Alcuni borghi sono tesori nascosti. Piccole perle meravigliose da trovare con pazienza; ma quando succede, la gioia è grandissima. Così è successo a me girando tra i borghi del savonese in Liguria, quando mi sono fermato a Finalborgo; è una delle tre frazioni che compongono il comune di Finale Ligure, assieme a Finale Marina e Finale Pia. Sebbene ne senti parlare pochissimo, Finalborgo era importantissima: era la capitale del Marchesato del Finale governato dai Del Carretto, poi dalla Spagna. Quando vai a visitare Finalborgo avverti quella gloriosa atmosfera antica, un po’ decadente ma certamente affascinante. Gli abitanti mantengono vivo il borgo con decorazioni stupende e tanti negozi artigianali. Insomma è meritatamente uno dei Borghi più belli d’Italia della Liguria. Ho fatto una sosta anche a Finale Marina ed infine ammirato il tramonto a Varigotti. Ecco cosa vedere a Finalborgo in Liguria in un giorno.
- Come arrivare a Finalborgo
- Dove parcheggiare a Finalborgo
- Storia di Finalborgo
- Cosa vedere a Finalborgo
- Finale Marina
- Varigotti
- Conclusioni
1. Come arrivare a Finalborgo




Finale Ligure si trova sulla costa della Liguria, nella Riviera di Ponente a 20km a ovest di Savona. Se Finale Marina e Finale Pia sono sulla costa, Finalborgo si trova qualche centinaia di metri all’interno – nell’entroterra – dove si congiungono il torrente Pora ed il torrente Aquila. Sul rilievo tra le due vallate si trovano i due castelli di Finalborgo.
Arrivare a Finalborgo è facile: in auto la raggiungi con il casello di Finale Ligure dell’Autostrada dei Fiori (A10), oppure con la Strada Statale 1, la via Aurelia che attraversa tutta la costa ligure. Entrambi i modi però sono complicati dall’onnipresente traffico o dai lavori in corso, specialmente nel weekend e d’estate.
In alternativa puoi usare il treno: Finale Ligure ha una stazione sulla linea Genova-Ventimiglia che percorre tutta la Riviera di Ponente. Fermandosi in molte stazioni, ci vuole circa un’ora con cambio a Savona o 43 minuti con l’intercity.
2. Dove parcheggiare a Finalborgo




Se arrivi in auto, attorno a Finalborgo c’è tanto spazio per parcheggiare gratuitamente; questo è anomalo in Liguria! Noi abbiamo lasciato l’auto vicino al campo da calcio, in via Domenico Brunenghi. La zona è moderna e poco curata, con una serie di brutti condomini degli anni ’60; è mai possibile che qui vicino ci sia uno dei Borghi più belli d’Italia? Invece da viale Dante Alighieri hai uno scorcio spettacolare: un castello in cima alla montagna, un altro più in basso sovrasta il borgo; le mura sbarrano il passaggio; perciò mi ha ricordato il Forte di Bard. Sotto c’è il borgo, formato da un gruppo di case compatte; lo riconosci perché anche Finalborgo è circondato dalle mura – come a preservarlo – col campanile della chiesa che svetta. Purtroppo l’ho trovato in restauro, altrimenti anche questo scorcio è fantastico.
3. Storia di Finalborgo




La storia di Finalborgo è super interessante e unica. Le grotte nei dintorni furono abitate fin dal Paleolitico. Poi sono stati trovati resti romani e bizantini, ma quell’epoca fu poco rilevante. Tutto cambiò nel XII secolo: Finalborgo divenne la capitale del ricco Marchesato del Finale. L’imperatore Federico Barbarossa investì Enrico Del Vasto del “marchesato di Savona”; originato dalla Marca Aleramica, comprendeva anche il Monferrato. Ma già all’epoca Alba, Noli e Savona si resero indipendenti, protette da Genova; perciò è conosciuto come Marchesato del Finale. Per 4 secoli la dinastia dei Del Carretto governò il marchesato. Il figlio Enrico II Del Carretto racchiuse Finalborgo con le mura. Nel corso dei secoli dovette difendersi più volte da Genova; nel 1447-48 approfittando della caduta degli alleati Visconti di Milano, Genova attaccò bruciando Finalborgo e distruggendo Castel Gavone. Con gli Sforza tornarono i marchesi. Però nel 1602 la Spagna comprò i diritti feudali, assicurandosi l’unico porto ligure non sottomesso a Genova. Era un punto strategico: da qui partiva il camino español (cammino spagnolo) che portava nelle Fiandre; soldati e merci arrivavano in nave da Barcellona, poi raggiungevano Milano e attraverso la Valtellina andavano a combattere nelle Fiandre. Solo con la guerra di successione spagnola (1713) Genova acquisì il finalese. Il marchesato del Finale cessò formalmente con Napoleone nel 1797, quando divenne parte della Repubblica Ligure napoleonica. Entrando nei possedimenti dei Savoia con la Restaurazione, ne seguì le vicende fino all’unità d’Italia.
4. Cosa vedere a Finalborgo




Finalborgo è un borgo piccolo, ma super interessante da visitare. Non avrà più lo sfarzo di quando era capitale del Marchesato del Finale, anche se la Collegiata di San Biagio ed i palazzi nobiliari ricordano la sua antica importanza; però ne ha guadagnato in fascino antico. Infatti secondo me l’atmosfera decadente di qualche palazzo accresce ulteriormente la bellezza di Finalborgo, proprio come succede a Genova. Poi le porte dipinte ed i portali scolpiti sono un’altra meraviglia del borgo. Perciò è meritatamente uno dei Borghi più belli d’Italia. Ecco cosa vedere a Finalborgo.
4.1 Le vie di Finalborgo




Entriamo nel borgo. La prima cosa che noto sono le decorazioni in ferro battuto; sono tipiche di Finalborgo: ogni negozio ce le ha, ma pure qualche casa; rappresentano spesso animali: l’artigiano è bravissimo! Anch’io ne vorrei una a casa! Nella prima via trovo un bar coi tavolini all’aperto e lampioni retrò; già così capisco che Finalborgo è un borgo vivo e vivace! Camminando scorgo palazzi antichi con insegne nobiliari sui portali; i tantissimi negozi pittoreschi e curati (dentro, ma soprattutto fuori) regalano scorci fantastici: piante e decorazioni sono ovunque. Sarà che non girano auto, ma sembra un luogo irreale, da film! Poi osservo i palazzi di 2-3 piani, con muri in pietra; alcuni paiono decadenti, altri hanno facciate pitturate che regalano eleganza e fascino, come se fossero palazzi nobiliari di Genova. Insomma Finalborgo è meravigliosa e super pittoresca! Poi le strade per lo più perpendicolari lo rendono facile da visitare.
4.2 Le piazze di Finalborgo




Tra le vie si aprono le tre principali piazze di Finalborgo. La più grande è Piazza Garibaldi, ricavata dall’ampliamento dell’antica Piazza delle Erbe; è circondata da palazzi eleganti e storici come Palazzo Chiazzari, ma ogni edificio è da ammirare; ad esempio Casa delle Erbe ha la facciata dipinta. Abitanti e turisti riposano su panchine e tavolini. Prendendo via Torcelli raggiungi la Piazza del Tribunale, disposta trasversalmente, con davanti il Palazzo del Tribunale; sui lati invece gli splendidi Palazzo Arnaldi, decorato da stucchi e 4 portali (a sinistra), e Palazzo Cremata con un grande portale e case graziose. Una via conduce alla porta settentrionale, dove c’erano le attività produttive del borgo: filanda, mulino, concerie… Io però cerco la terza piazza, ovvero Piazza Santa Caterina, più piccola ed irregolare; si trova all’esterno del convento, tra la chiesa, Casa Gozo ed il retro di Palazzo Ricci, l’ex municipio. È più intima e particolare.
4.3 Le porte di Finalborgo




Finalborgo venne circondata da mura nel 1193. Quindi per entrare devi passare da una delle 3 porte risalenti al 1452; una quarta è scomparsa, inglobata nel Castel San Giovanni. La Porta Romana (o del Mulino) a nord è piccola; le altre due sono magnifiche e affascinanti. A est trovi la Porta Reale – quella principale – dove arrivava la strada dal mare; ciò che vediamo però è un rifacimento di fine ‘600; ha un bellissimo stemma dei Savoia dipinto, con una Madonna con bambino che protegge il borgo. Sull’altro lato trovi Porta Testa, altrettanto stupenda; qui nell’800 è stata aggiunta la torretta campanaria ottagonale con orologio; il resto è l’originale medievale. All’esterno spicca lo stemma di Genova con leone rampante, mentre le case sui lati hanno inglobato le mura; all’interno ammiri l’affresco della Madonna tra Giovanni Nepomucemo e San Biagio. Però è utilizzabile pure il varco di via dell’Annunziata.
4.4 La Collegiata di San Biagio




Il gioiello di Finalborgo è la Collegiata di San Biagio, chiesa che trovi appena attraversata la Porta Reale. Fu costruita nel Seicento, su una precedente chiesa medievale; di ciò rimane l’abside ed il campanile ottagonale tardo-gotico, ricavato su una torre difensiva e leggermente pendente; pure quello di Pisa e Cornello dei Tasso: deve essere un vizio italiano! Invece la facciata della basilica è rimasta incompiuta, per cui è in triste pietra grezza; contrasta con la vivace e piccola Piazza San Biagio. Però l’interno voluto dall’architetto finalese Andrea Storace ti sorprende. È una meraviglia in stile barocco genovese! Nessuno spazio vuoto, ma dipinti, stucchi ed affreschi decorano tutte le pareti; i più belli sono quelli della cupola. Ma qui vanno ammirati i dettagli, come il mausoleo dell’ultimo marchese Del Carretto nella navata centrale, oppure la balaustra con gli angeli ed il pulpito in marmo di Carrara scolpiti dallo Schiaffino; quest’ultimo rappresenta la visione di Ezechiele ed è un capolavoro! Splendidi anche i dipinti, come il Trittico della Madonna delle Grazie e il Polittico di Santa Caterina di inizio Quattrocento.
4.5 Il Palazzo del Tribunale




Come detto, il protagonista di Piazza del Tribunale è il Palazzo del Tribunale (o dei Marchesi); qui vissero i marchesi Del Carretto, qui governarono gli spagnoli. Pensa che è stato un tribunale per 700 anni, fino al 2013! Ora è un museo, che purtroppo non ho visitato; ma deve avere sale affascinanti che ti riportano indietro nel tempo.
Comunque è interessante anche solo ammirarlo da fuori, perché il palazzo è totalmente affrescato e si colgono le sovrapposizioni di varie epoche. C’è una parte scolpita, ma domina la decorazione rinascimentale dipinta con punte di diamante policrome ed un fregio di putti; quest’ultimo si alterna ad un iscrizione. Invece attorno al portale c’è un’architrave e affreschi d’epoca napoleonica con l’allegoria della giustizia. Insomma, va osservato nei dettagli. Peccato che l’altezza del palazzo e la poca profondità della piazza non te lo fa apprezzare bene e fotografare tutto.
4.6 Complesso monumentale di Santa Caterina




Tra vie e vicoli vedi archi tra le case (tipici della Liguria). Con una caccia al tesoro raggiungo il complesso monumentale di Santa Caterina; la piazza è tranquillissima, un’oasi di pace. Ammiro il balcone curvilineo di Casa Gozo ed i portali tardo-gotici della chiesa trecentesca: la “Porta delle donne” e “Porta degli uomini”. Ora è un auditorium, ma conserva tracce di affreschi.
Nel Quattrocento al convento domenicano vennero aggiunti due splendidi chiostri rinascimentali con colonne in pietra del Finale, calcarea e chiara. Entro per ammirare il primo, dove ho trovato l’erba incolta (terribile). A fianco un bistrot, ma soprattutto qui trovi il Museo Archeologico del Finale (MAF) che espone oggetti dalla preistoria all’epoca romana fino al Medio Evo. Infatti le caverne sopra il borgo ospitarono l’uomo dal 350.000 a.C.. Pezzo forte il corredo del “Giovane Principe”. La visita prevede pure la salita sul campanile per una vista su Finalborgo!
4.7 Il Teatro Aycardi




Finalborgo custodisce pure una gemma nascosta: il Civico Teatro Aycardi. Si trova nell’omonima Piazza Aicardi (o Aycardi), centro della Finalborgo ottocentesca; è uno dei punti più pittoreschi di Finalborgo con la loggia a doppia arcata (Loggia di Raimondo) di Palazzo Brunengo, tra case colorate e tavolini all’aperto. Il teatro è in un angolo, “nascosto” dietro ad un palazzo normale con finte architetture dipinte. Costruito in epoca napoleonica tra 1804 e 1806, è tornato a splendere dopo un recente restauro; pensa che era chiuso dal 1965! È un gioiellino: ha 24 palchi e una piccola platea per 250 spettatori. Di forma ellittica, il soffitto è decorato da medaglioni e motivi floreali, mentre i piani da ghirlande dipinte.
Devo dire che io mi ero messo in contatto con l’ente del turismo e nemmeno me l’ha suggerito. L’avrei visitato e fotografato molto volentieri.
4.8 I negozi di Finalborgo




Come penso di aver dimostrato, Finalborgo è super interessante. Un’altra cosa eccezionale è la vivacità del borgo grazie alle tante attività artigianali. Negozi e negozietti sono sparsi, creano cose originali e sorprendenti da comprare: è bello semplicemente girare tra le vie per osservarli tutti o farsi attrarre dal profumo di focaccia che ti invoglia.
Ho già parlato delle decorazioni in ferro battuto, ma spesso i negozi sono decorati esternamente: ad esempio un negozio di parrucchiera aveva una bicicletta fuori con sopra le primule che attirava l’attenzione; Il Pozzo dei Desideri vende piante, messe in mostra sulla strada, su scalette o su una casa di marzapane; tutto molto pittoresco e ben tenuto! Le vie piccole e strette dove le auto non passano fanno il resto, creando quel fascino tranquillo ed incantato che caratterizza Finalborgo; molto fanno pure i tavolini all’aperto. Poi le luci natalizie perenni regalano ancora più atmosfera al crepuscolo.
4.9 Il turismo attivo




Come se non bastasse, Finale Ligure è una delle capitali mondiali dello sport all’aperto, in particolare mountain bike, arrampicata e trekking. Ospita eventi internazionali di MTB ogni anno come la 24h di Finale ed ha molti sentieri, attrezzature e alloggi dedicati; Finale Ligure è uno dei paradisi della mountain bike! Perciò noti tantissime persone che girano in bicicletta, anche elettrica; tanti sono turisti che vengono qui apposta. Idem per l’arrampicata sportiva, sulle numerose falesie e pareti di roccia presenti in zona. Così nel borgo ci sono appositi negozi per attrezzature e biciclette; ho visto la stessa cosa a Riva del Garda e Torbole.
4.10 Castel San Giovanni




La visita di Finalborgo si conclude coi due castelli che la sovrastano. Per raggiungerli da Piazza del Tribunale prendo l’antica Strada Beretta che si inerpica sulla montagna; regala subito uno splendido panorama su Finalborgo con le torri che spuntano dai tetti ed il mare sullo sfondo; vista eccezionale.
Se gli alti palazzi del borgo in inverno oscurano il sole, ma fanno girare l’aria fredda, qui sei al sole; quindi camminando in salita ti viene subito caldo. Qualche iris già in fiore preannuncia la primavera quando raggiungo Castel San Giovanni (o Forte San Giovanni); è la tipica fortezza spagnola, costruita tra 1642-1643 per proteggere e controllare Finalborgo, alla quale era collegata. Nell’Ottocento è divenuto una prigione, mentre ora è un museo; è aperto solo il pomeriggio dalle 16 alle 20: che orari scandalosi! Così ammiro solo i bastioni da fuori. Venire in Liguria fuori stagione mette alla prova la tua pazienza.
4.11 Castel Gavone




La Strada Beretta continua a salire. Era una strada carrozzabile realizzata dall’ingegnere Beretta per il passaggio dell’Infanta Margherita di Spagna nel 1666 per sposare l’imperatore d’Asburgo; perciò è conosciuta ancora come “Strada della Regina”. La strada è rocciosa ed in salita, ma si percorre facilmente con le scarpe da ginnastica. Però la parte finale per raggiungere Castel Gavone è un sentiero difficoltoso e sassoso nella natura; si fa fatica. Quando arrivi davanti al castello e rimani senza parole. Non per il fiatone, ma per la bellezza dell’alta Torre dei Diamanti; è chiamata così perché il bugnato esterno attorno alla torre cilindrica sembrano diamanti (come l’omonimo palazzo di Ferrara). Castel Gavone era la dimora fortificata dei Del Carretto, marchesi del Finale. Edificato nel XII secolo, quella che vedi è la ricostruzione quattrocentesca dopo la distruzione genovese del 1448. Adesso appare desolatamente distrutto, perché Genova lo smantellò definitivamente nel 1715.
Visita di Castel Gavone




Avevo letto che anche Castel Gavone ha orari strani; oggi doveva essere chiuso, ma in realtà sembra abbandonato e c’è un grosso buco nella recinzione; così decido di entrare: praticamente si visita liberamente! Io non sono certamente un esploratore coraggioso, ma sembra tutto abbastanza sicuro.
La corte esterna ha pietre e lapidi sparse. A sinistra c’è una grande struttura coperta da un laminato: sarà la chiesa? Non ho capito come raggiungerla, quindi proseguo dall’altra parte; faccio il giro sulla destra attraverso le possenti mura (non bellissime: sono intonacate). Così arrivo nella corte interna; in alcune parti trovi ancora il pavimento a lisca di pesce, mentre le mura in pietra diroccate fanno intravvedere i mattoni. Tutto distrutto, ma riconoscibile ed affascinante. Una moderna passerella in legno con scale porta al primo piano, per guardare il castello dalle mura ed ammirare il panorama sulla valle dell’Aquila all’esterno, con case e terrazzamenti coltivati.
La Torre dei Diamanti




Dalla corte vedi anche il palazzo e la torre; c’è un ascensore (che ovviamente non va), ma con le scale puoi salire sulla Torre dei Diamanti! Ovviamente sarebbe proibito, ma è facilissimo; oggi mi sento in modalità avventuriero e non esito. La Torre dei Diamanti fu costruita nel 1490 ed è un brillante esempio dell’architettura rinascimentale italiana; è una transizione tra le fortificazione medievale e quella bastionata per resistere alle cannonate. Non aveva solo scopo militare: qui risiedevano i marchesi; perciò trovi tracce di affreschi del ‘500 legati al mito di Proserpina (come la statua del Bernini). Internamente è vuota, ma le scale permettono di arrivare in cima senza problemi; con un po’ di coraggio apro il portellone in ferro e eccomi in cima alla torre (nonostante le mie vertigini). La vista da qui è fantastica: capisci quando questo posto era strategico. Finalborgo rimane nascosto in basso, ma lo sguardo raggiunge Finale Marina ed il mare, oltre le due vallate ai lati. Mi ha ricordato il Forte di Fuentes, anche quello distrutto e in ruderi. Comunque sono elettrizzato da questa scoperta inaspettata ed interessante!
4.12 La Chiesa dei Cinque Campanili




Dopo continuo sulla Strada Beretta: da lì è praticamente in piano. Con un rapace che volteggia sopra la testa arrivo facilmente a Petri; è una piccola frazione di poche case sulla collina, con una chiesa che sembra interessante dato il campanile quattrocentesco in pietra. Proseguendo tra ulivi e roccia calcarea c’è una meraviglia rinascimentale nascosta: la chiesa della Nostra Signora di Loreto o dei Cinque Campanili. La pianta è quadrata e centrale, con appunto 4 campanili agli angoli più il quinto centrale; un fascino vagamente bizantino. Peccato però che è chiusa: chissà che bella dentro! Costruita attorno al 1470, era legata alla devozione dei Del Carretto.
Un sentiero le passa sopra; da lì hai un punto per ammirare (e fotografare) la chiesa tra gli ulivi e il panorama davanti, con Finalborgo sotto e il mare in lontananza. Ringrazio la mia amica Sara Castiello per avermi fatto scoprire questa bellezza.
5. Finale Marina




Oltre troverei altre chiesette e un sentiero di trekking. Io però ritorno nel borgo; sono quasi le 14:00 ed ho fame! Cosa mangiare in Liguria? Ovviamente una focaccia, che trovi ovunque: dalle panetterie che profumano fino ai comuni bar. Decido di mangiarla sulla spiaggia così raggiungo a piedi Finale Marina (o Finalmarina), la frazione di Finale Ligure sul mare davanti a Finalborgo. Dall’alto sembrava vicina, ma ci ho impiegato circa 20 minuti; la strada è tutta dritta, ma devi superare la stazione di Finale Ligure. Poi attraversata la Strada Statale trovi la spiaggia davanti a te; il mare ha due colori: blu chiaro e blu scuro. Diverse persone erano al sole a godersi questa pace e i 16° di febbraio. Mi sono seduto su un tronco abbandonato ed ho pranzato davanti a questa bellezza della natura, con la risacca del mare come sottofondo.
5.1 Il lungomare di Finale Marina




Terminato questo pranzo rilassante, ho fatto una passeggiata sul lungomare di Finale Marina con palme e giochi per bambini; la gente passeggia tranquilla. Pochi passi e arrivo all’Arco dedicato alla regina Margherita Teresa d’Asburgo, simbolo di Finale Marina; è la stessa infanta che passò di qui per sposare l’imperatore. Alla base è decorato da fiori e piante grasse quotidianamente spostate per comporre la data del giorno; invece sassi colorati gialli e rossi creano lo stemma di Finale Ligure. Alle spalle trovi la grandissima Piazza Vittorio Emanuele II coi tipici palazzi liguri colorati ed a volte anche dipinti: per esempio un palazzo aveva 3 finestre: due vere ed una finta! Sul lungomare e anche attorno a Finale Marina vedi pure tante case o villette in stile liberty, con decorazioni floreali dipinte, elementi in ferro battuto e vetro; non sono capolavori, ma sempre belli da ammirare.
5.2 Visita di Finale Marina




Cosa vedere a Finale Marina? È meno interessante e storica di Finalborgo, ma merita una visita; su tutto spicca la grande collegiata barocca di San Giovanni Battista, attorno a cui è sorta Finale Marina. A fianco ha un sontuoso palazzo barocco; dentro è altrettanto interessante, ricca e dipinta, con 12 cappelle affrescate e una grande cupola.
La mia guida diceva che Finale Marina valeva poco, ma al contrario in poche vie vivaci ho trovato tanti scorci e palazzi stupendi, negozi e case d’angolo colorate, bambini che festeggiavano il carnevale in piazza…
Più avanti c’è pure l’Arco di Carlo Alberto e la fortezza di Castelfranco, che avevo scorto già dal lungomare; è una fortezza voluta dai Genovesi nel ‘300 e poi potenziata ulteriormente dagli Spagnoli nel Seicento. Sembrava vicina, ma in realtà è rialzata su una collina, per cui non siamo tornati indietro.
6. Varigotti




Per questioni di tempo non ho visitato la terza frazione di Finale Ligure: Finale Pia (o Finalpia). Si articola attorno alla chiesa di Santa Maria di Pia, già documentata nel XII secolo vicina ad un torrente con l’attigua abbazia benedettina. La chiesa è particolare perché rappresenta tutti gli stili: dal campanile gotico alla facciata rococò dipinta agli interni barocchi. Nella valle interna ci sono pure alcuni ponti romani.
Io invece per coronare giornata sono andato a vedere una celebre frazione di Finale Ligure: Varigotti, un borgo marinaro con le case affacciate sulla spiaggia. Si trova qualche chilometro più ad est, riparato dal promontorio di Punta Crena. D’estate è una delle spiagge più famose e belle della Liguria! Sia quella davanti al borgo, sia quella della Baia dei Saraceni e sia la spiaggetta di Punta Crena, raggiungibile solo dal mare. Perciò d’estate Varigotti è presa d’assalto dai turisti.
6.1 Il tramonto a Varigotti




Tutto il contrario in bassa stagione, dove Varigotti è praticamente vuota; trovi parcheggio facilmente ed è pure gratis. Un sottopasso conduce sulla spiaggia sassosa e sabbiosa, protetta alle spalle dalle case basse dei pescatori con forme rette e colori caldi: rosa, giallo o ocra. Non so perché, ma Varigotti mi ha ricordato un borgo marinaro della Catalogna; del resto ha le tipico fascino mediterraneo.
Ora che sta tramontando è spettacolare: il cielo ha colori fantastici riflessi dal mare; davanti hai la larga spiaggia per ammirarlo. Sembrava una scena da film: grandi onde, pochissime persone, colori magnifici e l’atmosfera incantata. Ho camminato fino al molo di Varigotti che si propende nel mare, dove una coppia si baciava: del resto era super romantico! Da qui hai una gran vista sulle case illuminate nell’ora blu ed il promontorio di Punta Crena con la torre. Ho osservato i colori del cielo spegnersi: momenti magici!
7. Conclusioni
Il promontorio di Punta Crena è fantastico anche per il trekking; un percorso sale da Varigotti fino all’antica chiesa di San Lorenzo; continuando raggiungi la Grotta dei Falsari e Capo Noli: così ammiri la natura, panorami e anche resti storici come la Torre delle Streghe. La prossima volta che torno lo farò. Questa volta l’obiettivo era concentrarmi su Finalborgo, una gemma nascosta della Liguria di cui si sente parlare poco; ma per storia, vivacità e gli scorci è un super borgo, molto più bello di Vernazza che offre “solo” 3-4 viste mozzafiato e poco altro. Qui rivivi la storia del Marchesato del Finale e della dominazione spagnola in Italia, conservata da pochissime nuove costruzioni che hanno mantenuto il fascino antico. Peccato non aver visitato il Teatro Aycardi, ma Finalborgo è un grande museo diffuso!
Poi è bellissimo vedere gli abitanti che si salutano per strada e tengono vivo e vivace il borgo. Sicuramente è un borgo da non perdere, anche solo per le foto pittoresche che regala! Voto 9.
Spero che il mio racconto su cosa vedere a Finalborgo e a Finale Ligure sia stato interessante; merita una visita se passi in zona. Se avessi una domanda lascia un commento, mentre se ti va condividi l’articolo 😉
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Qui trovi un itinerario nei bellissimi borghi vicini: Pietra Ligure, Borgio Verezzi e Noli.
Altri video:
Tra le vie di Finalborgo
Tramonto sulla spiaggia di Varigotti
Bellissimo anche questo borgo. Come si fa a non amare la Liguria!
Arrivando da Modena, l’ ho visitata solo fino a Genova, ma mi piacerebbe molto visitare anche questa parte. E i tuoi articoli sono sempre scritti così bene che ti vien voglia di essere già lì!
Grazie, sei super gentile! La Liguria è davvero tutta bella: saranno i monti a ridosso del mare che regalano gran viste oppure le case colorate… Se poi ci metti luoghi storici e affascinanti come questo merita davvero tanto! E dire che Finalborgo è poco conosciuta…. A me è piaciuta tantissimo (e penso si sia capito 😉)
Grazie per avermelo mostrato!😊🖐
Grazie a te che apprezzi! Presto parlerò anche dei borghi vicini, altrettanto interessanti
Cumplimenti! Non ho trovato niente uguale su Finalborgo in Internet. Magari quando arrivo li riesco a guardare tutto quello che mi hai fatto scoprire.
Grazie Valeria, sei molto gentile! A me piace visitare bene un posto per poi descriverlo approfonditamente. Mi fa molto piacere che tu lo apprezzi e spero che ci andrai presto: Finalborgo è bellissima !
Ho apprezzato tuo articolo su
Finalborgo e dintorni
Da Savona a Marsiglia
Sono esperto conoscitore
Anche se è più esatto fare presente
Di come, essendo
Appassionato di viaggi, lo scrivente
Conosca la Europa intera.raf
Contattami e sarò
Esaustivo
I miei migliori saluti raf