Qualche anno fa ho avuto la fortuna e la pazzia di andare a visitare il Brasile, partendo da solo. È vero, avevo qualche conoscenza brasiliana che mi ha accompagnato nei miei viaggi (ed è stata di grande aiuto). Certamente sono stati tra i viaggi più belli della mia vita. Ho visitato posti meravigliosi: alcuni super turistici, altri per niente; ma soprattutto ho girato con le modalità dei brasiliani; per cui niente taxi e pochi hotel nelle zone dei turisti. Ho pure vissuto pure in una casa nella favela di Fortaleza! Insomma è stata un’esperienza indimenticabile ed eccezionale. Ti voglio raccontare cosa ho visto in Brasile partendo dallo stato del Ceará con capitale Fortaleza, piccolo ma dalla grande vocazione turistica; qui ci sono alcune delle spiagge più belle del mondo con dune dorate sabbiose e dune buggy per muoversi, oltre a infinite attività per divertirsi. Insomma la vacanza in Brasile è da sogno!
- Introduzione
- Fortaleza
- Le spiagge del Ceará
- Conclusioni
1. Introduzione per la vacanza in Brasile




Il Brasile è enorme, circa 28 volte l’Italia. Ovviamente ha molti milioni di abitanti in più, ma sono distribuiti soprattutto sulla costa dove sorgono le tutte le città principali, comprese le megalopoli Rio de Janeiro e San Paolo; unica eccezione Brasilia, città inventata nel 1960.
Perciò il Brasile ha vari climi; al sud è come in Europa: in inverno trovi la neve! Ma il nord-est del Brasile è attraversato dall’equatore; quindi ha sempre un meraviglioso clima estivo e caldo: quindi è sempre il momento giusto per visitare il Brasile e godersi le sue spiagge dorate! Il vento e l’oceano rendono il clima sulla costa meravigliosamente mite; al contrario, basta inoltrarsi di pochi chilometri all’interno per trovare l’afa quasi insopportabile. Disboscando tutto, l’uomo ha creato il sertão, il deserto brasiliano fatto di arbusti e polvere dove 11 mesi all’anno è tutto secco. Viaggiando per il Brasile lo noti immediatamente.
Le distanze in Brasile




Come è ovvio, in Brasile le distanze sono enormi; per esempio il Ceará è uno degli stati più piccoli, ma è grande metà dell’Italia! Quindi le prospettive sono diverse; faccio un esempio: parlando con un brasiliano ho detto che non andavo a Firenze in auto perché lontana 4-5 ore; lui mi ha guardato stupito dicendo che lì quella distanza è considerata vicina! Perciò ci vogliono ore ed ore per girare il Brasile. Io per tutte le destinazioni all’interno del Ceará ho utilizzato i pullman, che vanno ovunque; così si muovono i brasiliani. Invece le città degli altri stati le ho raggiunte in aereo, più comodo e veloce. Comunque ci vogliono quasi 3 ore da Fortaleza a Salvador de Bahia! Questa è una cosa da considerare visitando il Brasile.
2. Fortaleza




Fortaleza è la capitale del Ceará e la quarta città più popolata del Brasile: ha 2,5 milioni di abitanti. È sulla costa atlantica e prende il nome da una fortezza costruita dagli Olandesi nel ‘600 accanto ad un torrente, prima della definitiva riconquista portoghese. È la città brasiliana più vicina in linea d’aria con l’Europa e perciò scalo importante per i voli: ne ho presi alcuni che partivano direttamente da Milano Malpensa. I 34 km di spiagge ne fanno una meta turistica eccezionale e posso testimoniarlo: sembrava di stare sulle spiagge di Baywatch! Ma è pure una delle città più pericolose del Brasile e c’è un grandissimo contrasto tra la zona turistica sulla costa – fatta di grattacieli moderni con guardie all’ingresso e giardini curati – e la distesa di case grezze che compongono le favelas attorno alla città. Ma per il turismo balneare è il paradiso!
2.1 Cosa vedere a Fortaleza




Fortaleza è una città antica e importante, ma sorprendentemente non ha molti edifici da visitare. Lo stile coloniale del passato è stato rimpiazzato da grattacieli, moderni e alti che vedi lungo il lungomare. Altrettanto sicuramente chi viene qui non cerca la cultura, ma spiagge e divertimento. Però girando per la città trovi comunque qualcosa di interessante, a partire dagli edifici coloniali rimasti, come il Palacete Ceará bianco e blu attorno a Praça do Ferreira o il Palacio Edson Ramalho. Ultimamente poi anche la cultura sta divenendo importante: lo dimostrano i tanti musei aperti recentemente e l’interesse per la conservazione della cultura indigena locale.
Il Centro




Il nucleo di Fortaleza è attorno al vecchio porto, fulcro antico della città; attualmente corrisponde ai quartieri “Centro” e “Praia de Iracema”. Qui puoi ancora trovare la Fortaleza da Nossa Senhora de Assunção (la Fortezza della nostra Signora dell’Assunzione), costruita dagli Olandesi nel ‘600 e che ha dato nome alla città; l’ho visitata e racconta la storia del Brasile, ma devo dire che a parte qualche panorama e qualche cannone non offre granché. La stessa cosa vale per la Cattedrale Metropolitana di Fortaleza che si trova nella grande piazza di fronte: lo stile neo-gotico inganna, è stata costruita nel ‘900! Dentro è semplice con belle vetrate, ma splendide le due torri campanarie gemelle da fuori che ricordano le cattedrali europee. Sempre vicino c’è il Mercado Central, il posto dove fare acquisti economici a Fortaleza, trovare prodotti artigianali e assaggiare prodotti tipici. Similmente a pochi passi trovi il Centro de Turismo, mercato ricavato da una tetra prigione con una bottega in ogni cella.
Sempre in zona trovi il Centro Dragão do Mar de Arte e Cultura, con vari musei, un cinema e la caratteristica cupola del planetario.
Il Teatro José de Alencar




Uno dei posti culturali imperdibili di Fortaleza è il Theatro José de Alencar. Sorprende perché è costruito in stile art nouveau, coi vetri istoriati colorati che si vedono dall’esterno; la facciata ha una struttura in ferro forgiata a Glasgow, in Scozia, con decorazioni fantastiche. Inaugurato nel 1910, poteva ospitare 90 persone, ma era pensato anche come teatro all’aperto nella piazza antistante per 600 persone. Il nome viene da uno dei più famosi romanzieri brasiliani, nato proprio a Fortaleza; nei sobborghi a Messejana c’è pure la Casa de José de Alencar che ora è un museo.
Molto vicino al teatro invece trovi il Museu do Ceará, che raccoglie reperti che raccontano la storia dello stato di Fortaleza; questo però io non l’ho visto.
Praia de Iracema




Testimonia invece la radice indigena di Fortaleza l’altra parte del centro, chiamata Praia de Iracema (Spiaggia di Iracema). Iracema è la Pocahontas brasiliana, la donna indigena che in un romanzo di José de Alencar si innamora del colonizzatore portoghese Martim e lo aspetta sul lungomare; vicino la spiaggia c’è pure una statua di Iracema, moderna (e secondo me brutta).
Il quartiere circondava il vecchio porto; il simbolo di Praia di Iracema è l’affascinante Ponte dos Ingleses (Ponte degli Inglesi), così chiamato perché costruito nel 1920 simile ai ponti di Brighton; bello da percorrere, sia di giorno che di sera. Gli edifici di fine XIX secolo del quartiere lungo l’Avenida Beira Mar sono ora il centro della vita notturna di Fortaleza; trovi bar, ristoranti e locali notturni tra cui il famoso e colorato Pirata Bar e il Lupus Bier. Zona imperdibile per i turisti di Fortaleza.
Praia de Meireles




A est di Praia de Iracema si estende la Praia de Meireles, altra spiaggia cittadina di Fortaleza. Si trova di fronte alla zona residenziale e alberghiera della città. Proprio in questa spiaggia nel 2014 durante la coppa del mondo di calcio hanno allestito la Fifa Fan Fest, con maxischermi per assistere tutti insieme alle partite; vedere qui Brasile-Cile è stata una delle emozioni più belle della mia vita.
Palme da cocco e alberi tropicali costeggiano l’oceano e c’è una larga e lunghissima passeggiata da fare per godersi l’atmosfera tropicale e vacanziera. Quando sono tornato la seconda volta, i gioiosi ristoranti all’aperto dove i tifosi cantavano erano tornati ad essere più tetri di sera, ma durante il giorno puoi ammirare il panorama coi grattacieli di Fortaleza sul mare, fare shopping o prendere il sole. Il lungomare arriva fino al rinnovato Mercado dos Peixes (Mercato del Pesce).
La Praia do Futuro




Però senza dubbio la spiaggia migliore di Fortaleza è la Praia do Futuro (Spiaggia del Futuro); si trova sul lato est e periferico della città e devi raggiungerla in bus. Non vedi la fine di questi 11 km di spiaggia sabbiosa e profonda: per questo mi ha ricordato le spiagge di Baywatch! La brezza che soffia sempre non ti fa sentire il caldo e l’oceano è sempre tiepido: perfetto per chi è freddoloso come me. Attento però alle onde che sono forti! In questi spazi enormi puoi giocare a calcio e non disturbi nessuno. Insomma, sembra il paradiso! Anche perché puoi sederti gratuitamente ai tavolini o sulle sdraio: qui paghi solo se consumi. Infatti poter mangiare senza muoversi dalla proprio ombrellone è uno dei diritti inalienabili dei Brasiliani: i camerieri fanno chilometri per fare contenti i clienti! Poi passano pure i venditori ambulanti: qui niente “cocco bello”, ma un vassoio di frutti tropicali o i gamberetti (i brasiliani ne vanno pazzi!).
Queste spiagge di sera si trasformano e diventano frequentate dagli amanti della vita notturna: i bagni come il Crocobeach e le altre barracas diventano fantastiche discoteche sulla sabbia o posti per ascoltare la popolare musica forró. Ci sono andato anche io anche se non amo la movida notturna. Imperdibile in una vacanza in Brasile.
Il resto di Fortaleza




Per il resto Fortaleza è un’enorme distesa di piccole case suddivise in vari sobborghi (le favelas), tra vie perpendicolari tutte simili dove gli abitanti girano in auto come pazzi; pensa che alcuni costruiscono spontaneamente i dossi davanti a casa proprio per farle rallentare! Però le auto in Brasile costano tantissimo; perciò gli abitanti solitamente girano in autobus; ma Fortaleza è talmente grande che ha 2-3 punti di scambio (super caotici e chiamati rodoviarias) per andare in altre parti della città. Girando così come fanno i brasiliani ho visto un meraviglioso tramonto sulla Lagoa da Messejana, con al centro una statua di Iracema. Sono molto fantasiosi in Brasile, vero? Fortaleza ha almeno 3 statue di Iracema!
A Fortaleza c’è anche uno dei centri commerciali più grandi del Brasile, lo Shopping Iguatemi; per loro è come un’attrazione turistica: difatti mi ci hanno portato. Devo dire che vedere le luci natalizie a novembre sulle palme con 30° è stato surreale.
Infine un’altra attrazione è lo stadio Arena Castelão, che vedi arrivando dall’aeroporto in periferia. Qui hanno giocato partite della coppa del mondo e giocano le due squadre locali, il Fortaleza e lo Ceará.
3. Le spiagge del Ceará




Fortaleza è il cuore pulsante di tutto lo stato del Ceará. Da lì puoi raggiungere ogni sua destinazione, anche quelle più remote, per fantastiche vacanze in Brasile. Le località turistiche più importanti hanno vie privilegiate: puoi arrivarci direttamente dall’aeroporto di Fortaleza. Altrimenti fai come i brasiliani, vai alla stazione degli autobus e prendi il pullman per la spiaggia paradisiaca che preferisci. Nel corso dei miei viaggi io ho visitato Canoa Quebrada, Lagoinha e la meravigliosa Jericoacoara. Attenzione: non c’è una sola stazione degli autobus: cambia se se vai verso est o ovest! Inoltre portati una felpa (almeno) perché i brasiliani sono abituati a viaggiare in “modalità surgelato”, con il condizionatore freddo al massimo! Passare ore così seduto è da pazzi (anche per l’escursione termica quando esci); anche se ti guardano come un marziano quando la indossi…
Per ultimo ho visitato una destinazione dell’interno per nulla turistica: Viçosa do Ceará.
3.1 Jericoacoara




Il grande paradiso del Ceará è senza dubbio Jericoacoara, a circa 300 chilometri a ovest di Fortaleza. Questo antico villaggio di pescatori è situato in un parco nazionale, che ha garantito la conservazione dell’ambiente e la pochissima urbanizzazione; pensa che l’elettricità è arrivata solo nel 1998! Da pochi anni è raggiungibile anche in aereo, ma io ci sono stato prima con un viaggio meraviglioso e avventuroso fuori strada tra le dune vicino all’oceano. Infatti per arrivare a Jericoacoara da Fortaleza prima raggiungi Jijoca col normale pullman; poi sali sulla camionetta in stile film di Bud Spencer e Terence Hill, carichi le valige sul tetto e via, col vento in faccia circondato dalla sabbia e col blu del mare vicino; e la schiena che sbatte sullo schienale in legno per i sobbalzi! Indimenticabile.
Vila de Jericoacoara




Alla fine arrivi in questo piccolo villaggio tranquillo, dove le strade sono fatte di soffice sabbia. È come se la spiaggia avvolga tutto il paese. Perciò il mezzo di locomozione principale è il dune buggy! Incredibile solo a dirlo. Il nome è Vila de Jericoacoara, perché Jericoacoara indica tutta la zona; anzi, chiamiamola come gli abitanti: Jeri! Gli alberi la fanno sembrare un’oasi nel deserto; poi trovi tanti ristoranti, qualche negozio di souvenir e tanti hotel, che qui chiamano pousada; ma del villaggio di pescatori ora c’è poco: gli hotel hanno ogni confort e sono meravigliosi; inoltre sono piccoli, quindi si integrano perfettamente nell’ambiente. Il mio aveva pure la piscina; ma la cosa che mi è piaciuta di più sono le immancabili amache colorate per riposarsi fuori da ogni camera. Questo è il segno distintivo del Brasile.
Cosa fare a Jericoacoara




Ho già detto che Jericoacoara è il paradiso?? Non solo hai una spiaggia sull’oceano (Praia da Malhada) usata dagli amanti di kytesurf o windsurf; all’interno c’è la meravigliosa Lagoa do Paraiso (Laguna del Paradiso) dove puoi fare il bagno senza le fastidiose onde oceaniche; anzi, ci sono pali nella laguna con amache colorate per rilassarsi e prendere il sole beatamente. Sembra un sogno. Anche qui, basta che alzi il dito e i camerieri ti possono portare di tutto, anche un enorme pesce fritto da mangiare sulla sabbia. Alcuni mettono pure il tavolo nella laguna!
Ma non finisce qui! A Jeri devi fare una escursione in dune buggy: girando con la guida tra le dune del parco nazionale passi davanti all’Arvore da Preguiça (Albero della Pigrizia), così chiamato perché cresce orizzontale sdraiato dal vento; poi raggiungi la Pedra Furada (pietra bucata), roccia con un buco al centro ad un passo dall’oceano; anche questo è un simbolo del posto, quindi conviene attendere pazientemente il proprio turno per farsi la foto davanti all’arco naturale.
In alternativa puoi fare l’escursione col cocchio trainato da un cavallo o un asino: li vedi pure girare tranquilli per il villaggio.
Il tramonto a Jericoacoara




Ma Jeri è speciale anche per un altro motivo: è uno dei pochissimi posti in Brasile dove puoi vedere il sole tramontare in mare. C’è un posto apposito per ammirarlo: la Duna do Pôr do Sol (Duna del Tramonto); formata da sabbia finissima e a picco sull’oceano, qui i turisti e gli innamorati si radunano ogni sera per ammirare questo spettacolo della natura. Qui ho visto uno dei tramonti più belli della mia vita! Poi i giovani si fanno scivolare lungo la duna e si tuffano in acqua a fare il bagno; io sono tornato tranquillo tra le vie del villaggio; le luci dei ristoranti tra le palme regalano un’atmosfera fantastica!
Insomma, Jericoacoara è proprio speciale: forse è il posto più bello che abbia mai visto! Non per nulla il Washington Post l’ha nominata una delle 10 spiagge più belle al mondo.
3.2 Lagoinha




Un vecchio villaggio di pescatori sulla spiaggia dorata a 124 km ad ovest di Fortaleza, costruito sopra un rilievo; poco più sotto la spiaggia costeggiata da palme da cocco: questa è Lagoinha. Non è un posto famoso come altre destinazioni: infatti qui il turismo di massa non è ancora arrivato; però stavano costruendo qualche enorme hotel che deturpa il paesaggio. Ma rimane uno dei posti naturali meglio conservati della costa del Ceará. L’atmosfera è placida, fatta di poche persone che girano e ritmi lenti. Insomma se cerchi la pace e il relax è il massimo!
Cosa fare a Lagoinha




Dopo aver ammirato il panorama dall’alto tra qualche buganvillea, scendiamo subito in spiaggia. Visto che soffia spesso il vento, è una spiaggia adorata dagli amanti degli sport acquatici; trovi pure negozi per surf e windsurf. Qualche ombrellone, un lido attrezzato e poi un’enorme distesa di spiaggia libera con sabbia soffice e qualche conchiglia. Le protagoniste sono le jangadas, le imbarcazioni tipiche dei pescatori che vedi sulla sabbia. Sulla destra un piccolo promontorio roccioso arriva fino al mare, con le palme che sfiorano l’oceano e vegetazione tropicale; posto perfetto per belle foto.
Abbiamo mangiato pesce in un ristorante tranquillo sulla spiaggia, probabilmente pescato da poco. Essendo lontano dal turismo frenetico, i prezzi sono più bassi.
Anche qui puoi fare escursioni organizzate, ma noi abbiamo preferito goderci il sole e il mare. Ritornando verso il paese per riprendere il bus, abbiamo ammirato un tramonto intenso tra le palme e l’oceano.
3.3 Canoa Quebrada




Invece la regina del litorale a est di Fortaleza è Canoa Quebrada, a circa 150 km dalla capitale. Il nome significa “canoa rotta” per via di un leggendario naufragio. Anche questo era un villaggio di pescatori, poi divenuto negli anni Settanta un rifugio di hippy ed ora una località turistica internazionale. Lo noti subito dalle vie pavimentate in pietra, i negozi curati che vendono di tutto e i ristoranti di tutto il mondo; insomma meno Brasile rispetto agli altri posti, anche perché ci vivono molti stranieri.
Il simbolo del luogo è una mezzaluna e una stella, che vedi rappresentata all’inizio della principale via pedonale (soprannominata Broadway), sui marciapiedi e pure dipinto sulla falesia rossa a picco sul mare che contraddistingue Canoa Quebrada; non il massimo per gli ambientalisti, ma è un punto imperdibile!
Meravigliosi invece i fiori di frangipane che regalano profumo e un’atmosfera tropicale unica ai giardini degli hotel.
Cosa fare a Canoa Quebrada




A Canoa Quebrada è impossibile annoiarsi: puoi fare tantissime cose! Ovviamente la prima è andare sulla spiaggia di Canoa Quebrada, cercando il punto dove scendere la falesia. Qui trovi tante barracas in legno, baracche costruite come palafitte per proteggersi dal mare che si alza verso sera; tra queste e qualche jangada in secca ci sono tavolini con ombrelloni dove sedersi liberamente; poi la mezzaluna con stella sulla falesia dove farsi una foto ricordo.
Accanto sopra la falesia hai una passeggiata sospesa in traliccio metallico per ammirare il panorama e la spiaggia dall’alto. Non è lunga, ma merita perché hai una gran vista e magari vedi passare sopra di te qualche parapendio!
Per il tramonto, anche qui c’è una Duna do Pôr do Sol; però non ha nulla di quella di Jeri: è solo un punto sabbioso più alto dove la gente si raduna. Invece grande atmosfera nei locali serali.
Volo in parapendio a Canoa Quebrada




Non so cosa mi è preso, visto che io soffro di vertigini. Ma vedendo passare quei parapendii sulla testa mi è venuta voglia. Così siamo andati a chiedere informazioni e misteriosamente ha convinto sia me che la mia ragazza di allora. Così abbiamo fatto un volo in parapendio! L’istruttore svizzero Jeronimo ci ha imbragato e spiegato bene, anche se alla fine dovevamo solo dare un colpo di reni al momento del decollo; poi faceva tutto lui. Qui il parapendio sfrutta le correnti ascensionali dal mare, per cui è facile prendere il volo e non si vola ad altezze esagerate (come in montagna); anzi sei ad una decina di metri da terra, così vedi le facce degli altri sotto.
Inizialmente abbiamo fatto un giro in 3; poi visto che chiamavamo dall’alto gli altri turisti e che probabilmente non aveva altri impegni, Jeronimo ci ha concesso pure un giro doppio. Insomma abbiamo volato più di mezz’ora! Devo dire che inizialmente ero rigido e teso, ma poi l’adrenalina ha cominciato a circolare e mi sono goduto il volo, sopra ai tetti delle barracas, alle falesie rosse e sopra al mare. Esperienza indimenticabile e pazza (per uno che soffre di vertigini!). La mia ex ragazza fortunatamente non le soffre ed ha fatto pure un super video per ricordare quei momenti.
L’escursione in dune buggy




Altra cosa da non perdere a Canoa Quebrada è l’escursione in dune buggy. Chi è esperto lo può noleggiare, gli altri come me possono farsi accompagnare da una guida. L’entroterra di Canoa Quebrada è formato da grandi dune sabbiose che lo rendono simile ad un deserto, perfetto per sgasare col dune buggy. Già solo girare col vento nei capelli su questa distesa di sabbia dorata è fantastico! Loro approfittano dei turisti, facendoli passare da un paio di punti dove un fotografo è pronto ad immortalarli; nel negozio dove terminerà il tour ti chiedono troppi soldi per quelle foto (come a Gardaland); ma uno di quei punti è una discesa incredibile: l’autista ti dice solo “reggiti bene” e poi giù in picchiata senza respirare per alcuni secondi! Lì a fianco invece una teleferica fa scendere i turisti fino a tuffarsi in un piccolo lago: deve essere fantastico anche quello! Poi via ancora a sfiorare le onde dell’oceano per scattare una foto davanti a un altro simbolo di Canoa Quebrada sulla falesia; infine una rapida fermata vicino alla Barraca Oasis, con un piccolo lago che sembra un’oasi nel deserto; le tante dune buggy fuori sono fantastiche da vedere; sono il simbolo delle vacanze in questa parte del Brasile. Regalano gioia, spensieratezza e divertimento!
3.4 Viçosa do Ceará




Non è una spiaggia, né ci sono andato in autobus. Viçosa do Ceará è una cittadina dell’interno che ho raggiunto in auto coi miei amici brasiliani attraversando l’infinito sertão secco. Strada sempre dritta e natura intorno… non ha nulla da invidiare a un viaggio on the road negli Stati Uniti.
A Viçosa ho dovuto cancellare dalla mente tutto ciò che avevo visto prima: niente di turistico, tutto puramente brasiliano e rurale. Mi è sembrato di tornare indietro nel tempo: ho trovato natura e terra rossa, case con galline che vivevano assieme agli uomini, muri nudi e mattoni a vista, gente che vive con quello che coltiva e di pura semplicità; ma sempre pronti ad accoglierti con un sorriso quando arrivavi. Ad esempio siamo stati dai parenti dei miei amici in una fattoria e mi hanno offerto di tutto, a partire dai buonissimi succhi di frutta tropicale appena fatti.
Le chiese di Viçosa




Cosa fare a Viçosa do Ceará? È la domanda che mi sono posto anche io. Beh, qualcosa da vedere c’è, come tre belle chiese. La più interessante è la Chiesa Matrice della nostra Signora dell’Ascensione (Igreja Matriz de Nossa Senhora da Assunção), nella centrale Praça Clóvis Beviláqua; qui trovi i principali edifici cittadini in stile coloniale giallo, tra cui il Municipio. La chiesa invece è piccola e bianca, con due campanili simmetrici. È l’edificio più antico di Viçosa, edificato nel 1695 dai Gesuiti quando hanno fondato questa cittadina; pensa che ha tunnel sotterranei per scappare dagli assalti degli indigeni! Restaurata recentemente, l’interno è semplice con tre navate e tetto in legno; splendido l’altare maggiore con nicchie per statue e la volta in legno dipinta.
La seconda chiesa importante è la Igreja do Céu (Chiesa del Cielo), vicina e raggiungibile con una scalinata; come dice il nome, è posta nel punto più alto della città. Squadrata e in pietra, ha un grande Cristo Redentore come a Rio sul campanile al centro della facciata (un po’ kitsch! Peraltro scolpito da un italiano); internamente è semplicissima, ma il piazzale regala una bella vista.
L’ultima chiesa è la Igreja de São Francisco (Chiesa di San Francesco), anch’essa con un alto campanile centrale. La chiesa è più recente e color ocra, con dentro dipinti sacri dal fascino ortodosso.
Lo stile rurale e la natura di Viçosa




Per il resto a Viçosa spicca lo stile rurale e essenziale, pragmatico; solo gli edifici importanti hanno decorazioni. Le case hanno tutte muri spartani e crudi, mattoni a vista, semplice intonaco bianco e tetti rossi; ma pure le insegne e indicazioni dei negozi sono scritte a mano sul muro; questa atmosfera rurale mi è piaciuta tantissimo. Però ogni casa ha l’antenna satellitare per vedere la tv.
Con questi enormi spazi aperti, la natura è grande protagonista. Me ne accorgo dalla Lagoa Pedro II, uno specchio d’acqua tondo posto all’inizio della cittadina e circondato dalle palme. Ma tutt’intorno al centro abitato ci sono cascate (grandi e piccole), spesso con lunghi e impronunciabili nomi di derivazione indigena come Cachoeira da Pirapora o Bica do Itacaranha. La natura fantastica che avvolge Viçosa fa parte della Serra da Ibiapaba, area naturale protetta dal 1996.
La Pedra do Machado




Proprio la natura ha creato i 2 punti turistici più famosi di Viçosa. Il primo è la Pedra do Itagurussu; una strada scende accanto all’imponente roccia su cui è costruita la cittadina e mostra una grande rientranza, dove è stata pure creata una vasca per prendere l’acqua o fare il bagno d’estate; come a Setenil de las Bodegas in Andalusia, per un lungo pezzo la roccia sovrasta la tua testa! È eccezionale.
L’altra meraviglia della natura è la Pedra do Machado, poco lontana dalla cittadina; devi lasciare l’auto su Rua do Caranguejo e prendere il sentiero nella foresta verde, raggiungendo in poco tempo una spettacolare pietra sospesa nel vuoto e con panorama sulla valle sottostante. Guardando la pietra e lo spazio aperto, ho pensato all’Africa e alla prima scena de Il Re Leone! Come tipico in Brasile, non ci sono cartelli sulla pericolosità, nonostante lo strapiombo altissimo! Solo a vederla, mi sono venute le vertigini, mentre i miei amici brasiliani ci sono saliti come nulla fosse. Alla fine dopo tanta insistenza, sono salito anche io per una foto ricordo (ma camminando come un granchio, basso e all’indietro); dai, però dalla foto sembro felice!
Il Castelo de pedras




L’altra bellezza da non perdere a Viçosa si trova proprio nella foresta tropicale a nord: il Castelo de pedras (Castello di pietre). Per raggiungerlo devi camminare almeno 20 minuti nel verde: non so se ci sarei arrivato da solo. Non è un vero castello, ma una serie di pinnacoli rocciosi ravvicinati alti alcuni metri che emergono dal terreno sopra una collina.
Anche qui i brasiliani si dimostrano maestri della sicurezza e si arrampicano a piedi nudi. Io per fortuna quel giorno avevo messo le scarpe! Alcuni pinnacolo sono scoscesi, ma su altri puoi arrampicarti senza molta fatica. Mi sembra di essere tornato bambino! Che meraviglia il panorama con la natura sterminata attorno a 360°, a partire dalle palme che circondano questo posto. Poi da una roccia all’altra puoi farti splendide foto ricordo.
4. Conclusioni




Ci sono tante altre spiagge famose nel Ceará, come ad esempio Cumbuco, dove praticare sport acquatici come acquascooter o kayak o scivolare lungo le dune con assi di legno fino a tuffarsi nella laguna. Il bello è che – anche nei luoghi più turistici come Jeri e Canoa Quebrada – basta allontanarsi di qualche chilometro per trovare spiagge deserte, la natura tropicale e il mare sempre da sogno. Insomma, qualsiasi luogo tu scelga, una vacanza in Brasile nel Ceará è indimenticabile! Poi visto il costo dei voli, devi godertela al massimo e assaporarla fino all’ultimo. Così ho fatto io e credo che si capisca! Col Brasile è stato amore a prima vista, nonostante le mille contraddizioni che ha; spero di tornarci il prima possibile. Sento molta saudade!
Spero che la mia esperienza e i miei consigli ti possano essere utili. Se avessi domande scrivi un commento; mi segui già sui social?
Presto parlerò anche dei miei viaggi nel resto del Brasile. Comunque nemmeno un blogger brasiliano ti parlerebbe di Viçosa do Ceará!
Ecco altri video e foto:
Inno del Brasile durante la Coppa del Mondo 2014 al Fifa Fan Fest
Giro in dune buggy a Canoa Quebrada
O Ceará é uma das maravilhas do nosso Brasil e do meu nordeste! Fiquei muito feliz em ver sua percepção em relação ao Ceará. Vi algumas dicas muito legais! Parabéns ☺️
Muito obrigado pelas suas palavras. Fui 3 vezes no Ceará e pra mim serà sempre um lugar especial. Escrevendo essas coisas não acreditava que fui de parapente e fiz um tour incrivel de buggy. Sinto muita saudades daqueles dias no Brasil. Que lugares maravilhosos!!