



Una città dall’aspetto magico, che sembra uscita da un libro fiabesco. Un fascino che mischia il barocco castigliano allo stile moresco – retaggio del suo passato – esaltandoli entrambi. Il giallo e il bianco dei suoi edifici contrastano con le maioliche coloratissime dei patios. E poi i cocchi coi cavalli che passano, la gente vibrante che vive la città a tutte le ore, riversandosi nelle sue strade e nei suoi tapas bar… Sto parlando di Siviglia, una delle mie città preferite in assoluto, che mi ha fatto innamorare a prima vista. Ti racconto i motivi: ecco cosa vedere a Siviglia!
- Introduzione
- Quando andare a Siviglia (e quando no)
- Cosa non perdere a Siviglia
- Le perle nascoste
- Il resto da vedere a Siviglia
- Oltre il fiume: Triana
- Le tradizioni: flamenco e tapas bar
- Conclusioni
Cosa vedere a Siviglia
1. Introduzione




Come tante città europee, Siviglia ha molto da offrire. La quarta città della Spagna è cresciuta a fianco del fiume Guadalquivir, che la divide. Sebbene si sia sviluppata molto nel ‘900, ha mantenuto fascino e tranquillità, sia nei sobborghi sia e soprattutto nel centro storico.
La tranquillità si respira già in aeroporto e poi raggiungendo la città con il Bus EA al costo di 4€ o in taxi. La lunga e trafficata Calle de Menendez Pelayo taglia la città in due parti: da un lato la Siviglia moderna, dall’altro il centro storico fatto di stradine medievali contorte fino al fiume. La città ha un magnifico aspetto barocco, dovuto alla ricchezza dell’oro e dell’argento americano che dal ‘500 sbarcarono in Europa proprio a Siviglia, lasciandone una percentuale qui in tasse. L’eredità moresca invece è da scovare tra le vie e nei palazzi, come se fosse una meravigliosa caccia al tesoro. Se ci aggiungi tradizioni e folklore, il fascino è completo!
Spagna luoghi da visitare
2. Quando andare a Siviglia (e quando no)




Con la vicina Cordoba, Siviglia è la città più calda d’Europa. Senza problemi le temperature possono superare i 45° e nemmeno i parchi cittadini danno particolare refrigerio; anche per questo gli abitanti nelle ore più calde fanno la siesta! Quindi dalla metà di luglio alla metà di settembre non bisogna andare a Siviglia. Al contrario è la città perfetta per cercare l’estate già a maggio, oppure ritrovarla quando da noi è già autunno.
cosa visitare a Siviglia
3. Cosa non perdere a Siviglia
Cosa vedere a Siviglia? La lista è lunga e si tratta di attrazioni da vedere assolutamente la prima volta che si visita Siviglia. Sono il suo simbolo, il suo tratto distintivo che la rendono unica e…. regalano foto meravigliose! Vedere per credere.
Siviglia monumenti da visitare
3.1 La Cattedrale e la Giralda




Si parte ovviamente dal suo cuore, la Cattedrale, raggiungibile facilmente seguendo l’altissimo campanile, la Giralda; era l’antico minareto terminato nel 1198 ispirato a quello di Marrakech (costruito dallo stesso sultano), ora coronato dalla statua del Giraldillo. Si può salire per godere la vista più bella di Siviglia, coi pinnacoli rivolti fino a toccare il cielo. Altra eredità moresca è il Patio de los Naranjos (cortile degli aranci), con le piante che da secoli regalano ombra e un profumo che si sente a distanza; qui i mussulmani si lavavano prima di pregare, mentre ora è un luogo di pace e silenzio.
La Cattedrale internamente è un po’ cupa per via del pesante stile gotico quattrocentesco, ma ti illumina il Retablo Mayor della Capilla Mayor; 44 pannelli forgiati in oro realizzati da scultori spagnoli e fiamminghi; furono realizzati con le tasse dell’argento proveniente dall’America. Altre cose da non perdere tra le 5 navate sono la Cappella Reale e la tomba di Cristoforo Colombo, retta da quattro alfieri a grandezza naturale a simbolizzare i quattro regni spagnoli. Giustamente gli dedicano tutti gli onori, come se fosse stato un re!
3.2 Il Real Alcázar




Di fronte c’è un’altra meraviglia: il Real Alcázar. Era il palazzo del califfo almohade Yūsuf I, anche se nulla di ciò è rimasto. Ma non si direbbe perché il re cristiano Pietro I fu incantato dallo stile moresco e nel 1346 decise di costruire così il suo palazzo, chiamando artigiani arabi. È paragonabile all’Alhambra di Granada o le tombe Saadiane di Marrakech ed è talmente grande che si usa dire pure al plurale, anche perché poi sia i Re Cattolici sia Carlo V ne aggiunsero una sezione. Una parte è tuttora usata dalla corona spagnola e quindi non visitabile; ma basta quel che c’è!
Superata la Puerta del Leon e un cortile con giardino tropicale si passa sotto ad un arco moresco e si vede il palazzo, il trionfo dello stile mudéjar. Sulla destra la sezione cinquecentesca, la Casa de la Contratación dove Isabella di Castiglia mandò Cristoforo Colombo a visitare l’America. La sua parte più bella è il Salone degli Ambasciatori, quadrato, coronato da una copertura lignea fantastica e dalla bellezza magnetica che sovrasta gli stucchi bianchi e le decorazioni arabeggianti. Da lì si giunge al Patio de las Doncellas, coi magistrali stucchi che sembrano ricami e i coloratissimi azulejos. Oltre invece ci sono i Salones de Carlo V, molto “europei”, anche se ricoperti da altri azulejos dove domina il giallo.




Ma non finisce qui! Pure i giardini sono favolosi e perciò furono usati come location per il Trono di Spade; i viali con siepi e palme all’ombra della galleria che rievoca una grotta, sono Dorne nella serie. La vasca colma di pesci, le terrazze, le fontane, le maioliche con il marchio RA (Real Alcázar) e i Baños de Doña Maria de Padilla sono una delle meraviglie da vedere e fotografare a Siviglia. PS: per visitarlo consiglio i biglietti online che con 1€ in più ti fanno saltare la (lunga) fila.
3.3 Plaza de España




Altra zona fantastica di Siviglia è quella di Plaza de España. Il grande Parque Maria Luisa apparteneva al (magnifico) Palacio de San Telmo e la principessa Maria Luisa lo donò alla città: perciò ha il suo nome.
Fu usato come centro dell’Esposizione Universale del 1929: tante casette nello stile dei paesi ospitati (soprattutto sudamericani) sparse nei dintorni fanno da corollario alla grande piazza semicircolare, con le due alti torri appuntite a chiuderla. La grande fontana centrale, i cocchi di cavalli che passano, i ponti variopinti ricoperti di maioliche bianche e blu, la vista dall’alto del secondo piano, i busti dei grandi spagnoli e le decorazioni – sempre in piastrelle coloratissime – di ogni città della Spagna sono tutte cose da ammirare. Essere ispirati per foto fantastiche qui è facilissimo!
Anche il parco vale la pena di un giro, con le sue statue disseminate, i musei attorno a Plaza de América, l’isoletta delle papere e belle fontane (come quella delle rane); però col caldo le fronde non riparano abbastanza dal sole.
3.4 Il lungofiume




Uno degli emblemi di Siviglia è la Plaza de Toros de la Maestranza, con le due bianchissime torrette dalle finestre circolari evidenziate dall’ocra che si affacciano sul lungofiume Paseo de Cristobal Colon. I sivigliani impazziscono per la corrida sulla terra giallastra, ma non è uno spettacolo che fa per me. L’arena è una delle più antiche di Spagna e può contenere 12.500 spettatori; è visitabile col suo museo quando non ci sono le corride. Proprio qui avvengono le sfilate dei carri che aprono la Feria de Sevilla, la principale festa cittadina.
Poco più in giù c’è la duecentesca Torre del Oro dodecagonale, su due livelli in stile almohade arabo (come rivelano le merlature possenti); all’interno ospita il museo marittimo, ma sia lui, sia la vista non meritano il prezzo d’entrata; è molto più affascinante fotografarla da fuori, quando cala la sera lungo il fiume!
3.5 Il centro storico




Da qui si raggiunge facilmente la Puerta de Jerez, una piazza dove puoi vedere ballare il flamenco. Consiglio di alloggiare nei paraggi: tutto è facilmente raggiungibile da qui! Prendendo Avenida de la Constitución si entra nel cuore di Siviglia, passando accanto alla Cattedrale e arrivando alla Plaza Nueva e al Municipio (Ayuntamento) riccamente decorato; queste sono le uniche vie ampie del centro storico di Siviglia, contraddistinto invece da tortuose e strette vie medievali, come fosse un enorme labirinto pieno di negozi, insegne pittoresche e finestroni, chiese barocche e bar dove degustare il famoso jamon serrano (prosciutto tipico). Girarla non è semplice, ma anche questo è il fascino della città.
Camminandoci potrai scovare la grande bellezza di Siviglia, i meravigliosi patios delle case, cortili interni decorati con piastrelle colorate, fontane e piante che puoi scrutare dalle grate in ferro.
Siviglia cosa visitare
4. Le perle nascoste di Siviglia
Come ogni città, Siviglia ha gioielli nascosti. I principali sono tre, tutti da non perdere.
spagna città da visitare
4.1 La Casa de Pilatos




Il primo gioiello nascosto di Siviglia è la Casa de Pilatos; è un’abitazione di un ricco sivigliano del ‘500 che rimase affascinato dall’arte dopo un viaggio in Italia e volle costruire uno splendido palazzo per diffondere una nuova estetica. Più che rinascimentale, è molto influenzato dall’arte araba, sia nei colori degli azulejos, sia negli stucchi, sia nella struttura, con un grande patio centrale; il portale in marmo e la fontana centrale sono però genovesi. Ma osservando bene si nota che le architetture mudéjar si fondono con lo stile gotico, mentre statue romane e bassorilievi contrastano coi colori delle piastrelle. Da non perdere la cupola moresca a media naranja del piano superiore e la pace dei giardini. Costa 12€, ma sono ben spesi.
4.2 Il Museo de Bellas Artes




Il secondo gioiello è il Museo de Bellas Artes, un ex convento restaurato per ospitare un fantastico museo dove ammirare l’arte spagnola, specialmente gli artisti della scuola di Siviglia come Murillo, Valdés Leal e Zurbarán; anche Velazquez nacque in città, ma c’è solo un’opera qui. Per gli amanti dell’arte è imperdibile: è considerato il secondo miglior museo spagnolo dopo il Prado; tra i chiostri barocchi, azulejos e la chiesa restaurata si possono ammirare tantissimi capolavori dal XIV al XX secolo, anche se il meglio della collezione appartiene al periodo d’oro della Spagna, il barocco. Pensa che per i cittadini UE l’entrata è gratis!
4.3 Las Setas de Sevilla




Il terzo invece è il Metropol Parasol, meglio conosciuto come Las Setas de Sevilla, “i funghi”. Sono un’originalissima struttura del 2011, pensata durante la ristrutturazione del mercato di Plaza de la Encarnación; avendo trovato dei resti romani al di sotto, han deciso di mantenerli a vista, costruire i mercati coperti e la particolare copertura. La struttura intrecciata in legno dal basso sembra una nuvola, mentre salendo è una montagna russa da percorrere a piedi; da qui si ammira il panorama dei tetti sivigliani sorseggiando un drink, offerto nel biglietto d’ingresso di 3€. Insomma, posto unico e imperdibile!
cosa vedere a Siviglia in 3 giorni
5. Il resto da vedere a Siviglia




Ma Siviglia ha tanto altro da offrire! Se tutto quello di cui abbiamo parlato si può visitare in 2 giorni, nel terzo giorno a Siviglia ci sono altre bellezze per gli amanti dell’arte e della storia.
Iniziamo dalla zona dell’ Arenal, vicino al fiume: l’Hospital de la Caridad è un vecchio ospizio per anziani e la sua chiesa è un trionfo barocco con all’interno affreschi di Murillo e Valdés Leal, tra cui il macabro Finis gloriae mundi. Similmente l’Hospital de los Venerables per sacerdoti anziani è uno splendore barocco con altre opere di Valdés Leal e del figlio, tra cui il soffitto Il trionfo della Croce in trompe l’oeil.
Lì vicino il sontuoso Archivo de Indias contiene tutto il carteggio proveniente dalle colonie americane; a due passi c’è la nascosta semicircolare Plaza del Cabildo che lascia senza parole. Camminando su calle San Fernando il lussuoso Hotel Alfonso XIII con interno neo-mudejar (dove alloggiò il cast del Trono di Spade) e l’Università, un tempo la Real Fabrica de Tabacos: in questo sontuoso palazzo nell’Ottocento venivano prodotti tre quarti dei sigari d’Europa! Per una passeggiata nel verde ci sono i Jardines de Murillo, che omaggiano il pittore, ma c’è anche un monumento a Colombo.
La parte nord del centro (Macarena) è invece spesso snobbata dai turisti. Prende il nome dall’omonima Basilica dove è veneratissima la Virgen de la Esperanza Macarena. Qui si può trovare la Siviglia più autentica e affascinanti resti moreschi/mudejar come le Murallas, la chiesa di San Marcos e il Convento de Santa Paula.
Siviglia posti nascosti
6. Oltre il fiume: Triana




Come detto, una parte di Siviglia si trova oltre al fiume Guadalquivir. In realtà è solo una piccola parte, perché il baricentro è tutto a est, ma merita una vista. Triana infatti è il quartiere della ceramica, più operaio e spartano… passato il lungo ponte si capisce subito che l’atmosfera è differente! Prende il nome dall’imperatore romano Traiano perché le ceramiche si producono fin dai tempi romani: entrando in un negozio puoi ammirare le piastrelle in tutte le forme e colori. Le comprerei ogni volta se non avessi paura di trovarle a pezzi!
Il clima vissuto e popolare delle strade – un tempo abitate dai gitani – è sempre tranquillo; alcune come Calle Pelay Correa sono addobbate di fiori, ma la cosa più bella è passeggiare sul lungofiume Calle Betis per ammirare il panorama su Siviglia e la sera godersi i vivaci bar e ristoranti come T de Triana oppure Lo Nuestro; puoi trovare anche spettacoli di flamenco o qualcuno con la chitarra che suona con la vista della Giralda illuminata.
6.1 Cosa vedere a Triana




Anche a Triana ci sono delle chicche: in primis la chiesa di Santa Ana che spunta parallela al fiume; è una delle prime chiese costruite dopo la Reconquista, ma poi restaurata in stile mudéjar-gotico: il retablo in legno intagliato dell’altare è magnifico. Ora è il luogo di culto più frequentato del quartiere.
Più a nord invece c’è la barocca chiesa di Nuestra Señora de la O, col campanile decorato da azulejos e dentro sculture barocche. Ancor più su La Cartuja, l’enorme monastero certosino dove visse e fu sepolto Cristoforo Colombo, ma che poi cadde in disgrazia e fu restaurato per l’Expo ’92; ora ospita per lo più arte contemporanea. I padiglioni dell’Expo invece sono diventati Isla Magica, un grande parco divertimenti.
Siviglia cosa vedere in 3 giorni
7. Le tradizioni: flamenco e tapas bar
Siviglia è una città molto tradizionalista: lo si nota ovviamente nella corrida, ma pure nella Semana Santa con le processioni in stile cinquecentesco e controriformista e nella festa più speciale, la Feria de Sevilla.
Ci sono due cose che non puoi togliere a un sivigliano: la prima è il flamenco, con le gonne svolazzanti delle donne che pestano i piedi a ritmo martellante; puoi ammirare il flamenco in tanti club e locali, ma l’unico gratis è La Carboneria: per questo è sempre molto affollato e d’estate fa caldissimo, ma ne vale la pena.
7.1 Le tapas




Altra tradizione che non puoi togliere a un sivigliano sono le tapas: mini porzioni di cibo che si possono ordinare in ogni bar e ristorante, magari accompagnate da una caña di birra o il tipico vino d’arancia. Il bello è che sono economiche! Costano da 1-3€ e ti danno la possibilità di assaggiare molti cibi la stessa sera. La zona migliore per gustarsi le tapas è la via di fronte alla Giralda, Calle Mateos Gago: puoi sederti ai tanti tavolini all’aperto, ma i veri Sevillanos le gustano direttamente al bancone mangiando in piedi, tutti schiacciati come sardine (ma già pronti per ordinarne altre). Altri ottimi posti per mangiare a Siviglia sono la Plaza del Salvador e l’ Alameda de Hércules.
Ultima grande tradizione è il calcio: Siviglia e Betis si contendono il primato cittadino da una ventina d’anni; nei due stadi vicini pulsa una passione sudamericana! Prima o poi andrò a godermela anche io.
Siviglia cosa mangiare
8. Conclusioni




Il fascino di Siviglia è straordinario. I capolavori artistici e la commistione di stile arabo e barocco imponente incantano inevitabilmente ogni visitatore. Se poi ci aggiungi i colori pittoreschi e il folklore tipici dell’Andalusia e l’atmosfera che si respira posso dire che è unica; anche in piena stagione turistica i sivigliani girano tranquilli, ma sempre gentili e pronti a scambiare due chiacchiere.
A questo va aggiunta la gestione impeccabile della città, che si vede nella pulizia quotidiana delle strade (se ti svegli presto la puoi vedere) che esalta ancora di più la bellezza di Siviglia.
Certo… manca il mare come a Malaga, ma per tutto ciò puoi capire il motivo per cui mi sono innamorato di Siviglia: è diventata immediatamente una delle mie città preferite. Ma quanti giorni per visitare Siviglia? 3 giorni almeno per godersela bene… Ovviamente è un viaggio super consigliato: io ci tornerei domani!
visitare Siviglia in 3 giorni
Spero di averti fatto venire voglia di visitare Siviglia. Se hai domande lascia un commento oppure dimmi che ne pensi; mi segui già sui social? 🙂
Qui trovi le mie indicazioni per Cordoba, Granada e Malaga.
Siviglia cosa fare
Ecco altre foto di Siviglia:
































































































































































cosa vedere a Siviglia