Vuoi una perfetta gita fuori porta da Milano o dal Veneto? Dei posti belli da visitare in Lombardia in un giorno, in uno dei laghi italiani più importanti? Il Lago di Garda fa per te: è uno dei luoghi da visitare in italia!
Soprattutto prima che calino i Tedeschi in estate e i paesi siano affollati, in primavera o tra fine agosto/settembre un weekend sul Lago di Garda è perfetto: temperature gradevoli, atmosfera molto mediterranea che si rispecchia in esuberanti giardini e paesi meravigliosi affacciati sul fantastico blu del più grande lago italiano.
Ma cosa vedere sul Lago di Garda in un giorno? Si potrebbero fare diversi itinerari. Ecco un suggerimento: ti racconto la mia gita di un giorno sul Lago di Garda percorrendo la strada Gardesana sul versante occidentale, che scende da Limone sul Garda fino a Salò.
- Arrivare sul Lago di Garda
- Limone del Garda
- Tremosine
- Gargnano
- Toscolano Maderno
- Gardone Riviera
- Salò
un giorno sul Lago di Garda
1. Arrivare sul Lago di Garda




Il Lago di Garda si raggiunge facilmente con l’autostrada A4, la A21 o la A22 del Brennero. Le chiome dei cipressi che si allungano nella vegetazione: è la prova che stai per arrivare. Raggiunta Salò si apre una fantastica vista sul lago a destra; ville nel verde e hotel costellano la strada. Continuiamo per raggiungere il nord del Lago e cominciare lì la visita; così evitiamo il traffico a fine giornata.
Risalendo la Gardesana si sente già un’atmosfera vacanziera: saranno gli oleandri in fiore e palme che accompagnano il percorso, molto mediterraneo. Sfioriamo qualche splendida chiesetta e poi serpeggiando sale verso nord; passata Toscolano Maderno si spalanca definitivamente l’azzurro del lago: diversamente dal “mio” Lago di Como, sembra più un mare; si notano pure diverse spiagge attrezzate con lettini e ombrelloni. Ma ci somiglia per le case con i parcheggi sospesi sulle case vicino alla costa.
Un altro colore simbolo del Lago di Garda è il viola delle buganvillee che spuntano dai giardini aggrappate alle case e catturano l’attenzione. Da Gargnano in su compaiono tante limonaie: molte sono antiche e scoperchiate… inizialmente fatichi a capire a cosa servano tutti quei pilastri ciechi. La salita è piacevole, ma abbastanza lunga; dopo gallerie scavate nella pietra e gallerie artificiali si arriva finalmente a Limone del Garda, con l’acqua alla tua destra che sembra di poter toccare. Sullo sfondo le alte montagne delle Alpi del Trentino che comincia tra pochi chilometri.
lago di garda 1 giorno
2. Limone sul Garda
Limone sul Garda è l’ultimo paese della Lombardia e uno dei posti da vedere sul Lago di Garda. L’ideale è arrivare presto, prima che le strade si riempiano di turisti, così da trovare parcheggio facile: noi abbiamo scovato l’ultimo disponibile accanto al consorzio turistico lungo via IV Novembre; il parchimetro dura 30 minuti: siamo tornati un paio di volte a cambiare disco-orario. 😉
Sopra c’è una limonaia (con limoni!); questo è il punto più a nord dove crescono, grazie al microclima del Lago di Garda; puoi scoprirne questa coltivazione caratteristica nella storica Limonaia Del Castèl. Noi invece prendiamo una scalinata recente e scendiamo in paese. Tanti instagramers dei dintorni decantano Limone con foto fantastiche, per cui avevo altissime aspettative. Le avrà rispettate?!
2.1 La parte alta di Limone




La chiesa di San Benedetto svetta e regala una bella vista dal suo sagrato; è in stile barocco e merita una rapida visita. Poi scendiamo e addentrandoci tra le case sembra di stare in un posto pittoresco! Il borgo antico ha meravigliose viuzze che salgono e scendono; fai fatica, ma fai il pieno di bellezza! Case e dettagli molto curati, come le insegne delle vie in ceramica con i limoni disegnati. Tanti piccoli deliziosi negozi che vendono le specialità locali, a partire dall’olio… Una cosa per tutte: il profumo di salame che senti passando per strada ti invoglia, anche se sono solo le 9:00! Poi piante dappertutto, come le agavi che spuntano a decorare le case, buganvillee che si aggrappano ai palazzi e regalano macchie di colore, oppure la casa bellissima con le imposte celesti. Scorci fiabeschi da scovare tra le vie e fotografare; mi ha davvero sorpreso! Mi ero segnato alcuni punti che avevo visto in foto (come la casa ad angolo con gelateria in via Monsignor Comboni), ma qui tutti sono fonte d’ispirazione! La luce fa la differenza: a volte esalta una vista, altre volte ti mette in difficoltà… sarebbe da tornarci più volte.
2.2 Il lungolago di Limone sul Garda




Il Lungolago di Limone è diviso in due parti, molto diverse. La zona sud non è eccezionale: il lungolago Marconi è ampio, moderno e pieno di negozi con souvenir di tutti i tipi: stile Rimini insomma. Qui trovi le barche per escursioni sul lago, in fondo c’è pure un parcheggio e poi si apre la Spiaggia Cola. Unica cosa notevole le fioriere verticali piene di gerani che danno un tocco di colore.
Da via Porto in su invece riprende l’atmosfera incantata; il clou è il piccolo porto vecchio al centro del borgo abbracciato dai tavolini, palazzi e un hotel con la facciata decorata con pitture; mischia lo stile lombardo a quello Trentino: del resto è a pochi chilometri. Questi edifici fanno da perfetto sfondo al porticciolo, anche se non è facile da fotografare: tra persone, alti edifici e le barche rischi di tagliare sempre qualcosa.
Un arco poi porta ad una zona di Limone ricca di altri negozi e qualche hotel dove i tedeschi sono sdraiati a bordo piscina a prendere il sole; le case curate, spesso in pietra, regalano fascino. Qui c’è l’imbarcadero che a ritmo regolare porta tanti turisti che ingolfano le piccole stradine, facendo calare l’atmosfera poetica.
Da lì siamo saliti alla piccola chiesa di San Rocco, ancora più bella dell’altra e con affreschi più antichi; ha una bella vista su Limone, ma ancora meglio da sopra, cogliendo anche il campanile come ho visto fare da qualche instagramer. Era l’ultima foto che volevo replicare, una foto panoramica classica da fare a Limone. Invano: penso che quella fosse scattata dall’Hotel Castell; comunque fermandosi lungo la strada principale – più alti del campanile – la vista è altrettanto eccezionale!
2.3 Il mio pensiero su Limone




Limone del Garda è un posto vivace, allegro, pieno di gente, con tanti scorci e salite e muretti in pietra; tutto ben tenuto, ben curato e ben gestito. Praticamente è lo stereotipo ideale di meta turistica italiana: ecco perché ci vengono tanti turisti dall’estero! Moltissimi i tedeschi: le indicazioni parevano più in tedesco che in italiano! Ecco, forse le indicazioni possono migliorare: per trovare la chiesa di San Rocco siamo andati a occhio. Però a parte qualche limonaia di troppo abbandonata (dovrebbero recuperarle), Limone è un paese da vedere in un giorno al Lago di Garda: eccezionale. Ha rispettato le aspettative! Voto 9.
3. Tremosine




Dopo Limone siamo tornati indietro prendendo la strada interna SP115 che porta a Tremosine: qualche tornante sui monti e poi abbiamo attraversato alcune delle 18 frazioni di questo paese sparso che fa parte dei borghi più belli d’Italia; qualche scorcio bello, ma non eccezionale; del resto il lago da qui non si vede.
Noi siamo diretti a Pieve di Tremosine, la frazione principale. Abbiamo faticato a trovare parcheggio, trovando posto accanto a un centro tennis. Poi ci siamo incamminati: abbiamo guardato un cartellone con la mappa di Tremosine, ma non capiva nulla! Né dove fossimo, né le principali attrazioni; e dire che vado forte con le cartine! Così abbiamo raggiunto Piazza Marconi con le splendide case e abbiamo preso un caffè in piazza per organizzarci.
3.1 Pieve di Tremosine e le sue viste




Seguiamo l’istinto: amo farlo. Come mi aspettavo, il borgo è molto piccolo, le vie poche. Quindi trovare l’altra piazza (Piazza Cozzaglio) è facile; qui c’è il vecchio palazzo comunale, un affresco su un palazzo, mentre si parlava di una fontana che non ho visto. Ma accanto ad un bar si apre una meravigliosa terrazza con vista! Infatti tavolini sono vicini a uno strapiombo dove ammirare dall’alto il blu del Lago di Garda in tutta la sua bellezza; qualche vaso di gelsomino cileno può dare ispirazione per le foto, mentre un falchetto girava nel cielo di Tremosine. Non è l’unica vista, perché Pieve è costruita sul ciglio delle rocce ed è famosa per questo. La più famosa è la Terrazza del Brivido, in fondo al borgo. È particolarissima: per arrivarci devi passare dentro a un ristorante! Superati i dubbi, lo attraverso e si arriva a questo ampio spiazzo cementificato (poco elegante) che si sporge nel vuoto, dove i turisti guardano il panorama e fotografano. Non è il massimo affacciarsi per chi soffre di vertigini come me! Siamo a oltre 400m sul livello del mare (e del lago) e si vede benissimo la strada della Forra che serpenteggia sotto; con una fotocamera qui si ottengono grandi foto, zoommando sul promontorio sulla destra che svetta, i tornanti sotto e i paesi della sponda opposta come Malcesine e il suo castello, le barche e chi fa windsurf sul lago. La vista è stupenda; davvero imperdibile (soprattutto in giornate nitide).
3.2 Il borgo di Pieve




Un campanile romanico spunta tra le case e ti attira: è quadrato e in pietra per diventare conico; somiglia molto a quello di Iseo. È il campanile della Pieve, sicuramente una delle cose da vedere a Tremosine; dentro è sorprendentemente splendida! Antica e affascinante per le sue opere lignee, anche se ricostruita nel Cinquecento; non pensavo di trovare un luogo simile disperso tra i monti del Garda.
Il meglio della visita di Tremosine si trova invece tra le vie e le case in pietra del borgo; è la famosa scala tonda che trovi addentrandoti da Piazza Cozzaglio. Però non è affatto semplice da fotografare con la luce che filtra, i cartelli che i proprietari hanno messo e soprattutto un camioncino e i lavori in corso che ho trovato; non era il mio giorno insomma! Il bello è che c’era pala e carriola, ma di operai nemmeno l’ombra!
Passeggiando tra le vie affascinanti in pietra a vista si arriva anche ad un’altra vista vicina alla Locanda Al Castelletto.
Diciamo che è pittoresco e differente dagli altri paesi del Garda, per cui merita la visita; ha un affascinante carattere rurale: solo i portali in pietra ingentiliscono le case della gente abituata a coltivare i campi dell’altopiano. Ottimi i cartelli con le indicazioni degli edifici più importanti.
Ci sono pure ritornato nel 2020 per visitare tutte le 18 frazioni.
3.2 La Strada della Forra
Invece una cosa eccezionale di Tremosine è la Strada della Forra che si percorre per salire o scendere dal borgo attraverso costoni di roccia scavati dal gorgogliante torrente Brasa tra luce, ombra e fresco (anche d’agosto). Pensa che fu costruita solo nel 1913: prima solamente un sentiero collegava il borgo col lago! Se sei il primo della fila al semaforo, scendere è uno spettacolo! Lo sono meno gli ingorghi (di 15-20 minuti) per cercare di far sfilare le auto che procedono in senso opposto, ma grazie a questo ho scattato una fantastica foto con le auto che riprendono la Gardesana lungo il lago!
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4. Gargnano




Da lì raggiungiamo Gargnano, il paese delle limonaie, anche se molte ormai abbandonate; nell’Ottocento metà delle limonaie erano qui. Lascio l’auto al Parcheggio San Martino, sopra l’omonima grande chiesa neoclassica a lato della strada. Non entriamo, ma scendiamo subito la strada tra le case colorate: alcune sono piene di lussureggianti piante e fiori. Non so perché ma mi ricorda Bogliasco in Liguria.
Cambio idea quando raggiungo via Rimembranza, la splendida via principale tra palazzi con portali e case color pastello; è la colonna vertebrale del paese: qui ci sono gli edifici più importanti di Gargnano, dall’ex Palazzo Comunale costruito da Traffegnini nel 1582 con eleganti arcate all’imponente Palazzo Feltrinelli di fine ‘800 in stile neo-rinascimentale; fu il quartier generale di Benito Mussolini ai tempi della Repubblica di Salò. Il duce però visse a Villa Feltrinelli, lussuosa dimora a nord, sempre su via Rimembranza; ora è un Grand Hotel con ristorante 2 stelle michelin!
4.1 Il lungolago di Gargnano




Dall’altra parte la via porta al porto, circondato da palazzi color pastello dal fascino semplice che mi ricordano Verona: che diversità con Limone! Anche il porticciolo è molto diverso: è più ampio e le barche a vela prendono il sole affiancate, ma meno grazioso. Le case non fanno da sfondo, ma gli scorci sono altrettanto belli e facili da fotografare: ci sono pure alberi di arancio da sfruttare! Poi oggi c’è un’ottima luce.
Si possono fare escursioni in barca… anzi sono molto richieste: a mezzogiorno i primi posti liberi erano alle 18:00! Noi abbiamo mangiato in un bar coi tavolini all’aperto accanto al porticciolo nell’assoluta tranquillità. Momento fantastico per riposarsi e guardarsi in giro; però le palle di cannone del 1866 nelle case non le ho notate.
La via riprende diventando via Roma e porta all’ex Convento di San Francesco, il gioiello di Gargnano. Nella chiesa romanica eretta nel 1289 regna la povera semplicità francescana, mentre nel chiostro gotico ci sono tracce di affresco, belle colonne, lapidi quattrocentesche e due reperti romani.
Una stradina misteriosa tra le case porta sul lago, un tratto di camminata sospesa (che non è la celebre ciclabile di Limone!), ma ricorda quella di Iseo: qui però le case non erano belle e si arriva ad un grosso edificio abbandonato; dall’altro lato però c’è un bar coi tavolini accanto al lago e poi di nuovo il porto. Un angolo delizioso.
Dall’altro lato a nord il lungolago continua con alberi di arancio e aiuole coloratissime che ti accompagnano o panchine per sedersi. Bar e gelaterie sono perfetti per godersi la pace che regna. Sembra un luogo incantato!
4.2 Vale la pena visitare Gargnano?




Sono sincero… mi aspettavo poco da Gargnano; invece l’ho apprezzata tantissimo! Certo… Limone è eccezionale, ma se qualche instagramer esaltasse di più Gargnano diverrebbe celebre anche lei sui social. Non ha niente da invidiare: i colori dei palazzi, il lungolago e i tanti fiori sono molto fotogenici. L’unica pecca è che passano le auto accanto al porticciolo, sulla via principale, rovinando l’atmosfera onirica; i palazzi in rovina sono invece veniali e si vedono lavori in corso. Si sente poco parlare di Gargnano e invece merita tanto! Mi ha sorpreso e la consiglio: voto 8!
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5. Toscolano Maderno
Cinque o sei chilometri di strada panoramica più a sud – e sfiorando Villa Bettoni con il fantastico giardino nella frazione Bogliaco – si arrivava a Toscolano Maderno. Come Carate Urio sul Lago di Como è composta da due località che sono state unite: si trovano alle estremità di una penisola formata nel lago dai sedimenti del torrente che scende le montagne; a nord c’è Toscolano e a sud Maderno. Passando in auto è bellissima la vista di Toscolano, con la chiesa che svetta sulle case sulla sinistra. Meriterebbe una sosta, sia per il grazioso porticciolo curvilineo, l’antico Santuario di Santa Maria del Benaco e la villa romana dei Nonii Arrii posta in fondo alla Bau beach, una spiaggia per divertirsi col proprio cane.
Nell’entroterra invece si apre la Valle delle Cartiere: fin dal Trecento infatti Toscolano Maderno fu l’importantissimo centro di produzione della carta per la Repubblica di Venezia; attivo fino al Novecento, ne rimane memoria nel Museo della Carta. Ora invece è un’oasi naturale tra le montagne dove ammirare anche una splendida cascata (Fotopunkt).
5.1 Cosa vedere a Maderno




Per questione di tempo ci fermiamo solo a Maderno, trovando posteggio sulla strada; già si vedono hotel e palazzi più eleganti e fiori a decorare le strade, tipici della parte bassa del Lago di Garda. Anche Maderno ti accoglie con le sue chiese: la grande chiesa parrocchiale di Sant’Andrea che sembra sbarrare la strada e sull’altro lato la Chiesa di Sant’Andrea (ancora… che fantasia!). La prima è settecentesca e costruita sul vecchio castello: il campanile è una delle sue antiche torri; all’interno la pala rinascimentale del Veronese.
Ma il capolavoro è la chiesa di Sant’Andrea apostolo in stile romanico, più piccola e intima. Lo scorcio col negozio accanto è delizioso e il portale scolpito in pietra chiara assomiglia ai tasti di un pianoforte; le sculture portano ad avvicinarsi e si notano resti di affresco nella lunetta e lapidi romane reimpiegate nella costruzione. L’interno a tre navate è stato modificato nel corso dei secoli, ma mantiene eleganza e sorprende per la tanta luce; meravigliosi affreschi di varie epoche campeggiano qua e là, mentre sotto l’abside c’è la cripta con le reliquie di Sant’Ercolano; ci sono anche elementi barocchi, come l’altare della Madonna del Rosario e una cappella con fregi di stucco. Insomma, è imperdibile!
5.2 Il lungolago di Maderno




Anche qui vale la pena godersi il lungolago che abbraccia l’insenatura naturale dove è stato ricavato il porto turistico; le barche e le due sponde vicine regalano belle viste, coi cipressi che si allungano sulla montagna. Sosta per un ottimo gelato alla Gelateria Calchera (da ricordare) e facciamo due passi.
L’interno della penisola è caratterizzato da palazzi turistici e campeggi, ma si può passeggiare (o andare in bici) sotto ai pini marittimi a fianco del Lago; l’altra parte però è più interessante: Piazza San Marco ha negozi e ristoranti all’aperto a fianco della colonna col leone di San Marco a ricordare il passato sotto la Repubblica di Venezia; non c’è più nemmeno la piccola spiaggia dove le lavandaie lavavano i panni. Però costeggiando le barche ormeggiate sul lungolago c’è un bel marciapiede punteggiato di oleandri, fiori e agavi. Continuando si notano hotel e edifici in stile liberty: anche questa è una caratteristica del Lago di Garda da qui in giù; alcuni paiono in disuso, ma l’atmosfera è fantastica, d’altri tempi. Va ricordato il Monumento Bella Italia in onore di Giuseppe Zanardelli, che per anni visse qui: la donna rappresenta l’Italia e guarda verso Trieste, nel 1909 ancora occupata. In auto poco prima di Gardone Riviera si può scorgere pure Villa Zanardelli.
itinerario lago di garda 1 giorno
6. Gardone Riviera
Le frazioni di Gardone Riviera ormai si fondono con Maderno: non si nota la differenza tra un paese e l’altro (ed è così fino a Salò). Quando si incontra il cartello stradale si notano i lussuosi Grandi Hotel. Sorprendentemente è un paese esteso e disteso lungo la costa, senza un centro; per cui non è semplice da girare e capire dove fermarsi. Noi abbiamo lasciato l’auto in un piccolo parcheggio all’altezza del Grand Hotel Gardone.
6.1 Gardone Riviera e la villeggiatura




Il Grand Hotel Gardone è importantissimo: fu il primo albergo costruito sul Lago di Garda nel 1879 dall’austriaco Luigi Wimmer; le 300 camere in stile liberty ospitavano soprattutto clienti nordici e mitteleuropei (soprattutto nobili) che venivano a godersi la natura e il sole del mite inverno gardesano. Ciò trasformò il paese di pescatori e coltivatori di limoni in un’attrazione turistica, cuore pulsante di stile Belle Époque fino alla Prima Guerra Mondiale. Persino l’imperatore Francesco Giuseppe veniva qui (nonostante dal 1859 sia parte del Regno d’Italia): Villa Alba fu costruita per lui ed ora è un centro congressi.
6.2 Gardone Sotto




Lo stesso lungolago di Gardone venne creato a inizio Novecento come luogo per camminate terapeutiche, sfiorando le ville aristocratiche costruite al tempo; Villa Alba in stile neoclassico col suo scalone imponente è ovviamente la più importante e si trova vicino alla Torre di San Marco. Tutt’intorno il grande parco pubblico terrazzato di Gardone, uno dei vanti del paese. Peccato che ora Corso Zanardelli sia molto trafficato e non adatto per una passeggiata tranquilla!
Però proprio dal Grand Hotel Gardone comincia lo splendido Lungolago D’Annunzio, probabilmente sistemato da poco: una bella passeggiata pedonale (anche se breve) dove niente è fuori posto. C’è la statua del Vate, tanto verde e panchine per riposarsi e osservare il lago, aiuole e diversi elementi liberty come l’Hotel Savoy Palace e qualche edificio decrepito in fondo; trasmette un senso di malinconica nostalgia del periodo d’oro della Belle Époque. Ora vive di luce riflessa e di turismo balneare d’élite (soprattutto tedeschi e olandesi) data l’atmosfera aristocratica, tranquilla come le anatre che riposano.
A differenza degli altri paesi, mancando un unico grande lungolago le persone sono poche; anche i locali – alcuni in stile liberty – sono per lo più vuoti. Ciò acuisce il sapore malinconico. Sicuramente ben tenuto, ma non c’è grande vita: dopo la breve passeggiata devi tornare indietro; da questo punto di vista è deludente. Solo il trenino elettrico che passa anima le vie.
6.3 Gardone di Sopra




Le colline verdi che cingono il lago dividono il paese in due e hanno conservato il borgo più intatto: Gardone di Sopra. Oltre al già citato parco pubblico, meriterebbe una visita pure lo straordinario Giardino botanico Hruska: conserva piante e fiori provenienti da tutto il mondo che il nuovo proprietario – il creativo artista André Heller – ha fuso con opere di Roy Lichtenstein, Joan Mirò e Keith Haring. Insomma, posto unico!
Peccato che era tardi per visitarlo, così continuo a camminare in salita su via Roma. La fatica col caldo mi ha fiaccato, però in cima troviamo una piazzetta col Palazzo Comunale color arancio e una fantastica buganvillea aggrappata; peraltro il carattere è in stile razionalista (non poteva essere altrimenti: Gardone Riviera ha molti luoghi protagonisti della Repubblica Sociale Italiana).
Una dietro l’altra lungo via Caduti, seguono tre piazzette bellissime e inaspettate: scorci meravigliosi, case dal fascino abbandonato, scalinate graziose e un affascinante arco tra le case. Passato un macellaio (bellissima l’insegna!) ci si trova a destra la settecentesca Chiesa di San Nicola, alta e imponente; girandogli dietro hai una vista sul lago: si vede tanto verde, ma manca un soggetto da fotografare (soprattutto in una giornata non nitida); la chiesa fuori è spoglia e dentro merita un salto ma non c’è molto. Di fronte si apre la vista del Vittoriale degli Italiani, la residenza-museo di Gabriele D’Annunzio; fu lui che nel primo dopoguerra fece tornare celebre il paese e tuttora attira turisti. Luogo eccezionale… però ora sta per chiudere. Mi sembra ovvio che dovrò tornare a Gardone Riviera per vedere tutte le sue bellezze!
Comunque la parte alta è sorprendente: mi è piaciuta tantissimo. Ringrazio @bertuc per avermela segnalata!
weekend al lago di garda
7. Salò
Dopo Gardone arriva subito Salò, ultima meta odierna: infatti il sole già sta scendendo. Non è facile nemmeno qui trovare un parcheggio e ho lasciato l’auto in quello multi piano appena fuori dal centro storico (1,80€ all’ora fino a mezzanotte; un po’ caro, ma almeno il centro è libero dalle auto).
7.1 Cosa vedere a Salò




Il piccolo golfo rese la zona di abitata sin dal neolitico e pure i romani la popolarono. Poi Salò fiorì tra ‘400-500 sotto la Repubblica di Venezia. Ci sono molte prove, tra cui la porta con il Leone di San Marco (un po’ rovinato) che apre la cittadina e la via storica che si addentra costeggiando il lago. Lì vicino sulla sinistra ecco il Duomo, una gemma: è quattrocentesco e ricco di altari e decorazioni rinascimentali o barocche. La facciata in mattoni inganna: il portale rinascimentale, i tanti dipinti prestigiosi come Paolo Veneziano, il Romanino e Palma il Giovane, la pala in legno dorato del presbiterio e il crocifisso ligneo sono meraviglie. Imperdibile!
Il centro di Salò reca l’impronta della sua importante storia: tanti palazzi antichi, portali con stemmi e insegne, muri dipinti… tutto molto decorato; su tutti il “Il Palazzo della Magnifica Patria” e l’attiguo Palazzo del Podestà col portico che li unisce.
Durante le guerre d’indipendenza Salò visse altri importanti momenti: c’è un palazzo che celebra il pernottamento di Garibaldi. Però ovviamente Salò è strettamente legata alla Repubblica Sociale Italiana che è sorta proprio in un suo palazzo, dove una targa lo ricorda. Non so quanto gli abitanti apprezzino quella triste pagina di storia italiana; come abbiamo visto, la condividono pure Gardone e Gargnano.
Se si ha tempo, Salò ha pure diversi musei interessanti e da poco si è arricchita del nuovo museo MU.SA. A chiudere la via e il suo centro storico c’è la splendida Torre dell’Orologio. Non perdertela! Mi ha sorpreso tanta storia, si sente parlare troppo poco di Salò!
7.2 Il lungolago di Salò




La passeggiata lungolago è ciò che rende speciale Salò. È impreziosita da splendide piazze e anche qui edifici liberty come una casa favolosa che si specchia nel Garda. Nessuna sensazione nostalgica: c’è tantissima vita tra le panchine, negozi eleganti, i tanti bar e ristoranti pieni di persone e le barche attraccate sul lungolago o che ritornano dopo l’escursione giornaliera. Peraltro è lunghissimo e disegna una curva, perfetta per scattare foto.
Ho trovato tante famiglie, vacanzieri, ragazzine con le amiche e verso le 18:00 c’era la sfilata serale della gente nel suo vestito migliore. Poi anche tantissimi negozi di lusso per turisti che amano lo shopping: una signora continuava a spruzzare profumo per la strada per attrarre clienti nel proprio negozio! Insomma, Salò è vivacissima!
Se le vie interne sono fantastiche, lo sono altrettanto le buganvillee e i ristoranti affollati a un passo dal Lago di Garda. Sembra quasi di stare al mare, tipo sulle coste della Croazia! L’atmosfera è davvero vacanziera e ce la godiamo tutta pure noi: a quest’ora un aperitivo sul lungolago è imperdibile; solo 5€ con stuzzichino compresi!
Il lungolago peraltro è lunghissimo, perché finita la curva principale continua dopo un ponte sospeso che passa davanti ad alcune case (più belle di Gargnano), dove due gattoni sonnecchiano placidi sulle sedie, per arrivare all’area del porto turistico con una foresta di alberi delle barche; illuminata dai raggi dorati del tramonto è uno spettacolo!
7.3 Il tramonto sul Lago di Garda




Calano le luci e l’atmosfera diventa fantastica: anche le acque del Lago diventano ambrate e girandosi indietro il campanile del Duomo spunta sulle case in fondo. Magnifica vista!
Purtroppo tramonta anche la mia giornata: è ora di rientrare a casa. Comunque a livello fotografico Salò può ispirare tante super foto, ma su Instagram è snobbata… forse perché pochi instagramers vengono fin qui a decantarla? È un peccato: un posto molto curato, molto vivo, storico… che volere di più? Mi ha colpito tantissimo (anche se Limone di più). Ma quante meraviglie che ho visto in un giorno sul Lago di Garda!
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Ti consiglio anche l’articolo su cosa vedere a Sirmione.
Ecco altre foto di quella giornata:












































































































































Complimenti hai descritto benissimo la bellezza ma soprattutto l’atmosfera della Gardesana Occidentale che, come tu stesso scrivi, riserva molte sorprese! L’unica pecca che purtroppo scoraggia anche noi che abitiamo a pochi km è il traffico impossibile estivo, ragion per cui questa strada è frequentatissimo soprattutto dai motociclisti…
Grazie per le belle parole! Devo dire che alcuni posti sono noti, altri praticamente sconosciuti ma sono quelli che mi hanno colpito di più come Gargnano. Io peraltro ci sono stato a inizio agosto e mi sarei aspettato più traffico, ma forse ci siamo organizzati benissimo partendo dall’alto e poi scendendo. Però sei fortunata a viverci vicino!
Simplesmente incrível seu texto e as fotos são belíssimas. Parabéns. Com certeza irei fazer esses passeios. Excelentes dicas!!
É um lugar tao extraordinario!! Passeio inesquecivel 😃😃😃