È uno dei punti più incantati d’Italia. Il Lago di Como ha tanti angoli affascinanti, alcuni dei quali molto noti e presi d’assalto dai turisti, altri esclusivi per i vip; ma ci sono destinazioni poco conosciute che detengono il fascino del Lario, con al tempo stesso un’essenza popolare e tranquilla. Brandelli di lago spesso ignorati dai visitatori e che sembrano essere fermi nel tempo e gemme da scoprire. Del resto tutti i posti sono meravigliosi sul Lago di Como! Ora te lo dimostro. Ci ho passato una fantastica giornata on the road la scorsa estate che ti voglio raccontare: andiamo a fare un giro nel Triangolo Lariano, tra Como e Bellagio.
- Introduzione
- Brunate
- Blevio e Torno
- Le frazioni di Faggeto Lario
- Careno e Nesso
- Lezzeno
- Conclusioni
Il Triangolo Lariano
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Introduzione
Como vista dal belvedere di Brunate Il Triangolo Lariano è quel lembo del Lago di Como racchiuso tra Como, Bellagio e Lecco. Territorio dominato dai monti Palanzone e San Primo (1.882m), che lo spezzano in due e giungono quasi fino a riva: perciò i paesi sono arrampicati sulle sue sponde o ricavati in una nicchia del rilievo, offrendo panorami sempre diversi. Le due strade litoranee fanno delle strette serpentine e sono da percorrere con attenzione, ma l’auto (o la moto) sono i mezzi migliori per muoversi, fermandosi dove si vuole. Come sempre sul Lario non è facile trovare parcheggio, ma essendo paesi pochi visitati spesso basta fermarsi all’inizio del centro abitato e camminare un po’.
Zaino preso, batterie cariche: comincia l’avventura on the road sul Triangolo Lariano da Como a Bellagio!
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Brunate
Villa Pirotta Bonacossa, una delle ville liberty di Brunate Un paesino incastonato su un monte sopra a Como: ecco Brunate. È conosciuto per il faro voltiano, ma ha molto di più. Si può raggiungere in due modi: o in auto salendo da Como oppure con la celebre funicolare del 1894, parcheggiando in città. In pieno periodo turistico io ho avuto la malaugurata idea di scegliere l’auto: non solo ho sottovalutato i tanti tornanti e la grande pendenza, ma ho faticato a trovare parcheggio! Per di più l’ascesa con la funicolare deve essere super affascinante.
Le strade di Brunate sono strette. Quando finalmente si arriva in paese si scorge la chiesa ed il piazzale della funicolare, dove c’è il centro informazioni; da lì parte la visita al paese: la chiesa dall’alta facciata merita una rapida visita. Ma i gioielli di Brunate sono le ville liberty: peccato che siano chiuse o private. Peraltro è un paese disordinato perché non sono segnalate bene dalle indicazioni e bisogna fare una caccia al tesoro per trovarle. Le più belle sono Villa Pirotta Bonacossa con richiami barocchi e il tetto celeste e Villa Cantaluppi Giuliani con le sue decorazioni colorate; accanto c’è la splendida fontana Campari. Scendendo invece nel punto più basso si può osservare la funicolare che sale e scende e raggiungere il belvedere con la fantastica vista su Como: sembra di essere su un drone o Google maps perché si vedono benissimo tutti gli edifici cittadini, a partire dal Duomo. C’è un cipresso sofferente, ma foto meravigliose garantite (anche con lo smartphone!).
Ville liberty Brunate2.1 Il faro voltiano
Il faro di Brunate dedicato a Alessandro Volta Risalendo a piedi Brunate e faticando per la pendenza, si raggiunge il faro voltiano; prima si passa attraverso una strada pedonale sistemata e poi un sentiero nel bosco. Finalmente il piazzale, riconoscibile dal parcheggio e da alcuni ristoranti. Un’ultima scalinata e si raggiunge il faro: è alto 29 metri e dedicato ad Alessandro Volta. Già alla base c’è una bella vista, ma nulla in confronto alla cima: nelle giornate migliori il panorama è fantastico e si dominano le Alpi, oltre ad un bel tratto del Lario, con Cernobbio di fronte; con mia grande sorpresa però non appare Como, che rimane dietro al monte. Io non sono fortunato: tra nuvole e foschia oggi brutto panorama. Da non perdere la vista del faro dal basso, con la scala che regala una fantastica foto psichedelica!
La salita mi ha messo appetito e approfitto delle trattorie presenti per un pranzo veloce; ottime tagliatelle al ragù di coniglio all’Osteria Il Faro. La giornata sarà lunga!
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Blevio e Torno
La vista sul lago dalla Spiaggia Belvedere di Blevio Per proseguire il tour bisogna ridiscendere a Como e imboccare la strada litoranea SP 583: un motivo in più per salire in funicolare! Passato il Duomo e la stazione finiscono le case e il traffico svanisce, mentre appare meraviglioso il lago a sinistra. Prima fermata Blevio: ci sono diverse ville immerse nel verde e hanno abitato vip come Shevchenko.
Il paese è molto allungato e ho faticato a trovare parcheggio: perciò ho fatto solo una sosta, scendendo una scalinata tra le case e raggiungendo la Spiaggia Belvedere, dove c’è una bella vista sulle ville che si affacciano e un salice che le incornicia o Cernobbio di fronte; peccato che ci sia molto cemento e pure un odore terribile scendendo! Insomma, la residenziale Blevio è adatta ad una rapida visita.
triangolo lariano3.1 Torno
Vista di Piazza Giovio a Torno Raggiungo rapido Torno, uno dei paesi più belli del Lago di Como. Ho trovato posto fortunatamente in Piazza Caronti: posizione perfetta per visitarlo scendendo le scalinate. Il cuore del borgo si trova al livello del Lago: case e strade curate accompagnano il cammino per raggiungere Piazza Giovio. È meravigliosa, sembra un set cinematografico! In pochi metri trovi il piccolo attracco costeggiato da platani, il pittoresco Bar Italia con vecchie insegne, piante e tavolini all’aperto e la chiesa; tutto circonda il porticciolo in un caldo abbraccio. Decisamente una delle piazze più belle del Lago di Como! Inoltre siamo nel punto più stretto del Lago di Como: l’altra sponda sembra ad un passo: puoi scorgere i visi delle persone a Moltrasio! La visita alla chiesa di Santa Tecla è d’obbligo: ha un portale rinascimentale scolpito, mentre l’interno è semplice.
La Chiesa di San Giovanni
Lasciando la piazza la meraviglia scema: le strade in salita non hanno particolare interesse. Come a Mandello del Lario, la magia finisce presto.
Tornati sulla strada, vado alla ricerca della chiesa di S. Giovanni. Costeggio la provinciale (in parte senza marciapiede) per giungere a una stradina pedonale sulla sinistra, tra due giardini; sotto un lampione appare la magnifica facciata in pietra e il campanile slanciato di San Giovanni. La anticipa una piazzetta con auto parcheggiate: non si vede anima viva, domina il silenzio. Questo aiuta ad ammirare il portale quattrocentesco scolpito in marmo bianco con statue di santi e bassorilievi e ancor più l’interno, buio ma splendido: tre arcate affrescate delimitano l’abside similmente alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano dipinta da Bernardino Luini. Alla spalle della chiesa un piccolo cimitero con vista sul Lago: mi ha ricordato Cavtat; all’ombra dei cipressi lapidi antiche ricordano i caduti della prima guerra mondiale. Che atmosfera!
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Le frazioni di Faggeto Lario
Un pittoresco scorcio di Palanzo Riprendiamo la visita al Triangolo Lariano arrivando in auto a Faggeto Lario, comune composto da varie frazioni. Le più interessanti si trovano in collina; si raggiungono una dietro l’altra prendendo la deviazione per Molina, la prima frazione; in un attimo lo stile cambia: basta attraversare i boschi per vedere case di montagna con tanto legno in un’atmosfera agreste. Scatto subito una foto alla casa sulla strada e poi alla chiesa di Molina, totalmente in pietra, purtroppo chiusa. In centro è più avanti, quando appare il paese.
La frazione più bella però secondo me è Palanzo, che ha tanti scorci pittoreschi da fotografare nel borgo. Qui i visitatori non vengono mai e per questo gli abitanti ti guardano strano; però almeno è semplice parcheggiare. Le case e le strade in pietra mantengono un fascino antico, come l’insegna dei “Sali e tabacchi” appesa sul bar dove alcuni uomini chiacchierano seduti; gli archi in pietra, le piante che si arrampicano sulle case… tutto qui ha una bellezza semplice. Anche l’aria è più fresca. Incrocio addirittura un trattore tra le vie mentre scendo ad osservare il panorama del Lario… Una tranquillità simile è difficile da trovare sul Lago di Como!
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Careno e Nesso
La graziosa Careno, circondata dal verde Da Palanzo pensavo si potesse scendere sulla strada lungolago, invece bisogna tornare totalmente indietro ripassando Molina. La successiva sosta è Careno, una deliziosa frazione di Nesso immersa nel verde. Lascio l’auto sulla strada in divieto (incrociando le dita). Ha una curiosa forma triangolare, con la punta formata dalla chiesa presso il lago: il modo migliore per apprezzarla è da una barca.
Anche qui ci sono angolini e scorci stupendi, a partire dalla chiesa di Santa Maria Assunta che si affaccia sulla strada; dentro è graziosa e colorata. Lì accanto parte la via per scendere; il cammino è semplice: bisogna raggiungere il lago in basso passando tra splendide case. A metà l’altra chiesa – di San Martino – tutta in pietra e col campanile affusolato tipico della zona; peccato che sia chiusa! Ancora più giù la spiaggia, che più che altro è un prato con molto cemento dove la gente prende il sole. Mi aspettavo di meglio avendomela consigliata come posto segreto per fare il bagno d’estate! Però per mangiare la Trattoria del Porto è perfetta.
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5.1 NessoLa vista della chiesa di Nesso tra le case Una stradina che si insinua tra belle case si trova anche nel fratello maggiore, Nesso, che è poco più a nord. C’è un piccolo parcheggio appena dopo la chiesa, spesso pieno; da qui il blu del lago è intenso. In pochi passi raggiungo il sagrato e scatto alla facciata neoclassica; in un angolo una fontanella rinfresca in questa giornata d’estate. Però non fa così caldo: le alte case in pietra proteggono dal sole. Presto si trova un bivio: prendendo la strada di destra si passa accanto a una casa decorata con gerani e gelsomini e superato un arco si scende decisi una stradina dal sapore antico; ai lati vecchie case in stile popolare, a volte decorate da fiori. Le pietre conducono ad un porticciolo dove ragazzi chiacchierano e prendono il sole; accanto altri gradini portano al lago e alcune famiglie felici fanno il bagno.
Ritornando al bivio, andiamo ora a sinistra; qui la strada è più lunga e piatta, ma costeggia cancelli di ville nella vegetazione dove ogni tanto si spalanca l’azzurro del Lario. Infine la discesa aumenta e si raggiunge l’altro vertice del paese, più elegante; un pergolato di vite, una casa gialla a picco sul lago sono vicine all’attracco del battello. Qui il sole picchia forte e c’è chi lo prende tranquillo sul materassino in acqua o sul suo terrazzo.
orrido di Nesso5.2 L’orrido di Nesso
Il ponte romanico alla foce dell’Orrido di Nesso, coi ragazzi che fanno il bagno Scenario idilliaco: tante ville o villette si affacciano tra il verde o sul lago verso il sole come girasoli. Poco più avanti c’è un’elegante casa ad angolo avvolta dall’edera e dagli oleandri: sembra la casa che sogni da bambino, bellissima e misteriosa! Proprio lì, prendendo la scalinata sulla destra si raggiunge uno dei gioielli del Lago di Como: l’orrido di Nesso. Se nella brutta stagione è un posto mistico e solitario, in estate è preso d’assalto, specialmente dai ragazzi che prendono il sole sui gradini o che si bagnano nel lago dopo un tuffo dal ponte in pietra. Già, un magnifico ponte romanico di pietra sospeso sulle acque dell’orrido, proprio dove confluiscono nel Lario; con le due case ai lati ricoperte d’edera offre uno scorcio favoloso! Una foto da scattare assolutamente!
Dal centro del ponte puoi ammirare l’orrido, formato da due torrenti che si uniscono: è un salto di 200 metri che colpì pure Leonardo da Vinci, che ne parlò nei suoi scritti. Il suo scrosciare imperterrito è un delizioso sottofondo musicale. I più impavidi possono addentrarsi fino ai piedi delle cascate, visto che l’acqua è bassa e tranquilla (ma fredda!). Assomiglia davvero poco con l’orrido di Bellano!
Barche e gommoni si avvicinano: viene gente da tutto il Lago per ammirare questo spettacolo naturale al centro del Triangolo Lariano!
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Lezzeno
La vista sul Lago di Como dal ristorante Crotto dei Pescatori Come Faggeto Lario, anche Lezzeno è composto da tante frazioni: ben 17, sparse lungo 7 km; alcune sono tra i monti e i boschi, altre sul lago. Ovviamente quest’ultime sono le più facili da raggiungere perché la strada le sfiora. Io mi fermo a Pescaù, scendendo per la stradina che porta al Lago fino a un parchetto verde accanto a una chiesa; a fianco un piccolo molo tranquillo e il Palazzo del Viceré spagnolo, ora diventato un hotel dopo uno splendido recupero.
Lezzeno ha una storia particolare: era legato all’altra sponda e all’Isola Comacina e per questo fu distrutto dal Barbarossa nel 1169. Il paese è praticamente deserto: è uno dei meno visitati del Lario, come se fosse dimenticato. Questo ha consentito la conservazione di case medievali. Perciò le sue frazioni offrono scorci splendidi con case montane dal fascino abbandonato, archi, panorami e giochi di luce; per chi ama questo tipo di foto è perfetto. Per il resto è un paese troppo sparso, più adatto a fare una camminata salutare che una visita turistica.
Torno all’auto; più avanti c’è la chiesa dei SS Quirico e Giulitta con la facciata dipinta che si può scorgere accanto alla strada, mentre in località Casate consiglio una sosta al Crotto dei Pescatori: è un posto perfetto per mangiare sul terrazzo vista lago, coi fiori che ne esaltano la vista. Si vede bene Villa del Balbianello di fronte e i paesi di Tremezzina che avevo attraversato con la Greenway del Lago di Como. Insomma, foto + ottimo cibo… che vuoi di più?
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Conclusioni
Nesso e il suo orrido, gemma del Triangolo Lariano Dopo Casate termina Lezzeno e la strada ondulata continua con splendidi chilometri vista lago. Infine si arriva a Bellagio, la perla del Lago di Como e punta del Triangolo Lariano; talmente è meravigliosa che merita una visita approfondita, mentre ora la luce comincia a calare. Prima che tramonti è meglio tornare su strade note e ampie.
Comunque per oggi ho già fatto il pieno di bellezza in questo tratto sorprendente e poco visitato del Lago di Como!Triangolo Lariano da Como a Bellagio
Spero di averti fatto vivere la bellezza del Triangolo Lariano da Como a Bellagio. Se hai domande lascia un commento oppure dimmi che ne pensi; mi segui già sui social? 🙂
Ecco altre foto di quel giorno: