgere la popolazione nel valorizzare il proprio paese.
Insomma, un borgo da visitare quando si visita la valle d’Itria e la Puglia. Non per niente Cisternino è uno dei borghi più belli d’Italia!

Cosa vedere a Cisternino

Spero che le mie parole ti abbiano convinto e fatto capire cosa vedere a Cisternino: non te ne pentirai! In quel weekend ho visitato anche Bari e la meravigliosa Valle d’Itria. Fammi sapere che pensi del mio articolo lasciando un commento e seguimi sui miei canali social🙂
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Ecco altre foto di Cisternino:

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6 pensieri su “Cosa vedere a Cisternino, borgo più bello d’Italia della Puglia

    1. Srake

      Grazie Cosimo! Io avrei preferito cielo azzurro e sole, ma non si può scegliere il meteo! Anche se mi sono preso secchiate d’acqua a Locorotondo ho un bellissimo ricordo di quei giorni e Cisternino è davvero una chicca eccezionale

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