La Toscana è una terra meravigliosa, piena di città d’arte e borghi impareggiabili; oltre alle imperdibili e classiche Firenze e Pisa c’è molto di più. Da ogni parte del mondo i turisti vengono a visitare la Toscana per ammirarne i capolavori artistici patrimonio Unesco e le sue dolci colline verdi, lasciandoci il cuore. È successo anche a me e ti voglio raccontare la parte della Toscana che mi ha colpito di più attraverso un itinerario che ho percorso on the road: Siena e la Val d’Orcia.
Ora che è primavera è il periodo perfetto per intraprenderlo; si passa dalle fioriture dei giardini di aprile-maggio ai campi dorati che abbracciano i cipressi verdi a giugno, come nel mio viaggio. In questo primo articolo ti racconto Siena e dintorni. Sei pronto? Sai cosa vedere a Siena? Te lo spiego io: partiamo!
Siena e dintorni
– Itinerario:
- San Gimignano
- Monteriggioni
- Siena
- Le Crete Senesi on the road
- San Quirico d’Orcia
- Bagno Vignoni
- Pienza
- Montepulciano
1. Tempistiche




Queste terre sono meravigliose e ci si dovrebbe soffermare mezza giornata in ogni piccolo borgo e 2-3 giorni a Siena. Quindi per tutto l’itinerario l’ideale sarebbe passarci una settimana, anche se so che non è facile avere così tanti giorni a disposizione. Anche per me è stato impossibile, così ho fatto un viaggio breve ma intenso; per un viaggio come il mio consiglio 3 giorni.
Ovviamente più tempo si ha e meglio si riesce ad assaporare la Dolce Vita toscana e vivere i borghi, scoprendone i segreti e assaggiando le specialità culinarie. La Toscana va visitata con calma!
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2. San Gimignano
Cominciamo il nostro percorso tra le colline toscane arrivando in macchina da Firenze, con il raccordo autostradale Firenze-Siena o la SR2 non cambia. Usciamo a Poggibonsi e poco dopo è impossibile non fermarsi a San Gimignano, il paese delle torri, una delle cose da vedere in un viaggio in Toscana. Non per nulla è Patrimonio Unesco.
2.1 Storia di San Gimignano




San Gimignano era fortificata perché principale alleata in difesa di Siena contro Firenze, in una secolare guerra che ha visto l’affermazione definitiva della città dei Medici a metà del Cinquecento e il declino di Siena e del suo contado; perciò tutto è rimasto in uno stato di abbandono che l’ha (fortunatamente) conservato fino a noi così com’era.
San Gimignano in particolare ha sofferto della crisi ancor prima, in seguito alla Peste Nera e la deviazione della rotta dei pellegrinaggi della via Francigena che arrivava dal Nord Europa che fin lì aveva garantito prestigio e ricchezze ai suoi abitanti. Prestigio e ricchezze che le famiglie avevano speso in una competizione cittadina per costruire la torre più alta (come analogamente successe a Genova o Bologna): delle originali 76 torri ne rimangono solo 14, ma il profilo del borgo è comunque magnifico e mi fermo ad ammirarlo da una strada che porta al borgo. Poi lo raggiungo, posteggiando appena fuori dalle mura; ci sono tanti parcheggi, presi d’assalto nella bella stagione.
2.2 Cosa vedere a San Gimignano




Il borgo custodisce tantissimi tesori e meriterebbe almeno una giornata per goderselo bene. Si comincia dalla stupenda vista sulla campagna, con alberi, cipressi e filari di viti (da cui si ricava la Vernaccia di San Gimignano, vino DOC): è praticamente un balcone che spicca sulla Val d’Elsa.
Varcando Porta San Matteo sembra di tornare al medioevo: le case in pietra e mattoni color terra assieme al selciato e ai lampioni in ferro e vetro regalano un fascino fantastico, così come le bandiere delle 4 contrade appese. La lunga via San Matteo è piena di interessanti negozi tipici e vita, con turisti e locali che si fondono. Ai lati vie che incuriosiscono, ma dritte davanti a te le Torri dei Salvucci gemelle ti richiamano.
Piazza del Duomo




Così in pochi passi sei in Piazza del Duomo, il cuore di San Gimignano; qui si trovano i 3 palazzi più importanti: il Palazzo del Podestà, il Palazzo del Popolo e il Duomo. Il duecentesco Palazzo del Podestà sul lato est è coronato dalla Torre Rognosa (così chiamata perché divenne un carcere), la torre più antica di San Gimignano; la sua alta loggia è perfetta per sedersi contemplando la bellezza della piazza (e fotografarla).
A sud invece c’è la Loggia del Comune con una straordinaria Madonna con Bambino del ‘300, il duecentesco Palazzo del Popolo e la Torre Grossa: terminata nel 1311, è la più alta e si può salire per un panorama unico. Il Palazzo del Popolo ospita il Museo Civico con meraviglie della scuola senese come una Maestà di Lippo Menni nella Camera del consiglio e opere di Pinturicchio e Taddeo di Bartolo. Il cortile e la sua scalinata invece hanno affascinanti affreschi che si possono ammirare liberamente.
A ovest, in cima a una scalinata, ecco il Duomo o Colleggiata in stile romanico: la sua facciata semplice contrasta con il ricchissimo interno pieno di affreschi, con scene bibliche e un indimenticabile soffitto blu con stelle dorate; capolavoro imperdibile: ci sono opere di Bartolo di Fredi, Lippo Menni, Taddei di Bartolo e del Ghirlandaio.
Piazza della Cisterna




Adiacente a Piazza del Duomo ecco Piazza della Cisterna, se possibile ancora più bella. È triangolare e più inclinata dell’altra, con al centro un bellissimo pozzo in travertino a base ottagonale; qui una foto ricordo è obbligatoria. Piazza della Cisterna era sede dei mercati e dei tornei e mantiene lo spirito più gioioso: i palazzi stessi che la circondano con livelli sempre diversi sembrano quasi figure di tetris! Le bifore, le pietre a vista, l’edera rampicante e i gonfaloni appesi danno quel tocco di inconfondibile toscanità. I tavolini all’aperto e le torri che spuntano attorno la rendono pittoresca. Poi qui c’è la Gelateria Dandoli col suo gelato campione del mondo: vuoi perdertela?
Il resto di San Gimignano




C’è molto altro da vedere nelle vie che salgono e scendono come uno scivolo e regalano meravigliosi panorami sulla natura circostante. Per gli amanti dell’arte consiglio il Museo d’Arte Sacra dove sono conservati i preziosi oggetti liturgici della Colleggiata, oppure la chiesa di Sant’Agostino con gli affreschi della Vita di Sant’Agostino dipinti da Benozzo Gozzoli (e non solo). Per gli amanti degli animali il Museo Ornitologico allestito in una chiesa barocca.
Io invece ho visitato un piccolo museo con la perfetta ricostruzione medievale della città in legno (chiamato SanGimignano1300). Poi costeggiando il Duomo e passando la tranquilla Piazza delle Erbe sono salito alla Rocca, costruita nel Trecento e poi smantellata dai Medici nel ‘500; ora è un giardino pubblico con fichi e ulivi che regala una bella vista sulle torri di San Gimignano e sul contado.
2.3 Le case-torri di San Gimignano




Certamente ciò che contraddistingue San Gimignano sono le sue case-torri: è eccezionale il numero e la conservazione di quelle giunte a noi. Erano palazzi abitati dall’antica aristocrazia mercantile e finanziaria cittadina. Le famiglie erano in continua sfida per il prestigio cittadino: sebbene un regolamento del 1255 vietava l’erezione di torri più alte della Torre Rognosa, le famiglie Ardinghelli e Salvucci ne costruirono della stessa altezza, addirittura doppie! Praticamente San Gimignano era la Manhattan del medioevo.
Grazie al FAI, è possibile rivivere tutto ciò e visitare la Torre e Casa Campatelli che ha i volumi interni originali medievali affiancati all’elegante dimora ottocentesca della famiglia Campatelli. Un video introduttivo ti fa conoscere la storia di San Gimignano per poi accedere al piano nobile con la splendida quotidianità di un tempo della dimora. Infine la torre, che è incredibilmente vuota: così si costruivano alte torri e in modo veloce.
3. Monteriggioni




Poco lontana da San Gimignano c’è Monteriggioni, meraviglioso esempio di borgo fortificato toscano; tra i borghi vicino Siena è sicuramente il più bello e nacque nel 1203 proprio come castello, una città di presidio in cima a una collina.
La cinta muraria con 15 torri è ancora del tutto integra; si può ammirare dalla strada per Colle di Val d’Elsa (altro centro che meriterebbe una sosta). È tonda e sembra una corona, come sottolinea la perfetta definizione di Dante “Monteriggioni di torri si corona“. Lasciata l’auto in un grande parcheggio ai piedi del borgo, salendo attraverso un giardino mediterraneo con profumate lavande in fiore e ulivi arrivo a Porta Franca, uno dei due ingressi.
3.1 La visita a Monteriggioni




Varcata la porta, si spalanca la vasta Piazza Roma dell’atmosfera ferma nel tempo: attorno a un pozzo ci sono case, ristoranti, botteghe e la chiesa sulla destra, con la pietra a vista dal colore caldo che dà un fantastico effetto omogeneo. La chiesa romanica di Santa Maria Assunta ha una semplice facciata in travertino con un oculo al centro, mentre l’interno è arricchito da un crocifisso ligneo trecentesco e una Madonna di Lippo Vanni. A fianco un museo delle armi, con fedeli riproduzioni di armi medievali e rinascimentali.
Il ritmo placido e i tavoli all’aperto dall’atmosfera familiare sembrano invitarti a sedere e a goderti la cucina toscana o il vino del Castello di Monteriggioni, prodotto qui vicino. Oppure si può passeggiare curiosando tra vie e le botteghe artigianali e d’antiquariato fino a raggiungere la Porta Fiorentina.
La caratteristica di Monteriggioni è che ha conservato orti e giardini: servivano per resistere agli assedi e ora regalano un’atmosfera da sogno con piante arrampicate alle case, i colori degli oleandri e il profumo dei gelsomini finti in fiore. A farti compagnia gatti che sonnecchiano sotto agli alberi. Sembra quasi di stare in campagna invece che in un borgo! Infatti le torri sono alte ma non ti soffocano; le mura si possono percorrere interamente dal 2005 per “abbracciare” il borgo dall’alto con una bella vista; tutt’intorno invece il panorama di ulivi e campi coltivati.
Per bellezza e conservazione, vi sono stati girati numerosi film; ora è una delle tappe della Via Francigena. Monteriggioni è un gioiello: sicuramente è tra le cose da vedere nei dintorni di Siena.
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4. Siena
Qual è la città più bella della Toscana? Domanda impervia, ma certamente Siena è tra le migliori e è una destinazione da non perdere arrivando nella terra di Dante. Non avrà il David di Michelangelo né il Ponte Vecchio, ma altrettanto certamente non c’è il caos del centro di Firenze. Di sicuro è da vedere quando si visita Siena e dintorni!
4.1 La prima impressione su Siena




Le vie di Siena vanno su e giù come montagne russe, visto che è costruita su 3 colline concentriche. Permettono però di passeggiare tranquillamente ammirando le vetrine dei negozi, i particolari dei portali e le vedute che compaiono ogni tanto tra i palazzi. Il colore dominante è il rosso del cotto toscano, delle case e dei tetti, che fa risaltare ancor di più i prestigiosi edifici di marmo; su tutti, il bianco e nero del Duomo, che svetta imperioso ed visibile da gran parte della città. Ma anche Palazzo Salimbeni in stile gotico è in pietra, nella meravigliosa Piazza Salimbeni. Il cuore pulsante della città però è Piazza del Campo, dove si uniscono le tre colline.
4.2 Cena con vista su Siena




Le ombre però si allungano, il giorno sta per terminare. Cresce anche la fame e quindi cerchiamo un posto per cenare. Vogliamo che sia speciale e lo troviamo: tra via Camporegio e vicolo Campaccio c’è una terrazza panoramica con 3-4 ristoranti con tavoli all’aperto; passa poca gente, per cui atmosfera tranquilla. Abbiamo scelto il Ristorante di Nonno Mede per un’ottima pizza con vista sul Duomo che spunta sulle case. Gli ultimi raggi di sole toccano il campanile e poi scompaiono. Che attimi indimenticabili!
4.3 Piazza del Campo




Nasce un nuovo giorno e torno a visitare Siena. Tra gli alti palazzi, improvvisamente si apre uno squarcio con vista mozzafiato: ecco l’altissima Torre del Mangia e Palazzo Pubblico! È il punto di partenza obbligatorio per visitare Siena. Scendiamo i gradini ed entriamo in Piazza del Campo, fantastico anfiteatro naturale incorniciato da palazzi storici. Segue le pendenze del terreno, anche se l’erba non c’è da tempo; è divisa in due zone: quella esterna in pietra dove corrono i cavalli del Palio di Siena, quella interna in cotto a forma di conchiglia con 9 settori a simboleggiare il consiglio medievale dei Nove. Ogni palazzo di Piazza del Campo è affascinante: sia da lontano, sia nei dettagli; certamente è una delle piazze più belle al mondo! Al centro c’è la Fonte Gaia, meravigliosa fontana rettangolare scolpita in marmo del Quattrocento; in realtà è una copia: l’originale è in Santa Maria della Scala.
4.4 Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia




Tra logge splendide e palazzi nobiliari come Palazzo Piccolomini, in Piazza del Campo spiccano senza dubbio Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia con la sua imponenza; con 102 metri è la seconda più alta d’Italia! Si può salire per un panorama superbo. Prende il nome da un antico custode pigro, detto perciò “Mangiaguadagni”; l’ironia toscana è fantastica!
Il Palazzo Pubblico dalla facciata curva che ti abbraccia è tuttora sede del Comune, ma ha meravigliose sale che ospitano il Museo Civico. Costruito tra 1297 e 1310 in stile gotico, sia il palazzo, sia i dipinti rappresentano l’epoca d’oro dell’arte di Siena: il Trecento. I capolavori sono l’affresco dell’Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti, la Maestà e Guidoriccio da Fogliano di Simone Martini nella Sala del Mappamondo e affreschi della Vita della Vergine di Taddeo di Bartolo; ma ce ne sono molti altri. Io purtroppo non l’ho visitato, così come non sono salito sulla Torre. Mi sono accontentato di entrare nel Cortile del Podestà per la foto classica da scattare a Siena, ovvero il cortile stesso che con le merlature incornicia il cielo e la Torre. Pare un francobollo!
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4.5 Il complesso del Duomo di Siena
L’altra grande bellezza senese è il Duomo: questo ho scelto di visitare. Il complesso comprende Cattedrale, Museo, Facciatone, Battistero e Cripta e potrebbe sembrare caro (15€ per vedere tutto), ma è di bellezza eccezionale; poi negli ultimi anni è possibile l’accesso alla Porta del Cielo: uno che ama la fotografia come me non può perdersela! Con quello il totale sale a 20€… ma secondo me sono ben spesi.
La Porta del Cielo




Per Porta del Cielo si intende il camminamento sui tetti della Cattedrale che consente una vista magnifica, all’interno e all’esterno. Faticando si sale fino al sottotetto da dove si domina lo spazio interno della cupola da piccole finestre aperte; poi si sbuca all’aperto, per una gran vista sul Facciatone, l’alto campanile e Palazzo Pubblico che spunta tra i tetti; nessuna vertigine per fortuna. Ma la cosa più bella (e la foto iconica) è lo scorcio di tutta la navata centrale dalla balaustra quadrilobata; scatto fantastico!
Il Duomo di Siena – esterno




Ovviamente anche il Duomo è imperdibile. Iniziato nel 1136, è in stile romanico-gotico. Ha due caratteristiche facilmente visibili: la prima le strisce di marmo bianco e nero che dominano, sia sui lati sia nel campanile; sono i colori simbolo di Siena (anche se tecnicamente il nero è serpentino verde). La seconda è un’enorme navata incompiuta a causa della peste; è rimasto un corridoio che ora ospita il Museo del Duomo e il famoso Facciatone, su cui si può salire.
Ma basta il resto. La facciata è magnifica e imponente: lascia senza parole e somiglia al Duomo di Orvieto. Dopo lo stupore iniziale capisci che è stata realizzata in due fasi; la parte inferiore non coincide in linee e stile con la superiore in gotico fiorito. Comunque le statue di Giovanni Pisano sono capolavori e sul portare spicca il sole di Cristo, posizionato per cessare le faide tra contrade.
Il Duomo di Siena – interno




Se fuori è ricca, dentro lo è di più. Molti grandi artisti hanno lasciato il segno qui, compresi Donatello, Michelangelo e Bernini! Dominano magnificenza e grandiosità, a partire dalle colonne (sempre bianche e nere). Tutto è decorato, fin dal pavimento in marmo policromo intarsiato che è un capolavoro unico: sono 56 scene bibliche, solitamente in gran parte coperte da tappeti per proteggerle.
Ci sono capolavori anche di scultura: in primis il pulpito di Nicola Pisano con scene della Vita di Cristo; poi San Giovanni Battista di Donatello, i 4 santi scolpiti da Michelangelo per l’altare Piccolomini e la Maria Maddalena e il San Girolamo di Gian Lorenzo Bernini nella Cappella del Voto. E che dire delle vetrate? Quella di Duccio di Buoninsegna nell’abside è fantastica, ma c’è anche l’Ultima cena di Pastorino de’ Pastorini e due opere del Ghirlandaio.
Poi è bellissima la cupola, il grande coro intarsiato… insomma, ovunque guardi è meraviglioso! Il mio spazio preferito è la Libreria Piccolomini, gioiello d’arte rinascimentale del Pinturicchio con affreschi che illustrano la vita di papa Pio II (di origine senese); i colori, l’eleganza e il pavimento blu con le mezzelune sono indimenticabili.
Cripta e Battistero




Sono mozzafiato pure gli affreschi nella Cripta riscoperti negli ultimi 20 anni in quello che era l’antico Duomo. Sono della 2°metà del Duecento e hanno grandissima raffinatezza, soprattutto le scene della Passione di Cristo dove spicca l’azzurro eccezionale.
Per vedere il Battistero invece bisogna andare dietro, scendendo le scale fino a Piazza San Giovanni. Qui c’è una nuova facciata con tre navate, totalmente affrescate internamente. Protagonista è la pittura senese del Quattrocento di Lorenzo di Pietro detto il “Vecchietta” con dipinti vivaci e esuberanti. Al centro l’imponente Fonte Battesimale in marmo, bronzo e smalto realizzata da scultori come Donatello e Jacopo della Quercia. Dappertutto regna l’eleganza rinascimentale! Insomma, se ami l’arte devi visitare Siena!
Invece non sono riuscito a vedere Il Museo del Duomo e il Facciatone; le code di accesso mi hanno fatto perdere molto tempo. Sarà per la prossima volta. Ma tutto il complesso è incredibile e per visitarlo necessita di almeno 4-5 ore.
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4.6 Altri posti da visitare a Siena
Visitare Siena in un giorno è impossibile; come hai visto, bisogna scegliere se vedere bene il Duomo o Palazzo Pubblico (oppure male entrambi). Soprattutto, si perderebbero le altre bellezze da vedere a Siena.
Altre chiese di Siena




Partiamo dalle chiese e dalla basilica di San Francesco in fondo a via dei Rossi; il parallelepipedo in mattoni è ingentilito dal portale e dal rosone in marmo bianco della facciata neogotica. L’interno è un’enorme navata semplice, tipica degli ordini mendicanti; è in pietra bianca e nera e le cappelle non sono sporgenti, ma ricche di affreschi antichi e dai dettagli preziosi.
Ancora più importante la basilica di San Domenico: l’esterno gotico in mattoni dice poco, ma l’interno luminoso ha una navata unica con le bandiere delle contrade appese. La basilica celebra la vita di Santa Caterina da Siena; c’è pure una cappella rinascimentale dedicata che conserva la testa della santa e affrescata dal Sodoma, così come i dipinti attorno all’altare. La Santa ricevette le stimmate nella Cappella delle Volte.
Si può visitare anche la casa natale di Santa Caterina, divenuta un santuario tra le vie di Siena dopo la canonizzazione. Tra loggiati e portici si arriva alla barocca Chiesa del Crocifisso e tre oratori creati negli ambienti dove visse la famiglia Benincasa, ora arricchiti con dipinti e affreschi.
I musei




Se la Fortezza Medicea oramai è diventata un parco con un anfiteatro per spettacoli estivi, Santa Maria della Scala, proprio di fronte al Duomo, da uno dei più antichi ospedali al mondo è ora un museo; ci sono diverse collezioni a partire dall’archeologia, ma la parte del leone è ancora dell’arte: su tutto la sala del Pellegrinaio con il maggiore ciclo di affreschi del Quattrocento senese. Io ho visitato solo la Chiesa della SS. Annunziata, che ho trovato aperta prima di vedere il Duomo; era la chiesa dell’ospedale e ha un sontuoso abside settecentesco col Cristo in bronzo del Vecchietta.
Poi ci sarebbe Palazzo Piccolomini, la Pinacoteca… Insomma, l’ideale sarebbe vedere Siena in due giorni!
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5. Le Crete Senesi on the road




I dintorni di Siena sono rappresentativi della Toscana, con la fascia collinare ricca di natura e borghi affascinanti. È un incanto anche semplicemente attraversarla in auto seguendo le ondulazioni della strada e ammirando i paesaggi (ma stando attenti!). In particolare a sud-est di Siena c’è un luogo molto suggestivo, le Crete Senesi: sono colline ricche di argilla che le conferiscono un colore grigiastro, quasi lunare. Molto incuriosito, raggiungo Arbia per imboccare la SP438, una strada panoramica tra campi dorati, strade sterrate misteriose e piccoli boschetti verdi con lo sguardo che si perde all’infinito. Dove possibile, mi fermo per una foto; noto che in primavera la natura e il verde vincono sul grigiastro!
Non si vedono invece calanchi o balze, fenomeni d’erosione tipici della zona ma che probabilmente sono distanti dalla strada (anche per la sicurezza). Comunque guidare in tanta bellezza ti rilassa e riconcilia con la natura.
5.1 Da Asciano a Buonconvento




Le Crete Senesi terminano ad Asciano, graziosa cittadina murata raccolta attorno alla Basilica di Sant’Agata. Sarebbe interessante da visitare, ma il tempo è poco; così prendo la SP451 fino a Buonconvento. Qui seguono altre colline, anche se la vegetazione è più rigogliosa. Poco dopo, sulla destra, ho visto un meraviglioso filare alberato di cipressi e la strada sterrata era aperta… mi ci sono infilato! Sembrava di stare in un film, con le chiome che accompagnano all’orizzonte. Forse era un’azienda agricola… forse un agriturismo! Non so, ma abbiamo scattato veloci foto fantastiche e siamo tornati sulla strada… felicissimi!
Altra attrazione della zona è l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore; il monastero benedettino è avvolto da un fitto bosco e la chiesa – fondata nel Trecento – ha bellissimi affreschi rinascimentali di Luca Signorelli e del Sodoma in cui spicca la natura; evidentemente questi paesaggi hanno ispirato anche loro! Poi si arriva a Buonconvento, uno dei borghi più belli d’Italia; anche questo meriterebbe una sosta per ammirare il magnifico centro trecentesco. Ma il tempo è tiranno… e ci aspetta la meravigliosa Val d’Orcia!
Spero di aver illustrato bene cosa vedere a Siena e dintorni e di esserti stato d’aiuto. Se ti è piaciuto l’articolo condividilo, mentre se hai qualche domanda scrivila sotto. Segui già i miei canali social?
Cosa visitare in Toscana
Ecco altre foto di quei giorni:




















































































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Questo è un viaggio che mi piacerebbe tanto fare. Bellissimo l’ articolo che hai scritto.
Sono davvero posti meravigliosi. Ogni volta che ci ripenso e rivedo le foto mi viene voglia di tornarci! E manca la descrizione della Val d’Orcia che forse è ancora più bella. E? un viaggio che ti consiglio vivamente perché è indimenticabile! Grazie per le belle parole