Che belli i treni storici! Non solo il Trenino rosso del Bernina, ce ne sono tanti sparsi lungo la penisola e sono perfetti per conoscere e vedere l’Italia; infatti sono un ottimo modo di trascorrere una gita fuori porta scoprendo il territorio. È un tipo di turismo lento (o slow come dicono quelli bravi) che ogni tanto mi concedo per rilassarmi.
Per questo ho accettato molto volentieri l’invito del Treno dei Sapori del Lago d’Iseo per passare una giornata tra il verde delle colline e l’azzurro delle acque, assaporando i prodotti tipici e godendomi le bellezze artistiche della zona. È una perfetta gita fuori porta da Milano, ma anche tutta la Lombardia e il Veneto. Ti racconto la mia esperienza.
- Il Lago d’Iseo
- Il treno
- Treno dei Sapori Classic
- Indicazioni finali
Il Treno dei Sapori
1. Il Lago d’Iseo




Ho visitato in molti modi il Lago di Iseo: in auto, in bici e in barca; mi mancava proprio il treno. Come per il mio Lago di Como, la ferrovia proveniente da Brescia risale solamente lungo la costa orientale del Lago per poi infilarsi nella Valle Camonica. Si tratta di 5 stazioni per 20-25km, solitamente percorribili in meno di mezz’ora (sia in treno che in auto). Ma oggi ci metteremo un giorno intero perché ogni tanto è doveroso prendersi il giusto tempo per apprezzare le cose con calma, assaporando i particolari e godendosi le delizie locali, come è tipico nel turismo lento.
treno dei sapori iseo
2. Il treno




Il Treno dei Sapori del Lago d’Iseo è composto da due carrozze speciali adattate per ospitare le degustazioni. L’interno ha un fascino antico di inizio ‘900, ma è comodo; ha pure monitor multimediali e aria condizionata. L’esterno invece è moderno e spicca la grande scritta in rosso “Treno dei Sapori”. È un treno speciale, però viaggia sulle rotaie di linea di Trenord: perciò deve rispettare orari precisi.
Ci sono diversi itinerari, che variano per tema e periodo dell’anno: alcuni raggiungono pure la Valle Camonica, come quello speciale per la mostra mercato di Bienno, o la Franciacorta per degustazioni di vino nelle cantine. Il treno opera la domenica ed i giorni festivi e la prenotazione è obbligatoria.
La partenza e il termine della giornata è sempre dalla stazione ferroviaria di Iseo; per chi la raggiunge in auto, in alternativa al parcheggio della stazione (spesso pieno), consiglio di parcheggiare su Viale Europa o via Roma e raggiungere la stazione a piedi. Attento a non confonderti con la vecchia stazione (come stavo facendo io!)
treno dei sapori Franciacorta
3. Treno dei Sapori Classic




Il mio tour è speciale, però rievoca praticamente il Treno dei Sapori Classic (con un’aggiunta finale). Partenza fissata alle ore 10:00 dalla stazione di Iseo; quindi appuntamento almeno 15 minuti prima presso il Bar Ristorante Diana per evitare brutte sorprese; io come Max Pezzali in Sei un mito sono in super anticipo.
Manca poco alle 10 ed ecco l’eco del treno che arriva in lontananza, con le belle carrozze rosse con disegnati formaggi e cibo: non si può confondere! Saliamo e ci accomodiamo nei vari posti come scolari in gita e poco dopo… si parte! Con mia sorpresa, il treno non sale verso nord, al contrario torna indietro per raggiungere la stazione di Provaglio-Timoline. Che ci sarà?
treno dei sapori lago di Iseo
3.1 San Pietro in Lamosa




La prima sosta del Treno dei Sapori è per visitare un gioiello nascosto del Lago di Iseo, il monastero di San Pietro in Lamosa; il nome deriva da “lame” = pozzanghere, come erano le torbiere prima di estrarre la torba; infatti si trova su uno sperone che svetta sulle Torbiere del Sebino, una distesa acquitrinosa di 360 ettari dal 1983 dichiarata riserva naturale: è importantissima per le specie acquatiche!
Il monastero si divide in tre ambienti: il primo che spicca è certamente la chiesa con il campanile in pietra, mentre accanto c’è il chiostro e l’oratorio dei Disciplini. La chiesa è del 1083 e apparteneva all’ordine monastico di Cluny – potente e ricco – che ottenne dal papa il privilegio dell’autonomia: così nacquero molti monasteri in Europa, praticamente isole autonome! Fu fondato da due signorotti del luogo costruendo sui resti di un tempio pagano di Mitra del 200 d.C.. Alle 3 navate della piccola chiesa originaria in stile romanico vennero aggiunte due cappelle laterali nel 1130; una terza seguì 200 anni dopo, con arco a sesto acuto in stile gotico. Ma nel 1497 i monaci tolsero le colonne per costruire un tetto a campata unica, allungando la chiesa alla dimensione attuale; trovò posto un affresco rinascimentale della scuola del Romanino (1550). Ma son rappresentate pure le epoche successive, come testimonia una cappella barocca e l’organo di Domenico Fantoni del 1650 letteralmente incastrato nel ‘700 tra gli affreschi. Da non perdere pure i meravigliosi affreschi nell’oratorio dei Disciplini con una grande Crocifissione.
È un posto fantastico: tutte le epoche storiche sono rappresentate una accanto all’altra, come dimostrano anche i reperti longobardi nel chiostro. Perciò il monastero nel 1996 è stato dichiarato monumento nazionale: posto unico!
itinerario culturale cluniacense della Lombardia
3.2 Il treno risale il Lago




Ritorniamo alla piccola stazione e risaliamo in carrozza, riprendendo il proprio posto; sono numerati, per cui posso lasciare lo zaino senza problemi: almeno so dove devo risedermi! La motrice riparte per il momento più bello del Treno dei Sapori: il viaggio lungo il Lago d’Iseo, tra gli splendidi panorami che si aprono verso sinistra. Presto appare imponente Montisola in mezzo al lago, poi si spalanca l’azzurro delle acque mentre si attraversano i paesi della costa orientale. Peccato solo che spesso la vegetazione incolta copre la visuale, oltre a spuntare pali e cartelli davanti; insomma, niente è fatto per rendere il viaggio panoramico! Il tratto più bello è comunque alla fine, quando si attraversano le gallerie scavate nella roccia e ogni tanto si aprono viste fantastiche.
Per allietare il percorso, viene offerto un bicchiere di spumante, ovviamente Franciacorta! Il vino prodotto a un passo dal lago con metodo classico da tempo immemore è l’orgoglio locale.
gita fuori porta di questo weekend
3.3 Santa Maria della Neve




Il treno si ferma a Pisogne, a pochi passi dallo splendido lungolago che avevo già visitato. Qui si trova un’altra perla del Lago d’Iseo, la chiesa di Santa Maria della Neve; costruita nella seconda metà del Quattrocento, ha all’interno un meraviglioso ciclo di affreschi rinascimentali della Passione di Cristo del Romanino. Il pittore bresciano qui poté imporre il suo progetto artistico: la chiesa era ancora bianca e i committenti laici, quindi nemmeno ficcanaso. Secondo i contemporanei il Romanino è un pittore anticlassico: nel Rinascimento tutti disegnavano il soggetto prima di dipingere, in senso prospettico e preciso; Romanino sa farlo, ma sperimenta: non disegna a tavolino e dipinge in dimensione inferiore le figure di 2-3° piano (basta guardare la Crocifissione della controfacciata). Qualcuno dice che “dipinge in dialetto”: le figure sono brutte, grottesche e sgraziate, come la Maddalena sotto la croce; del resto le modelle/i sono contadini che vivevano nei dintorni. Lo fa perché la chiesa è rivolta a loro: sono loro che fruiranno della chiesa e dovranno credere alla parola di Dio per seguirla; rappresentandoli gli dà ancora più forza per farlo. Perciò è stata definita la “Cappella Sistina dei poveri”: il Romanino omaggia pure Michelangelo dividendo il soffitto in costoloni e dipingendo sibille e profeti. Peccato che gli affreschi dell’abside e dell’esterno siano andati persi, ma questo bizzarro capolavoro del 1534 merita di essere visitato. Qui ancor più che a Cremona, Brescia e Trento emerge la sua bravura: vedere per credere i dettagli, come i bambini che litigano (super realistici) insensibili al dramma che li circonda.
santa maria della neve pisogne
3.4 Il pranzo a bordo




Riattraversiamo il paese per tornare alla stazione di Pisogne. Fermi su un’apposita rotaia si procede al pranzo, così da goderselo appieno. Il bravissimo chef ha preparato un menù che varia secondo la stagione sfruttando gli squisiti prodotti locali. Viene servito come se si fosse a un ristorante: si parte con l’antipasto con ottimo salame di Montisola, formaggio rosa camuna, la slinzera (tipo bresaola, specialità della Val Camonica) e parmigiano su uno stecco… molto particolare! Il primo sono favolosi gnocchi ripieni con rosa camuna, zafferano e stracciatella di pancetta: si scioglievano in bocca! Ho fatto il bis, ma ne avrei voluti altri… me li sogno ancora di notte! Infine secondo con manzo all’olio e polenta. Se non bastasse dolce, caffè e grappa locale (quest’ultima l’ho saltata)… Insomma un pranzo di livello!
lago Iseo treno
3.5 Giro in barca sul Lago d’Iseo




Di solito l’esperienza del Treno dei Sapori Classic termina qui. Essendo un giro speciale mi aspetta una sorpresa: un giro in battello sulle acque del Lago d’Iseo! È previsto in altri itinerari del Treno dei Sapori come Lago con gusto. Perciò ci fermiamo a Sulzano e percorriamo il paese deserto fino al molo: che differenza se ripenso ai tempi del Floating Piers che fu allestito proprio qui.
La mole di Montisola svetta gigante davanti a noi mentre prendiamo il largo allontanandoci dalle case colorate di Sulzano. Stavolta non scendo a Peschiera Maraglio, paese più bello di Montisola, ma risaliamo verso nord e superiamo la graziosa Carzano, un’altra delle frazioni; poco oltre ecco l’isola di Loreto col suo pittoresco castello neogotico che ne fa un emblema del Lago; per le merlature che abbracciano l’attracco in acqua e le torri è un perfetto luogo da film! Il capitano rallenta e mentre ci giriamo attorno la guida racconta che diversi miliardari hanno provato a comprarla (anche con assegni in bianco); il proprietario però è inamovibile.
Sgasando ora costeggiamo la costa occidentale di Montisola, che si apre con Villa Beatitudo ma poi continua immersa nel verde; dall’altra parte c’è invece Tavernola Bergamasca col triste cementificio gigante. Noi però siam diretta verso l’altra isoletta, l’Isola di San Paolo che dopo The Floating Piers è tornata un’oasi di pace; la casa dei Beretta è circondata dal giardino e certamente meno appariscente dell’altra. Un giro attorno ed uno sguardo alla Rocca Martinengo sopra Sensole (Montisola). Infine il comandante accelera di nuovo e raggiunge Iseo, dove si conclude il tour.
treno dei sapori lago con gusto
4. Indicazioni finali




Il Treno dei Sapori è una splendida esperienza di turismo lento. È l’ideale per chi vuole scoprire le gemme del Lago di Iseo (e dintorni) godendosi il viaggio e facendosi viziare dalle delizie culinarie proposte dallo chef sul treno; i prodotti locali sono davvero ottimi (e la Lombardia ha il record di prodotti d.o.p.!). Una perfetta scelta per una coppia e per chi è un po’ pigro e preferisce farsi portare in giro (anche se bisogna camminare un po’), oppure chi vuole provare qualcosa di particolare rispetto alle solite gite al lago.
Il prezzo è di 64€ a testa e comprende degustazione, assicurazione e escursioni; considera che le visite hanno tutte una guida per cui sono pure molto istruttive: è grazie a loro che conosco tutte queste informazioni!
Poi il viaggio in treno ha sempre il suo fascino… Secondo me è un’ottima gita fuori porta per un weekend!
treno dei sapori prezzi
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Qui puoi conoscere cosa vedere sul Lago d’Iseo.
il treno dei sapori iseo
Altre foto di questa giornata:








































































































E’ stata davvero una bella esperienza. Le foto che hai fatto sono molto ispiranti.
Grazie!! Peccato non trasmettere i sapori dei piatti, perché quelli valevano davvero la pena…. Poi i due luoghi d’arte sono meravigliosi, andrebbero conosciuti da tutti. Grazie mille
Gostei de saber desse passeio. Me pareceu muito delicioso. Um passeio tranquilo e calmo. Fotos Linda’s, principalmente, das ilhas de Lorero e San Paolo (parecem de filme).
Parecem sim! E pela primeira Nao tirei uma foto otima… a vista é maravilhosa! Sabe no 2016 podia chegar até a ilha de San Paolo caminhando ??? Busca no internet “the floating piers “.
Mas você tem razão: passeio tranquilo e delicioso 😃