Un castello, un giardino, una storia affascinante e una principessa. Sembra l’inizio di una fiaba ed invece è uno dei posti più belli dell’Alto Adige / Südtirol. Infatti ai piedi delle Alpi e a pochi chilometri in linea d’aria con l’Austria si trova uno dei giardini più belli d’Italia che specialmente in primavera esprime il meglio di sé riempiendosi di fiori colorati e profumi; sono i giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano che sono decorati da azalee, rododendri, ma soprattutto 350.000 bulbi di narcisi, giacinti e tulipani. Da amante dei tulipani quale sono, dopo Parco Sigurtà e Keukenhof Park in Olanda ho voluto ammirare dal vivo questa fioritura di tulipani e scoprire questo favoloso orto botanico di Merano, ma incredibilmente poco visitato dagli italiani. E dopo esserci stato, davvero non me ne capacito: fa parte dei Grandi Giardini Italiani ed è una meraviglia d’Italia! Infatti è stato eletto “Giardino Internazionale dell’Anno 2013”.
- Come raggiungere i giardini Trauttmansdorff
- Come organizzarsi
- Visita dei Giardini Trauttmansdorff
- I giardini Trauttmansdorff e i tulipani
- Conclusioni
I giardini di Castel Trauttmansdorff in primavera
1. Come arrivare ai giardini Trauttmansdorff




I giardini di Castel Trauttmansdorff si trovano a Merano, in Alto Adige/Südtirol. Anche se Merano ha una stazione, il modo più semplice e veloce per andarci è l’auto. Devi prendere l’Autostrada A22 del Brennero e uscire a “Bolzano Sud” per imboccare la vallata dell’Adige per altri 30km fino a Merano; prima di raggiungere il paese, alla rotonda tieni la destra e Castel Trauttmansdorff ti appare davanti, a destra rispetto alla strada. Per un lombardo come me è un po’ lungo arrivarci, anche se pensavo di più: senza traffico ci ho messo “solo” 2:30h.
giardini trauttmansdorff fioriture
2. Come organizzarsi




Il posto è super organizzato. Ci sono ben 4 diversi parcheggi (ben segnalati) dove lasciare l’auto; arrivando presto ho scelto il P1, il più vicino. Ha la sbarra per entrare e costa 4€ al giorno. Poi c’è subito il grande edificio della biglietteria, decorato da tulipani e pure una cascata d’acqua; subito grande impatto! Dentro è tutto nuovo e pulito: dopo una breve coda ho preso il biglietto, la mappa dei giardini e sono entrato. Il biglietto costa 15€, ma ci sono varie casistiche. Qui tutte le info e orari.
castello di sissi merano
3. Visita dei Giardini Trauttmansdorff




Appena superata la biglietteria vedi carriole colorate piene di fiori e tulipani; poi il ponte che passa sopra la strada decorato da violette viola e gialle e arriva ai piedi del castello: finalmente sono nei giardini Trauttmansdorff!
Ci sono 4 percorsi tematici da seguire e da scegliere e 3 percorsi panoramici, ognuno differenziato per colore. Del resto i giardini hanno 7km di sentieri, 100m di dislivello in 12 ettari e 80 ambienti botanici differenti; si sviluppano attorno all’affascinante Castel Trauttmansdorff che si erge giallo sopra a tutto. A custodirli 35 giardinieri che in modo discreto lavorano tutto l’anno per renderlo sempre impeccabile.
3.1 Prima impressione




La prima scelta da fare è andare a destra o a sinistra: io ho scelto sinistra dove c’è il percorso “Boschi del mondo”; è un mix di vegetazione proveniente da varie parti del mondo, in particolare America e Asia. All’inizio c’è un angolo giapponese con pietre per terra, tronchi di canne di bambù da suonare (un po’ zen) e un boschetto di bambù in cima. Di fronte tanti rododendri giganti in fiore dagli sgargianti colori: rossi, fucsia, anche gialli! Visitare i giardini Trauttmansdorff ad aprile è stupendo anche per quello.
Invece in mezzo trovi un angolo incantato: un torrente con tulipani colorati accanto; la serra sullo sfondo che si riflette nell’acqua è uno spettacolo da vedere e fotografare. Peccato che quella sia chiusa per le normative anti-covid: chissà che fiori stupendi contiene!
3.2 Il percorso “Boschi del mondo”




Sampietrini per terra segnalano chiaramente i sentieri da seguire, che ora risalgono la collina. In alcuni punti però ti lasciano entrare nella natura, come un torrente calmo con pietre dove i bambini possono divertirsi; li ho pure fotografati! Poi ci sono panchine sparse per riposarsi e godersi la meraviglia, come l’angolo dei tulipani e giacinti profumatissimi o le violette gialle e viola che formano un’eccezionale striscia di colore sul pendio su 3 livelli! Altro punto splendido è il “pendio dei rododendri”, da percorrere rigorosamente in un senso solo; qui si vede la precisione germanica. Insomma, sono dentro da mezz’ora e ho già trovato 7-8 piante che vorrei tanto avere nel mio giardino!
Dopo un fantastico prato con narcisi in fiore e un esuberante angolo con azalee arrivo al ristorante situato dietro al castello.
3.3 La parte alta




Salendo ancora i tanti tornanti sotto alle latifoglie costeggiati da ortensie (con foglie appena sbocciate) si arriva a… un’incredibile spiaggia bianca con vista sulle Alpi (ancora un po’ innevate); è la Spiaggia delle Palme, dove puoi prendere il sole primaverile. A fianco la Voliera, in una struttura cilindrica in ferro avvolta da piante rampicanti in cui si può entrare per sentire e osservare i tanti pappagallini… e due grandi ara super colorati! Da lì si accede alla piattaforma sospesa nel vuoto con vista sul giardino sottostante e le Alpi attorno; c’è pure una graziosa chiesetta con vitigno attorno.
La Voliera fa già parte di un altro itinerario; secondo la mappa ora dovrei scendere per poi risalire! Io decido di non seguire più i numeri e continuo sul sentiero panoramico in alto, che regala belle viste sul castello tra gli alberi.
3.4 Il Giardino degli Innamorati




Alla fine raggiungo il Giardino degli Innamorati, col suo arco che appare improvviso nel bosco. Per terra c’è scritto “ti amo” in varie lingue, a cominciare dal tedesco (ovviamente), ma è per tutti gli innamorati, anche quelli innamorati di sé o per l’amore familiare. Che posto sorprendente e romantico! Infatti girato l’angolo trovi un’incredibile vasca d’acqua molto bassa (fino alle caviglie) che ti invita ad entrare: vedi persone che ci passeggiano dentro e bambini che giocano e corrono! È vero che i tedeschi/tirolesi con un po’ di sole pensano già all’estate, ma qui la gente impazzisce: tutti entrano! Nel mezzo ci sono installazioni molto particolari a forma di fiori; attorno piccole panchine, perfette per una coppia: anche questo è romantico! C’è pure una gran vista, essendo l’angolo in alto a destra (guardando la mappa).
L’unica pecca è che gli archi di rose e le siepi di gelsomino finto ad aprile non sono ancora in fiore; ma c’è qualche tulipano colorato. Comunque queste fragranze servono ad enfatizzare il romanticismo!
3.5 I Giardini del Sole




Finora i giardini Trauttmansdorff sono stati molto sorprendenti e molto particolari, mi sono piaciuti tanto. Sembra un paradiso (di lingua tedesca)!
Continuo percorrendo al contrario il percorso dei Giardini del Sole, con vegetazione mediterranea; del resto il pendio è rivolto a sud. Inizialmente all’ombra di alte querce e lecci, poi direttamente sotto al sole che oggi picchia forte. Forse è la parte meno bella di tutte: piante basse e comuni (alcune le ho pure a casa), come agavi, olivi, cipressi e lavande; certamente però per i turisti tedeschi ha grande fascino! Il meglio qui è d’estate, quando la lavanda profuma e spuntano i girasoli.
Ci sono però cartelli che spiegano bene; così puoi capire che sulle coste italiane c’erano questi boschi, che poi sono stati tagliati o sono bruciati dando vita alla macchia mediterranea; talvolta il sole forte impedisce agli alberi di ricrescere, altre volte il bosco si riforma.
Sul finale trovi tanti tulipani sparsi e ti affacci sull’anfiteatro naturale col Laghetto delle Ninfee in basso e Castel Trauttmansdorff sulla destra: che magnifica vista!
3.6 Castel Trauttmansdorff




Il centro di tutti i giardini è l’antico Castel Trauttmansdorff, che svetta su uno sperone di roccia ed è praticamente il punto di riferimento.
Alle sue palle (rispetto all’ingresso) trovi il ristorante, mentre nel castello è allestito il Touriseum, il museo del turismo che racconta i 250 anni di turismo in Alto Adige in modo interattivo. Deve essere splendido perché disegna vari ambienti che un turista può vivere, come la tradizionale Stube; poi si può giocare al flipper più grande al mondo, tutto in legno!
Io purtroppo l’ho trovato chiuso per le normative anti-covid e mi è dispiaciuto molto, anche perché al secondo piano ci sono le sale storiche restaurate del castello. Ma era così per tutte le parti al chiuso: come detto la serra, la grotta con show multimediale e il “Regno sotterraneo delle piante”, un sentiero misterioso scavato nella montagna (di cui mi hanno parlato benissimo).
3.7 Storia di Castel Trauttmansdorff




I Trauttmansdorff erano una nobile famiglia austriaca che nel Cinquecento ottenne il titolo baronale. Nell’Ottocento divennero perfino principi e i loro domini erano sparsi dalla Germania all’Ungheria e la Boemia.
Trasferendosi dalla Stiria in Tirolo, nel 1543 la famiglia acquistò Castel Trauttmansdorff (prima chiamato Castel Neuberg o di Nova) e lo ampliò; ma presto quel ramo familiare si estinse e il castello fu abbandonato: nel Settecento una parte crollò. Ma quando Merano divenne un noto centro termale, il conte Joseph von Trauttmansdorff lo ripristinò e ampliò con elementi neogotici; era il primo esempio di questo stile in Tirolo.
Il figlio ospitò nel 1870 l’imperatrice Elisabetta di Baviera (meglio conosciuta come principessa Sissi) e le due figlie; erano venute a curarsi a Merano e ciò rese celebre la cittadina. Per 7 mesi Sissi abitò nel piano più alto del castello e ci tornò nel 1889.
Con l’annessione al Regno d’Italia dopo la prima guerra mondiale il castello fu espropriato: gli arredi furono venduti e divenne sede dell’Opera Nazionale Combattenti; ma ciò portò a una nuova decadenza: i vitigni attorno al castello non vennero più curati, così come i frutteti in valle. Per fortuna nel 1994 fu decisa la realizzazione dei giardini Trauttmansdorff; in 7 anni di lavori furono creati terrazzamenti, realizzati corsi d’acqua e piantumati alberi provenienti da tutto il mondo. Così il 21 giugno 2001 aprirono i giardini Trauttmansdorff che sono una delle attrazioni più visitate dell’Alto Adige/Südtirol. Quest’anno festeggiano i 20 anni. Alcuni cartelloni informativi vicino al castello spiegano bene la storia.
3.8 La Principessa Sissi a Castel Trauttmansdorff




Come detto, la Principessa Sissi fu l’ospite più importante del Castello tant’è che è conosciuto come “il castello di Sissi a Merano”; allo stesso modo il parco è noto come “i giardini di Sissi”. Nelle sale storiche del castello del secondo piano si possono rivivere quei momenti e conoscere i vari proprietari.
Però anche nei giardini puoi trovare luoghi legati alla principessa Sissi; il primo è la Terrazza di Sissi dove una panchina di marmo bianco con scolpita la coppia imperiale offre una grande vista sul giardino. Poi c’è la “passeggiata di Sissi“: un ameno sentiero nel bosco di roverelle che è una parte di quello che amava percorrere Sissi. Più avanti trovi anche il suo busto circondato da bellissimi tulipani rossi. Tutti questi posti li vedi segnati sulla mappa col volto dell’imperatrice.
Dopo Levico Terme, Budapest e Trieste, è stato bello ritrovare Sissi anche qui.
3.9 Il Binocolo di Matteo Thun




Proseguendo per la passeggiata e poi prendendo una scalinata a sinistra, si raggiunge un altro posto iconico dei giardini Trauttmansdorff: il Binocolo di Matteo Thun. L’omonimo architetto altoatesino ha realizzato nel 2005 questa piattaforma sospesa che offre un panorama fantastico sulla valle dell’Adige e sui giardini; ci sono salito anche io che soffro di vertigini (ma senza guardare giù). Però è bello anche da fotografare dal bosco: sembra proteso verso il cielo e le ondulazioni del tetto lo fanno davvero somigliare ad un binocolo.
3.10 I Giardini Acquatici e Terrazzati




Ritorno verso il castello sfiorando una particolare struttura semisferica in metallo; si arriva nel punto più importante del parco: i Giardini Acquatici e Terrazzati. È la zona raccolta attorno al Laghetto delle Ninfee; è un tripudio floreale sotto al castello: lì c’è tantissimo da vedere! Distese di tulipani e peonie che sono spuntate e li sostituiranno, tante cascatelle che scendono (perché questo è il “regno delle acque”), molte installazioni, carriole con fiori, punti per sedersi, un labirinto….e chi più ne ha più ne metta! Tra i pergolati di glicine in fiore, le imponenti piante grasse e il giardino all’italiana con aiuole geometriche mi sono scatenato nelle foto! È un’eccezionale esplosione di fiori e colori (e non solo in primavera).
3.11 Il Laghetto delle Ninfee




Il Laghetto delle Ninfee è il cuore dei giardini, anche perché ha tanti posti da sedere attorno per contemplare la bellezza e oltre 200 palme (alcune grossissime!) che regalano un’atmosfera esotica. I bambini si divertono ad osservare le carpe Koi che nuotano, mentre io subito ho fotografato il castello che si riflette in acqua: fantastico. Al centro del laghetto c’è pure una piattaforma dove prendere il sole sulle sdraio!
Sotto al castello invece un bar; chissà come deve essere bello e che atmosfera con il ristorante e il bar aperti! Quando ci sono stato io era tutto fin troppo tranquillo, come le tartarughe che prendono il sole sui sassi.
3.12 I paesaggi dell’Alto Adige




Poi proseguo con il 4º percorso: “i paesaggi dell’Alto Adige”. Inizialmente stavo seguendo un itinerario preciso, ma poi sono finito a girare a caso! Pensavo ci fosse un itinerario unico di visita da seguire per tutto il giardino; in realtà è difficile: i bivi ti “fregano” per vedere tutto devi fare alcune volte avanti-indietro.
Questa zona comincia con uno splendido reticolato di legno su cui si arrampicano tantissime viti; dato il periodo però sono appena germogliate, altrimenti sarebbe un pergolato stupendo! Poi trovi un frutteto, con alcune statue nel prato e numerosi cartelloni che spiegano, ad esempio l’importanza delle api; c’è pure un alveare da osservare. Visitare questi giardini insegna sensibilità verso l’ambiente e come rispettarlo; perfettamente in stile Trentino Alto Adige.
Poi entri nel bosco, tipica vegetazione della zona. In fondo al sentiero trovi due simpaticissimi alpaca rapati a zero, vicini a una struttura orientaleggiante con vetrini colorati molto scenografici.
3.13 La zona svago




Un altro laghetto segna la fine dei giardini: bisogna tornare indietro. Questa parte bassa è pianeggiante, perfetta per famiglie e bambini visto che è di facile accesso e c’è una grande spianata con diversi giochi, proprio per ragazzi. Ad esempio c’è il “Parco geologico” con grosse pietre dove salire e arrampicarti (e vedi adulti saltare da una all’altra), ma anche un percorso di legno sospeso sul torrente da attraversare nel bosco… Molto bello: qui i bambini si divertono tantissimo e possono correre liberamente! Ma vedi anche una gabbia con galline strane, conigli e cavie, un piccolo orto, un ruscello dove inzuppare i piedi…
Oggi che fa caldo (24º) la gente è stesa nel prato a prendere il sole e fare un picnic; questa è l’aria svago, dove la gente si rilassa e si diverte, visto che la parte alta fa faticare e ci sono poche panchine. Però è certamente la zona meno interessante da visitare e fotografare.
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4. I giardini Trauttmansdorff e i tulipani




Da amante dei tulipani, ho voluto vedere i giardini di Castel Trauttmansdorff in primavera ed è sicuramente un momento meraviglioso. Però a differenza di Parco Sigurtà e il Keukenhof in Olanda, qui non puntano fortissimo sui tulipani; sono solo una delle bellezze: il fulcro dei giardini sono gli 80 ambienti diversi. Insomma sono un attore non protagonista (usando termini cinematografici); un collante tra i vari ambienti, un meraviglioso riempimento di alcuni angoli.
Nonostante ciò, sono presenti 350.000 bulbi e tantissime varietà di tulipani, anche molto strane tipo uno sfrangiato che non avevo mai visto; c’è pure una specie rossa si chiama proprio “Trauttmansdorff”!
Il bello è che ti sembra di tornare un po’ indietro nel tempo; infatti qui la primavera inizia più tardi e quindi quando in Lombardia muscari e narcisi sono spariti, qui c’erano ancora; anzi i narcisi erano nel pieno della fioritura. Per i tulipani idem: come in Olanda la fioritura arriva più tardi e anche fino al 7-10 maggio puoi vedere i tulipani.
giardini più belli d italia
5. Conclusioni




Il fascino dei giardini di Castel Trauttmansdorff cambia nel corso dell’anno; d’estate le piante acquatiche, d’autunno il foliage sono sicuramente due altre attrattive eccezionali. È un posto fantastico, fa davvero sognare; la varietà della vegetazione e degli ambienti in questo anfiteatro naturale è una meraviglia. Perciò più che un giardino, è giusto definirlo come l’orto botanico di Merano.
Fantastico anche passare da una sezione all’altra e sentire i diversi profumi del bosco; il giacinto è forte, ma ho sentito anche l’incenso. Ci sono pure varie postazioni multimediali o sensoriali, come le 9 campanelle che sprigionano le essenze di piante o fiori; ammetto che non ho resistere e ho guardato il cartellone esplicativo prima di annusare! Però non era difficile, la maggior parte si riescono a indovinare. È sorprendente questo aspetto ludico (sottolineato anche dal flipper gigante), così come la voglia di innovarsi aggiungendo attrazioni nonostante il parco abbia “solo” 20 anni.
Comunque è uno dei giardini più belli d’Italia, ma sento parlare poco e vedo poco le foto dei giardini Trauttmansdorff su Instagram. Infatti è visitato soprattutto dai tedeschi e austriaci, alcuni dei quali girano scalzi… sono incredibili! Invece solo il 20% dei visitatori è italiano. Sicuramente la perifericità di Merano non aiuta, ma chiunque viene a visitare i giardini di Castel Trauttmansdorff torna a casa felice e stupefatto. Sono sicuro che se li vedesse ora la principessa Sissi, sarebbe molto contenta.
castello di sissi merano
Ti ho stuzzicato l’idea di visitare i giardini Trauttmansdorff a Merano? È una destinazione perfetta per una gita fuori porta in primavera (ma non solo); se ami la natura e i fiori è imperdibile!
Se avessi domande lascia un commento oppure dimmi che ne pensi. Mi segui già sui social ? 🙂
Ecco altre foto dei giardini:
















































































































































































































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giardino botanico merano
Che posto fantastico! Tanti bei fiori, trasmettono molta tranquillità e pace! Mi è veramente piaciuto l’articolo! Congratulazioni 👏👏
Grazie. Come parli bene italiano, brava! Questo è un giardino meraviglioso, pare incantato! Amei demais
Giardini bellissimi, non vediamo l’ora di andare a visitarli, la piattaforma per la veduta dall’alto è fantastica.
Grazie per le info
Grazie a voi per l’apprendimento! Ora purtroppo i tulipani non ci sono più, ma troverai tante altre fioriture. È uno dei giardini più belli che abbia mai visto, super consigliato! 😃