Alcuni viaggi rimangono indimenticabili. Spesso sono quelli in cui vivi qualcosa di unico, quel turismo esperienziale da ricordare per sempre nella vita. Soprattutto se la tua vacanza coincide con le feste tradizionali, che riassumono l’orgoglio e lo spirito di un popolo come ho potuto osservare con la festa di Sant Jordi a Barcellona.
Amsterdam in Olanda è già eccezionale, ma ho avuto la fortuna di vivere la città in una giornata unica che ha coronato un viaggio indimenticabile alla scoperta della storia di Amsterdam e dei campi di tulipani. Infatti in quei giorni si celebrava anche il King’s Day, il Giorno del Re, popolarissima festa che anima i Paesi Bassi come non mai. Il 27 Aprile peraltro coincide con il mio compleanno… per cui mi sono sentito anche io il Re d’Olanda! Ti racconto quel giorno incredibile.
- Storia della Festa del Re
- Lo spirito della festa
- Cosa succede durante il King’s Day
- Il mio King’s Day a Amsterdam
- Conclusioni
1. Storia della Festa del Re




Sorprendentemente, il King’s Day (Koningsdag in olandese) è una festa molto antica. Fu istituita nel 1885 in onore della regina Guglielmina ed era quindi un Queen’s Day! Si festeggiava nel giorno del suo compleanno, il 31 Agosto. Quando il trono passò alla figlia, la regina Giuliana spostò le celebrazioni alla sua data di nascita, il 30 Aprile, confermata dalla seguente regina Beatrice (anche perché lei nacque in gennaio, periodo poco pratico per i festeggiamenti). Quando quest’ultima ha abdicato il 30 aprile 2013, il trono è passato al figlio Guglielmo IV Alessandro (Willem-Alexander in olandese) ed è nata… la Festa del Re, celebrata per la prima volta nel 2014. Il giorno è il 27 aprile, il giorno del suo compleanno… ma anche il mio!
2. Lo spirito della festa: la follia arancione




Il King’s Day si celebra in ogni città e angolo d’Olanda, dove fiumi di persone scendono in strada a divertirsi. Il tratto distintivo della festa è il colore arancione che decora ogni edificio, colora ogni persona e persino gli animali. A volte anche le fontane emettono acqua colorata! Perché questo colore? L’arancione è il colore dell’Olanda in onore della casa regnante degli Orange (Orange-Nassau per la precisione), fin da quando Guglielmo I d’Orange si mise a capo della ribellione del 1568 che portò poi all’indipendenza delle Province Unite (attuali Paesi Bassi). Da allora l’arancione è rimasto il colore dei Paesi Bassi, tant’è che lo vestono gli atleti nelle competizioni sportive internazionali; difatti sono chiamati “oranje”, gli arancioni. Nelle grandi competizioni come i mondiali di calcio e nelle feste nazionali si verifica l’Oranjegekte (la follia arancione), ovvero tutte le persone si vestono d’arancione creando un’eccezionale macchia di colore, inconfondibile negli stadi e nelle vie. L’evento principale per osservarla è proprio il King’s Day.
3. Cosa succede durante il King’s Day




Ogni anno la famiglia reale visita una città dei Paesi Bassi come parte dei festeggiamenti. Ma è assolutamente un dettaglio, solo una delle sfaccettature della festa. Sono tipici ad esempio i mercatini delle pulci perché è l’unico giorno che si può vendere all’aperto senza chiedere autorizzazioni: così Amsterdam e i Paesi Bassi diventano il più grande mercato delle pulci al mondo! Del resto l’Olanda è pure sempre terra di mercanti… Tra questi mercatini non manca il cibo: spuntano ovunque venditori improvvisati di patatine fritte, birre e alcolici! Difatti il King’s Day è anche l’unico giorno in cui è permesso bere alcolici per strada; solitamente è vietatissimo: puoi farlo solo in minuscoli spazi fuori dal bar (dove vedi la gente ridicolamente ammassata) e ci sono tanti cartelloni a ricordarti le multe salate. Il 27 aprile invece è concesso… e ovviamente il tasso alcolico sale moltissimo col passare delle ore.
Molti bevono in gruppo sulle barche (ovviamente arancioni) che sfilano sui canali: le persone urlano, saltano e ballano, con musica a tutto volume che cerca di coprire quella delle case. Infatti migliaia di barche girano per Amsterdam con gente festante che sfiora i ponti bassi. Ci sono anche crociere organizzate dalle principali compagnie per divertirsi tutta la notte al largo.
Ma la Festa del Re è pure una celebrazione per famiglie: sono organizzate diverse iniziative per bambini tra giochi e attività come gli spettacoli di marionette, oppure possono farsi colorare la faccia; inoltre a Amsterdam attorno al Vondelpark anche i bambini possono vendere i loro giochi! Ogni anno puoi trovare tutto l’elenco preciso delle attività sui siti.
4. Il mio King’s Day a Amsterdam




In realtà il Giorno del Re comincia prima, già la notte precedente con la King’s Night, quando club e discoteche si riempiono per party e musica a palla: nei posti più belli della città si organizzano grandi festival coi migliori DJ per feste indimenticabili. Non sapendolo, devo dire che passeggiando per il centro di Amsterdam non te ne accorgi: ho notato solamente un Dj set in una via e basta.
La mattina del King’s Day la città si sveglia sonnacchiosa… ma si sente che c’è l’atmosfera di un giorno speciale! Tanta gente vestita di arancio fin dalle prime ore, anche se le vie si animano lentamente. Molte attrazioni di Amsterdam sono chiuse il Giorno del Re: rimangono aperti solo i musei principali, ma per mezza giornata. Io ne approfitto per visitare il Rijksmuseum e il Museo Van Gogh, davanti a cui trovo le bancarelle delle pulci improvvisate: immancabili le magliette arancioni e corone di fiori finti.
Verso le 16:00 i tram si fermano; gli unici mezzi per tornare verso la Stazione Centrale sono le metro. Viene fermato pure il traffico: praticamente chiudono tutta la città che viene lasciata alla folla sterminata di persone che si riversa in centro. Si calcola che 2 milioni di abitanti e turisti partecipano al King’s Day di Amsterdam!
4.1 Il Jordaan
Muovendosi a piedi si può ancora girare e raggiungo il Jordaan, uno dei quartieri più belli per godersi la festa; tanta gente va in quella direzione, passando canale dopo canale. Prendo waffle e patatine fritte per entrare nel clima. Verso le 18:00 c’è gente già alticcia che cammina storta, persone di mezza età con cappellini arancioni coi fiori, qualche gambero, ovviamente tantissime parrucche e maglie della nazionale d’Olanda. Praticamente chi non è vestito d’arancio si conta sulle dita della mano; anche io ho comprato la sobria collanina arancio di fiori finti al collo!
Dj set agli angoli delle strade con gente ammassata che balla e beve all’aperto tra le case; non è facile girare nel Jordaan! Si vede anche gente che festeggia in casa, con le finestre spalancate e la musica che inonda la strada; un ragazzo sul ciglio oscilla pietosamente e chiama i passanti! Attirano l’attenzione anche le barche stracolme che sfilano sui canali… Tutti hanno una birra in mano; ogni tanto uno urla e tutti abbassano la testa per passare sotto a un ponte! Prima o poi qualcuno finirà in acqua a causa dell’alcool: certi ponti sono pure molto bassi!
Cerco di passare tra la muraglia umana per addentrarmi; struscio contro la gente ma nessuno fa una piega. Anzi noto ragazze fare cose inspiegabili con un tubo e delle arance… Tutti però bevono allegramente ciò che i chioschi improvvisati vendono; sono dove c’è un assembramento maggiore. Poi improvvisamente arrivo davanti a una sterminata distesa di persone di ogni età che salta e si agita sulle note di un Dj; occupa tutto lo spazio sopra e attorno a un ponte. Passare è impossibile, per cui ordino una birra e mi godo la musica: “Oh oooh… Your sex is on fireeeeeee!!!!!!”
4.2 Nieuwmarkt e Rembrandtplein




Dopo un po’ la curiosità vince: voglio vedere che succede da altre parti. Torno indietro sfiorando una ragazza con addosso un salvagente a forma di papera gialla. Si alza un filo di vento freddo, ma tutti sono vestiti abbastanza leggeri: solo io ho freddo! In qualche angolo sono posizionati orinatoi mobili; il bello del Nord Europa è che rispettano le regole e la gente aspetta il suo turno anche in queste occasioni. Però stasera le lavoratrici della zona rossa sono sbeffeggiate… ma immagino che lavoreranno molto!
Tornato al Waag ho cenato in un ristorante in Piazza Nieuwmarkt, più movimentata del solito. Lo spirito festaiolo si sente! Pure i negozi sono decorati a tema: ovunque magliette, bandiere e palloncini arancio.
Poi ho fatto un giro lungo il canale, arrivando alla Torre della Zecca (Munttoren) e raggiungendo Rembrandtplein (Piazza Rembrandt) dove c’è una statua del pittore che si staglia in alto e sotto tantissime statue che rappresentano la Veglia di Notte, il suo capolavoro; qui le persone possono infilarsi e farsi foto e selfie; oggi col tasso alcolico alto più che mai! Ma le ho fatte anche io!
Pure questa piazza è piena di vita: immagino che tutta la città sia così. Alcuni locali sono totalmente arancio, molti decorati con palloncini. L’atmosfera è vibrante; io ho ammirato il gruppo di amici tutti con lo smoking arancio!
È il momento che decollano i party scatenati nei locali e i super festival; ma non fanno per me e domani il Koninklijk Paleis mi attende presto. Il mio compleanno è agli sgoccioli… così come quello di re Willem-Alexander. Prendo un’ultima birra e penso: “Non avevo mai avuto una festa con milioni di invitati!”
5. Conclusioni




Un carnevale arancione popolarissimo e coinvolgente. Un popolo sempre ligio a rispettare le regole ma pronto ad accogliere persone da tutto il mondo che per un giorno (e una notte) si scatena allegramente. Puoi trovare facce di tutte le sfumature e età che saltano, ballano e bevono assieme… come dovrebbe essere sempre! Ovviamente anche i turisti si mischiano alla folla e fanno la loro parte.
La mattina dopo si sente un forte odore di cannabis (molto più del solito); Amsterdam stessa sembrava in preda ai postumi della sbornia: poca gente in giro, sporcizia ovunque – con tutta la gente che era in giro è ovvio – ma qualcuno comincia a pulire e sistemare con grande impegno. Riassume lo spirito olandese: dopo la festa sfrenata, riprende il suo aplomb composto e quasi imperturbabile (visto da un latino come me). Amsterdam torna ad essere l’eccezionale città che è normalmente, ma non si dimentica la fantastica giornata di ieri. Considerando che fine aprile è pure il momento della fioritura dei tulipani in Olanda, è un’abbinata eccezionale per un viaggio indimenticabile. Te lo consiglio: secondo me è da fare una volta nella vita.
Per organizzarti, cerca le informazioni sul sito ufficiale I Amsterdam per conoscere tutte le iniziative. Potrai sapere che se il 27 Aprile cade di domenica, tutta la festa si sposta al 26.
Spero di essere riuscito a trasmettere le sensazioni e le emozioni di quella giornata unica e avrai voglia di viverla tu stesso in prima persona. Se ti è piaciuto l’articolo condividilo, invece se hai qualche domanda scrivila nei commenti. Segui già i miei social? 😉
Ecco altre foto dell’evento:































































































