La Lombardia è piena di città affascinanti, tutte molto diverse dalle altre e tutte da vedere. Ci sono città sui laghi o sui fiumi, città appoggiate ad un monte… e infine città di pianura. Ognuna ha bellezze e architetture interessanti che caratterizzano le città e le rendono uniche. Dopo Brescia, Pavia, la mia Bergamo e Varese, ti porto a conoscere un’altra splendida città, Cremona, la città del violino adagiata nella pianura lombarda. La città delle 3 T: il Torrazzo, il torrone e… le grandi tette (così loro dicono). Ha una storia millenaria ed è super affascinante. Sei pronto? Andiamo a visitare Cremona in un giorno! È una perfetta gita fuori porta da Milano o da tutta la Lombardia e la vicina Emilia Romagna.
- Informazioni
- La mattina
- La città del violino
- Il pomeriggio
Visitare Cremona
-
Visitare Cremona: Informazioni
Uno splendido scorcio di Cremona Cremona si stende nella Bassa Lombardia, accanto al fiume Po. Come la “gemella” Piacenza è di origini romane, come si nota dalle strade perpendicolari nel centro, ma ha avuto la sua massima fortuna nel Medio Evo, per poi rimanere ai margini della grande storia. Questo ha conservato il suo carattere di città tranquilla e cordiale, circondata dal verde e dai campi dorati com’è tutt’oggi. Nel frattempo i suoi artigiani si sono affermati come eccezionali liutai, elevando ad arte la creazione del violino; per questo dal XVIII secolo in poi tantissime persone sono venute in “pellegrinaggio” in città per comprarne uno o carpire i suoi segreti. La bravura di Stradivari è proverbiale! Visitare una liuteria è un’esperienza unica e da fare.
Raggiungere Cremona è semplice, essendo sfiorata dalla A21; quindi scendendo da Brescia o risalendo da Fiorenzuola d’Arda (che si arrivi da Milano o da Parma non cambia) prendendo l’apposita uscita e imboccando la SP234 si arriva dritti in città, in Piazza Libertà; lì accanto c’è il Piazzale della Croce Rossa, un grande spazio per parcheggiare gratuitamente e lasciare l’auto all’ombra degli alberi. Ok… fatto! Ora non resta che andare a visitare Cremona!
Cremona cosa vedere
-
Visitare Cremona: La mattina
Un mosaico romano conservato nel Museo Archeologico Da Piazza Libertà prendendo Corso Matteotti si entra nel centro storico; lo si capisce vedendo spuntare la cima del Torrazzo sopra alle case color pastello. Imbocchiamo via Sfondrati per cominciare il nostro tour dal Museo Archeologico, situato nella vecchia chiesa di San Lorenzo. È costruita in mattoni, come gran parte degli edifici della città: difatti nei dintorni la pietra scarseggia, ma abbonda l’argilla. Qui si può conoscere la Cremona romana, grazie innanzitutto ai resti della chiesa paleocristiana rinvenuta nella zona dell’abside assieme a qualche fossa. Però sono stati traslati anche mosaici pavimentali e frammenti di qualche parete di case rinvenute in piazza Marconi, in stile imperiale classico: i proprietari erano in contatto con l’élite al potere a Roma; splendida la ricostruzione del Ninfeo, ricomposto coi suoi mille pezzi come fosse un puzzle difficilissimo. La zona più bella è sulla sinistra, con una stele funeraria ospitata in una sala con affreschi rinascimentali e una statua che ricorda la Vittoria alata di Brescia.
Cremona da vedere2.1 Percorso “Città Vecchia”
Vista della Chiesa di San Michele Tornati fuori, seguiamo il percorso “Città Vecchia” suggerito: vicina c’è Piazza San Michele con l’omonima chiesa che conserva affreschi medievali e rinascimentali, purtroppo in restauro; bello comunque il colpo d’occhio della piazza con l’alto campanile. Da via Speciano si giunge alla chiesa della SS. Trinità, che fuori non è appariscente; è però sprangata da un grosso lucchetto: con rammarico leggo che i volontari del Touring Club che la custodiscono a luglio e agosto vanno in ferie. Idem per la Chiesa di Santa Maria Maddalena e la Strada Basolata Romana, altro retaggio dell’antichità. Quindi torno su Corso Matteotti, dove ci sono in serie palazzi molto affascinanti: il primo è Palazzo Fodri con un portale di marmo, fregi e tondi in terracotta dove spuntano delle teste; poi Palazzo Pallavicino Carotti e Palazzo Cavalcabò, con splendidi cortili interni pieni di vegetazione che mi ricordano quelli di Milano, segreti ma bellissimi.
Un diadema ferreo con la Madonna è appeso tra due case sopra una via acciottolata. Percorrendola si arriva alla Chiesa di Sant’Abbondio, introdotta da una piccola piazza graziosa; se il monastero fuori è semplice, dentro è una meraviglia: prima si accede a un chiostro in mattoni con eleganti colonnine in pietra; sopra svetta il campanile romanico a punta. Da una piccola porta si passa alla chiesa, tutta ricoperta da affreschi cinquecenteschi che esaltano le virtù della Madonna: oltre all’Assunzione della Vergine di Giulio Campi nella piccola cupola sopra l’altare, colpiscono le grandi statue dei profeti disposte lungo la navata; ma non finisce qui: altri corridoi decorati portano a un santuario, copia identica della Casa di Loreto con la Madonna nera. Insomma, da vedere quando si va a visitare Cremona!
cosa visitare a Cremona2.2 Piazza del Comune
La vista di Piazza del Comune, cuore di Cremona A completare l’itinerario il cuore di Cremona, Piazza del Comune, annunciata da vie tranquille e tavolini all’aperto con gente seduta che chiacchiera. Qua e là bei negozi di prodotti tipici, come mostarda e torrone, emblemi cittadini.
Per arrivarci basta seguire il Torrazzo, che domina sopra le case, finché non sbuca Largo Boccaccino: qui c’è il retro della Cattedrale, nonché una delle tre facciate! Bisogna girare l’angolo per vedere la facciata principale, col marmo bianco al posto dei mattoni, decorata da un fregio coi mesi dell’anno e statue della Madonna e dei santi attorno al grande rosone; è un capolavoro del romanico lombardo!
A fianco un’antica porta è decorata coi leoni stilofori, ovvero che sostengono le colonne: è un classico medievale, si trova pure a Modena, a Parma o nella mia Bergamo. Ma tutta la piazza è splendida: il Battistero ottagonale, la Loggia dei Militi e il Palazzo Comunale con le arcate del broletto, molto simile a quello della “gemella” Piacenza; a chiudere ovviamente il Torrazzo, che qui dal basso si mostra in tutta la sua altezza! È certamente una delle piazze più belle d’Italia: i palazzi si specchiano nella loro serena bellezza, mentre la gente chiacchiera sotto le arcate e le biciclette passano indisturbate.
cose da vedere a Cremona2.3 Cattedrale
La facciata della Cattedrale di Cremona “incorniciata” La stessa atmosfera tranquilla si trova all’interno della Cattedrale, illuminata dalla luce solare che picchia sul rosone. Ha dimensioni monumentali: nella navata centrale il soffitto è altissimo! È un tripudio di affreschi: sia nella grande navata centrale, sia nelle più basse navate laterali, troneggiano gloriose scene bibliche. Lasciano senza parole gli episodi della Vita della Vergine e di Cristo, dipinti lungo la navata a inizio ‘500 da artisti come Boccaccino, Bembo, il Romanino e il Pordenone; anche nella controfacciata la Crocifissione e la Resurrezione di Gatti sono splendide. Sui lati invece ci sono cappelle barocche con marmo a profusione, mentre ogni tanto appare qualche decorazione medievale. Al di sotto invece la cripta affrescata ospita la rinascimentale Arca dei santi Marcellino e Pietro. Più che descriverla a parole conviene vederla di persona!
Cosa vedere Cremona2.4 Il Battistero
Il leone stiloforo della Cattedrale davanti al Battistero Pochi passi più in là sorge il Battistero ottagonale (simbolo di risurrezione). È particolare: mezzo ricoperto da pietra e mezzo da mattoni, testimonia i lunghi tempi di realizzazione. I due leoni stilofori dell’entrata e la galleria nella fascia superiore ricalcano perfettamente la Cattedrale. Si nota poco invece la cupola: è eccezionale ed anticipa di due secoli quella di Firenze; perciò ispirò molti artisti. L’interno tipicamente medievale mischia elementi gotici e romanici, ma spicca la fonte battesimale rinascimentale in pietra rossa. Presenta 3 altari, tra cui il principale con un crocifisso splendido del XIV secolo circondato da affreschi.
Cremona centro -
Visitare Cremona: La città del violino
Un pranzo da re: anche questo è visitare Cremona! Girare mette fame, ma a Cremona questo è solo positivo; con le sue specialità culinarie seduti ad un tavolo si è felici! Per pranzare scelgo l’Osteria Pane & Salame sotto i portici a pochi passi dalla Cattedrale: i tortelloni ripieni salvia e menta erano ottimi, anche se sono finiti presto.
Con la pancia piena, possiamo andare a scoprire la specialità di Cremona: il violino. Per le conoscenze e la tradizione liutaria, la città è stata proclamata Patrimonio Unesco nel 2012.
mangiare a Cremona3.1 Il Museo del Violino
Lo “scrigno dei tesori” del Museo del Violino, con diversi stradivari Il posto migliore per scoprirle è il moderno Museo del Violino. È in Piazza Marconi a pochi passi dalla Cattedrale, con una scultura contemporanea a forma di violino che luccica nel piazzale. Ma è l’interno che incanta: un museo nuovissimo che spiega – grazie agli auricolari compresi nel prezzo – la genesi del violino dalla viola e dal violone e la sua diffusione in tutta Europa, con l’emergere di Cremona come centro del sapere liutaio a livello internazionale. Le famiglie Amati, Guarneri e poi Stradivari sono stati l’orgoglio della città! Nelle sale del museo si possono ammirare molti loro capolavori – dal valore inestimabile – suonati a volte dai più grandi violinisti del mondo.
Ma la sezione del museo che ho preferito è quella interattiva: illustra la fabbricazione del violino, con schermi multimediali che descrivono le singole parti e video che mostrano i singoli passaggi; non sapevo ci fosse un bastoncino che unisce le due assi per distribuire la vibrazione nello “scheletro” interno dello strumento! Le ultime sale espongono altri violini, tra cui alcuni vincitori della competizione del miglior violino, mentre un video proietta qualche audizione con i violini del museo nell’ultima sala; ecco, se devo fare un appunto è che pensavo di trovare più musica: sentirla riecheggiare, trovare video dei grandi violinisti che suonano gli stradivari… Invece il museo è ossequiosamente silente!
Cosa vedere a Cremona3.2 L’Auditorium Giovanni Arvedi
L’Auditorium Giovanni Arvedi: capolavoro di Cremona Non posso però lamentarmi dello staff del museo che mi ha concesso gentilmente la visita dell’Auditorium. È semplicemente una meraviglia, con le linee sinuose e “draghesche” che ricordano Gaudì. Terminato nel 2012 e ottenuto scavando una vecchia palestra, dimostra che quando vogliamo noi italiani possiamo ancora creare capolavori! I tre livelli della platea con 464 posti sono armonizzati da linee sinuose, mentre una fila di posti per lato abbraccia il palcoscenico circolare, che è nel punto più basso; l’acustica studiata dall’ingegnere Toyota è perfetta e consente di registrare concerti dal vivo.
Domina il colore del legno di acero, come la cassa del violino. Insomma, un gioiello! È visitabile quando vengono fatte le audizioni, quindi consiglio di tenere d’occhio il sito del museo perché merita davvero. Capolavoro!
cosa fare a Cremona3.3 La Liuteria
Vita da bottega di un liutaio di Cremona Uscito del museo, ho gran voglia di vedere materialmente la creazione di un violino. In città ci sono tante botteghe di liutai dove poterlo fare: anche se è agosto, riesco a trovare aperta quella del gentilissimo maestro Tetsu Suzuki. Da notare come sia rimasto il termine “liutaio” anche se sono secoli che non si occupano di liuti!
La bottega è proprio come la si immagina: un “disordine ordinato” di attrezzi, parti di strumenti, bozzetti, trucioli per terra e qualche strumento finito qua e là. Il maestro Suzuki sta realizzando un contrabbasso: mentre monta la cassa mi spiega che ci vogliono circa 4 mesi per farne uno! I materiali sono gli stessi del violino: legno d’acero per la cassa, mentre la parte frontale è in abete rosso trentino; il maestro Luca Baratto invece lavora proprio su un violino, levigandone il collo; per crearlo sono necessari un mese e mezzo o due, ma qualcuno impiega solo 3 settimane. Con quanta delicatezza maneggia il violino! Starei ad osservarli tutto il pomeriggio, è davvero affascinante. Visitare Cremona è anche questo!
Cremona turismo -
Visitare Cremona: Il pomeriggio
Gli stemmi di Cremona dipinti sotto le arcate del Palazzo Comunale Una piazza coi tavolini col Torrazzo che spunta dietro, pochi passi e siamo di nuovo in Piazza del Comune, con la Cattedrale che fa capolino tra due palazzi. Sulla destra c’è la Loggia dei Militi, con una grande statua con il simbolo di Cremona; a sinistra invece si aprono le arcate del Palazzo comunale, coi tavolini apparecchiati di un bar e le volte decorate da affreschi con motivi floreali e stemmi. Poco avanti si apre il cortile interno, tutto in mattoni come il resto del palazzo; per entrare a visitarlo però bisogna accedere da Piazza Stradivari.
Il Palazzo Comunale fu costruito nel Duecento, quando il libero Comune era nel suo massimo momento di gloria dopo aver spalleggiato il Barbarossa nelle lotte tra Comuni. L’architettura è quella tipica lombarda, seppur modificata nel tempo, come l’ottocentesca fascia in marmo neo-rinascimentale. Gli ambienti interni sono più moderni: con l’ascensore si arriva a un corridoio con una vecchia carrozza e un modellino della Cremona medievale. Il bello viene dopo: un meraviglioso e monumentale portale decorato con putti (copia di quello venduto al Louvre), attraverso cui si accede al Salone dei Quadri con grandi quadri del Genovesino; la sala seguente dà sulla piazza e si può ammirare l’orologio cinquecentesco del Torrazzo; splendidi comunque il soffitto in stucco e il lampadario che penzola. Altrettanta bellezza nelle sale seguenti, con un camino medievale scolpito, sfarzose pareti in tessuto e uno specchio in stile rococò nella Sala Giunta. Insomma, una meraviglia da visitare! Conserva pure qualche cimelio di Mina, orgoglio cittadino.
Cremona Italia4.1 Il Torrazzo
La vista del battistero dal Torrazzo: da vedere quando si va a visitare Cremona Però l’attrazione principale di Cremona resta il Torrazzo, su cui si può salire. Il biglietto è condiviso col Battistero, per cui l’abbiamo già. Coi suoi 112 metri, è la torre campanaria in mattoni più alta d’Europa! Dopo i primi gradini si raggiunge la loggia rinascimentale che regala una bella vista sulla piazza e sulle statue della cattedrale. Imboccando la porta comincia l’ascesa, con gradini in pietra; ma nessun problema di vertigini perché la scalinata è chiusa tra due muri. Quindi solo la fatica dei tanti gradini: ben 502 in totale! Da novembre qui c’è il Museo Verticale. La fatica è ripagata quando si raggiunge la prima sommità, da cui si gode già una vista fantastica. Qualche problema di vertigini c’è nella scala a chioccola aperta per arrivare in cima alla torre – alla ghirlanda – ma ce l’ho fatta. Dalla cima si domina tutta la città e si osserva la struttura a raggiera tipicamente medievale; soprattutto si vede quanto piccola sia Cremona: un paio di vie e ci sono ai campi attorno alla città! Si vede pure il Po, che un quartiere molto verde raggiunge. Chissà che vista nei giorni limpidi! Foto super instagrammabile.
Ma pure la cella campanaria è splendida: le fini colonne reggono la punta del campanile, mentre nel centro pende una grossa campana accarezzata dal vento che rinfresca; per questo è piacevolissimo star qui in piena estate.
Visitare Cremona4.2 Percorso “città nova”
L’Ortolano di Arcimboldo, custodito nel Museo Civico Ala Ponzone Per finire ci affidiamo ancora al volantino: percorso verde, nel secondo nucleo cittadino. Costeggiando la verde Piazza Roma si arriva al Museo Civico Ala Ponzone a Palazzo Affaitati. Le scalinate imponenti sono l’apripista di un bel museo con dipinti e sculture: da non perdere la vivace scuola cremonese tra ‘400-500 e il Piccio, anche se la collezione giunge al Novecento. Le perle sono l’Ortolano di Arcimboldo e il San Francesco in meditazione di Caravaggio (da poco restaurato). Non poteva mancare una sezione musicale nelle bellissime Stanze per la Musica.
Tra le vie l’itinerario continua: si sfiora la casa di Stradivari e si arriva alla chiesa di Santa Margherita: la facciata in mattoni con cinque finestre tonde racchiude un gioiello del rinascimento cremonese. Purtroppo la trovo chiusa, per cui raggiungo il vicino Palazzo Trecchi, dalla facciata rossa, che ospitò numerosi personaggi storici; si può dare un’occhiata alle eleganti colonne del cortile interno e alle decorazioni neogotiche dei soffitti.
A fianco il duecentesco Palazzo Cittanova in mattoni col portico ad archi ogivali, che si specchia nelle colonne doriche della Chiesa di Sant’Agata: stile neoclassico puro! L’interno merita una visita. Camminando su Corso Garibaldi le ultime due tappe: Palazzo Stanga Rossi e la Chiesa di San Luca, la chiusura ideale del tour a Cremona.Cosa vedere a Cremona in un giorno
5. Conclusioni
Ci sono davvero tanti altri posti che meriterebbero una visita, come il Teatro Ponchielli o la rinascimentale Chiesa di San Sigismondo fuori dal centro. In un giorno è difficile vedere tutto, anche girando tanto come ho fatto io; quest’ultima l’ho visitata un’altra volta, approfittando della Festa del Torrone che attira tantissimi visitatori a novembre.
Spero che il mio articolo ti invogli a visitare le bellezze di Cremona; magari non ad agosto che è mezza chiusa per ferie! È una perfetta gita fuori porta da Milano o da tutta la Lombardia e la vicina Emilia Romagna.
Se hai domande lascia un commento oppure dimmi che ne pensi; mi segui già sui social? 🙂
Visitare Cremona
Ecco altre foto di quel giorno:
ESTA CIDADE ESTÁ NO MEU ROTEIRO, PRINCIPALMENTE, DEPOIS DE LER SEU TEXTO. BELAS PALAVRAS.