Giro nelle valli bergamasche in bicicletta

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Io amo visitare i posti camminando su e giù, instancabilmente: però a volte è bello cambiare e vedere il mondo da altre prospettive. Il mezzo che consente al meglio di immergersi nei luoghi è senza dubbio la bicicletta, soprattutto se si vuole vivere la campagna coprendo discrete distanze, ma essere sempre pronto a fermarsi per una foto, visitare qualcosa, contemplare la bellezza o semplicemente una pausa.
Ho avuto la fortuna di partecipare al tour #InBici #InLombardia. L’obiettivo era un giro in bicicletta in provincia di Bergamo alla scoperta delle valli bergamasche. Ti racconto quella esperienza: uno stupendo weekend a pedalare tra Val Seriana e Val Brembana.

  1. Clusone
  2. Val Seriana
  3. Selvino
  4. Val Brembana
  5. San Pellegrino Terme

Visitare la Val Seriana

1. Clusone

Cosa vedere a Clusone? La Torre dell'Orologio Astronomico e il Palazzo Comunale
La Torre dell’Orologio e il Palazzo Comunale, simbolo di Clusone

Clusone è il paese principale dell’alta Val Seriana, facilmente raggiungibile in auto sia da Bergamo sia dal Lago d’Iseo. Grazie a una moderna strada che passa fuori dal centro, il traffico non interessa il paese; quindi appare in tutta la sua bellezza e tranquillità, come in un sonno secolare che conserva i dipinti rinascimentali sulle pareti degli edifici e la vita agreste nei dintorni.
Purtroppo la vecchia strada è ormai costellata da edifici moderni e un orrendo centro commerciale. Ma imboccando le stradine che risalgono la collina dove nasce il borgo si entra in un mondo pittoresco: strade fatte di sampietrini (sempre affascinanti), case colorate con balconi curati e rifiniture in ferro e legno, fiori per decorarle, insegne che sembrano appena uscite dalla macchina del tempo…

1.1 Cosa vedere a Clusone

Danza Macabra dipinta sull'Oratorio dei Disciplini di Clusone in Val Seriana
La Danza Macabra raffigurata sulla parete esterna dell’Oratorio dei Disciplini di Clusone

Senza dubbio, il cuore del paese è la Piazza dell’Orologio con la meravigliosa Torre dell’Orologio Astronomico; realizzato e disegnato da Pietro Fanzago, indica ancora con precisione i movimenti degli astri, della Terra, del sole e della luna. A fianco trovi il Palazzo Comunale, anch’esso stupendamente dipinto, che puoi ammirare godendoti un drink nel bar coi tavolini nella piazza. Ma non finisce qui! L’altra grande meraviglia di Clusone è poco più in su, il dipinto della Danza Macabra; decora una parete esterna (e quindi visibile gratuitamente) dell’Oratorio dei Disciplini. Accanto ammiri la basilica di Santa Maria Assunta, col bel portico e vista meravigliosa sulle montagne. Altro punto da non perdere è la chiesa di Sant’Anna con imponente affresco sulla facciata raffigurante San Cristoforo.

1.2 La campagna attorno a Clusone

Casa-fattoria a Clusone, vista nel giro in bicicletta nelle valli bergamasche
Una meravigliosa casa-fattoria nella campagna di Clusone

La bellezza di Clusone è anche l’anima contadina ancora ben viva; la noti dai campi lungo la strada principale (perfetto sfondo per il desktop!) o ancor meglio dalle fattorie sparse nella campagna. In bicicletta si raggiungono con facilità; con poche pedalate puoi sbirciare dentro un mondo agreste fatto di prati per il pascolo, di odori e profumi e soprattutto di un silenzio in cui volano…solo le mosche! La tranquillità regna sotto al sole: ogni pietra sembra al posto giusto e gli animali ti osservano placidi; sei circondato dalle colline verdeggianti ed in fondo la Presolana guarda tutto dall’alto. Parte bene il giro nelle valli bergamasche in bicicletta!

1.3 Aperitivo e cena a Clusone

Salame al cioccolato, dessert dell'Hotel Ambra dove mangiare a Clusone
Il dessert dell’Hotel Ambra di Clusone: salame al cioccolato delizioso

Pedalare in mezzo ai prati sfiorando vecchie case in pietra è davvero molto piacevole, ma alla fine mette appetito. Per questo torniamo nel borgo per un caldo aperitivo di prodotti locali: formaggi e salumi, accompagnati da marmellata e miele con un ottimo spritz al Ristorante Della Torre. Non sarà Milano, ma è fantastico ugualmente.
Poco dopo andiamo a cena all’Hotel Ambra. Anche qui è un tripudio di bontà che si sciolgono in bocca; poi trovare l’atmosfera molto familiare mi fa sempre piacere. Antipasto, cappellacci al ragù, brasato… Le portate si susseguono: non vorrei più alzarmi dal tavolo! Gran finale con il salame al cioccolato e le meringhe con il caffè! Credo che domani rotolerò… per fortuna che la camera è al piano di sopra 😉

Cosa vedere a Clusone

2. Val Seriana

Giuseppe Guerini pedala sulla Ciclabile della Val Seriana con InLombardia
Il gruppo di InLombardia sulla ciclovia della Val Seriana col campione Giuseppe Guerini

Partiamo dalla Val Seriana per scoprire le valli bergamasche in bicicletta. La ciclabile della Val Seriana congiunge Clusone ad Alzano Lombardo, vicino a Bergamo; in parte ricalca le tracce della vecchia ferrovia dismessa nel 1967 e scorre accanto al fiume Serio; perciò ci sono numerosi ponti da attraversare che spezzettano il tragitto, ma regalano belle viste.
Lasciando Clusone e la Presolana alle nostre spalle, raggiungiamo la strada principale per imboccare la ciclovia; qui troviamo il campione di ciclismo Giuseppe Guerini che oggi InLombardia ha invitato a pedalare con noi. La ciclabile della Val Seriana entra in un bosco sfiorando due fattorie e scende dolcemente in discesa; si evitano quindi i tortuosi tornanti che fanno le auto. Qui c’è un punto bellissimo: passi tra una casa nella natura ed una staccionata dove vacche e bellissimi cavalli pascolano e mangiano a pochi metri; il profumo non è eccezionale, ma viva la natura!

2.1 Pedalando sulla Ciclabile della Val Seriana

Giro in bici a Bergamo? Pedala sulla Ciclabile della Val Seriana
Il fiume Serio presso il Coston Beach

Giungendo a Ponte Nossa finalmente vediamo il fiume Serio, che qui scorre placido e passa sotto un vecchio ponte in pietra a due arcate che contraddistingue il paese; pescatori si danno da fare nel fiume con stivali alti. Noi restiamo sulla riva sinistra e continuiamo in piano passando accanto al centro sportivo ed a un bar dove si può fare una sosta. Nonostante la vecchia statale a fianco, secondo me siamo nel punto più bello del percorso: la pista ciclabile è piatta, molto ampia e in asfalto, con aree di sosta e giochi per bambini; accanto vedi scorrere il fiume azzurro tra le rocce. In fondo davanti ecco il Costone, imponente monte spelacchiato; cambia colore a seconda della luce e sembra apparentemente sbarrare la strada. Invece un ponte porta la statale sull’altra sponda, mentre noi continuiamo passando accanto al Coston Beach, mitico per i Bergamaschi grazie alla canzone del Bepi. Qui vedi una roccia dipinta come un’enorme anatra, mentre nell’ansa del fiume il cemento ricorda decenni passati con politiche ecologiche inesistenti. Era lecito pure costruire nel fiume!

Il punto centrale della ciclabile

Il fiume Serio visto dalla ciclabile della Val Seriana in bicicletta
Bellissima vista da un ponte con l’acqua del Serio che raggiunge tutte le sfumature del verde

Continuando il percorso torna nel bosco, col fiume Serio che riecheggia sulla sinistra. Pedalare sullo sterrato non è difficile, ma se ha piovuto nei giorni precedenti devi fare lo slalom tra le pozzanghere. Qui c’è poco da vedere: procediamo veloci; merita solo una casa sulla destra che pare trapiantata dal Trentino con balconi in legno; di certo chi ci abita non ama la compagnia!
Superando Mele e raggiungendo Colzate incontri i due punti più critici: prima la ciclovia si interrompe all’improvviso perché c’è una strada all’altezza di un ponte sul fiume; perciò bisogna fare lo zigzag tra le sbarre che chiudono il passaggio. Poi entrando in paese, la ciclabile diventa una strada normale: percorri una rotonda e devi imboccare il sottopassaggio del ponte per passare sull’altra sponda; peccato che sia strettissimo e se trovi un pedone devi fermarti. È praticamente impossibile non smontare dalla bicicletta, sembra una prova olimpica della gara di mountain bike!!! Qui certamente potrebbero trovare un percorso alternativo. Anche perché dopo un breve tratto nel bosco, la ciclabile cambia di nuovo sponda! La curva peraltro è stretta e abbastanza pericolosa, visto che le foglie e l’umido rendono scivoloso il legno del ponte; però la vista da qui è una delle migliori della valle.

Il tratto finale della ciclabile

Veronica di LifeinTravel sulla ciclovia della val Seriana in bici vicino Bergamo
Veronica di LifeinTravel nella parte finale della ciclovia della val Seriana

Costeggiamo l’abitato di Vertova, passando poi sotto al ponte della statale per seguire l’ansa del Serio; qui la ciclovia è un po’ stretta e sterrata, ma quasi piana. Dopo freniamo per un’altra curva stretta ed oltrepassare di nuovo il fiume: siamo al Parco Buschina a Fiorano al Serio, posto perfetto per fare una sosta visto che è attrezzato per i ciclisti. Dopo un altro ponte su un canale industriale, entriamo in paese: bisogna percorrere un bel pezzo di strada normale (o marciapiede), passando accanto al cimitero, poi via Fratelli Damiani e via Salici; a seguire ritroviamo la ciclabile, che conduce all’ennesimo attraversamento del Serio a Gazzaniga.
Una piccola zona industriale tranquilla e la ciclabile immersa nel verde raggiunge Albino, sfiorando un centro ippico con meravigliosi cavalli. Anche questa zona è molto bella e si pedala tranquilli fino alla stazione di Albino. Da qui la ciclabile procede fino ad Alzano, passando su un paio di splendidi ponti romanici e lambendo delle piccole cascate; noi però prendiamo attraversiamo il paese e pedalando in salita. Un po’ di fatica, dopo tanta discesa, ma la destinazione è vicina; ecco comparire la funivia in fondo alla strada!

 

3. Selvino

Case curate di Selvino, paese dallo stile montano nei dintorni di Bergamo
Scorcio delle case curate di Selvino

5 minuti sospesi nel vuoto in funivia sopra le montagne bergamasche e siamo a Selvino. La prospettiva cambia: la Val Seriana appare piccola e distante; pure il clima è sensibilmente più fresco! È un paese a cavallo delle due valli e può essere raggiunto anche con una strada con ben 28 tornanti, ognuno dedicato (in occasione del passaggio del Giro d’Italia) a un ciclista bergamasco: c’è quello di Savoldelli, quello di Ivan Gotti.… e infine del mitico Gimondi! Attenti però a guardare la strada e non al nome del ciclista!
Selvino è molto graziosa e sembra provenire da un’altra latitudine: pietre a vista, grandi balconi in legno, moltissimi fiori, strade tranquillissime e pulite… Insomma sembra più di stare in Svizzera che in provincia di Bergamo!

3.1 Pranzo a Selvino

Al Ristorante Il Giardino di Selvino ho mangiato la cucina tipica bergamasca
Il delizioso piatto unico con tortelli, polenta e scaloppine ai funghi.

Visto che è già ora di mangiare ci fermiamo a pranzo al Ristorante Il Giardino, vicino alla funivia. Dobbiamo fare il pieno di energie, ma senza appesantirci; per questo ordino un piatto unico con un mix di cucina tipica bergamasca: tortelli al burro, salvia e noci, polenta morbida e scaloppine ai funghi; ho ancora in mente il gusto, che bontà! Il pezzo forte arriva però dopo, con il dolce: per distacco il miglior tiramisù della mia vita, con una crema soffice che quasi volava e si scioglieva in bocca! Ne avrei mangiati 2… o 3! Anzi, 4!!!! Merita il viaggio a Selvino solo per quello! Ho fatto i miei complimenti allo staff.

3.2 Il Selvino Adventure Park

Discesa sulla tirolese del Selvino Adventure Park vicino a Bergamo
La fantastica discesa sulla tirolese del Selvino Adventure Park

In mezzo a Selvino c’è una vecchia seggiovia, malinconica. La pista da sci è una sola e ricorda i bei tempi andati, visto che oramai nevica pochissimo; ma chissà quanti bambini hanno messo gli sci per la prima volta qui. Ci sono i cannoni spara-neve, quindi funziona ancora. Prendiamo anche noi la seggiovia, sui prati verdissimi; in cima ci aspetta il Selvino Adventure Park, emozionante parco avventura sospeso dove mettere alla prova adrenalina e coraggio (soprattutto per chi soffre di vertigini come me). È per tutte le età: trovi percorsi per bambini e quelli più alti e complessi per adulti. Indossi l’imbragatura, caschetto e moschettone e vai! Su e giù da scale in corda, percorsi sospesi, tunnel… fino alla meravigliosa tirolese che ti fa scivolare nel vuoto a grande velocità. Attento: non mettere le mani sul carrello ma sotto! A volte è bello tornare bambini (anche se per poche ore).

3.3 Relax, cena e notte a Selvino

Weekend romantico vicino a Bergamo? A Selvino c'è l'Hotel T'Ami
La stanza della cromoterapia della SPA dell’Hotel T’Ami

Tornati in paese, abbiamo bisogno di tranquillità: il posto perfetto per il relax è l’Hotel T’Ami e la sua fantastica SPA! Piccola, ma non manca nulla. Cominciamo con una doccia calda per lavare le scorie, prima di entrare nella sauna e nel bagno turco; poi è il turno della “cascata del mulino“, copia in scala ridotta di un mulino in legno che ti fa giungere getti caldi e freddi: da provare! Sorseggiando un drink nelle pause, puoi sederti sulle sdraio nella zona relax con luci soffuse che cambiano colore (quelli fighi la chiamano cromoterapia!). Gran finale: la vasca idromassaggio con essenze di montagna da spargere, che ribolle e ti coccola per 20 minuti e ti fa dimenticare tutto e tutti! Meraviglioso! È perfetto soprattutto per coppie che vogliono godersi intimità e complicità all’insegna del benessere in una giornata romantica e indimenticabile. Peraltro pure la cena può essere romantica: salumi e formaggi locali, casoncelli bergamaschi fatti in casa e involtini di carne e polenta.
Peccato che io sono solo, per cui mi avvio a riposare. Mi aspetta lo splendido B&B Il Ghiro, con due sole stanze ma che riescono a far sentire gli ospiti a casa per tutte le comodità e la gentilezza della famiglia che lo gestisce.

Visitare la Valle Brembana

4. Val Brembana

Galleria della ciclovia della Val Brembana, uno dei giri in bici vicino Bergamo
Affascinante galleria della ciclovia della Val Brembana

Scoprire la Val Brembana non è semplice: si rischia di essere abbagliati dalla bellezza di San Pellegrino Terme e non vedere le altre meraviglie disseminate lungo la valle. Il miglior modo per ammirarle è partire dall’alto – da Piazza Brembana e scendere. La ciclabile è molto bella e sfrutta il tracciato della vecchia ferrovia, gallerie comprese, che danno grandissimo fascino a tutto il percorso. A differenza della Val Seriana, è praticamente tutta sulla riva sinistra del fiume Brembo; quindi è scorrevolissima e piacevole, con la natura rigogliosa che ti circonda pedalando. Unica pecca (piccola) qualche increspatura dell’asfalto ogni tanto, ma facilmente superabile con la bicicletta.

4.1 Pedalare sulla ciclabile della Valle Brembana

Ciclovia della Val Brembana: il Ponte delle Capre a Lenna
Il Ponte delle Capre sul fiume Brembo a Lenna

Il tracciato della ciclabile della Valle Brembana incontra subito un paio di gallerie, molto affascinanti anche da fotografare; sono molto umide e con uno sbalzo termico considerevole (soprattutto col bel tempo): niente di impossibile comunque! Procedendo a sud di Lenna bisogna oltrepassare l’arcuato ed antico Ponte delle Capre, che regala una bella vista sul fiume Brembo. Poco oltre scorgi una vecchia casa costruita sotto un enorme masso erratico sporgente; mostra tutti i segni del tempo, ma l’orto di fronte dice che non è abbandonata; anzi, abbiamo chiacchierato col vecchio proprietario che ci ha raccontato che vive altrove. Però vedere il tetto sporgere sotto la roccia fa un certo effetto!

4.2 L’Agriturismo Ferdy

Cavalli all'Agriturismo Ferdy, posto bello in Val Brembana
I cavalli che ti accolgono all’Agriturismo Ferdy

Sempre a Lenna scendendo trovi l’Agriturismo Ferdy, un piccolo paradiso; vedi una casa in muratura con una bellissima vite che si arrampica ed alcuni pony e cavalli che brucano l’erba e ci accolgono pacifici; più avanti compare l’agriturismo vero e proprio dove è possibile assaggiare i prodotti tipici della tradizione bergamasca. Oltre alla scuderia di cavalli dove si possono prendere lezioni, fiore all’occhiello dell’agriturismo è la SPA: una chicca in stile rustico, ma curato in ogni particolare; è pronta a rilassare e coccolare i suoi ospiti, specialmente le coppie. Qui tutto è orgogliosamente a chilometro 0: persino le pietre usate per costruire non sono casuali, ma dei dintorni. Perciò è visitatissimo dagli stranieri; poi ultimamente anche Chiara Ferragni e Sofia Goggia l’hanno reso ancora più celebre.

Degustazione di salumi e formaggi

All'Agriturismo Ferdy in ValBrembana puoi degustare salumi e formaggi
Salumi e formaggi della degustazione all’Agriturismo Ferdy

Il proprietario spiega con molto orgoglio che ha voluto conservare e tramandare la cultura contadina di una volta, proteggendo la biodiversità e i capi di bestiame a rischio estinzione come la vacca e la capra orobica; infatti negli ultimi decenni sono stati preferiti animali che producono più latte, ma così facendo quasi ovunque è sparita la specificità territoriale! Lui vuole proteggere questo tesoro. Anche nella produzione dei formaggi si rifiuta di utilizzare enzimi comprati (come fanno molti) per lasciar fare solo alla natura e avere i prodotti come una volta. Un processo prezioso, sia perché richiede più tempo sia perché produce meno; ma certamente con qualità più alta. Lo confermo visto che ho avuto la fortuna di fare una degustazione di salumi e formaggi; ho assaggiato tre tipi di formaggio con acidità differente: strachì (stracchino), robiöla (robiola) e formaggella sono ottimi, così come i salumi.

4.3 Cornello dei Tasso

Cornello dei Tasso, uno dei borghi più belli d'Italia
Il gruppo a Cornello dei Tasso, sulla via coperta dove si svolgeva il mercato

Torniamo a pedalare: prossima tappa il borgo di Cornello dei Tasso, uno dei borghi più belli d’Italia; lo raggiungi dopo una salita e qualche tornante: per fortuna ho la bicicletta elettrica! Al bivio le auto rimangono nel parcheggio, noi continuiamo lungo il sentiero che porta nel borgo, passando sotto l’arco.
Si chiama così perché costruito su un colle (corno) e vi abitavano i Tasso, una famiglia divenuta celebre per lo scrittore Torquato (che probabilmente non visse mai qui). Inoltre i Tasso inventarono il moderno sistema postale; crearono staffette lungo le strade che permettevano di cambiare il cavallo e averlo sempre fresco; quindi comunicazione più rapida. La famiglia divenne specialista nella posta e fu al servizio prima della Repubblica di Venezia, poi Milano, il papa, Napoli e persino l’imperatore; per i preziosi servigi quest’ultimo concesse l’utilizzo dell’aquila imperiale nello stemma di famiglia, che puoi vedere ancora su due muri del borgo.

Visita di Cornello dei Tasso

Cornello dei Tasso in Val Brembana è uno dei borghi più belli d'Italia
Un palazzo del borgo di Cornello dei Tasso con lo stemma affrescato

Entrando a Cornello dei Tasso fai un salto indietro al Medioevo, quando qui passava l’antica via mercatorum che portava ai Grigioni in Svizzera. Cornello era il primo posto dove fare mercato dopo Bergamo; perciò la via coperta ora deserta va immaginata caoticamente piena di mercanti e merci. Particolarità del borgo: la costruzione su tre livelli; in quello più basso c’era il mercato, in quello intermedio le abitazioni e in cima la chiesa con campanile pendente. Perciò è meglio girarlo a piedi, addentrandosi tra i vicoli in pietra e ammirando ogni angolo. Purtroppo l’imponente palazzo dei Tasso fu abbattuto tempo fa, ma puoi conoscere la storia della famiglia e della posta nel museo; è conservato anche un corno che annunciava l’arrivo del corriere: è tuttora il simbolo delle poste! Ad ogni modo ogni pietra, ogni arco, ogni casa ben tenuta disegnano un piccolo mondo antico che sembra uscito da una fiaba.

4.4 La parte finale della ciclabile

Ciclisti sulla ciclabile della Val Brembana nella natura
In azione sulla ciclabile della Val Brembana immersa nella natura

Proseguiamo. Le discese in bici sono come le feste di compleanno da bambino: sempre molto divertenti, ma finiscono presto. Torniamo lungo il corso del fiume, anche se in posizione più rialzata. Passiamo Oneta, frazione dove c’è la Casa-Museo di Arlecchino (famosa maschera bergamasca!); poi giungiamo a San Giovanni Bianco costeggiando la statale. Trovando chiusa la galleria ciclopedonale, attraversiamo il paese, di fronte alla chiesa e per il ponte di un affluente del Brembo. La vista è splendida, ma non possiamo fermarci essendo sulla strada normale. Imboccando subito dopo via Roma andiamo a riprendere la ciclovia che rimane ai piedi delle montagne, tranquilla in mezzo al verde; dopo passa sopra alla strada statale per portarsi sull’altra sponda del fiume, continuando sempre nella natura. È forse il tratto più tranquillo di questa ciclabile: qualche chilometro praticamente piatto in mezzo al bosco con qualche affascinante galleria da attraversare.

5. San Pellegrino Terme

Grand Hotel di San Pellegrino Terme: capolavoro di stile liberty
La facciata liberty del Grand Hotel di San Pellegrino

Questo tratto porta dritto a San Pellegrino Terme: l’imperioso Grand Hotel è proprio di fronte a noi! È un esempio di stile liberty ai massimi livelli: un vero capolavoro della Belle Époque! Però l’insegna sgangherata e il colore sbiadito dimostrano che ora è tristemente chiuso; comunque sono cominciati i restauri per una riapertura futura. Chissà come era interiormente!
Pensando questo sento lo stomaco borbottare: attraversiamo il ponte e passiamo sul lungofiume in stile parigino, elegante e tranquillo, come il fiume Brembo che scorre. Per fortuna il ristorante è vicino!

5.1 Pranzo al Bigio

Dove mangiare a San Pellegrino Terme? All'Albergo Ristorante Bigio
La squisita macedonia con gelato allo zucchero filato al Ristorante Bigio

Facendo slalom tra i ragazzi che escono da scuola,  ci fermiamo a mangiare all’Albergo Ristorante Bigio (detto Il Bigio), proprio sul lungofiume. Qui puoi ordinare a occhi chiusi: qualsiasi portata arrivi è la fine del mondo! Ho scelto risotto zafferano e liquirizia, poi secondo piatto di brasato di carne e polenta; come dolce, macedonia e gelato allo zucchero filato. Hai capito che delizie? Del resto è una pasticceria/ristorante. Verrei qui a mangiare tutti i giorni!!

5.2 Le Grotte del Sogno

Cosa vedere a San Pellegrino in Val Brembana? Le Grotte del Sogno
La meraviglia all’interno delle Grotte del Sogno sopra San Pellegrino

Inforchiamo di nuovo la bici. Scendendo verso la valle, prendiamo la strada sulla destra fino alle Grotte del Sogno; è una notevole salita di almeno 20 minuti, a tratti impegnativa con tornanti e strappetti. Per fortuna ho una e-bike! Così mi godo le viste bellissime su tutta San Pellegrino e le montagne attorno. All’altezza di un paio di villette liberty lasciamo la bici; scendendo dei gradini sulla destra, il sentiero ci conduce all’ingresso delle grotte. Sono state scoperte da un coraggioso (o pazzo?!) che trovò un buco nel terreno, decise di entrarci e le esplorò tutte. Ammiri stalagmiti e stalattiti create dall’acqua che ha scavato la roccia nei millenni; tuttora continua a gocciolare! Il clima è quindi umido, ma si sta bene; il caschetto protegge dalle gocce e disattenzioni mentre osservi i laghetti sotterranei, circondati dall’eco formato da ogni passo. Le pieghe della roccia sembrano le lenzuola al mattino!

5.3 Il Casinò di San Pellegrino

Cosa vedere in Val Brembana? Il Casinò di San Pellegrino
La favolosa vetrata della sala superiore del Casinò di San Pellegrino

Il clou del pomeriggio ci aspetta però a valle: scendiamo veloci sulle strade praticamente deserte con il sole che comincia a scendere dietro le montagne e creare giochi di luci.
Tornati in paese, visitiamo l’altro gioiello: il meraviglioso Casinò di San Pellegrino! È un capolavoro di stile liberty del milanese Romolo Squadrelli; si trova dall’altra parte del fiume rispetto al Grand Hotel, su una collina rialzata: come a tenerlo sempre sott’occhio. La facciata riccamente decorata però non inganni: fu costruito in soli 20 mesi (!), poco prima della Prima Guerra Mondiale. Però ha avuto un destino sfortunato, perché rimase in funzione solo per pochi anni; con l’autarchia fascista e le prediche accalorate dei preti circa i peccati che vi si compivano, venne presto chiuso; successivamente fu aperto per spettacoli e altri intrattenimenti.

Visita del Casinò di San Pellegrino

Scalone del Casinò di San Pellegrino, da vedere in Val Brembana
Il meraviglioso e monumentale scalone del Casinò di San Pellegrino

Ora puoi visitare il Casinò grazie all’ottimo lavoro dell’Associazione Oter, un gruppo di ragazzi che accompagna i visitatori tra le sue bellezze; dall’atrio d’ingresso al monumentale e meraviglioso scalone (all’altezza di tutti i migliori teatri!) fino alle sale superiori, ricche di dettagli fantastici. Li fotografo tutti, sono pazzo dello stile liberty! Quello che mi piace di più è anche la commistione di materiali (legno, marmi, ferro battuto e vetro) che si fondono in maniera pregevole, spesso aiutati da economici e malleabili stucchi che sostituiscono materiali più preziosi; ciò ha consentito la realizzazione veloce.
L’estasi artistica suprema è ovviamente nel grande scalone: deve aver lasciato tutti gli ospiti senza parole! I sontuosi tappeti rossi trascinano lo sguardo verso l’alto; statue di donne ebbre che sorreggono i lampioni della balaustra, poi colonne e stucchi delle pareti; infine agli affreschi di Malerba del soffitto che raffigurano i mesi dell’anno impersonificati dai segni zodiacali e la vetrata centrale con il ferro che raffigura due farfalle.

I dettagli liberty

Lampadario in stile liberty del Casinò di San Pellegrino
Uno stupendo lampadario del Casinò

Tutto l’edificio è un’allusione unica all’erotismo e all’ebbrezza: le sensuali statue, i simbolici fiori di calla del pavimento, satiri che rappresentano la tentazione, putti e figure svestite degli affreschi per l’erotismo; perfino le due torrette con le strutture in ferro che gli conferiscono una forma fallica. Del resto i membri del club si divertivano nelle salette del primo piano! Nessuno sa di preciso cosa succedesse, perché non è rimasta alcuna documentazione scritta; però tutto lascia credere che le prediche dei preti fossero fondate e gli eccessi non rimasero raffigurati solamente sulle pareti. Di certo c’è che è rimasto a noi l’edificio, una meravigliosa signora della Belle Époque di 110 anni (portati benissimo); non la smetterei più di ammirare!

5.4 Il birrificio Via Priula

Brindisi al Birrificio Via Priula di San Pellegrino
Il gran finale: brindisi al Birrificio Via Priula

Vengo trascinato fuori a forza perché comincia a imbrunire. Ultima tappa del tour delle valli bergamasche in bicicletta è speciale. Ci aspettano al birrificio Via Priula per una fantastica degustazione di birre artigianali. Dopo tanti chilometri ci sta! Una dopo l’altra assaggio le birre: alcune sono forti e crude, altre hanno sfumature aromatiche e fruttate come quelle che preferisco; in particolare ho adorata quelle con note di rosa e erbe selvatiche. Non per nulla sono il birrificio artigianale più premiato della Bergamasca: sono arrivati sul podio pure in una competizione in Giappone!
Non poteva chiudersi meglio questo fantastico weekend all’insegna dello sport, della natura, della cucina tipica e della tanta bellezza che ci circonda (ma che spesso sottovalutiamo).

 

Spero che il mio articolo ti possa essere utile; sarei contento se ti è venuta voglia di scoprire le valli bergamasche in bicicletta.
Fammi sapere che ne pensi lasciando un commento e seguimi sui miei canali social 🙂

Ho fatto un altro giro in bici in Val Brembana: scoprilo qui.

Cosa vedere a Bergamo e dintorni

Ecco altre foto di quel fantastico weekend:

Vista dalla basilica di Santa Maria Assunta a Clusone
Vista dalla basilica di Santa Maria Assunta a Clusone
Case medievali di Clusone, da vedere in Val Seriana vicino Bergamo
Una scalinata che scende verso il centro di Clusone
Aperitivo al Ristorante Della Torre di Clusone in Val Seriana
L’aperitivo a base di formaggi, salumi e miele al Ristorante Della Torre
Cuoca dell'Hotel Ambra di Clusone prepara il brasato con patate
La preparazione del brasato con patate all’Hotel Ambra di Clusone
Cosa fare nei dintorni di Bergamo? Un giro in bicicletta nelle valli bergamasche
La ciclabile della Val Seriana parte dalla campagna di Clusone
Vista dal vecchio ponte di Ponte Nossa con pescatori nel fiume Serio
Vista dal vecchio ponte di Ponte Nossa con pescatori nel fiume Serio
Ciclisti sulla ciclabile della Val Seriana vicino a Bergamo
Una controllata alla mappa
Fiume Serio da un ponte sulla Ciclovia della Val Seriana in bici
…e poi pedaliamo, godendoci le viste sul fiume Serio

Hyperlapse della salita in funivia

Cosa fare nei dintorni di Bergamo? Prendere la funivia Selvino-Albino
La bella vista dalla cima della funivia Selvino-Albino
Il tiramisù più buono mai mangiato: Ristorante Il Giardino di Selvino (BG)
Il celestiale e sofficissimo tiramisù del ristorante Il Giardino di Selvino

La tirolese del Parco Avventura di Selvino

A Selvino una seggiovia porta al Selvino Adventure Park
Scendendo dalla seggiovia di Selvino
Le valli bergamasche sono una meta perfetta per un weekend di sport nella natura
La graziosa camera del B&B Il Ghiro con la maglia InLombardia
Il fiume Brembo, visto pedalando sulla ciclabile della Val Brembana
Il fiume Brembo in alta Val Brembana
Vecchia Casa costruita sotto un masso erratico in Valle Brembana
La casa costruita sotto l’immenso masso erratico
Pony che pascolano all'Agriturismo Ferdy in Val Brembana (Bergamo)
I pony che ti accolgono all’Agriturismo Ferdy
L'Agriturismo Ferdy a Lenna offre prodotti tipici bergamaschi
L’edificio principale dell’Agriturismo Ferdy, in stile rustico ma curatissimo
Scorcio del pittoresco borgo di Cornello dei Tasso in Val Brembana
Uno scorcio del pittoresco borgo di Cornello dei Tasso
La chiesa di Cornello dei Tasso con campanile pendente da vedere
La chiesa di Cornello dei Tasso con campanile pendente
È fantastico pedalare nelle valli bergamasche in bicicletta!
Che bellezza che vedi pedalando nelle valli bergamasche in bicicletta!
Bellissimo panorama su San Pellegrino in Val Brembana (Bergamo)
Il bellissimo panorama su San Pellegrino salendo verso le Grotte del Sogno
Casinò di San Pellegrino nella natura della Val Brembana
La meravigliosa facciata del Casinò di San Pellegrino che si staglia nella natura
Stucchi con putti e affreschi di Malerba del Casinò di San Pellegrino
Gli stucchi con putti e affreschi di Malerba del soffitto del Casinò
Lampadari e vetrate in stile liberty del Casinò di San Pellegrino
I lampadari e le vetrate: che meraviglia i dettagli liberty del Casinò!

Il favoloso scalone del Casinò di San Pellegrino

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