Se parliamo di Ravenna, di Instagram e di foto la prima cosa che viene in mente sono le immagini dei meravigliosi mosaici di Ravenna, sia quelli paleocristiani Patrimonio Unesco sia quelli più recenti; difatti Ravenna è la città del mosaico! Ma non c’è solo questo da vedere a Ravenna in Emilia Romagna: è una vera e propria città d’arte a tutti gli effetti. Dai resti della città romana alle chiese medievali, dai luoghi danteschi fino alla street art contemporanea, l’arte è protagonista a Ravenna. E quindi ti ispira naturalmente foto stupende da scattare tra le vie tranquille. Insomma è una città fantastica!
Dopo Milano, Genova, Firenze, Verona e Venezia e le Cinque Terre , ti parlo delle 15 cose da fotografare a Ravenna e poi condividere sui social come Instagram.
Ravenna instagram
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Basilica di San Vitale
I meravigliosi mosaici di San Vitale La Basilica di San Vitale è il gioiello di Ravenna: assolutamente da vedere in città. E quindi da fotografare e pubblicare su Instagram. Testimonia una pagina della storia d’Italia; per un attimo sembra ritornare la gloria dell’Impero Romano: i maestosi mosaici catturano il momento della riconquista bizantina, con l’imperatore Giustiniano e la moglie Teodora raffigurati in tutta la loro potenza. Sembra tornata pure la raffinatezza dell’arte romana…
Però San Vitale è difficile da fotografare: per l’oro che diffonde la luce, per le forme ondulate dell’abside e delle altissime volte, per il fatto che i mosaici sono ovunque! Io consiglio lo scatto all’abside col giovane Cristo (sbarbato) assiso sul globo oppure la coloratissima volta, con al centro l’Agnello di Dio e attorno i medaglioni dei santi; altra foto da fare è alla volta centrale e le esedre con gli affreschi barocchi. Comunque lasciati ispirare e non accontentarti dell’esterno.foto instagrammabili ravenna
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Mausoleo di Galla Placidia
Il cielo stellato del mausoleo di Galla Placidia A pochi passi da San Vitale c’è il Mausoleo di Galla Placidia, che sembra una piccola casa in mattoni dall’esterno, con torretta quadrata che svetta. In realtà il pavimento era più basso di come è oggi e faceva parte di un grande complesso, poi perso nei secoli. Ma il Mausoleo di Galla Placidia è il monumento paleocristiano più antico di Ravenna, del V secolo. Galla Placidia fu un personaggio importantissimo: perciò la sua tomba è fantastica! Fortunatamente i mosaici interni sono giunti a noi integri; tra decorazioni vegetali e geometriche, santi e apostoli, il fulcro è la grande croce dorata al centro della volta, simbolo della visione divina; però resta indimenticabile il cielo stellato sopra la testa: questa è la foto iconica di Ravenna!
Notevoli anche le due colombe che bevono sull’arco, diventate un simbolo della città.cosa fotografare ravenna
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Piazza del Popolo
Vista di Piazza del Popolo Il cuore di Ravenna è Piazza del Popolo, fulcro della vita cittadina: è qui ad esempio che allestiscono l’albero di Natale e viene celebrato il Capodanno. La piazza è frutto della breve ma prolifica dominazione veneziana a fine Quattrocento: la crearono ex novo interrando un fiume; al di sopra edificarono il Palazzetto Veneziano e il Palazzo Comunale (Palazzo Merlato) collegati da un arco, che ancora caratterizzano la piazza; poco avanti le due colonne tipiche delle città della Serenissima, con le statue di San Vitale e Sant’Apollinare. Sotto l’arco esercitati nella street photography! Osserva anche gli stupendi affreschi cinquecenteschi nel passaggio sotto il Palazzo Merlato.
Però la vista super fotografata è quella verso l’ex sede della Banca Nazionale del Lavoro, con la Torre dell’Orologio e campane che svetta; fu costruita dall’architetto Camillo Morigia, lo stesso della vicina Tomba di Dante.fotografare ravenna
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Dante di Kobra
Il coloratissimo Dante di Kobra Come detto, Ravenna copre tutte le epoche dell’arte, fino a quella contemporanea. Anzi, Ravenna è una delle capitali della street art! Trovi opere ovunque e di molti artisti importanti, ma senza dubbio il capolavoro della street art ravennate è il Dante di Kobra, sul muro all’angolo tra via Pasolini e via Zirardini. Il coloratissimo graffito del celebre artista brasiliano Eduardo Kobra sta diventando il simbolo della città, tanto da comparire sul cartello dell’uscita in autostrada (e non solo). Un selfie o una foto del murales è una delle foto da scattare a Ravenna e da pubblicare su Instagram: l’ho fatto anche io!
Peraltro per le dimensioni è inedito: di solito Kobra dipinge interi lati di palazzi; infatti ha pure “esondato”, uscendo dal piccolo quadrato che gli era stato affidato.ravenna instagram
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Tomba di Dante
L’interno della Tomba di Dante Ravenna è celebre anche perché conserva il corpo di Dante Alighieri da 700 anni tondi tondi. Infatti il Sommo Poeta visse gli ultimi anni della sua vita a Ravenna e si ammalò proprio per un impegno come ambasciatore tornando da Venezia. Le sue spoglie hanno avuto una vicenda travagliata (tentarono più volte di rubarle!), ma Ravenna le ha sempre custodite, nascondendole; ad esempio c’è una targa nel giardino dove furono interrate, chiuse in una cassa di legno sotto al Quadrarco di Braccioforte. Dal Settecento Dante riposa in un grazioso tempietto neoclassico, candido e semplice, dove all’interno trovi il bassorilievo di Pietro Lombardo del 1483 con Dante pensoso. È bello anche da fotografare, ma meglio ancora l’esterno con le persone che osservano in silenzio il tempietto o la prospettiva da via Dante Alighieri coi palazzi ai lati e la Tomba di Dante sul fondo.
instagram ravenna
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Cripta della Basilica di San Francesco
La cripta sommersa della Basilica di San Francesco Una chicca di Ravenna da pubblicare su Instagram: è la cripta della Basilica di San Francesco. Si trova sotto l’altare di questa antica chiesa, giusto accanto alla Tomba di Dante. Qui fu celebrato il funerale del Sommo Poeta e i frati francescani del convento conservarono il corpo, nascondendolo quando necessario. La chiesa compatta e possente in stile romanico che ammiri ora sorge su un’antica chiesa paleocristiana; la vista frontale dalla piazza è una delle foto instagrammabili di Ravenna. L’interno presenta un mix di stili, visto che trovi anche sarcofagi romani (come sull’altare) e cappelle barocche. Ma il tesoro è proprio sotto: la cripta dove riposa il vescovo Neone con splendide colonnine che sorreggono le volte a crociera e stupendi mosaici, geometrici e con scritte. Essendo sotto il livello del mare, la cripta è sommersa d’acqua e vedi pesci rossi che nuotano! Foto unica da fare a Ravenna.
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Mausoleo di Teodorico
Il Mausoleo di Teodorico nel parco Ravenna fu l’ultima capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Quando cadde, gli Ostrogoti instaurarono il loro regno; ma non erano affatto barbari, anzi ammiravano l’arte e la cultura romana! Lo dimostra il Mausoleo di Teodorico, capolavoro d’architettura del VI secolo tutto costruito in pietra bianca d’Aurisina (estratta vicino a Trieste). Ha pianta centrale e base decagonale e si ispira ai grandi mausolei romani: del resto Teodorico crebbe a Costantinopoli immerso nella cultura latina. Quindi contrasta con tutti gli altri monumenti di Ravenna costruiti in mattoni; pensa che la lastra circolare di quasi 11 metri di diametro è in un blocco unico: non si sa ancora come l’abbiano issata! La vasca di marmo rosso ha conservato per poco il corpo del re, poi rimosso dai Bizantini. Qui è da fotografare l’esterno, immerso nel parco verde: una vista splendida di Ravenna.
foto instagrammabili ravenna -
Sant’Apollinare in Classe
Il mosaico absidale della basilica di Sant’Apollinare in Classe I capolavori paleocristiani di Ravenna Patrimonio Unesco sono ben 8. Sette sono nel centro cittadino, mentre uno si trova fuori da Ravenna: è la basilica di Sant’Apollinare in Classe, costruita dove c’era il porto dell’Impero Romano che controllava da qui tutta la sfera orientale; infatti “classis” in latino significa flotta. Ora resta una scarna area archeologica: pure il mare si è allontanato di qualche chilometro! Ma è rimasta anche questa grande basilica consacrata nel 549, che nonostante le spoliazioni rimane una meraviglia. È dedicata al proto-vescovo Apollinare, che campeggia al centro del grande mosaico del catino absidale: incanta il colore verde che domina! Poi c’è il cielo dorato, la grande croce, Elia e Mosé e 12 pecore (che rappresentano gli apostoli). Questa è la foto da pubblicare su Instagram! Molti scattano anche alla statua di Augusto posta davanti alla basilica.
foto da fare a ravenna
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Pialassa della Baiona
La Pialassa della Baiona al tramonto (foto IG @nigelgizek) Sempre appena fuori da Ravenna, ma stavolta verso nord c’è un altro luogo molto affascinante e caratteristico: la Pialassa della Baiona. Eh… come si chiama? Le pialasse (o piallasse) sono vaste distese d’acqua salmastra collegate al mare; solo durante la bassa marea riescono a defluire nel mare: perciò il termine pialassa (di origine veneziana), perché il mare prende e lascia! Questa è senza dubbio la più famosa; è un’area naturale con un percorso di 3km che si stende dalla Marina Romea alla Pineta di San Vitale. Su questa passeggiata puoi ammirare tanti capanni da caccia e pesca abbandonati; in uno di questi si rifugiò Giuseppe Garibaldi nel 1849! Ma gli amanti della fotografia la amano per i tramonti spettacolari che regala, soprattutto d’estate.
Luogo simile e non lontano è la diga foranea di Marina di Ravenna: un capanno al tramonto è un’altra classica foto.foto instagram ravenna
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Altri mosaici paleocristiani di Ravenna
Mosaico del Battistero degli Ariani Abbiamo visto alcuni mosaici paleocristiani di Ravenna, veri capolavori; ma la città ne conserva altri, che trovi in ogni libro di storia dell’arte. Sto parlando della basilica di Sant’Apollinare Nuovo col lunghissimo ciclo di mosaici sulla navata: una processione di santi e martiri e al di sopra scene della vita di Cristo. Data l’altezza da terra, non sono semplici da fotografare; meglio quelli della Cappella Arcivescovile (o di Sant’Andrea) col vestibolo pieno di uccelli colorati e il monogramma di Cristo retto da quattro angeli nella volta. Ancora meglio i mosaici dei due battisteri: nel Battistero Neoniano (o degli Ortodossi) domina il blu della processione degli apostoli con il battesimo di Cristo al centro; il Battistero degli Ariani ha gli stessi soggetti, ma in un oro abbagliante. Essendo concentrici, i battisteri sono foto perfette da pubblicare su Instagram!
foto patrimonio unesco ravenna
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Street art di Ravenna
Dante sott’acqua di BLUB tra le vie di Ravenna Non solo il Dante di Kobra, Ravenna è una capitale della street art. In centro e in periferia, murales e graffiti si integrano perfettamente tra le vie; anzi, devi scrutare con attenzione per trovare le opere! Nel centro storico sono piccole e abbelliscono muri, angoli o gli sportelli dei contatori, senza intaccare i palazzi storici e il fascino tranquillo di Ravenna. Insomma è una caccia al tesoro scovare le 40 opere di Invader, gli omini stilizzati di Exit/Enter o la trentina di personaggi sommersi di BLUB.
Invece in periferia la street art è protagonista di un processo di rigenerazione urbana, anche grazie al Festival Subsidenze che dal 2014 ha portato 80 artisti italiani e internazionali come Millo, Ericailcane, Pixel Pancho (e molti altri). In via Gulli un complesso popolare è stato ribattezzato “Cittadella della street art“! Opta anche per la street photography: il contrasto con le persone può essere vincente!ravenna instagram
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La Darsena
Il Dante di lamiera alla Darsena Pop Up La Darsena di Ravenna è la zona dove si annidano più opere di street art. Tra via Grado, via Trieste e via Gulli ne puoi scovare tantissime. Ma questo quartiere è molto di più: infatti lungo il Canale Candiano, tra industrie abbandonate e palazzine anni ’70 è in corso un processo di valorizzazione, capeggiato dalla nuova passerella in legno lungo il canale con citazioni poetiche da leggere. Poi trovi locali molto alla moda tra i giovani come la Darsena PopUp: qui mangi (alla grande) e bevi tra container industriali abbelliti da sedie coloratissime, una spiaggia e persino un volto gigante di Dante creato con ferraglia di scarto. Insomma un contrasto unico e da vedere!
Inoltre d’estate puoi ammirare un fantastico tramonto sul canale: ci arrivi in un attimo dal centro prendendo il sottopasso della stazione. -
Santa Maria in Porto
Facciata di Santa Maria in Porto Abbiamo parlato tanto delle chiese paleocristiane, ma Ravenna ha anche chiese più moderne… che hanno solo 500 anni! Il Duomo rientra tra queste, visto che fu riedificato nel Settecento; lo scorcio con la facciata, il campanile e il Battistero Neoniano è una foto da scattare a Ravenna.
Però secondo me la chiesa più interessante è Santa Maria in Porto. Non per l’interno barocco o perché conserva la sacra immagine della Madonna Greca, bassorilievo bizantino del V secolo arrivato (non si sa come) nel 1100 a Ravenna; infatti l’immagine super instagrammabile di Ravenna è la possente facciata barocca bianca realizzata sempre da Morigia, fantastica se inquadrata tra i palazzi della frontale via Cerchio.
A fianco c’è il Museo MAR (Museo d’Arte di Ravenna) con opere che vanno da Vasari a Klimt a Bansky! Ma vai sul retro nei giardini e fotografa la Loggetta Lombardesca rinascimentale di Tullio Lombardo.immagini di ravenna
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I mosaici moderni di Ravenna
Dettaglio di un mosaico di Luca Barberini (da terminare) Come detto, Ravenna è la città del mosaico: conserva tanti capolavori antichi, ma anche moderni! Ad esempio il già citato Museo MAR ha mosaici contemporanei; ma c’è l’apposito Museo TAMO che spiega la storia dell’arte del mosaico e molto affascinante la Domus dei Tappeti di Pietra con 14 meravigliosi mosaici pavimentali del V secolo.
Insomma a Ravenna il mosaico è ovunque: pure le insegne delle vie hanno i mosaici (e lo trovo fantastico!) e vedi diversi negozi che vendono mosaici… e la loro facciata è altrettanto in mosaico!
Una delle esperienze da fare a Ravenna è proprio visitare un laboratorio di mosaico come KOKO mosaico dove puoi vedere all’opera mani sapienti che continuano a creare questi capolavori: Arianna copia quelli antichi o lavora su commissione, Luca Barberini è un artista e crea meraviglie opera del suo genio composte da queste piccole pietre e vetri! -
I campanili cilindrici
L’alto campanile di Sant’Apollinare Nuovo L’ultima delle foto instagrammabili di Ravenna è quella ai campanili cilindrici in mattoni, praticamente unici nel loro genere. Inizialmente non ci fai caso, ma è proprio una caratteristica della città: me ne sono accorto visitando la basilica di Sant’Apollinare Nuovo con il campanile del IX-X secolo che svetta altissimo sulla destra; bella la foto mettendolo a contrasto con le palme che crescono davanti.
Il campanile più antico è quello di Sant’Apollinare in Classe, costruito nel IX secolo; qui osservi bene che salendo di un piano le finestre cambiano: da monofore diventano bifore al piano successivo e infine trifore, per essere sempre più leggere.
Anche il campanile del Duomo è cilindrico e in mattoni, del X secolo; col Battistero Neoniano è ciò che è rimasto dell’antica basilica.
Questi sono i dettagli tipici da fotografare a Ravenna!
Spero che i miei consigli ti siano utili. Ora che conosci i 15 posti da fotografare a Ravenna e postare su Instagram non ti resta che andare a visitare la città e metterti alla prova. Mi raccomando però, non fare foto più belle delle mie 😉
Se avessi bisogno di consigli ti lascio il mio articolo su cosa vedere a Ravenna e un itinerario a Ravenna e dintorni.
Fammi sapere se ci sono altri posti che meriterebbero una foto lasciando un commento e seguimi sui miei canali social.
cosa visitare a ravenna
Fotografias incríveis da arte e a história sempre bem representada em seus textos. Parabéns!!
Muito Obrigado! Ravenna é tao cheia de arte maravilhosa… tao velha que é incrivel! Mas sobre tudo è una cidade tranquila e linda: um prazer pra visitar!