Gibilterra in un giorno: cosa vedere e cosa fare

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Un puntino di terra, con un enorme sperone di roccia al centro. Sembra irrilevante ed invece è un luogo strategico da secoli; tuttora è conteso! Sto parlando di Gibilterra, minuscola penisola che fa parte del Regno Unito, ma si trova nel sud della Spagna. Lo Stretto di Gibilterra è fondamentale per i commerci tra Europa, Africa ed Americhe. Vale la pena visitare Gibilterra? Secondo me sì, per cercare punti in comune e contraddizioni tra i due paesi, tanto vicini ma allo stesso tempo tanto lontani. Io l’ho visitata proprio nel mio recente viaggio on the road in Andalusia. Prima dominata dagli arabi, poi gli spagnoli; nel 1704 Gibilterra fu conquistata dai britannici, che l’hanno difesa da numerosi assalti, l’ultimo durante la Seconda Guerra Mondiale. Con questo articolo racconto cosa fare e cosa vedere a Gibilterra in un giorno. Tra fortificazioni militari, fascino britannico e le famose scimmie di Gibilterra.

  1. Arrivare a Gibilterra
  2. Informazioni per entrare a Gibilterra
  3. Dove parcheggiare a Gibilterra
  4. La città
  5. La Rocca di Gibilterra
  6. Conclusioni

1. Arrivare a Gibilterra

La penisola di Gibilterra vista dalla Spagna
La penisola di Gibilterra vista dalla Spagna

Gibilterra è una meta turistica importante del sud della Spagna. Molti la visitano in viaggio on the road in Andalusia; anche io ho fatto così! Se sei dotato di auto, moto o camper/van, raggiungerla è davvero semplice: la lunghissima Autovía A-7 del Mediterráneo passa vicino; questa autostrada nazionale spagnola è gratuita e da Cadice porta in Catalogna! Per cui la usi sia arrivando da nord-est che da ovest. Invece per chi arriva da Siviglia conviene la Carretera A-381 Jerez-Los Barrios.
Discorso diverso se non sei motorizzato; se sei a piedi devi raggiungere Gibilterra in autobus dalle principali città dell’Andalusia. Dalla stazione degli autobus di Siviglia, Cadice e Malaga ci sono bus giornalieri che collegano le città. Al contrario, il treno non arriva a Gibilterra, ma nelle cittadine andaluse dei dintorni come Algeciras; quindi non conviene. Ma chi proviene da lontano può usare l’aereo ed atterrare all’aeroporto di Gibilterra.

 

2. Informazioni per entrare a Gibilterra

A Gibilterra turisti fanno una foto in una cabina del telefono rossa
Turisti fanno una foto in una cabina del telefono rossa

Appena esci dall’autostrada noti un enorme sperone di roccia chiara che svetta accanto al mare: quella è Gibilterra. Pur essendo nel sud della Spagna, Gibilterra fa parte del Regno Unito. Quindi per visitare Gibilterra passi la frontiera: cambi stato! Infatti la strada sempre diritta attraversa La Linea de la Concepcion, l’ultimo comune spagnolo. Ha un lungomare con muri celesti e palme; a costeggiarlo pittoresche case colorate che mi ricordano lo stile coloniale. Superato il porto, trovi la doppia dogana: per entrare a Gibilterra è necessario il passaporto valido (proprio come per il Regno Unito dopo la Brexit); prima controlla i passaporti la poliziotta spagnola, poi quello britannico (anche se parlava spagnolo). Passato il controllo, siamo liberi di visitare Gibilterra. Nemmeno il tempo di guardarti in giro ed incredibilmente la strada attraversa la pista dell’aeroporto di Gibilterra! Poi via, a guidare nel terribile traffico di Gibilterra.

 

3. Dove parcheggiare a Gibilterra

Horatio Nelson Memorial, da vedere a Gibilterra in un giorno
L’Horatio Nelson Memorial per l’eroe di Trafalgar

Gibilterra è una lunga e stretta penisola che circonda il promontorio, altrettanto allungato. A est trovi solo spiagge; a ovest si stende la città col porto davanti. Mi sorprende però che la guida è a destra, come la nostra! All’inizio dell’abitato vediamo 3 grandi parcheggi a pagamento, ma cerchiamo di addentrarci il più possibile, per camminare meno poi. Ma presto capiamo che proseguendo ci sono solo posteggi per residenti. Ne approfittiamo per fare un tour in van di Gibilterra, tra semafori e rotonde assediate dal traffico; tantissimi motorini (mai visti in Andalusia!), gente in monopattino, pedoni che aspettano l’autobus… Insomma, Gibilterra è molto caotica! Come decorazione, i vecchi cannoni sono ovunque, incastrati tra grandi palazzi moderni stile Montecarlo; ma trovi tanti angoli molto britannici, come la statua di Horatio Nelson, eroe di Trafalgar. Stanchi di girare a vuoto, torniamo indietro. Ma il nostro van è troppo alto per i parcheggi multipiano iniziali! I cartelli non segnalano nulla, Google Maps va a singhiozzo… Insomma parcheggiare un van a Gibilterra è un’avventura! Per fortuna vediamo in Corral Road un parcheggio all’aria aperta. Costo 2,50 sterline l’ora: nemmeno poco! Paghiamo con l’app, prenotando quanto fermarci.

 

4. La città

Scorcio della Main Street di Gibilterra con gente e negozi
Scorcio della Main Street di Gibilterra

Una scalinata, poi col Landport Tunnel (Porta di Terra) entriamo in centro storico. Subito troviamo la Main Street, la via principale di Gibilterra. È una strada pedonale, piena di persone e negozi; inizialmente non particolarmente british e curata: mi aspettavo di meglio. C’è però una classica cabina del telefono rossa, usata dai turisti per le foto. Invece il clima è molto più fresco dell’Andalusia: il governo inglese influenza pure ciò?!
La conquista britannica del 1704 ha creato uno spartiacque: i religiosi spagnoli fuggirono, così conventi e monasteri vennero chiusi; a volte però è rimasto il nome, come perthe Convent”, residenza del governatore di Gibilterra (visitabile con l’annessa King’s chapel). Poi le guerre hanno fatto il resto, danneggiando molti edifici. Perciò ora Gibilterra è un mix di grattacieli e palazzi moderni e fortificazioni militari “annegate” tra case e strade. Però generalmente senza particolare pregio. Mi ha sorpreso molto.

4.1 Visitare la città di Gibilterra

Palazzo del Governatore di Gibilterra sulla Main Street
Il Palazzo del Governatore sulla Main Street

Girando tra le vie e visitando la città dentro le mura, Gibilterra mi pare una Montecarlo che non ce l’ha fatta. Nel Principato tutto perfetto, senza nemmeno cartacce per strada; qui palazzi senza pregio ed anche i marciapiedi sono brutti e poco curati. Non c’è grande contrasto con l’Andalusia. Però trovi pure angoli perfetti, dove tutto è in ordine e ti sembra di stare a Londra; sono soprattutto lungo la Main Street, come attorno al Gibraltar City Hall o la Cattedrale cattolica di Santa Maria Incoronata. Ma pure l’ottocentesca cattedrale protestante della Santa Trinità (Holy Trinity Cathedral) è assediata dal traffico caotico e motorini parcheggiati. Insomma bellezza e bruttezza ravvicinate: tutto molto mediterraneo. Da segnalare pure 4 sinagoghe ed il Museo Nazionale di Gibilterra che illustra la storia dall’uomo di Neanderthal; puoi visitare i bagni arabi del XIII secolo!
Soprattutto in alcune case trovi lo stile britannico. Però le decorazioni floreali dell’Andalusia sono un ricordo; le case sono solo colorate, ma spesso brutte, quindi gli scorci sono poco interessanti. Prevale uno stile vecchio e spartano, come se importasse poco alla gente.

 

5. La Rocca di Gibilterra

L'imponente Rocca di Gibilterra vista dal basso
L’imponente Rocca di Gibilterra vista dal basso

Prima di venire qui avevo sentito parlare della Rocca di Gibilterra; perciò mi aspettavo di trovare un grande castello. C’è il Castello Moresco sul lato nord, ma in realtà la Rocca di Gibilterra è il promontorio roccioso di 426m che contraddistingue la penisola, visibile anche da lontano. Incombe sulla città bassa ed è una forma di difesa naturale; perciò probabilmente si chiama così; oppure deriva dall’inglese “rock” che significa roccia. Inoltre qui trovi altri bastioni di difesa eretti nei secoli: il cinquecentesco Muro di Carlo V costruito dagli spagnoli, poi numerosi bastioni, tunnel e bunker inglesi ancora ben visibili.
La Rocca di Gibilterra è la grande attrazione cittadina: vale la pena venir qui ed attraversare dogana e traffico per ammirare la vista dall’alto e vedere le famose scimmie di Gibilterra che vivono in questi boschi. Ma anche la funicolare e le grotte sono un grande richiamo per i turisti.

5.1 Come salire sulla Rocca di Gibilterra

Turisti salgono gli Union Jack Steps con bandiera britannica
Turisti salgono gli Union Jack Steps con bandiera britannica

Sono 2 i modi per salire sulla Rocca di Gibilterra: la funicolare o a piedi. La prima si prende in Red Sands Road, accanto alla Victoria Battery; la funicolare conduce direttamente fino alla vetta della Rocca (Top of the Rock), a 426m. Immagino che regali viste fantastiche, anche sull’Africa! Noi però abbiamo preferito la comune salita a piedi, attraverso i lunghi e ripidi sentieri. Trovi diverse scalinate che salgono: noi passiamo dagli Union Jack Steps, gradini tra le case con disegnate la bandiera di Gibilterra e del Regno Unito; splendido da fotografare! Poi sei circondato dalla natura mediterranea. È un percorso ripido, in alcuni posti nemmeno sistemato perfettamente (molto sorprendente). Facendo ancora caldo, sono arrivato tutto sudato! E ci siamo fermati a metà, non in cima! La nostra salita è durata circa 40 minuti. Nonostante la fatica, merita perché ammiri stupendi panorami sulla città e porto in basso.

5.2 La Gibraltar Natural Reserve

Natura mediterranea nella Gibraltar Nature Reserve a Gibilterra
Natura mediterranea nella Gibraltar Nature Reserve

Per l’importanza storica e strategica, Gibilterra si contraddistingue per la presenza di mura, bastioni e altri elementi militari ben visibili, sia nella città bassa che sulla Rocca. In città sono nascosti tra gli edifici moderni; sul promontorio sono disseminati in molti punti; spesso sono batterie antiaeree come la Devil’s Gap Battery, con due pezzi di artiglieria del 1902 e sguardo sulla città bassa. Si trovano all’ingresso della Gibraltar Nature Reserve, che racchiude tutta la parte alta della Rocca di Gibilterra; infatti qui si può accedere solo dalle 9:00 alle 18:15. Una grande mappa mostra 4 itinerari: uno naturalistico, uno storico/militare, uno per gli amanti del brivido fino alla vetta ed uno ad anello per vedere le scimmie di Gibilterra. Noi siamo saliti proprio per vedere loro. I cartelli spiegano subito cosa fare (e cosa no) se le incontri. Poi seguiamo la strada asfaltata che si alterna ai sentieri.

5.3 Le scimmie di Gibilterra

Cosa vedere a Gibilterra in un giorno? Le scimmie di Gibilterra
Le famose bertucce di Gibilterra: una mamma con cucciolo

Le famose bertucce di Gibilterra sono un grande richiamo: in città trovi svariati souvenir e sono rappresentate pure sulla moneta locale (una variante della sterlina). Tanti turisti vengono qui per vedere le scimmie; noi siamo tra loro: sono il simbolo di Gibilterra.
Sulla mappa leggiamo Apes’ Den col simbolo delle bertucce; “ape” in inglese significa scimmia. Non capiamo cosa sia, ma istintivamente andiamo lì. Così proseguendo in salita per un breve tratto ecco l’Apes’ Den, ovvero la Tana delle Scimmie (come dicono i cartelli); c’è una vasca d’acqua ed una tettoia con tanta frutta, ma soprattutto è pieno di bertucce! Sono soprattutto sul muretto a strapiombo, con vista sulla città. Alcune si tolgono insetti a vicenda, altre riposano, i cuccioli stanno attaccati alle madri; questo tipo di scimmie hanno grande attività sociale. Stando lì ti accorgi che sono sparse ovunque; due addirittura sul traliccio della funicolare. Non ti aspetti di vedere così tante scimmie e da vicino! Quando vai in un parco nazionale non hai alcuna certezza di avvistare determinati animali; qui è il contrario: è impossibile non vederle! È una sorpresa, una gioia.

Informazioni sulle scimmie di Gibilterra

Scimmie di Gibilterra all'Apes' Den
Scimmie di Gibilterra all’Apes’ Den

I cartelli appesi illustrano benissimo i comportamenti da tenere con le scimmie. In particolare non avvicinarsi troppo, non toccarle, non fare movimenti improvvisi o rumori forti e non dargli da mangiare. Sono animali selvatici, perciò bisogna attenti: c’è il rischio che possano mordere. In realtà noi li abbiamo viste tranquillissime. Le regole sono semplici, ma poco dopo una turista gli dà un pacchetto di patatine! Meriterebbe la multa di 250 sterline! La scimmia le mangia felice, maneggiando con destrezza il pacchetto; sono abituate.
Queste bertucce sono le uniche scimmie europee, sottospecie di macachi berberi originari del Nord Africa. Non si sa quando siano arrivate, probabilmente con gli Arabi. Però è diffusa la credenza popolare che finché esisteranno, reggerà il controllo britannico su Gibilterra; sarà per quello che nel 1942 Winston Churchill importò altre bertucce dall’Africa, visto che ne erano rimaste solo 7. Ora la popolazione è di circa 230 individui.

5.4 All’interno della Rocca di Gibilterra

I colori della St. Michael's Cave a Gibilterra
I colori della St. Michael’s Cave (foto IG @lpedleyholland)

È difficile da pensare, ma sulla Rocca di Gibilterra ci sono circa 100 caverne. Alcune sono degne di nota: ad esempio nella Gorham’s Cave (Grotta di Gorham) sono stati trovati resti dell’Uomo di Neanderthal e degli animali di cui si cibava; perciò rientra nei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Però senza dubbio la più famosa è la St. Michael’s Cave (Grotta di San Michele), popolare attrazione turistica; durante la guerra fu un ospedale militare ed oggi si tengono concerti. Aperta tutti i giorni, ha un fantastico spettacolo di luci; si accede dalla cima. Più in basso nel 1942 hanno scoperto un secondario ingresso: da lì ora si visita la Lower St. Michael’s Cave con lago sotterraneo e tour di 3 ore.
Altro luogo significativo interno alla Rocca sono i Tunnel della Seconda Guerra Mondiale. Lunghi 55 km, servirono da rifugio dei soldati e per conservare al sicuro cibo e provviste; furono decisivi per resistere. Però non furono i primi tunnel scavati; infatti vicino sul lato nord puoi visitare anche i Tunnel del Grande Assedio (1779-1783), scavati a mano quando le truppe francesi e spagnole cercarono di riconquistare Gibilterra. Ci sono ancora cannoni e manichini che rievocano l’evento.

5.5 Altre attrazioni

Windsor Suspension Bridge sospeso sulla Rocca di Gibilterra
Vista del Windsor Suspension Bridge e dalla Baia di Gibilterra

Purtroppo noi per questioni di tempo non possiamo visitarne nessuno. Però seguiamo l’itinerario nell’area abitata dalle scimmie; salendo la fatica si fa sentire, mentre di bertucce nessuna traccia. Sono davvero animali schivi. Ma troviamo il Windsor Suspension Bridge sospeso tra due pareti rocciose; lungo 70 metri, regala una vista fantastica sulla Baia di Gibilterra e la zona del porto. Se ci sali dondola: con le mie vertigini non ci penso nemmeno; tanto puoi fare il giro attorno. Comunque la vista più spettacolare deve essere dallo Sky Walk in cima alla Rocca di Gibilterra e dall’O’Hara’s Battery verso lo stretto di Gibilterra; anche i Mediterranean Steps devono essere super.
Però per noi si è fatto tardi e torniamo indietro, salutando di nuovo i macachi (che troviamo ancora più numerosi). Non c’è nemmeno il tempo per visitare il Castello Moresco. Non mi aspettavo così tante attrazioni sulla Rocca di Gibilterra!

 

6. Un giorno a Gibilterra: conclusioni

Scimmia di Gibilterra con la città come sfondo
Una scimmia di Gibilterra con la città come sfondo

Vale la pena visitare Gibilterra? Penso di aver dimostrato di sì. Questo territorio d’oltremare del Regno Unito ha fascino e contraddizioni: traffico caotico e splendide viste rilassanti sul mare, tante fortificazioni militari e l’atmosfera assolutamente pacifica, nuovi edifici che rubano spazio al mare e la natura selvaggia e mediterranea della Rocca, l’ordine britannico mischiato alla confusione e sporcizia del sud Europa. Secondo me un giorno a Gibilterra è il tempo giusto per apprezzarla senza stancarti: è comunque un territorio piccolo. Inoltre puoi salire con calma in cima alla Rocca di Gibilterra senza affaticarti e goderti le pittoresche bertucce di Gibilterra, davvero imperdibili e indimenticabili; per questo è un luogo unico in Europa!
Gli ultimi 300 anni di storia divisa hanno portato più differenze che elementi in comune con l’Andalusia, anche se per le vie della città senti sia inglese che spagnolo; anche questo è il fascino di Gibilterra!

 

Grazie per aver letto il mio articolo. Spero di averti fatto venire voglia di visitare Gibilterra. Se avessi domande lascia un commento oppure dimmi che ne pensi.
Qui puoi trovare tutto il mio viaggio on the road in Andalusia. Mi segui già sui social

 

Altre foto e video:

Dove parcheggiare a Gibilterra? Nei parking a pagamento
Il terribile traffico di Gibilterra
La Landport di Gibilterra, ingresso del centro storico
La Landport, ingresso del centro storico
Una via con case colorate di Gibilterra
Una via con case colorate della città
Affascinante casa in stile britannico di Gibilterra
Affascinante casa in stile britannico
Scorcio cittadino di Gibilterra, Regno Unito
Altro scorcio cittadino
Union Jack Steps, gradini con bandiera di Gibilterra
L’inizio degli Union Jack Steps
Sentiero nella natura per raggiungere la Rocca di Gibilterra
Poi si trasforma in un sentiero nella natura
Panorama dalla Rocca di Gibilterra sulla città e baia
Che super panorama dalla Rocca!
Artiglieria della Devil's Gap Battery sulla Rocca di Gibilterra
Artiglieria della Devil’s Gap Battery
Scimmie di Gibilterra, le e uniche scimmie europee
Scimmie all’Apes’Den
Cosa vedere a Gibilterra in un giorno? Le famose scimmie
Bertuccia osserva la città dall’alto

Bertucce si puliscono tra loro

La funicolare di Gibilterra per raggiungere il Top of the Rock
La funicolare di Gibilterra
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2 pensieri su “Gibilterra in un giorno: cosa vedere e cosa fare

  1. Felicia

    Ma daiii! Ma deve essere bellissimo trovarsi in mezzo a tutte quelle scimmiette☺️
    Veramente bello questo articolo e anche le foto sempre splendide.
    Non lo avevo mai preso in considerazione questo posto!
    Chapeau👏👏👏

    1. Srake

      Grazie Felicia! Io credevo di salire e vederne 2-3, se fortunato. Invece lì ne vedi 10-20 facilmente, devi solo aguzzare la vista! Poi sono docili e pigre, quindi nemmeno scappano. Davvero un posto speciale per questo Gibilterra.

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