Cosa vedere a Malaga in un viaggio in Andalusia di 7 giorni

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Una terra di confine, tra l’Europa e l’Africa; è l’Andalusia, la vasta regione a sud della Spagna. Un tempo elemento fondamentale del regno moresco che da Marrakech arrivava fino a qui. La Reconquista ha cacciato gli Arabi e steso il mantello del rigore cattolico castigliano, ma non ne ha cambiato i connotati: il mix di stili ha creato un cocktail unico di colori, forme e abitudini. Qui convivono palazzi moreschi e giardini esotici, esuberante barocco, solare stile liberty, il fascino gitano del flamenco profumato dagli agrumi che spesso decorano le vie delle città.
Dopo Siviglia, sono andato a scoprire altre due città meravigliose dell’Andalusia: Malaga e Granada, assolutamente da non perdere. Per primo parlerò di cosa vedere a Malaga, città spesso sottovalutata in un viaggio in Andalusia e perfetta per chi cerca l’estate tutto l’anno (come direbbe Adriano Celentano).

  1. Storia di Malaga
  2. Come organizzarsi
  3. Malaga in Andalusia
  4. Cosa vedere a Malaga in un giorno
  5. Secondo giorno a Malaga
  6. Le spiagge di Malaga
  7. I dintorni di Malaga

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1. Storia di Malaga

Malaga unisce lo stile spagnolo a quello moresco, come testimonia la sua storia
Panorama di Malaga dall’Alcazaba

Spagna, 1212. Con la battaglia di Las Navas de Tolosa i Castigliani riconquistano gran parte del sud della Spagna e poco dopo Cordova e Siviglia. Rimane solo il califfato moresco di Granada che continua a prosperare per oltre due secoli con la dinastia dei Nasridi; Granada è la capitale, Malaga il porto sicuro, come è dai tempi dei Fenici e poi dei Romani.
Ma i Re Cattolici Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona vogliono terminare la Reconquista e muovono guerra: nel 1487 riprendono Malaga dopo un sanguinoso assedio di 6 mesi, nel 1492 Granada; la Spagna torna tutta in possesso cattolico. Nei decenni successivi i mori – visti come peccatori e ribelli – vengono totalmente espulsi (pure gli arabi che si erano convertiti, chiamati moriscos); termina così il fervente periodo che ha portato alla costruzione di capolavori come l’Alhambra o i Reales Alcazares di Siviglia grazie alle loro abilità artigianali.
Nel frattempo la scoperta dell’America sposta i traffici nell’Atlantico e Malaga rimane nell’ombra. Fu solo nell’Ottocento che torna in auge grazie all’opera di lungimiranti imprenditori; Malaga si trasforma nella principale città industriale spagnola (con Barcellona); l’attivissimo porto esportava il famoso vino dolce di Malaga (e non solo). Anche per questo gli inglesi cominciarono a venire a svernare, lanciando la fortuna della Costa del Sol, esplosa poi col boom economico e edilizio degli anni Sessanta. I turisti sono arrivati sempre di più.
E ora? Un gran lavoro dal 2000 ha riportato a splendere il vivace centro storico, rendendola all’altezza delle altre città da visitare in Andalusia.

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2. Come organizzarsi

Plaza del Obispo è una delle piazze più belle di Malaga in Andalusia
Plaza del Obispo col Palazzo Episcopale

Ci sono due modi per visitare l’Andalusia: girare come un pazzo vedendo città e paesi uno dietro l’altro oppure scegliere con cura la meta e godersela, al ritmo placido degli spagnoli che abitano qui. Ho scelto la seconda opzione, dedicando una settimana intera per visitare Malaga e Granada con tutte le loro bellezze e caratteristiche uniche. Sono arrivato in aereo a Malaga, l’ho visitata, poi ho preso l’autobus per Granada e infine sono tornato perché anche il volo di ritorno era da Malaga. Se tu riesci a trovare i voli arrivando in una e ripartendo dall’altra meglio!
Ovviamente ci sono altri mezzi per raggiungere Granada, in primis il treno. Ma coi monti della Sierra Nevada di mezzo, il treno fa un giro lungo e impiega più tempo dell’autobus. Arrivando da altre città come Cordoba avrei scelto il treno.

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3. Malaga in Andalusia

Come organizzare un tour dell'Andalusia? O girare come un matto o scegliere la meta
Plaza de Toros e il mare, simboli di Malaga

L’antica porta di accesso della regione. Questa è Malaga, sorta dal mare come Venere: difatti i Fenici si stabilirono qui nel VII secolo a.C. sfruttandone la felice posizione di porto naturale di fronte a colline facilmente difendibili. Dopo Greci e Cartaginesi, divenne un’importante città romana. Poi sotto gli Arabi fiorì nuovamente come dimostrano l’Alcazaba e il Castillo di Gibralfaro: era il porto del Sultanato di Granada prima di cadere in declino con la riconquista cattolica. Insomma il porto e il rapporto col mare sono nel dna di Malaga, a differenza delle altre città dell’Andalusia. Questo spiega il successo industriale e l’apertura naturale verso gli stranieri, che fossero mercanti o i turisti come ora; oppure i musei d’arte contemporanea, inediti nella tradizionalista Andalusia. Ma anche a Malaga batte forte il cuore andaluso.

3.1 Prima impressione di Malaga

L'Alameda Principal è il viale alberato con ficus centenari in centro a Malaga
Palazzi sull’Alameda Principal

Sbarchi a Malaga e ti chiedi se l’aereo ha sbagliato rotta: ti accolgono tante palme e alberi esotici…addirittura l’Albero Botte! Dall’aeroporto ho impiegato molto tempo ad arrivare in centro; il sabato il treno C1 non passa a tutti gli orari e ho trovato proprio un buco; ho aspettato oltre mezz’ora. Ma questi sono i ritmi dell’Andalusia: piano, con calma…. bisogna adeguarsi.
Scendo all’ultima stazione “Malaga centro”: la zona è trasandata, palazzi brutti o in ristrutturazione; ci sono pure lavori in corso per allungare la metro… Essendo Malaga una città industriale un po’ me l’aspettavo, ma il primo impatto non è eccezionale. Da qui parte il viale alberato detto Alameda Principal con grossi ficus centenari che colpiscono, così come i bei palazzi e il verde ordinato; ha già cambiato faccia! È tempo di una colazione andalusa: caffè, succo di arance (imprescindibile) e pane con pomodoro spalmato che sazia più di un croissant… Tutto per 3€: notevole!
Poi arrivo alla grande Plaza de la Marina con una fontana: c’è il centro informazioni e oltre il porto, mentre dall’altra parte si apre la città vera e propria; a fare da corredo, splendide decorazioni floreali. Entro nel centro informazioni per prendere una cartina e mi danno volantini con approfondimenti sulle spiagge e natura di Malaga, ma poco sulla cultura. Come a Hvar in Dalmazia, la gente viene soprattutto per il mare: difatti pure l’aeroporto è intitolato “Malaga costa del sol”. Per me è strano… anche perché ci sono molte cose interessanti da vedere!

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4. Cosa vedere a Malaga in un giorno

È piuttosto semplice selezionare cosa vedere a Malaga in un giorno; bisogna fare una passeggiata per il centro e poi visitare le 4 grandi attrazioni della città: la Cattedrale, il Teatro Romano, l’Alcazaba e il Castillo de Gibralfaro. Già così avrai una giornata piena e da ricordare.

4.1 Il centro di Malaga

Calle Marqués de Larios è la principale via commerciale di Malaga con palazzi colorati
Calle Marqués de Larios, simbolo di Malaga

Cominciamo la nostra visita di Malaga di fronte a Plaza de la Marina: ecco Calle Marqués de Larios, la principale via commerciale in pietra chiara e costeggiata da palazzi eleganti colorati; praticamente è la Galleria Vittorio Emanuele di Malaga, ma senza la nobiltà milanese: si trovano infatti anche bar e gelaterie gremite di abitanti e turisti. D’estate è ricoperta da teloni ombreggianti che danno un tocco speciale; mi ricorda via Ledras a Cipro.
Termina in Plaza de la Constitución, vivace piazza con la Fuente de Génova in marmo bianco sulla sinistra; a destra invece l’arco del Pasaje Chinitas che prende nome dal Café de Chinitas che c’era qui, storico e celebre caffè bohémien d’arte e ballo (ma pure bordello) popolato da artisti e decantato da Garcia Lorca. Ora devi accontentarti dei churros delle caffetterie e poi vedere i giornali impressi nel pavimento nella piazza che ricordano la Costituzione spagnola.

I negozi pittoreschi

Malaga in Andalusia ha negozi pittoreschi e scorci incantevoli nel centro
Lo scorcio fantastico di Calle Molina Lario e la Cattedrale

Continuando su Calle Granada ci si addentra ancora di più in Malaga. Anche qui è tutto splendido: pulito e in ordine. Direi che Malaga è come un melone: dura e brutta fuori, bellissima dentro! Palazzi colorati e eleganti e soprattutto i negozi antichi e pittoreschi che spuntano ogni tanto: le insegne e il fascino andaluso tipico di Siviglia si trova anche qui. Poi gli affascinanti locali andalusi vibranti con tavoli all’aperto, come in Plaza Carbón e nella attigua Plaza del Siglo, con le palme a fare da contorno. Durante il giorno trovi pure tanti artisti di strada che suonano.
Proprio qui c’è uno scorcio incantevole: sull’angolo destro di Calle Molina Lario il bar Sala Premier con 2 barili e un finestrone fiorito, mentre in fondo alla strada spunta la torre della Cattedrale. Foto imperdibile!

4.2 La Cattedrale di Malaga

Punto nevralgico di Malaga è la Cattedrale maestosa, detta "La Manquita"
La magnificenza del coro della Cattedrale

Punto nevralgico del centro storico è senza dubbio la Cattedrale, così maestosa. Fu voluta dai Re Cattolici in stile gotico-rinascimentale sopra la moschea araba; ma i lavori durarono secoli e nel Settecento si interruppero: si nota dalla seconda torre che è a metà; perciò è chiamata “Manquita” (monca).
All’interno la Cattedrale ricorda la Mezquita di Cordova per il magnifico coro al centro, pieno di sculture in legno di santi e sovrastato da due organi; le cupoline della volta però qui hanno stucco dorato. C’è una sensazione di imponenza nel visitarla, con le enormi colonne altissime. Attorno alla Cappella Maggiore centrale semicircolare, fulcro della Cattedrale, ci sono le cappelle minori disposte a raggio e tutte splendidamente barocche.
Visitare la Cattedrale di Malaga costa 6€ (con audioguida e Museo Catedralicio) e ho trovato una discreta coda all’ingresso. Da poco c’è la possibilità di salire sui tetti della Cattedrale (biglietto congiunto 10€) per una bella vista, ma in quel caso devi prenotare l’orario; probabilmente dovrai ritornare più tardi. Infine si può anche salire sui tetti di sera: deve essere magico! Quello da solo costa 10€.

L’esterno della Cattedrale

La Cattedrale di Malaga ha accanto un giardino esotico con fontane e frangipani
Il giardino esotico davanti alla Cattedrale

All’esterno la Cattedrale ha due ambienti a libero accesso: il Patio degli Aranci, unico retaggio dell’antica moschea e il giardino con piante esotiche e siepi perfettamente tagliate su Calle Císter; puoi trovare gli hibiscus e i frangipani che mi portano alla mente il Brasile. È un punto fantastico per le foto: sia sfruttando i fiori, sia inquadrandoli con la Cattedrale alle spalle.
Sulla stessa via c’è pure la Chiesa del Sacrario con l’impressionante portale gotico dei Re Cattolici: lascia senza parole! Girando l’angolo e raggiungendo Plaza del Obispo trovi la facciata della Cattedrale. Attorno alla fontana ci sono tavoli all’aperto all’ombra di alberi d’arancio che profumano e ombrelloni; sul lato nord il magnifico Palazzo Episcopale in sfavillante barocco dalla facciata rossa e gialla e il portale in pietra; impossibile non notarlo!

4.3 Pranzo al Mercato di Atarazanas

Il Mercato di Atarazanas è l'ideale per mangiare pesce a Malaga
Banco del Mercato di Atarazanas

Girare mette fame. Dove mangiare a Malaga? Al Mercato di Atarazanas in stile mudejar: qui puoi vivere la quotidianità malagueña. È tipico e sempre affollato; infatti ho faticato a trovare un posto per mangiare e mi sono accontentato di stare in piedi (come fanno molti).
Pensavo che mangiassero tardi; invece conviene venire con orari italiani, ovvero prima delle 13:00. Non solo fai meno coda, ma trovi piatti come la paella che poi finiscono. Alle 14:00 era strapieno e continuavano a servire pesce, per lo più fritto. Io ho preso il polpo e calamari fritti; porzioni abbondanti che alla fine mi hanno stancato. Invece accanto a me una coppia di mezza età ha mangiato e bevuto come se digiunassero da giorni! La signora si è scolata tre birre! Mi ha battuto… io 2.
Comunque a parte il consumo smisurato di tovaglioli di carta per l’unto tutto bene, anche il prezzo. Forse potevo scegliere piatti migliori: ma conoscere i nomi dei pesci in spagnolo non è facile!
Mi hanno consigliato pure il Mercado Nacional per mangiare frittura di pesce senza spendere molto.

4.4 Il Teatro Romano

Cosa vedere a Malaga? Il Teatro Romano sotto le mura dell'Alcazaba
Il Teatro Romano sotto le mura dell’Alcazaba

Il Teatro Romano in pieno centro ricorda un po’ Catania, anche se qui fu dimenticato e riscoperto per caso nel 1951. Difatti la città araba venne costruita sopra quella romana; perciò praticamente non ne rimane traccia. Costruito durante il regno di Augusto nel I secolo a.C., è tornato ad ospitare spettacoli. La cavea di 31m di diametro è appena sotto alla mura dell’Alcazaba, come si ammira da Calle Alcazabilla; qui puoi scattare fantastiche foto ricordo. Ma visitare il Teatro Romano è gratis: quindi fai un giro anche dentro!

4.5 L’Alcazaba

L'Alcazaba è una delle cose da vedere a Malaga in un viaggio in Andalusia
Il Patio delle Armi dell’Alcazaba

Alcazaba in arabo significa “cittadella”, ovvero fortificazione per la difesa militare di una città. Si intuisce, aggrappata sul pendio montuoso che guarda il mare e il porto. Ma si capisce meglio varcando le imponenti porte con archi a ferro di cavallo: ha due cerchie murarie che proteggevano il palazzo arabo.
Ora l’Alcazaba nella parte bassa è praticamente un giardino con fiori racchiuso tra la muraglia esterna e quella interna. In fondo dove ci sarebbe il collegamento col Castello c’è una cancellata serrata, ma trovi un piccolo bar all’aperto circondato da hibiscus rossi; fai una pausa godendoti la vista sulla città bassa, il Municipio e il mare.
Dall’altra parte invece il Patio delle Armi con un giardino da sogno in stile arabo: siepi, fiori e una fontana al centro; in un angolo una finestrella nascosta regala uno scorcio fantastico sulla Cattedrale.

Il recinto superiore dell’Alcazaba

Una meraviglia da vedere a Malaga in Andalusia è l'Alcazaba, l'antica fortezza araba
Il Patio de la Alberca nel Palazzo Nasrid dell’Alcazaba

La parte alta dell’Alcazaba è aperta da un giardino e dal Cortile della fontana (meno bello dell’altro); poi ecco il Palazzo Nasride – cuore dell’Alcazaba – con 3 tipici cortili islamici con vasca centrale; fu costruito tra l’XI e il XIV secolo, utilizzando anche elementi del Teatro Romano. C’è un piccolo museo con qualche anfora, un forno ricostruito e poco altro.
Purtroppo si nota che c’è poco di originale: molto è ricostruito dal restauro del XX secolo (anche a causa della pietra friabile usata). Di notevole solo tre colonne in marmo e gli archi di stucco che portano al belvedere sulla città. Però merita la visita solo per i panorami fantastici, specialmente percorrendo le strette mura: si vede tutta la città bassa, compresa la Plaza de Toros e il Municipio in stile liberty. Poco evidenziato invece il passaggio verso le mura esterne con sotto il teatro; però lì ero contro sole: la mattina si fa un’ottima foto.
Comunque l’esperienza di visita può essere migliorata: pochi cartelli e il volantino ti fa conoscere i nomi degli ambienti e qualche informazione. Poi è un po’ trascurato! Nel Palazzo Nasride funziona solo una fontana su due e ci sono coni di plastica per indicare punti chiusi o dissestati (come in altre zone). Però non c’è pericolo: anche le scalinate per andare sulle mura sono aperte, ma corrimani o balaustre ci sono; certo non è l’ideale per i bambini! Comunque l’Alcazaba è una delle cose da vedere a Malaga e difatti è molto visitata.

4.6 Il Castillo de Gibralfaro

Il Castillo de Gibralfaro è una fortezza araba che domina Malaga e regala viste stupende
Percorrendo le mura del Castillo de Gibralfaro

Un cammino ripido collega l’Alcazaba col Castillo de Gibralfaro in cima al monte, ma come detto è chiuso. Perciò bisogna scendere di nuovo in piazza e prendere la via e poi il passaggio pedonale esterno alle mura che porta in cima. Ho sottovalutato le tempistiche e quindi devo salire alla svelta: che faticaccia! Soprattutto la parte finale coi tornanti… per fortuna non fa caldo! In alternativa ti porta qui la linea 35 dell’autobus.
Il Castello di Gibralfaro fu costruito nel 1340 dal re nazarì sui resti di un faro fenicio: da lì il suo nome. Serviva per proteggere l’Alcazaba e nel Quattrocento era considerata la fortezza più inespugnabile di Spagna. Ora rimane poco: solo un pozzo arabo e la polveriera che ospita una mostra di elementi militari all’ombra di alberi rilassanti. Ma le mura regalano una vista meravigliosa sul porto, il Municipio e la Cattedrale. Ho sentito pure una nave da crociera suonare la sirena e poi prendere il largo: sembrava vicinissima.
L’ideale sarebbe arrivare in tarda mattinata; nel tardo pomeriggio sei controluce verso il centro città; però gli ultimi 10 minuti prima delle 20 (quando chiude) la luce si addolcisce e puoi scattare foto fantastiche con la silhouette delle merlature a punta accarezzate dall’ultimo sole. Momento magico (guardalo qui)!
Alcazaba e Castillo hanno un biglietto cumulativo di 3,55€: sono imperdibili.
Va detto che entrambi hanno diverse transenne per delimitare aree inaccessibili: sembra temporaneamente, ma credo sia da anni… L’Alcazaba ad esempio ha quasi metà palazzo chiuso.

4.7 Foto al tramonto dal Mirador de Gibralfaro

Cosa vedere a Malaga? Il tramonto panoramico dal Mirador de Gibralfaro
Il panorama mozzafiato dal Mirador de Gibralfaro al tramonto

Alle 20 il Castello chiude, ma nessun problema. Appena fuori c’è il Mirador de Gibralfaro che regala una vista ancora migliore. Guardando il mare sovrasta la Plaza de Toros: è una foto imperdibile di Malaga! Verso il centro si domina il Municipio coi suoi giardini geometrici, l’Alcazaba e la Cattedrale, quasi in fila. A fine giornata puoi goderti il tramonto da qui. Ho riposato e atteso quasi un’ora il calare del sole dietro alle montagne, scattando foto a ripetizione; ben 150! Vale la pena perché è un momento straordinario.
Per stanchezza e per fame (e perché l’iPhone non è eccezionale col buio) sono sceso appena dopo l’accensione delle luci, altro spettacolo che puoi ammirare.

4.8 Cena a Malaga

Di notte Malaga ha ancora più fascino: le mura dell'Alcazaba illuminate incantano
Le mura dell’Alcazaba durante l’ora blu

Scendendo ho fotografato le possenti mura dell’Alcazaba e il Teatro Romano nell’ora blu illuminati dai fari. Poi ho cercato dove cenare; volevo andare da El Pimpi, ma la coda era lunghissima. Così cenato con un’ottima paella da La Posada; mi ha ridato le forze a un prezzo onesto (15€); del resto a Malaga è economica!
Infine un piccolo giro per il centro, scovando diversi posti pittoreschi per mangiare all’aperto; per ora mi sono accontentato di fotografarli, nei prossimi giorni ci tornerò. Meravigliosa pure la Cattedrale di sera: sono tornato nell’angolo che mi aveva incantato e anche con le luci della notte è fantastico.

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5. Secondo giorno a Malaga

Plaza de Félix Sáenz in centro a Malaga ha edifici art nouveau
Plaza de Félix Sáenz sonnecchiante

Malaga la mattina si sveglia pigramente, coi turisti che la invadono prima dei suoi abitanti. Le vie traboccanti di tavoli vivi fino a tarda notte ora sono deserte, mentre le serrande faticano ad alzarsi come gli occhi assonnati.
Calle Puerta del Mar con le sue palme è un altro ingresso magnifico del centro storico, per poi passare agli elementi art nouveau di Plaza de Félix Sáenz e rimanere sorpresi dal campanile della Chiesa de San Juan in fondo alla via omonima. Intorno alla Cattedrale invece c’è già movimento.
Questo secondo giorno c’è ancora tanto da vedere a Malaga. Per cui percorro Calle San Agustín finché spunta un frequentato bar con tavoli bassi sulla sinistra e una torretta di fronte; scorcio fantastico! Proprio quell’edificio è la destinazione: è il museo più famoso di Malaga.

5.1 Il Museo Picasso di Malaga

Cosa fare a Malaga? Girare tra le vie del centro storico con negozi pittoreschi e locali vivaci
Lo scorcio di Calle San Agustín

Il cittadino più famoso di Malaga è senz’altro Pablo Picasso. Sebbene la famiglia si trasferì presto altrove, volle fortemente che ci fosse un suo museo in città. La donazione degli eredi compì il suo sogno nel 2003.
Figlio di un professore d’arte, dopo la formazione classica Picasso si è trasformato in un artista singolare e libero, oltre che prolifico e longevo. I quadri riflettono la sua vita: le varie fasi della carriera esprimono l’incertezza del periodo parigino, la vibrante vita culturale dei caffè intellettuali, l’angoscia e caducità della vita umana durante le guerre e la curiosità instancabile del creare e sperimentare, del tutto indipendente, anche quando aveva già fama mondiale. Fino a 90 anni dipinge sempre nel segno della creatività, sfidando lo spettatore.
L’audioguida compresa nel biglietto d’ingresso di 8€ e i pannelli spiegano molto e bene il suo stile e la sua opera; perciò il Museo Picasso di Malaga è interessante per chi conosce già l’artista e per chi non lo conosce affatto. Inoltre puoi scoprire lo splendido Palazzo Buenavista in stile rinascimentale (con elementi mudejar) che ospita la collezione. Non è ampia e forse 8€ sono tanti; l’unica vera pecca è la mancanza di un capolavoro che lasci senza parole e che non si può fotografare (ma io sono incorreggibile 😉 ).

Lo spirito di Picasso

Il Museo Picasso è una delle cose da vedere a Malaga in Andalusia
Donna con le braccia alzate (1936), una delle opere di Picasso

Classicismo e statue romane. Le maschere africane del Trocadero che portarono al cubismo. Sculture e gessi, spesso surrealisti, su cui si concentrò dagli anni ’30. Tutto testimonia la grande porosità artistica e l’irriducibile libertà di creare di Picasso; questo è la testa di toro con sellino e manubrio della bicicletta. Non amava certamente le etichette.
Per lui la pittura non era fatta per decorare gli appartamenti, ma uno strumento di guerra: doveva sensibilizzare. Pensa alle nature morte degli anni ’30 che ritornano al cubismo (come poi Guernica); i colori forti, le linee spezzate nel Ritratto di Dora Mar nel 1936 idem. Più che una replica fedele, nei dipinti metteva più umanità possibile. Spesso mischiano realtà e immaginazione. “Lo que quenta es lo que se hace y no lo que se tenía la intención de hacer” (conta ciò che si fa, non quello che si aveva intenzione di fare).

5.2 Plaza de la Merced

La statua di Picasso in Plaza de la Merced celebra il più famoso cittadino di Malaga
La statua di Picasso in Plaza de la Merced

Nei dintorni ci sono altri due luoghi legati alla figura di Pablo Picasso a Malaga. Vicino in Calle Granada 78 la Chiesa di Santiago Apóstol, dove venne battezzato Pablo; una targa sull’esterno della chiesa lo ricorda. L’interno barocco è un trionfo di stucchi che merita una sosta.
Altri pochi passi e raggiungi la solare Plaza de la Merced, coi palazzi gialli dalle imposte verdi e ristoranti coi tavoli all’aperto dai ritmi placidi. Qui trovi la Casa Natale di Picasso che ora ospita la Fundación Pablo Ruiz Picasso, anch’essa visitabile (ma non ci sono andato). Sotto gli alberi decorativi di arancio che fanno da cornice c’è pure la statua di Picasso seduto su una panchina; una foto con lui è d’obbligo!

5.3 Giro in Bus turistico

Torno verso il mare; voglio godermi Malaga come farebbe un vero turista. Prendo il bus “City Sightseeing”, quello rosso scoperto che fa un giro panoramico.
Ti forniscono le cuffie per sentire le spiegazioni in 8 lingue; così ho scoperto qualcosa di nuovo. Le viste dall’alto sono migliori, però il bus va veloce… fotografare è complicato! Poi se vai sull’altro lato ti cadono le cuffie; insomma, ho fatto casino! Tirava pure il venticello per cui il bus scoperto non era il massimo.
Il giro però è completo: si sale pure al Castello de Gibralfaro con una bella vista sul mare; poi sfiora il Monastero de la Victoria fuori dal centro, dove c’era l’accampamento dei Re Cattolici prima della conquista di Malaga. In più dall’alto i lavori dell’Alameda Principal mostrano antiche case e altre cose riscoperte (sarebbe interessante sapere cosa).

5.4 Altro da fare a Malaga

Cosa fare a Malaga? Ci sono tanti musei da visitare, tra cui il Centre Pompidou
Il Centre Pompidou al tramonto

Ci sarebbe molto altro da fare a Malaga! Chi ama i musei può visitare il Centre Pompidou, il Centro di Arte Contemporanea (CAC), il Museo CarmenThyssen o il Museo de Málaga nel Palazzo della Dogana; chi ama la natura ha il Giardino Botanico de la Concepción o un’escursione nel Parco Naturale dei Monti di Malaga. Agli appassionati di foto o aperitivi consiglio l’AC Hotel Rooftop Bar con vista sulla città: al tramonto è spettacolare; poi è tipica la Plaza de Toros. E molti pensano di visitare Malaga in un giorno solo!
Io ho preferito godermi l’atmosfera e camminare a zonzo tra le vie del centro, scorgendo negozi pittoreschi in stile andaluso e bar pieni di vita a tutte le ore. Sebbene Siviglia sia più tradizionalista di Malaga (lo dimostrano le carrozze dei cavalli ben più presenti), anche qui si respira il fascino dell’Andalusia.

5.5 Passeggiata al Muelle Uno

Il lungomare del Muelle Uno con la Pérgola Zigzagueante è da vedere a Malaga
La Pérgola Zigzagueante sul lungomare di Malaga

Certamente una cosa da fare a Malaga è la passeggiata lungo il porto. È una zona strappata al mare a inizio Novecento, dove è stato realizzato il Parco di Malaga con la sua vegetazione esotica, fontane ed edifici importanti come il Municipio neo-barocco coi geometrici Jardines de Pedro Luis Alonso.
Pure il porto è stato sottoposto a un restyling completo, restituendo alla città una nuova area amata da cittadini e turisti. Sto parlando della Passeggiata del Muelle Uno. È divisa in due parti: la prima sul lato cittadino con un palmeto affiancato dalla stupenda Pérgola Zigzagueante che fa ombra (e molta scena), piena di pedoni e monopattini; la seconda è il vero Muelle Uno, la banchina con barche attraccate che giunge fino al (piccolo) Faro di Malaga, fronteggiata da bar e ristoranti all’aperto chic e costosi; ma ci sono per tutte le tasche.

5.6 Il tramonto sul porto

Dal porto di Malaga si può ammirare un tramonto romantico e indimenticabile
Il magnifico tramonto sul porto di Malaga

I posti sono molto animati, pieni di gente; ma tutta Malaga è così: una città sottovalutata dagli italiani visto che ne parliamo poco. Poi ci sono giochi per bambini, quindi pensano al turismo a tutto tondo (non come noi); area ben tenuta e ben pensata! Mi ha stupito. Tra le due zone ecco un altro simbolo di Malaga, il cubo colorato del Centro Pompidou. Ora che cala il sole è ancora più affascinante.
Proprio questo è il migliore punto per ammirare (e fotografare) il tramonto sul porto; dalla passerella rialzata vedi la Cattedrale tra le palme e i tetti dei mercatini sotto, col tramonto favoloso come sfondo davanti alle navi da crociera. Uno spettacolo per gli occhi! Il momento meraviglioso non termina: raggiungi il Faro per ammirare gli ultimi raggi di luce con le luci del porto e delle gru accese riflesse nel mare; oppure osserva le luci del Castillo, dell’Alcazaba e della Cattedrale che si vedono tra gli alberi del parco – ora neri – a incorniciarle. Impressionante e non me l’aspettavo; è stato un tramonto eccezionale! (guardalo qui)
Purtroppo non è facile da fotografare col telefono essendo anche viste ampie e con distanze diverse; qua ci vorrebbe una reflex per fare uno zoom e catturarne la meraviglia. Ma che atmosfera fantastica!!! Perfetta anche per vivere la notte di Malaga.

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6. Giorno 3: le spiagge di Malaga

Malaga è famosa per le sue bellissime spiagge della Costa del Sol
Cosa vedere a Malaga? Le spiagge!

Malaga è giustamente nota per le sue spiagge, grande attrazione per i turisti. Malaga ha ben 15 spiagge urbane, alle quali si aggiungono quelle delle località della Costa del Sol. Il nome è azzeccato: qui ci sono oltre 3000 ore di sole all’anno! Le montagne alle spalle e la brezza marina lo rendono sopportabile, al contrario dell’estate torrida di Siviglia o Cordoba. Malaga è ideale per una vacanza estiva anticipata o come meta autunnale per l’ultimo mare.

6.1 La spiaggia di El Palo

Le spiagge sono una delle attrazioni imperdibili di Malaga
Srake sulla spiaggia di Malaga!

Anch’io voglio godermi le spiagge di Malaga e scelgo El Palo, a 4-5km a est del centro; si raggiunge facilmente coll’autobus 3 o 11.
El Palo era un vecchio villaggio di pescatori, ora periferia di Malaga. In questo mi ha deluso: le case dei pescatori sono praticamente scomparse. Difatti la prima schiera di case carine su due piani davanti al mare è troppo restaurata; alle spalle solo palazzoni anonimi. Non c’è più nulla dell’atmosfera di villaggio di pescatori, anzi trovi tanti negozi turistici.
Però la grande spiaggia ha sabbia soffice, deserta in questo giovedì di metà settembre; è ventilato con un bel sole e 25°: l’ideale per rilassarsi! Si vedono due barche tipiche – chiamate sciabiche – con la prua slanciata e gli occhi fenici disegnati (come a Malta), ma sono sotto chiave. Mi aspettavo qualcosa di più. Però c’è un bel murales di Frida Kahlo… qui denominata Frida Palo!

6.2 I chiringuiti e i servizi delle spiagge

Le sardine alla brace sono un piatto tipico di Malaga
Sardine alla brace, piatto tipico di Malaga

Le sardine alla brace sono un piatto tipico di Malaga e voglio assolutamente provarlo. Non c’è posto migliore di un chiringuito. Ci vorrebbe un abitante locale per scegliere quello giusto… Io ho pranzato in uno accanto alla spiaggia. Le sardine però non mi hanno fatto impazzire, ma sarebbero da provare in vari ristoranti.
I famosi chiringuiti sono presenti lungo tutte le spiagge di Malaga e offrono tante specialità di pesce; alcuni hanno la brace proprio in spiaggia (certi bracieri hanno forma di barca!) con pesci infilati negli spiedi… Anche questo è tipico! Tu passi e vedi cuocere il pesce scelto dai clienti seduti ai tavolini del ristorante. Ho visto tanti locali bellissimi!
Infatti ho deciso di tornare a piedi in centro seguendo la spiaggia.
Le spiagge sono molto simili: abbastanza larghe e in sabbia, a volte finissima altre meno. Dopo la spiaggia Pedregalejo c’è uno stacco a causa del Baños del Carmen, ex stabilimento termale direttamente sulla costa avvolto in una pineta; così devi costeggiare la strada interna osservando opere di street art per poi tornare sulla spiaggia.
Il bello è che le spiagge sono tutte super attrezzate: hanno giochi per bambini, adolescenti, docce, bagni, zone verdi… perfino postazioni per fare fitness liberamente a disposizione. Tutto è perfetto per passare la giornata alla grande (altro che Italia)!
Sul viale lungomare in tanti corrono. L’unica cosa brutta sono i monopattini: sarà la moda del momento, ma sono tanti e girano velocissimi, soprattutto con ragazzi che spesso gareggiano tra loro; e vanno molto più veloci delle biciclette! Sono noleggiabili e ci sono molti tratti condivisi coi pedoni (ma passano pure sui marciapiedi!).

6.3 La Malagueta

La scritta "Malagueta" si trova sulla spiaggia omonima in centro a Malaga
La scritta Malagueta: assolutamente da cercare

Le ultime spiagge di Malaga fino al porto sono molto larghe e a metà settembre con un po’ di vento quasi sgombre. Attorno alla spiaggia La Caleta vedi lussuose ville del XIX secolo con faccia rivolta verso i monti: difatti nell’Ottocento la vicinanza del mare era ritenuta poco salutare!
Infine raggiungo la Malagueta, la spiaggia urbana del centro di Malaga; sul fondo vedi il Faro e le gru del porto. È costeggiata da grattacieli che nel tardo pomeriggio fanno ombra sulla spiaggia. In questa zona trovi ristoranti eleganti, altri più spartani e etnici. Attrazione principale la scritta “Malagueta” per una foto ricordo.

6.4 Cena da El Pimpi

Dove mangiare a Malaga? El Pimpi, il miglior ristorante della città
Un caratteristico angolo del Pimpi

La sera mangio da El Pimpi, locale super caratteristico. Non mi spiegavo perché c’è sempre coda e lo consigliano tutti. Quando entri capisci: è un posto fighissimo, con botti di vino, molti angoli curatissimi con piante e piastrelle in stile tradizionale andaluso. Poi è frequentato dai vip, immortalati in foto ricordo esposte in quadretti o che lasciano l’autografo sulle botti come Paloma Picasso. In più si mangia da dio e a prezzi buoni: sembrano inizialmente alti, ma i piatti sono abbondanti… Meglio di così è impossibile: ecco perché lo consigliano tutti! Anche da fotografare rende.
Se arrivi presto non fai nemmeno tanta fila. Io ho mangiato l’insalata malagueña e poi un bocadillo especial. Tutto ottimo! I signori a fianco hanno ordinato i boquerones (sardine) ed è arrivato un piatto enorme!
Solo la cameriera si è indispettita perché non avevo i soldi contati per pagare.

Malaga Costa del sol

7. I dintorni di Malaga

Malaga e la Costa del Sol hanno spiagge magnifiche come a Nerja
Le spiagge di Nerja

Il mio quarto giorno l’ho dedicato a esplorare i dintorni di Malaga. Come la città, anche qui puoi trovare prezzi contenuti. Sono tante le escursioni possibili superando case con giardini esotici e architettura europea e poi paesaggi con rocce rosse e distese di piantagioni al sole.
Tra le più gettonate Ronda, Gibilterra, il Caminito del Rey (non adatto a chi soffre di vertigini) e famose località della Costa del Sol come Marbella e Nerja. Io ho scelto quest’ultima, ma di questo è meglio parlare diffusamente in un altro articolo.

 

Spero di averti fatto nascere il desiderio di visitare Malaga. Qui ho parlato della seconda parte del viaggio: Granada.
Se hai domande lascia un commento oppure dimmi che ne pensi; mi segui già sui social? 🙂

vacanza in andalusia Malaga da vedere

Ecco altre foto di Malaga:

Frangipane in fiore nei parchi pubblici: anche questo è visitare Malaga
Frangipane in fiore
Plaza de la Constitución è una vivace piazza nel centro di Malaga
Plaza de la Constitución e la Fuente de Génova
Il Pasaje Chinitas in Plaza de la Constitución è un angolo storico di Malaga
Il Pasaje Chinitas
Malaga in Andalusia ha un centro storico che offre scorci fantastici
Uno scorcio con la Cattedrale sul fondo
La maestosa Cattedrale di Malaga ha cupoline della volta in stucco dorato
Le cupoline dorate della volta della Cattedrale
La maestosa Cattedrale di Malaga è chiamata Manquita perché incompiuta
Facciata della Cattedrale di Malaga
Il Palazzo Episcopale di Malaga è un fantastico esempio di stile barocco
Il portale barocco del Palazzo Episcopale
Dove mangiare pesce a Malaga? Al Mercato di Atarazanas in stile mudejar
Calamari e fritti e polpo da Atarazanas
Il Teatro Romano di Malaga è una delle cose da vedere a Malaga
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Gli archi a ferro di cavallo: entriamo nell’Alcazaba
L'Alcazaba era la cittadella fortificata araba per difendere Malaga
I giardini interni dell’Alcazaba
L'Alcazaba è una delle cose da visitare a Malaga in Andalusia
Colonne e archi arabi
Il Castillo de Gibralfaro di Malaga regala viste meravigliose, specie al tramonto
Merlature del Castillo de Gibralfaro
Il Castillo de Gibralfaro è una delle cose da visitare a Malaga
L’interno del Castillo de Gibralfaro
Il Castillo de Gibralfaro di Malaga regala viste meravigliose
Ma che vista che regala!
Il Mirador de Gibralfaro è un punto eccezionale per fotografare Malaga
Panorama dal Mirador de Gibralfaro
Il Mirador de Gibralfaro di Malaga è perfetto per fotografare le luci della città
Scende la sera: si accendono le luci!
L'Alcazaba e il Teatro Romano di Malaga di notte hanno ancora più fascino
Teatro Romano e Alcazaba by night
Il campanile della Chiesa de San Juan nel centro storico di Malaga
Il campanile della Chiesa de San Juan
Turisti seduti attorno alla fontana davanti alla Cattedrale di Malaga
Turisti attorno alla Cattedrale

 

tour andalusia 7 giorni

cosa vedere a malaga e dintorni

cose da visitare a malaga

 
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2 pensieri su “Cosa vedere a Malaga in un viaggio in Andalusia di 7 giorni

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