Tremosine e la Terrazza del brivido. Tremosine e la Scala Tonda. Molti turisti stanno scoprendo questo borgo grazie alle foto di questi luoghi su Instagram, ma in realtà è molto di più, perché Tremosine è un paese speciale del Lago di Garda: è l’unico che si trova sia sulla costa del lago, sia in montagna. Infatti è composto da 18 frazioni differenti, anche molto diverse e molto sparse le une dalle altre. Attirati dalle foto instagrammabili e dalla meravigliosa Strada della Forra, i turisti vengono e visitano solo Pieve, la frazione principale; è ciò che ha reso Tremosine uno dei borghi più belli d’Italia. Ma c’è molto ma molto di più!
Quindi cosa c’è da vedere a Tremosine? Te lo racconto io, visto che sono stato ospitato dalla Pro Loco per 3 giorni bellissimi tra le frazioni, la natura, i panorami e le bellezze di Tremosine.
- 1° Giorno a Tremosine
- 2° Giorno a Tremosine
- 3° Giorno a Tremosine
- Conclusioni
1. 1° Giorno a Tremosine




Partenza comoda dopo pranzo e raggiungo la Strada Gardesana che risale la costa occidentale del Lago di Garda che ho già visitato l’anno scorso.
Avevo fatto una breve sosta anche a Tremosine, il borgo che non esiste! Infatti è composto da 18 frazioni e nessuna ha quel nome. Io avevo visitato solo Pieve, come fanno quasi tutti. Però la Pro Loco di Tremosine mi ha scritto dicendo che c’è molto di più da vedere perché Tremosine non è solo la frazione di Pieve. È sicuramente così – penso – chissà le altre frazioni che bellezze racchiudono. Perciò ho accettato l’invito per scoprire tutta Tremosine, dalla prima frazione all’ultima. Lascio il lago blu sulla destra e imbocco la galleria più lunga per arrivare alla prima frazione, Campione.
1.1 Campione del Garda




L’unica frazione a ridosso del Lago di Garda: questa è Campione. Qui c’era la vecchia filanda dove gli operai lavoravano (anche scendendo quotidianamente da Pieve!); era un villaggio operaio stile Crespi d’Adda! L’aspetto attuale però è triste e malinconico; difatti Campione è un sogno infranto: volevano trasformarla nel polo del lusso del Garda. La cooperativa che la prese in gestione ha costruito case che vendeva più care che a Sirmione! Pagava pure per mandare via gli operai che vivevano nei vecchi casermoni. Solo che la montagna – non messa in sicurezza – è franata nel 2014… distruggendo il parcheggio sotterraneo. Tuttora mezzo paese è sotto sequestro; perciò la cooperativa è fallita, così come il sogno lussuoso.
Ma qualcosa era già stato costruito, come alcuni condomini ultramoderni che stridono con l’aspetto antico e un po’ trasandato dei vecchi casermoni. È un paese con due facce: metà sistemato e metà abbandonato!
Campione e gli sport




Però Campione è il posto perfetto per praticare gli sport acquatici come vela o sup; soprattutto è il punto migliore del Lago di Garda per il vento del kitesurf. Dagli altri paesi vengono qui; quest’anno hanno pure ospitato il campione del mondo e i campionati mondiali!! D’estate è pieno di gente che si diverte o prende il sole in spiaggia.
Ci sono 5-6 negozi di attrezzature acquatiche, l’Università della vela, così come bei bar bordo lago. A fine settembre sono semi deserti, ma c’è movimento di gente che fa sport nel lago: lo noti dalle vele svolazzanti.
Ma qui si può fare anche canyoning nel torrente e parte il sentiero 14 per salire a Pregasio, poi arriva a Pieve e infine scendere di nuovo verso il lago… è un sentiero famosissimo, soprattutto nelle guide tedesche e inglesi. Ma si vedono pure tanti italiani che vengono a camminare!
La parte vecchia di Campione




Oltre la filanda abbandonata c’è la parte vecchia del paese con la chiesa di Sant’Ercolano, Villa Archetti coi suoi mascheroni tutti diversi e – dopo le fondamenta di ciò che sarebbe dovuto essere il grand hotel – il Club vela.
L’anno prossimo attraccherà pure il battello, segno del rilancio di Campione. Del resto siamo in uno dei punti più belli del Lago di Garda: vicina c’è Limone sul Garda e di fronte Malcesine, visibile dallo splendido lungolago sistemato di recente.
1.2 La Strada della Forra
Riprendiamo la galleria e dopo poco imbocchiamo la Strada della Forra, la grande meraviglia di Tremosine. Pensa che l’ha utilizzata pure la Ferrari per una pubblicità recentissima! È una strada costruita nel 1913 per collegare Pieve al Lago di Garda, sfruttando il canyon scavato dal torrente Brasa: quindi guidi tra due incredibili pareti di roccia.
L’avevo già percorsa l’altra volta ma è sempre emozionante. Poi da quest’anno hanno creato un senso unico di marcia (valido solo per la stagione estiva); è vero che ti obbliga a fare un giro largo per scendere passando da Limone, ma altrettanto ti permette di goderti la bellezza della strada senza ingorghi caotici quando sali. Quando ci vai, controlla se è attivo o no per evitare problemi.
1.3 Pieve




Dopo qualche tornante la strada si raddrizza. Una piccola rotonda e sei già nel centro di Pieve, la frazione più importante di Tremosine dichiarata uno dei Borghi più belli d’Italia.
Piazza Marconi è l’ingresso del centro storico. I palazzi sono semplici ma ti abbracciano, anche per i tavolini dei bar pronti ad accoglierti; solo la fontana recente stona. A fianco trovi l’infopoint con uno schermo digitale per avere tutte le informazioni che vuoi.
Piazza Cozzaglio




Addentrandoti nel borgo giungi in pochi passi in Piazza Cozzaglio, l’altro centro di Pieve. Ti sorprende un bell’affresco su un palazzo, mentre le altre case sono lineari, coi tavolini dei bar davanti. Ad attirare l’attenzione è una terrazza panoramica con vista mozzafiato sul Lago di Garda! Si chiama Cimaporto ed è ingentilita da fiori e una panchina per ammirare la bellezza. Ci ero già stato, ma come sempre la seconda visita permette di goderti dettagli inizialmente inosservati, come il sentiero verso il lago, che vedi scendere a zigzag della terrazza; foto bellissima! Anche una fontana nascosta sotto il dehors del bar. A fianco l’hotel ristorante Miralago, super interessante: era il punto di arrivo della vecchia teleferica (che portava su persone e merci) e vedi la roccia viva coi ganci rimasti; particolare pure il soffitto con intagliata la sagoma del Garda! E che vista dai finestroni!
Il borgo di Pieve




Da Piazza Cozzaglio addentrati nel borgo di Pieve. Tra le case in pietra a vista dal fascino antico e i sampietrini per terra trovi il gioiello di Pieve: la Scala Tonda. Una casa antica ma in un angolo meraviglioso del borgo, che i gradini tondi e i fiori esaltano. Punto super instagrammabile della Lombardia! Passeggia tra le vie cogliendo dettagli splendidi come il cane scolpito vicino alla Scala Tonda o la casa dove alloggiò Klimt: qui dipinse la vista di Malcesine (poi persa in un incendio). Ma c’è pure il vecchio municipio l’interessante zona del “Castelletto”: è un hotel diffuso, con case recuperate e comprate una vicino all’altra, tra cui una con vista proprio sulla Scala Tonda. Fantastica anche la sala dell’edificio principale con eccezionale balcone panoramico! A fianco, sulla sinistra, il vero e proprio Castelletto, ora dimora privata e altro affaccio panoramico sul lago.
La chiesa di San Giovanni Battista




Pieve si chiama così proprio per la presenza di una pieve, la chiesa di San Giovanni Battista. La cappella altomedievale lasciò spazio a una chiesa romanica, di cui resta il campanile quadrato in pietra che termina con un cono e vedi sbucare dalle case da Piazza Cozzaglio. La chiesa attuale infatti è del 1570, con lavorazioni anche settecentesche. Entrando si resta stupefatti dalla decorazione elaborata: opere lignee, il grande organo e la pala seicentesca. Che meraviglia inaspettata tra i monti sopra il Lago di Garda! Certamente una delle cose da vedere a Tremosine.
La Terrazza del Brivido




Il vecchio lavatoio, il monumento ai caduti e Villa Paradiso che ospita il MUST (museo della storia e del territorio) sono sul cammino per vedere l’altra grande attrazione di Tremosine: la Terrazza del Brivido.
Per vederla devi attraversare l’Hotel Paradiso! Sembra incredibile ma è così: anche io la prima volta ho esitato inizialmente. L’ampio spiazzo è in cemento si sporge nel vuoto e regala una vista eccezionale tra lago e cielo! Il blu del Lago di Garda è spalancato ai tuoi piedi, con davanti Malcesine e la riviera veronese sotto al Monte Baldo; a sinistra Pieve e a destra il Monte Castello con Campione che si vede in un angolino in basso. Sotto puoi scorgere la fine della Strada della Forra. Wow!
Si consiglia una consumazione al bar per ripagare la visita.
1.4 Dove dormire a Tremosine




Tremosine si sta aprendo al turismo e quindi ci sono tante scelte su dove dormire a Tremosine. Se ami la tranquillità e l’indipendenza puoi scegliere una delle frazioni: alcune hanno hotel o alloggi ben organizzati, altre case vacanze dove nessuno verrà a disturbarti. Se invece vuoi goderti una vacanza all’italiana, con colazione al bar la mattina, due chiacchiere con l’edicolante e mangiare al ristorante l’unica soluzione è Pieve. Il centro storico è reso vivo da abitanti e turisti e hai tante alternative per l’aperitivo e la cena. Non è la riviera romagnola! Se cerchi divertimento serale Tremosine non fa per te.
Io ho alloggiato in Casa Ciarì in Piazza Marconi: è la casa vicino al punto informazioni con la graziosa finestra e balcone. Camera spaziosa e pulita… c’era perfino la sauna finlandese! E soprattutto in 10 secondi ero in piazza, pronto a girare.
1.5 Dove mangiare a Tremosine




In questi tre giorni ho provato tanti locali, perlopiù a Pieve visto che alloggiavo lì. La prima sera abbiam fatto aperitivo al DiVin Amore, tra le due piazze; posto curato e invitante: assaggi sfiziosi realizzati dalla piccola cucina. Poi cena alla vicina Trattoria Da Angelo, un italiano nato da famiglia emigrata in Argentina e poi tornato… infatti ha accento argentino e fa il churrasco! Clima familiare, piatti abbondanti… che volere di più?!
La sera successiva invece aperitivo con un tagliere di salumi e formaggi alla Dispensa Donati in Piazza Cozzaglio, posto piccolo ma accogliente; poi cena al Ristorante San Marco di Pregasio: la pizza è davvero ottima, une delle più buone che abbia mai mangiato!
L’ultima sera aperitivo al 3Muzen appena fuori dal centro di Pieve: la grande piscina d’estate deve essere fantastica! Posto chic, ma personale molto simpatico. Gran finale con la cena all’Hotel Paradiso (quello della Terrazza del Brivido): il giovane chef Silvio Baruffa prepara piatti gourmet con le specialità locali. Da provare!
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2. 2° Giorno a Tremosine
Il secondo giorno a Tremosine l’abbiamo dedicato per andare alla scoperta delle tante frazioni che compongono il comune. Abbiamo percorso una strada ad anello che parte da Pieve e ritorna a Pieve. Così abbiamo toccato ben 13 frazioni in un giorno solo! Beh… sembra una fatica immane, ma in realtà alcune sono proprio piccole e si visitano velocemente. Allacciamo la cintura e via!
2.1 PRIEZZO




Poco più a nord di Pieve ecco Priezzo, una piccola frazione con la chiesa della Visitazione e il lavatoio accanto. Quasi tutte le frazioni ce l’hanno; ciò indica la loro importanza nella vita quotidiana di un tempo. Sono davvero due strade con poche case circondate dalla natura e aperte da un’edicola votiva. Diversi edifici sono stati sistemati dai tedeschi; qui gli abitanti al 90% sono tedeschi che alloggiano nella bella stagione; i residenti sono pochissimi!! Molto bello che ne hanno conservato i dettagli antichi: il balcone in pietra, le travi di legno sopra gli archi…
Particolare l’arco tra le case con la strada che scende verso la Val di Brasa; un tempo dovevi azionare il semaforo a mano per non trovare auto sul percorso!
2.2 MUSIO




Appena più su trovi un’altra piccola frazione abitata per lo più da tedeschi che l’hanno risistemata: Musio, forse è il borgo più romantico di tutti! Arrivi e scorgi il lago sulla sinistra tra gli ulivi. Case belle e sistemate, alcune con l’intonaco ancora bianco perché recente, altre avvolte dall’edera; anche qui sono raccolte attorno alla chiesa della Visitazione. In cima al monte invece si scorgono le case di Sompriezzo. Fascino rustico e tranquillo, pietre a vista. Alcuni angoli sono splendidi da fotografare grazie ai fiori e alle stradine che si perdono nel verde. Un borgo minuto, ma dall’atmosfera accogliente, anche se non vedi nessuno. Passeggiando sopra i ciottoli sghembi delle vie viene voglia di scoprirne ogni angolo!
2.3 SOMPRIEZZO




Sompriezzo ti accoglie un resort a energia geotermica e la chiesa rosa della Madonna della Salute. Si può entrare ed é graziosa; ma praticamente tutte le chiese di Tremosine sono aperte per essere visitate! Fuori un cartello dice di andare piano perché fortunatamente i bambini giocano ancora per strada. A destra c’è pure una casa decorata da un’artista tedesca, con un dipinto (un po’ sbiadito) sul muro con un uccello elegante e poi ferro nero che non si capisce cosa sia… però affascinante. Questa frazione è più grande; ti addentri e scopri begli scorci anche qui; colpiscono qui le viti che crescono addossate alle case o che passano sopra la testa: ora che è settembre sono piene di grappoli. In fondo trovi una norcineria, il ristorante “La Rocchetta”; è curatissimo, con legno e fascino antico dato dagli oggetti: vecchie radio, scaffali in legno, bottiglie a vista… Molto accogliente e dalle finestre che gran vista!
Scendendo al lavatoio con le lastre antiche in marmo rosso c’è un fantastico balcone panoramico: davanti Pieve e il lago, sotto i tetti di Musio e Priezzo; del resto Sompriezzo significa “sopra a Priezzo”. Da qui passa il sentiero di nordic walking… come detto a Tremosine si possono fare tutti gli sport!
2.4 SECASTELLO




Ancora poca strada… difatti queste 4 prime frazioni sono molto vicine tra loro! Si sale ancora per raggiungere Secastello, tra prati verdi e orti. Sono poche case dal fascino rustico e ovviamente il lavatoio! Frazione talmente minuscola che manca però la chiesa… c’è solo la Santella all’inizio della frazione con Maria, Gesù bambino e santi. Da scorgere qui sono i dettagli: la rosa in fiore addossata a una casa, la legna accatastata, un portone antico, gli orti, gli spazi aperti… Regna il fascino della tranquillità! Mi ricorda i piccoli borghi della mia Valle Brembana. Devi amare la natura e la pace per viverci.
2.5 MEZZEMA




La strada che ondeggia tra prati verdi e il bosco ti accompagna a Mezzema. Prima cosa che incontri è l’imponente Hotel Panorama… che ha un favoloso panorama!!! Spalancato a 180° davanti a te hai il lago: la riva veronese pare vicina; sotto una torretta neo-medievale si intravvede Pieve, mentre a destra il Monte Castello. L’ingresso giallo con vasi di piante grasse ricorda la costiera amalfitana; deve essere un piacere mangiare ai tavolini del porticato! L’hotel ha pure una bella piscina visibile dal parcheggio e sono state scoperte delle grotte nelle vicinanze… Insomma: posto fantastico!
Mezzema invece è una piccola frazione senza chiesa. Spicca il contrasto tra le case antiche e quelle sistemate recentemente come una villetta con palme e piante mediterranee. Stile è molto spartano, pragmatico, senza cura per la bellezza; ma le poche case hanno tanto verde attorno: pochi passi e si intravvedono orti e animali d’allevamento.
2.6 CASTONE




Praticamente unita a Mezzema è Castone, giusto poco più giù. La strada principale che lo attraversa (via Turri) sembra secondaria tanto è stretta. Qui però le case sono molto curate, sistemate da poco; ulivi a lato dei giardini, bel verde che abbraccia le case. Però la particolarità di Castone è la vista su Pieve, con le case del centro disposte come un tetris tra i cipressi in collina e quelli della punta; si vede bene la zona del castello, la punta rialzata con una piscina fantastica!!
Poco sotto, all’altezza dell’incrocio con via Fontane, un altro punto speciale: un giardino ha un arco di vite con una cornice appesa per fotografare proprio la vista su Pieve. Peccato solo che è decentrata!
2.7 ARIAS




Siamo ormai a Pieve e al MUST; quindi giriamo a destra e poche centinaia di metri ecco Arias; che nome sudamericano questa frazione! Sono praticamente 10 case costruite accorpate su archi con due strade ciottolate che si incontrano al centro; in fondo la vista del Lago di Garda. Sono case semplici, ma soprattutto curatissime: vasi, fiori, piccole decorazioni, edera rampicante, santini, una bicicletta di un bambino… Tutto super pittoresco e accogliente! Il borgo più bello visto oggi, senza dubbi. Fotograficamente può dare tanto, anche se non è semplice coglierne la bellezza in una foto. Risalgo verso la strada e vedo che sull’ultima casa è ritagliata la santella… sulla parete!
2.8 PREGASIO




Continuando dritto raggiungo Pregasio con la chiesa di San Marco sulla sinistra. Dentro è un po’ buia, ma ha affreschi interessanti nell’abside e nella cappella di sinistra. Nella successiva via XXV Aprile c’è uno dei punti più fotografati di Tremosine: la casa fiorita! Un clamoroso tripudio di fiori (anche a fine settembre!!!) di una coppia di fratelli evidentemente col pollice verde; sono sulla ringhiera, nel prato… si arrampicano perfino sui muri come voler nascondere la casa!
Visto che mi è venuta fame, ci fermiamo a pranzo alla Trattoria Nai, appena dopo. Ho scelto un antipasto di tartarre di cavallo (che mi ha ricordato Catania) e tortelli burro e salvia; tutto buonissimo!
Il centro di Pregasio




Poi riprendiamo il giro visitando il centro di Pregasio, stretto tra le case lungo la strada. La sua bellezza sono le scritte in legno e corda sulle case coi soprannomi delle famiglie: Canarino, l’Africa, il Turco ecc… è simpatico! Un arco a sinistra scende tra le case fino alla splendida Piazza della Spina: sembra di stare in Centro Italia! Una casa in pietra molto bella davanti, piante, fiori e archi ovunque, un cancello con ruote di carro incastonate (molto particolare); oltre già si aprono i campi di ulivi.
2.9 CADIGNANO




Suona un clacson: è l’autobus che si lamenta che ho lasciato l’auto sulla strada e non passa! Corro e così proseguiamo. Dopo pochi minuti ecco Cadignano; la vista sembra un presepe: chissà che meraviglia d’inverno quando nevica! Scendiamo a sinistra e parcheggio proprio a fianco dell’immancabile chiesetta della Madonna della Neve. Fuori è puro intonaco arancio, dentro è graziosa: sorprendono le linee grigie e rosa, mentre la volta è celeste; i colori sono vivi grazie a un restauro del 1991.
La frazione invece è più grande di Arias, raggruppata attorno a una strada interna ciottolata con alcune case deliziose. Qui è tutto più curato, più composto: anche i tavolini delle case e le piante grasse nell’aiuola sono in ordine! Fantastica una pietra con un lupo dipinto sopra. Le rimanenti case invece non incantano.
2.10 SERMERIO




La strada ondeggia tra i boschi e scorgi pure qualche mucca al pascolo. Poi entri in Sermerio, grande borgo sdraiato su un crinale che gira. Apprezzi meglio la vista del paese arrivandoci, con la natura e il bosco attaccati alle case e il pendio che scende ripido sotto. Passa orti, case, prati e perfino vigneti e pure una meravigliosa casa gialla con buganvillee viola addossate e tantissimi gerani; in pratica è un’altra casa fiorita! Poi compare un bivio: scendiamo tra le case di via Terra. Camminare qui ti allena le gambe perché le strade salgono e scendono ripidamente. Essendo grande, Sermerio ha diverse affittacamere; le riconosci perché sono case curatissime con fiori e siepi perfette, mentre le altre sono spesso vecchie e brutte o poco significanti. Alcune sono molto rustiche e spartane: forse ci lavorano ancora i contadini! Predominano però anonimi muri in cemento.
La chiesa di San Martino




Ritornando al bivio e continuando sulla strada principale arrivi subito alla chiesa di San Martino; dal sagrato il paese è ancora più bello: non sembra di stare in Lombardia vista la dozzina di tetti rossi e poi il verde a perdita d’occhio; il lago di Garda invece si intravvede appena.
La chiesa dentro sorprende: l’altare maggiore e sulla destra sono barocchi, anche se le colonne sono finto marmo; ci sono pure un organo a canne e uno splendido coro in legno intarsiato. Tremosine ha ben 4 parrocchie, tutte ricche! Il prete però uno per tutte…
2.11 VOIANDES




Dopo alcune curve e campi dell’altopiano dove una mandria di mucche pascola placida, svoltiamo a gomito a destra ed ecco Voiandes. Borgo tranquillissimo di poche case, nemmeno molto belle apparentemente… ma alcune hanno dettagli curati e deliziosi come un portone in legno con due sedie fuori o vasi sulle scalinate; la più bella decorazione di tutte sono le fioriere appese ai bancali sulla strada. Pochi passi ed ecco la chiesa di Sant’Antonio, semplice dentro, mentre poco oltre un’affascinante casa ad angolo regala uno scorcio stupendo. Attorno il pendio scende dolcemente e bucolicamente; se lo segui vedi uomini che lavorano tra le piante da frutto e gli orti; anche qui case semplici. Il panorama invece spazia sulle frazioni vicine.
2.12 VESIO




Pochi minuti di auto e arrivi a Vesio, il borgo più grande di Tremosine. È quasi tutto residenziale: sono file di case a schiera! Noi ci fermiamo al Bar Sole per gustarci una meritata coppa di gelato. C’è un bel movimento, soprattutto di tedeschi in clima vacanziero, ma anche gente per il vicino supermercato. Molto turistico, poco caratteristico. Di fronte una vista da una terrazza naturale e nel verde una piscina dalla strana forma.
L’unica cosa da vedere è la chiesa di San Bartolomeo col campanile slanciato e isolata: mi fermo a lato strada per fotografarla. Le case vicine hanno angoli dal fascino antico… forse per la luce che filtra. Dal sagrato in erba noti che la chiesa è molto grande, con belle colonne bianche. Dentro è decoratissima; le pitture simulano architetture e dipinti… non saranno di qualità, ma l’impatto è fantastico! Sopra l’altare c’è una bellissima Immacolata Concezione.
2.13 VILLA




L’ultima frazione di oggi è Villa, appena sotto. Ci fermiamo nel posteggio sulla strada e saliamo a piedi: non è molto in pendenza. La prima via ha viste splendide: viti arrampicate, case rustiche nel verde… c’è pure un tenerissimo husky che ti guarda! La strada poi si fonde con la natura in un altro bello scorcio. La via superiore e parallela è altrettanto stupenda; peraltro si chiamano Vicolo Stretto e Vicolo Largo come al Monopoli! Prima un ristorante pittoresco con sedie tutte colorate (che piacciono tanto ai tedeschi), poi altre case dal fascino rurale.
La casa fiorita di Villa




Il meglio deve ancora venire: una casa fantastica completamente esaltata dalla natura; è in pietra, su due piani e la riconosci dai due camaleonti in ferro sulla facciata! Passa sulla destra e vedrai come l’edera l’abbraccia, la decorano fiori nei vasi e la staccionata blu di fronte ha tantissimi vasi rossi con altri coloratissimi fiori. E non finisce qui! Il retro ha un’alta colonna in pietra e una scalinata favolosa altrettanto decorata dai fiori. Parcheggiata trovi una pittoresca ape (sempre bella da fotografare). Questa è la casa fiorita numero 3!!
Se sei fortunato trovi il gentile signore che cura tutto. Salgo sul sagrato della chiesa per fotografarla meglio, ma ci sono troppi dettagli… è meglio dal vivo! La chiesa cinquecentesca del Corpus Domini non è molto decorata, ma merita una visita.
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3. 3° Giorno a Tremosine




Nuovo giorno, nuovo giro. Ma prima colazione al Bar Tremosine in Piazza Cozzaglio, seduto ai tavolini all’aperto accanto alla terrazza panoramica di Cimaporto; così mi sono goduto il sole che filtra tra le nubi sul Lago di Garda. Svegliarsi con questa vista mette il buonumore! Anche oggi che il cielo è grigio.
Riprendiamo l’auto e dove c’era la mandria di mucche ieri oggi svoltiamo a sinistra; obiettivo un orgoglio di Tremosine.
3.1 Caseificio Alpe del Garda




Il Caseificio Alpe del Garda è una cooperativa nata nel 1980, ma da semplice conservificio e negozio si è sparsa e ingrandita in vari progetti disparati: ad esempio hanno un luogo per le degustazioni, un agriturismo e una malga a 2000m. Qui si produce soprattutto la formagella, ma da un anno fanno anche il grana di montagna: per ora qualche forma al giorno, ma da quest’inverno la produzione aumenterà. Hanno creato da poco anche un’Alpe bio con stalla fuori dallo stabilimento, ma non è ancora cominciata la produzione dei prodotti. Insomma, è una potenza industriale e non stanno con le mani in mano!
C’è lo shop online e il negozio fisico dei prodotti dell’Alpe (e di tutta Italia): sta diventando un’attrazione turistica.
La produzione della formagella
C’è infatti la visita guidata al conservificio per assistere al processo di produzione. Non posso perdermela: indosso il camice, la cuffia e persino le pattine ai piedi: sembro un chimico!
Il maestro caseario muove le mani velocemente, ma armoniosamente; è un piacere vederlo lavorare! La formagella si produce in giornata: viene rivoltata 4 volte e il giorno dopo messa in salamoia per 12 ore; poi stagionatura per 35-40 giorni. Qui fa una muffa bianca che viene lavata via. Dopo un’asciugatura di 6 ore il prodotto è pronto. Servono 12kg di latte per un una forma da 1,4kg! Il latte viene da 8 stalle di soci a Tremosine. Si producono ben 1500 formagelle al giorno!
C’è la versione classica, ma pure varianti: formagella al tartufo, prugna, affumicato, olive… La stagionatura ha due varianti: 15 mesi e riserva 24 mesi. Belle le camere frigorifere piene di forme!
3.2 Rifugio Alpini Passo Nota




Riprendiamo la strada per scoprire la natura di Tremosine: entriamo nel parco naturale della Valle di Bondo. Attraversiamo un bosco di conifere; la strada serpeggiante incontra cascate, bellissime case isolate, aree picnic e ovviamente splendide viste, come alberi che costeggiano la strada. Nonostante il cielo grigio, è bellissimo: se ti fermi senti il rumore dello scorrere delle acque; in giro solo qualche ciclista.
Poi la strada inizia a salire: 16 tornanti portano al Rifugio degli Alpini di Passo Nota a 1208m. È una vecchia malga allestita a rifugio aperta 4 mesi all’anno perché d’inverno ghiaccia l’acqua. Qui vengono le vacche d’estate a pascolare… ma la transumanza mi ha preceduto. Ci sono però i luoghi della prima guerra mondiale: del resto a 150 metri c’è il confine col Trentino! Già nel rifugio vedi teche con cimeli, ma puoi fare un percorso sui sentieri della guerra e c’è pure un cimitero militare.
3.3 Rifugio Alpini di Pieve




Poche centinaia di metri più sotto c’è un altro rifugio nel bosco, quello degli alpini di Pieve. Lo gestisce Bruno, un personaggio incredibile. Bandiere tibetane e tavoli colorati già dicono molto… Con la sua camminata claudicante e ironia intrattiene i commensali e porta piatti buonissimi e abbondanti; le tagliatelle ai funghi cantavano! Poi lui è caloroso: lascia tutte le porte aperte… anche con 12º!!! Stavo morendo di freddo (nonostante il fuoco)!!
3.3 VOLTINO




Così torniamo presto in auto e scendiamo a scoprire le ultime 3 frazioni.
Prima Voltino, una delle più grandi. La chiesa parrocchiale di san Lorenzo é sulla strada, col campanile che sembra una torretta. L’interno è prezioso; di origini alto-medievali, ha molti altari e il principale è pregevole: stucco barocco e un affresco della Madonna che sembra l’Assunta di Tiziano. Poi c’è il presepe… tutto l’anno! Gira la chiesa e entra: ci sono vari presepi in un ambiente angusto ma da vedere.
Salendo a piedi, dopo qualche casa brutta, raggiungo Piazza Comboni col lavatoio. Torna la pietra a vista e l’aspetto antico che domina. La particolarità di Voltino sono i “volch” (volti), gli archi con volta che decorano il centro storico regalando fascino, mistero e angoli bellissimi. Gira tutte le vie, cogli i particolari e arriva allo spiazzo con splendida vista su Pieve e sul lago!
La vigna di Roberto Zanetti




Sempre a Voltino si trova l’azienda agricola di Roberto Zanetti che gentilmente il proprietario mi ha mostrato. È uno dei produttori di Tremosine; ha iniziato l’attività nel 2006 recuperando le viti storiche del nonno e i terrazzamenti preesistenti; fantastico l’effetto anfiteatro: le viti sono disposte a semicerchio. Sopra c’è il vitigno che produce il bianco, sotto il rosso (Marzemino e Rebo) e l’olio. In estate la vigna è visitabile nel programma “le vie del gusto” organizzato dalla Pro Loco.
3.4 USTECCHIO




Una strada in salita a sinistra e un piccolo parcheggio con affaccio sul lago aprono Ustecchio. Questo borgo pare tutto nuovo! Infatti la pavimentazione è stata rifatta recentemente: sanpietrini o listelle di porfido seguono il terreno tortuoso e in salita e regalano fascino alle case grigie, alcune splendide altre meno. Certi scorci sono stupendi, grazie soprattutto ai dettagli come le pannocchie appese, un affresco commemorativo sulla parete, fiori, pergolato di uva…
Non trovi la chiesa perché è sotto; puoi scendere col sentiero, oppure (come me) in auto; difatti è accanto alla strada, ma stranamente l’ho trovata chiusa. Attorno piccole villette; che vista che hanno!
3.5 BASSANEGA




L’ultima frazione da vedere a Tremosine è Bassanega, composto soprattutto da ville che si affacciano verso il sole e il lago… costosissime! Non c’è un centro o qualcosa da vedere, a parte un grande hotel con un parcheggio con meravigliosa vista sul Lago di Garda: si scorge anche Limone nell’angolo! Peccato solo che il cielo è grigio!
Proseguendo qualche chilometro si arriva proprio a Limone (questa è la strada da fare per scendere se è vietata la strada della Forra), ma noi torniamo verso Pieve per goderci l’ultima serata.
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4. Conclusioni
Immagino che 3 giorni siano tanti da dedicare a un solo borgo come Tremosine. Ma qui la natura è parte integrante, per cui bisogna avere i ritmi placidi e godersi i panorami, la vista degli animali al pascolo, cercare gli scorci. Senza alcuna frenesia. Peraltro quello del secondo giorno è un giro vero e proprio, visto che abbiamo percorso un anello e alla fine sono ripassato da Priezzo per tornare a Pieve. Il terzo invece ti accompagna verso Limone per scendere verso il Lago di Garda.
Se ti piacciono gli sport, la fotografia, la tranquillità oppure semplicemente vuoi respirare aria pulita Tremosine fa per te!
visita a Tremosine
Ti sono stato d’aiuto per capire cosa vedere a Tremosine? Spero di sì. Se ti è piaciuto l’articolo condividilo, mentre se hai qualche domanda scrivila sotto. Segui già i miei canali social?
Ti consiglio anche l’articolo su cosa vedere nella Riviera dei Limoni.
Ecco altre foto di Tremosine:




































































































































































































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Articolo scritto in collaborazione con Pro Loco Tremosine.
Buongiorno non so’ chi sei io sono di Tremosine mi chiamo Amedeo Cavazza ho visto la sua pubblicazione la trovo molto interessante .Parlano di Tremosine peccato che non ha esposto le due valli: Bondo e San Michele sono posti meravigliosi ricchi di fauna flora Anche le cime delle nostre belle montagne avrebbero compilato il décor del suo reportage .
Piacere di conoscerti Amedeo. In Valle di Bondo sono passato per andare a Passo Nota e c’è qualche foto. L’altra purtroppo no, ma in 2 giorni e mezzo non si riesce a vedere tutto… poi devo dire che il mio pubblico è più orientato verso i borghi piuttosto che le bellezze naturali. Grazie comunque per le belle parole