Visitare Dubrovnik, la perla dell’Adriatico (e dintorni)

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Colline di pietra bianca dalmata con spelacchiata vegetazione mediterranea, oramai piegate allo sfruttamento turistico. Poi all’improvviso lo shuttle bus partito dall’aeroporto arriva sul ciglio della collina e si spalanca il panorama sul mare blu intenso… poi eccola: Dubrovnik ! Le bianche mura custodiscono la città dai tetti rossi e la difendono dal mare… uno spettacolo eccezionale!
L’autista del bus prosegue senza esitazioni – ormai avvezzo alla visione – ma c’è da rimanere di sasso!! Ci credo che la usano spesso per girare i film!! Dubrovnik è davvero meravigliosa: una delle città più belle che abbia mai visitato e quindi i superlativi qui non sono affatto esagerati. Mettiti comodo: ti racconto le meraviglie della “perla dell’Adriatico” e ti offro qualche consiglio per visitare Dubrovnik!

Cosa visitare a Dubrovnik

  1. Informazioni e indicazioni
  2. Visitare Dubrovnik: il primo giorno
  3. Visitare Dubrovnik: il secondo giorno
  4. Escursione nei dintorni: l’isola di Korčula
  5. Cavtat, la “vecchia” Dubrovnik

Dubrovnik la perla dell’Adriatico

1. Informazioni e indicazioni

Visitare Dubrovnik è una delle esperienze da fare nella vita
La meravigliosa vista di Dubrovnik protetta dalle sue mura

Una piccola città che – unica – è riuscita a rendersi indipendente da Venezia e a rivaleggiare con la Serenissima in tutto il Mediterraneo. Una piccola città circondata dal mare cristallino e tante bellezze naturali. Una piccola città che – inconsapevolmente – milioni di persone hanno visto sugli schermi: tanti film sono stati girati qui, tra cui il celebre Games of Thrones (Il Trono di Spade in italiano). Questa è Dubrovnik, risorta dalla sue ceneri dopo le terribili guerre balcaniche degli anni ’90 e che ora risplende più che mai.
In italiano si chiamerebbe Ragusa, ma a parte Google maps e i libri di storia nessuno la chiama più così; ciò testimonia però la grande relazione nei secoli con Venezia e con l’Italia, ancora ben leggibile. Infatti il suo stile architettonico è molto veneziano (ma anche molto mediterraneo) e lascia davvero senza parole. Anche se la città ormai si è sviluppata ben oltre le mura della Città Vecchia, i dintorni hanno mantenuto decoro e un equilibrio tra natura e cemento, non sempre scontato. Ma è ovviamente dentro la corona che cinge la parte più antica che racchiude la grande bellezza.
È raggiungibile in traghetto dalle città adriatiche o comodamente in aereo (come ho fatto io con la comodissima Volotea per soli 34€!), mentre in auto è lunga percorrere tutta la costa dalmata: difatti Dubrovnik è l’ultima città a sud della Croazia prima del Montenegro.
Per chi è interessato a godersi tutte le sue bellezze storiche e artistiche, consiglio di comprare la Dubrovnik Card, una tessera che permette la visita di diversi musei della città (tra cui le Mura), l’uso dei mezzi pubblici e avere sconti in negozi o ristoranti.
Ricordo che la Croazia fa parte dell’Unione Europea, ma non ha ancora l’euro. Per cui si usa liberamente il telefono come in Italia, ma provando la bella sensazione del cambiare la monete, che in Europa ormai non è più così frequente (per fortuna), ma che fare ogni tanto è un piacere. Certo il cambio a 7,4 kune non è facile da calcolare…
Ultima annotazione: Dubrovnik ha preso davvero tanto da “mamma” Venezia; è meravigliosa e ci vanno tutti, per cui se ne approfittano come in Laguna. Visitare Dubrovnik sarà caro, soprattutto mangiando e alloggiando nella Città Vecchia, ma ne varrà sicuramente la pena.

visitare Dubrovnik e dintorni

visitare Dubrovnik

2. Visitare Dubrovnik: il primo giorno

Una città da visitare Dubrovnik!
L’ineguagliabile scorcio dello Stradun, meraviglioso a tutte le ore

Le chiare mura di Dubrovnik si presentano imponenti scendendo nel piccolo spiazzo di Pile, che pare una fermata della metro di Londra in pieno giorno: gente che va, gente che viene, pullman che fanno sbarcare persone, autobus che partono, turisti persi e turisti fermi a mangiare al tavolino o ad ammirare il panorama sul mare… lo faccio anche io! Il circolare torrione delle mura si specchia nel mare e cinge una piccola baia rocciosa, protetta anche dal Forte Lovrijenac.
Però la valigia comincia ad essere un peso, meglio girare liberi. Così entrò nella Città vecchia, attraverso Porta Pile: mi raccomando bisogna tenere la destra, seguite il cartello! Appena varcate le mura…. che spettacolo! La strada principale di Dubrovnik, detta Lo Stradun, si apre di fronte dividendo in due la città; alto sopra la testa, il campanile della chiesa di San Francesco attira subito l’attenzione, mentre le lastre di pietra chiara di Brač, ormai ben levigate, conducono verso il porto e la Torre dell’Orologio in fondo. Sono senza parole! Le lanterne, gli infissi colorati che risplendono col colore chiaro delle case, il cielo azzurro…. nemmeno mi fanno notare la miriade di turisti che ci sono sullo Stradun!
Lascio veloce la valigia e mi precipito tra le vie strette, senza una meta precisa. La città comunque è piccola e non ci si può perdere. Sembra un quadro di Van Gogh: ogni dettaglio è meraviglioso. E senza auto è meraviglioso girare!
La prima cosa che mi colpisce sono le vie perfettamente perpendicolari e pensate in modo razionale. A differenza di altri casi come Verona, non sono Romane, ma è l’effetto del devastante terremoto del 1667 che rase al suolo praticamente tutta la città.
Questa è una delle due date salienti che bisogna conoscere per visitare Dubrovnik: questa sciagura – avvenuta nel periodo di massimo fulgore della repubblica di Ragusa – portò alla ricostruzione razionale di Dubrovnik, tutta con lo stesso stile che poi è quello che possiamo ammirare oggi. L’altra data, il 1991-92, riporta al bombardamento serbo, una delle ultime pagine nere del secolo scorso. Va detto che ammirando il turisti che scorrazzano felicemente in città scattando foto, sembra sia successo una vita fa. Ma fissando negli occhi gli anziani seduti nella città o le rughe dei volti di quelli che vendono alla bancarelle del mercato, si può leggere l’incubo delle notti di terrore e delle sirene che risuonavano a ripetizione.

Una delle città più belle d'Europa, Dubrovnik!
La vista del vecchio porto di Dubrovnik col Forte San Giovanni

Ora però Dubrovnik è tornata a splendere e si è buttata il passato alle spalle. Inoltre l’ultima dolorosa ricostruzione è il segreto degli infissi dal colore vivo e delle tegole rossissime dei tetti. Insomma, è rinata dalle sue ceneri più bella che mai!
Altra cosa che colpisce sono i tanti negozi che vendono il merchandising del Trono di Spade: si può perfino trovare il manichino di John Snow o scattarsi una foto sul trono! Del resto sono tante le scene girate qui e sono disponibili numerosi tour guidati nelle location della serie TV, con le guide che sfogliano a ripetizione i loro quaderni pieni di immagini per mostrare come era stata trasformata la città al momento delle riprese: sparivano i tavolini e gli ombrelloni, agghindavano le vie e con un po’ di editing video era fatto! Ancor più di Siviglia o Malta, qui puntano tantissimo su questo tipo di turisti. Devo dire che riguarderei Il Trono di Spade solo per soffermarmi sugli sfondi e vedere quali angoli di Dubrovnik sono stati utilizzati per le scene di Approdo del Re. Ad ogni modo, ci si imbatte spesso in questo tipo di guide girando dalla città; per chi fosse interessato, partono dalla Fontana Grande di Onofrio.

visitare Dubrovnik in un giorno

Inizia il mio tour

Una città da visitare Dubrovnik!
Uno scorcio della Gran Fontana di Onofrio e della Chiesa del Salvatore

Proprio da qui parte il mio giro della città: questa bellissima fontana costruita nel medioevo per approvvigionare d’acqua la città è oggi uno dei suoi simboli e ancora sgorga acqua fresca negli afosi giorni. Si trova accanto a Porta Pile come la Chiesa di San Salvatore e il monastero di San Francesco; quest’ultimo rientra nella Dubrovnik Card e lo visito subito: entrando qui si passa dal caos dello Stradun alla pace del chiostro gotico, dove le siepi e le palme fanno ombra alle arcate che hanno resistito pure al terremoto. La luce filtra di traverso e il giardino sembra un’oasi verde nel deserto. La chiesa accanto invece dice davvero poco, a parte il magnifico portale scolpito in gotico fiorito che si vede dallo Stradun.
Nell’attigua Chiesa di San Salvatore, con la sua bella facciata rinascimentale, non si può entrare per cui proseguo lungo lo Stradun. A distanza regolare partono le vie perpendicolari, mentre si alternano ristoranti, bar e negozietti; nonostante ciò, la via mantiene una grande eleganza. Non ci sono edifici da visitare per cui la si percorre velocemente, “attirati” dalla bella Torre dell’Orologio in fondo. Questa incornicia la piazza più bella della città, Piazza della Loggia, cuore politico ed economico di Dubrovnik: qui sono racchiusi i più importanti edifici della città. Sulla sinistra si trova Palazzo Sponza, con la sua meravigliosa loggia scolpita finemente: non è visitabile, ma stanno allestendo qualcosa e quindi ficco la testa un istante per guardare l’elegante cortile interno. Di fronte come detto c’è l’alta Torre dell’Orologio con la Loggia delle Campane e il Palazzo della Gran Guardia, tutti in pietra bianca esaltata nel cielo azzurro. A chiudere la piazza, la barocca Chiesa di San Biagio, che potrebbe benissimo trovarsi a Venezia; anche all’interno è ricca di dettagli e di luce e testimonia la grande influenza della Serenissima anche in territori indipendenti da essa. In mezzo alla piazza c’è invece la Colonna di Orlando, scolpita da Antonio Ragusino nel 1418: è dove venivano annunciati gli editti e celebrate le feste, ma soprattutto qui c’è scolpito il braccio ragusino, l’unità di misura dell’antica Repubblica!

Una delle città più belle d'Europa, Dubrovnik!
La statua di Orlando in Piazza della Loggia, davanti alla chiesa di San Biagio

Con una curva a 90° la strada prosegue e c’è un altro scorcio straordinario: il Palazzo dei Rettori ed in fondo la Cattedrale e la sua cupola che mi ricorda un po’ Palermo. Ammetto che l’ho fotografato tantissime volte, ma ogni angolazione ed ad ogni ora! Proprio la Cattedrale è la mia prossima meta: tra le strette vie di Dubrovnik sembra enorme, ma in realtà ha dimensioni medie. Lo stile barocco è piuttosto asciutto: evidentemente la priorità era ridare un luogo di culto alla città in seguito al terremoto piuttosto che ostentare la ricchezza. Siamo lontani dai trionfalismi Romani o Siciliani, sia fuori che dentro; infatti sia le tre navate sono semplici e sia le cappelle laterali, pur arricchite da pregevoli opere, sono dominate dall’intonaco bianco dei muri che è evidentissimo. Però l’abside ha un gran tesoro: l’Assunta di Tiziano che giganteggia dietro l’altare. Una messa sta per cominciare per cui esco velocemente, tralasciando il Tesoro della Cattedrale, seppure la mia guida dica che sia notevole; ma non amo mai visitare questo tipo di musei con reliquari e oreficeria sacra, realizzati in tempi in cui i fedeli erano poverissimi.
Tornato in strada, seguo curioso una via che passa sotto un arco, con un vocio in lontananza. Tempo dieci passi – durante i quali le voci crescono sempre più – e si spalanca una magnifica vista: siamo al porto! Un quadrato d’acqua pieno di imbarcazioni con le mura che lo costeggiano: a destra arrivano al Forte di San Giovanni, imperioso, a sinistra seguono la costa per lasciare spazio alla città nuova. In realtà mi spiegano che questo è il vecchio porto, oramai solo ad uso turistico: qui infatti si possono prenotare escursioni a tutte le ore del giorno oppure mangiare in qualche ristorante chic.
Ripasso sotto le arcate e vado oltre alla Cattedrale, dove si apre un’altra piazza molto interessante: Piazza Gundulićev. E’ frizzante a tutte le ore del giorno, dal mercato della mattina ai tavolini all’aperto pieni di turisti per la cena. Seppur vicinissima allo Stradun, siamo nella zona popolare della città: c’è pure un piccolo supermercato dove comprare pane e prosciutto per pochi centesimi di euro. I ristoranti sono più cari, ma girando si trova qualcosa: ad esempio il Kamenice Buffet, che per 97 kune (12€) sforna un pasto sostanzioso come piace a me. La qualità sopraffina sarà per un’altra volta.

visitare Dubrovnik in due giorni

Giro del pomeriggio

Sai che per visitare Dubrovnik puoi imbatterti nella scalinata di Trinità dei Monti?
La bella scalinata che porta alla chiesa dei Gesuiti

Nel pomeriggio apro il mio giro visitando la Chiesa del Gesù, che è posta su una scalinata pare copiata da Piazza di Spagna a Roma; diciamo che ci assomiglia come un mio disegno alla Gioconda: i gradini bianchi ci sono, ma manca tutta l’imponenza e l’eleganza romana! Però testimonia lo stile barocco decisamente italiano della zona, che a dir la verità stona col contesto; questo soprattutto per la chiesa, copiata dalla chiesa del Gesù di Roma e dipinta da pittori italiani. Ma era tipico dell’Ordine fare così.
Stona quindi di più il piazzale polveroso e disordinato, che contrasta con tutti gli altri della città vecchia dove nemmeno una pietra è fuori posto; noto però che questa parte ha ancora qualche edificio abbandonato qua e là. Altra cosa notevole sono le finestrelle che si ergono come spie sui tetti delle case: mi ha ricordato molto Praga ed è molto caratteristico è molto carino.
Girando l’angolo, si costeggiano le mura; proseguendo a camminare si arriva ad una misteriosa apertura; uscendo all’esterno le palme costeggiano la breccia e nascondono il mare blu: basta scendere i gradini per giungere ad un magnifico bar panoramico – il Buza Bar – realizzato sulle rocce. Poco più avanti c’è perfino una spiaggetta e ci si può tuffare! Non è il momento di drink o un tuffo, quindi torno in centro. Volevo vedere il museo etnografico ma l’ho trovato chiuso, così attraverso il centro e passo dall’altra parte, risalendo la collina che si impenna rapidamente.

Una delle città più belle d'Europa, Dubrovnik!
Un magnifico scorcio della parte alta di Dubrovnik

Le viuzze qui sono tutte strette e parallele, ma tutte splendide e ricche di verde; hotel o case popolari coi panni stesi dove si arrampicano buganvillea lilla in fiore. Raggiunta la cima, la vista è favolosa: la città è ai tuoi piedi divisa in linee rette come una piccola Spaccanapoli, con le case coi tetti rossi che chiudono lo sguardo. In mezzo a questa zona c’è la seconda porta cittadina, Porta Buza, più modesta; da qui fuori si può prendere la funicolare per salire in cima alla montagna che domina Dubrovnik con una vista eccezionale! È una delle cose da non perdere, però è cara quindi sarà per la prossima volta. Anche perché non voglio sforzarmi troppo, tra poco mi aspetta una gran cosa.
Prima però mi rinfresco dal caldo con un gelato: mi costa quasi 3€, ma è davvero gigante e ottimo. In questi casi benedico la vicinanza all’Italia!

visitare le mura di Dubrovnik

Le Mura

Le mura sono l'attrazione principale quando si va a visitare Dubrovnik
La distesa dei tetti rossi vista dalle mura: un must quando si va a visitare Dubrovnik

Quello che mi aspetta per coronare la giornata sono le Mura, certamente l’attrazione principale quando si va a visitare Dubrovnik. Sono il suo emblema, elemento impossibile da non vedere arrivando via terra o via nave. È la terza cerchia di mura costruita attorno alla città; più che per scopi difensivi, inizialmente furono erette per proteggere dal vento invernale che soffia da sud e che portava le onde a infrangersi contro le case. Ma la prima cerchia, in legno, marcì presto e gli abitanti furono costretti a costruirla in pietra; il devastante terremoto del 1667 costrinse alla terza ricostruzione. Lo sai che si possono ammirare percorrendole per intero lungo tutto tutto tutto il perimetro cittadino?
Come mi hanno consigliato, il momento migliore per salirci è a fine giornata, quando si allenta il caldo e cominciano a spopolarsi, soprattutto dopo che alle 19:30 chiudono…. ma fino alle 20:30 sono visitabili! È una meraviglia ammirarle semi deserte col sole che comincia a calare!
La cosa particolare (e che non ho capito subito) è che sono da percorrere solo in un senso antiorario: non si può andare dove si vuole, c’è il senso unico!! Ci sono 3 ingressi: io son salito da Porta Pile per dirigermi subito verso Forte Bokar, bastione circolare che dà sul mare e sulla baia interna con i kayak che sembrano formichine. La fortezza di fronte a quest’ora è in controluce, quindi proseguo sulla cinta che si erge sulle rocce costeggiando il mare; sentire le onde infrangersi in basso è davvero un suono piacevole, anche se non ho il coraggio di sporgermi troppo!
Percorrendo questo tratto si vedono bene i tanti gatti che ci sono in città: alcuni pigri dormono, altri gironzolano tra cortili un po’ abbandonati e altri curatissimi che sembrano gioiellini. Questo però è il tratto più brutto, perché è l’unico punto in cui si vedono costruzioni distrutte e pietre abbandonante tra le sterpaglie.

Una delle città più belle d'Europa, Dubrovnik!
La vista del porto vecchio dal Forte di San Giovanni

Ad un certo punto spunta un bar, appositamente per i visitatori delle mura! Si vede che ne passano tanti ogni giorno per tenerlo aperto!! In realtà non è l’unico, ce ne saranno anche altri sul percorso e qualche negozietto di souvenir, alcuni ricavati da stanze di una casa con accesso alle mura: incredibile e unico!
Dopo il bar il percorso scende, costeggiando dall’alto una strada dove le persone si muovono frenetiche e si può sbirciare all’interno delle finestre delle case. Ma l’attenzione ora è presa dalla vista sulla destra: siamo di fronte alla verde isola di Lokrum, sul Forte San Giovanni che cinge il porto di Dubrovnik; girando sugli spalti si può muovere lo sguardo quasi a 360º, partendo dal mare e arrivando al porto e poi ai tetti della città. Da un lato il rosso dei tetti, dall’altro il blu del mare, in mezzo la pietra grigia. Un caravella esce dal porto per un tour turistico e la fotografo dalle feritoie.
Lascio gli spalti scendendo una scalinata e passando davanti all’ingresso del Museo del Mare (secondo ingresso alle mura); qui si costeggia per un lungo tratto il porto con le tante barche addormentate e l’odore del diesel che si alza. Con le rondini numerosissime che ti passano sopra la testa e mostrano la loro pancia bianca si continua come fosse un cammino sospeso all’altezza dei campanili delle chiese e sopra ai ristoranti del centro con i sapori deliziosi che salgono e ti mettono appetito; del resto è ora di cena. È talmente basso il tratto che da qui si osserva cosa ciascuno ha ordinato!

Visitare Dubrovnik e perdersi le sue mura è l'errore più grande!
La vista sui ristoranti e sul porto dal camminamento della Mura

Sfiorando il monastero domenicano si sale sopra Porta Ploče: qui c’è il 3°accesso alle mura e comincia l’ultima parte del percorso. Sono circa le 20:30: i tetti di Dubrovnik sono ai miei piedi con lo sguardo che va dalla collina alle mie spalle fino al mare di fronte. Il sole ormai basso non disturba più e emerge brillante il colore rosso dei tetti: è il posto perfetto per foto indimenticabili! Un lungo rettilineo che lungo tutta la città punteggiato dai torrioni dove è possibile salire per aver una vista ancora migliore; si passa dal panorama sul porto a quello sull’altro lato dello Stradun. In fondo, l’imponente Torre Minčeta, probabilmente il punto più alto della città; qui sventola orgogliosa al tramonto la bandiera croata, in cima alla torre quattrocentesca il panorama è ancora più bello! Poco sotto spunta anche il famoso campetto da basket “storto”, visto in tante foto; dal vivo è decisamente meglio!
L’ultimo pezzetto delle mura, in discesa, permette di tornare al punto iniziale, con la favolosa vista su tutto lo Stradun oramai solo sfiorato dal sole. Mi fermo qualche istante a godermi il momento, da solo: c’è tempo per tornare nel caos in basso, circondato dai turisti.
Per concludere, le mura sono care (circa 20€), ma meritano di essere viste. I panorami, i suoni, i colori che si vedono da qui sono unici! Assolutamente da non perdere quando si va a visitare Dubrovnik!

vacanze a Dubrovnik

visitare Dubrovnik

3. Visitare Dubrovnik: il secondo giorno

Un'oasi di pace all'interno di Dubrovnik
Il chiostro del monastero dei domenicani con i fiori di buganvillea

La gente si muove lentamente la mattina tra le vie di Dubrovnik. I camerieri guardano attenti i tavoli semi vuoti, la vie sono sgombre in attesa che i pigri turisti escano con calma. C’è l’imbarazzo della scelta per dove fare colazione: seduto al tavolino all’aperto è facile spendere 3€ per un cappuccino, senza nemmeno una brioche da mangiare; qui usano così, nonostante la limitata distanza dall’Italia.
Quindi carico a metà, mi avvio a visitare ciò che manca. In primis il monastero dei domenicani, il più importante della città; si trova appena dietro al porto e purtroppo è in fase di restauro, quindi le impalcature infastidiscono la vista sia dentro che fuori. Però è visitabile: il chiostro è simile a quello francescano, con una buganvillea che colora il cortile interno; il piccolo museo conserva nelle 2-3 sale opere di artisti veneti o ragusani (oltre a Niccolò Ragusino c’è pure Tiziano!). La chiesa invece è off-limits e si può solo sbirciare all’interno.
Uscendo proseguo verso la seconda porta cittadina, Porta Ploče, costruita quando le mura furono allargate per ospitare l’ampliamento del monastero. La strada in salita costeggia le mura e poi si esce, spalancando una fantastica vista sul porto; su una panchina alcuni ragazzi si abbracciano sotto l’ombra dei pini, mentre più in là un cannone – ormai innocuo – protegge il porto. Ritorniamo in città e raggiungiamo facilmente lo Stradun, che comincia a popolarsi. Più avanti, accanto alla Cattedrale, c’è il meraviglioso Palazzo dei Rettori, con le sue arcate imponenti. Era il centro politico della Repubblica di Ragusa. Sono fortunato: fino a ieri era chiuso! Si vede che è stato tirato a lucido: la pietra bianca delle colonne del cortile risplende in modo accecante! Al piano terra c’è una piccola sezione di opere d’arte, accanto alle buie prigioni; più interessanti i piani rialzati, dove sono in mostra armi e monete della Repubblica ragusana e stanze Rococò e vestiti del XVIII, molto influenzati dallo stile francese. Tra l’altro dalle finestre si gode pure una bella vista sulla città! Rientra nella Dubrovnik Card e secondo me è il miglior museo della città.

Visitare Dubrovnik è un'esperienza fantastica!
Uno scorcio sul porto e si Forte San Giovanni da Porta Ploče

Rimanendo sulla stessa direzione, proseguo per visitare il Museo del Mare ricavato nei bastioni del Forte San Giovanni, sopra l’acquario; per raggiungerlo bisogna prendere una via che costeggia le mura. Anche qui si delinea la storia di Dubrovnik, soprattutto ai tempi della gloriosa indipendenza, fino alla cessione di Napoleone all’Austria e il conseguente declino. L’allestimento è davvero affascinante: parte dai primordi della città parlando del mondo della navigazione e mette in mostra molti cimeli, tra cui mappe cinquecentesche, bandiere, ritratti, timoni e modellini di navi; la cosa particolare è che i documenti della suddetta Repubblica erano scritti in italiano!
Già che stiamo ripercorrendo la storia di Dubrovnik, facciamolo per bene. Per difendere la città lasciamo Forte San Giovanni per raggiungere l’altra grande fortezza che l’ha preservata dagli attacchi marittimi, Forte Lovrijenac. Si trova fuori da Porta Pile, su uno sperone di roccia che è a guardia della “Baia delle acque nere” (come è ormai conosciuta dopo Il Trono di Spade dopo che qui è stata inscenata la famosa battaglia della serie tv); dal basso sembra davvero enorme e imprendibile! Proprio dal porticciolo nella baia sale il cammino che porta alla fortezza: tanti gradini che nel verde ti tagliano le gambe… ma la vista ripaga tutti gli sforzi! Prendo fiato scattando accaldato qualche foto dal portone d’ingresso e poi entro… il fresco delle mura spesse sono un sollievo!  Rimango stupito come ci sia tutto spoglio e vuoto: nessun mobilio, nemmeno nel trapezoidale cortile interno illuminato dal sole; però si può salire sugli spalti: al primo piano il fantastico panorama sul mare blu mi lascia senza parole! Chissà se nei giorni tersi si vede l’Italia… Il meglio però viene dopo, salendo ulteriormente sotto il sole pomeridiano che picchia forte. Ancora qualche gradino e ecco la vista spalancarsi su Dubrovnik e sulla baia che da qui assume un colore verde diamante; la città invece sembra una piccola distesa di tetti rossi, come fosse costruita coi Lego. C’è poca gente e dopo poco rimango solo in compagnia dei due cannoni sugli spalti; un’altra volta, basta poco per allontanarsi dal caos turistico per trovare un’oasi di pace.
Scendere è più facile che salire e un buon gelato mi rinfresca. Anche perché ora mi aspetta una bella impresa!

Dubrovnik croazia cosa vedere

Giro in kayak

Il kayak, per visitare Dubrovnik da un inedito punto di vista
Dubrovnik illuminata dagli ultimi raggi di sole e vista dal mio kayak

Ho mezza giornata libera a disposizione e quindi decido di fare un’escursione per visitare Dubrovnik da un’altra prospettiva. Tra le tante che ci sono, quella più proposta è un giro in kayak. Ci sono tante compagnie che lo propongono ed ero un po’ incerto sul farlo o meno perché costava 225-250kn (più di 30€), ma poi ammetto che sono entusiasta di averlo fatto.
Marko, la guida di Adventure Dubrovnik, ti accompagna e spiega la storia o i monumenti che si vedono: ci ha parlato ad esempio del nome della città, derivato dall’albero più diffuso in zona chiamato “dub“. Solo così si può conoscere a fondo la città!
Il giro parte dalla “Baia delle acque nere” per poi uscire in mare aperto tra Forte Bokal e la Fortezza Lovrijenac. Una volta in mare aperto, si fa tutto il giro della verdissima isola di Lokrum con il sole che ti scalda le spalle. Pagaiando si possono ammirare le imponenti mura bianche di Dubrovnik che si ergono sulle rocce e contrastano con la natura dell’isola. Qui infatti sono presenti solo il vecchio monastero e la fortezza napoleonica, gli unici edifici di Lokrum. Poi si costeggiano le rocce e si raggiungono due spiagge; una è quella nudista e i soli due uomini presenti non erano affatto una bella presenza! Per fortuna poco dopo gli occhi si sono riempiti della bellezza di due grotte che abbiamo visitato: in una ci siamo fermati per uno spuntino tirando a riva il kayak e alcuni si sono goduti un bagno nelle acque cristalline. Io ho ammirato il coraggio di chi si buttava dall’alto delle rocce!
Il meglio però arriva nel finale: ritornando verso Dubrovnik e superando un hotel extralusso che ospita spesso divi di Hollywood, si vedono avvicinarsi le mura della città baciate in controluce dagli ultimi raggi del sole. La silhouette degli edifici – fantastica – si delinea come fosse lo sfondo di un teatro mentre il mare diventa d’oro. Il momento è super romantico e vorrei che non finisse mai! Lasciatemi qui sul kayak in mezzo al mare!!
Invece bisogna pure affrettarsi per attraversare la bocca del porto prima che passino delle navi o motoscafi. Ultimo tratto per circumnavigare la città passando sotto alle scogliere e alle mura, che da qui sembrano altissime. Le persone sedute sulla piccola spiaggia rocciosa e sul bar aperto sulle mura guardano curiosi le ultime pagaiate stanche prima di tornare nella baia e festeggiare assieme con un bicchiere di vino offerto dall’organizzazione.
Ero abituato a pagaiare sul mio capriccioso fiume Adda… questo è stato davvero facile e piacevole! l’unica difficoltà è badare alle onde dei motoscafi che sfrecciano. Anche se le tre ore di pagaiate e i 7km alla fine si fanno sentire, ma è un’esperienza che riferirei 100 volte e che consiglio a tutti per visitare Dubrovnik, perché (come direbbe mio fratello) è… eccellente!

Cosa vedere a Dubrovnik? Sicuramente l'affascinante Piazza della Loggia
La magnifica atmosfera di Piazza della Loggia durante l’ora blu

Forse però il meglio della giornata deve ancora venire. Con il calar del buio, la città si accende…di magia! L’ora blu a Dubrovnik è qualcosa di incredibile: le rondini sfrecciano velocissime cinguettando ad alta voce per la felicità; le luci dei lampioni rendono lo Stradun ancora più affascinante, con i campanili che si stagliano nel cielo che ogni minuto cambia colore; la gente si muove ancora più velocemente in cerca di un ristorante, popolando i tavolini all’aperto e diventando soggetti delle mie foto. Mi scateno, scattando foto a ripetizione… una più bella dell’altra! Raggiungo pure il porto: anche qui la vista è fantastica: le navi dormono tranquille vegliate dai piccoli fari del porto che sembrano lucciole, mentre il blu le circonda con tutte le sfumature.
Quanto il cielo è diventato nero vado finalmente a cenare, stanco ma felice. Quanto è meraviglioso visitare Dubrovnik!

Cosa vedere a Dubrovnik

Korcula Croazia

4. Escursione nei dintorni: l’isola di Korčula

Korcula è da vedere per chi va a visitare Dubrovnik!
La meravigliosa Korcula vista dall’alto, da una strada nel bosco

Se visitare Dubrovnik è bellissimo, girarne i dintorni non è da meno. Ci sono tante destinazioni facilmente raggiungibili con escursioni di una giornata o ci si può accodare a tour già organizzati. Così si può andare a Mostar, a Sarajevo oppure in Montenegro, per esempio. Io decido di concentrarmi sulle isole croate e anche lì c’è l’imbarazzo della scelta: da quelle semideserte o naturalistiche a quelle piene di vita e alla moda; ho optato per una dal valore più storico: l’isola di Korčula (si legge “kòrciula”). Del resto il mare cristallino “caraibico” è una costante e quindi da quel punto di vista sono tutte meravigliose.
Per raggiungerla bisogna uscire dalla Città Vecchia di Dubrovnik e raggiungere con l’autobus Porto Gruz: lì partono i grandi traghetti e aliscafi turistici. Con il catamarano di Jadrolinija salpando alle 7 si raggiunge l’isola in 2 ore.
La traversata è piacevole e si sfiorano tante isole verdi e rocciose della costa Dalmata, come Mljet. Alla fine si avvista una piccola città circondata da mura a picco sul mare… ecco Korčula! La città dà il nome all’intera isola, ma se la prima è piccola e storica, l’isola è selvaggia e naturalistica, anche se ha spiagge attrezzate per i tanti turisti che arrivano attraversando lo stretto braccio di mare che la divide da Orebić.
Come tutte queste terre dominate un tempo dai veneziani, ha un nome in italiano: Curzola. Sì, quella Curzola che le reminiscenze di storia medievale collegano a una violenta battaglia tra Genova e Venezia al tempo delle repubbliche marinare! Proprio in quell’occasione fu catturato il suo cittadino più illustre, che poi nelle prigioni genovesi ebbe modo di scrivere le memorie dei suoi viaggi nel Lontano Oriente e gli anni alla corte del Gran Khan in Cina… Marco Polo! Nacque proprio qui ed era della Dalmazia, anche se è passato alla storia come mercante veneziano (attività che peraltro svolse dopo esser stato liberato); tra le strette vie della cittadina si può trovare e visitare la Casa di Marco Polo: in realtà questo palazzo nobiliare non è certo fosse dei Polo, che però abitavano in zona. È stato a lungo abbandonato per cui gran parte è inagibile, ma la parte recuperata è uno stretto edificio su più piani con scale in legno che illustra la vita di Marco Polo e porta a un terrazzo di recente restauro (tanto da sembrare nuovo) da cui si gode una bella vista e il vento rinfresca dal caldo. Comunque un po’ deludente.

Korcula è da vedere per chi va a visitare Dubrovnik!
L’ingresso della città di Korčula, con i suoi palazzi storici

Non delude invece la cittadina, costruita su una piccola collina arrotondata circondata dal mare con la chiesa e il campanile che spiccano sopra a tutti i tetti e le mura a cingerla e difenderla. Proprio i Veneziani scavarono un fossato (ora sparito) che la rendeva un’isola imprendibile e collegata solo con la Porta di Terra, tuttora lo scenografico ingresso alla città con la sua scalinata e la Torre Revelin sovrastata dall’orgogliosa bandiera croata. Oltrepassandola, si entra tra le case e le stradine in pietra bianca estratta dall’isola stessa. L’urbanistica della città è stata pianificata in modo geniale: le vie strette sono a lisca di pesce in modo da permettere l’aerazione nei caldissimi mesi estivi; ammetto che si apprezza tantissimo il venticello che passa! Altrettanto regolamentata è l’altezza delle case, più o meno simile, per permettere a tutti di avere una finestra con vista sul mare sovrastando la casa sottostante; in questo modo la città sembra quasi un dorso di una tartaruga: lo si può apprezzare prendendo una strada tra i boschi con la vista che si apre per questo fantastico panorama.
A differenza di Dubrovnik, Korčula rimase sempre sotto a Venezia fino all’arrivo di Napoleone. Per conoscere bene la storia della città consiglio di visitare il Museo Civico (Gradski Muzej), dove viene ricostruita l’importante storia del luogo: i momenti salienti sono i primi secoli, quando Illiri e Greci si spartirono pacificamente l’isola con un accordo scritto (che è stato trovato), l’arrivo dei Romani, poi la dominazione veneziana e la gloriosa resistenza agli arabi nel Cinquecento. Come si nota bene dal museo, gli abitanti di Korčula per secoli eccelsero in due mestieri: come scalpellini e nella fabbricazione delle navi. Con l’ottima pietra locale già i Romani costruirono il Palazzo di Diocleziano a Spalato e venne eretta Dubrovnik, finché nel XIX secolo calò l’interesse; altrettanto importante la cantieristica navale, visto che rivaleggiò pure con Venezia: nel museo si possono ammirare diversi utensili utilizzati.

Korcula è un'altra città da visitare vicino a Dubrovnik!
Le meravigliose stradine laterali della città di Korčula, ricche di verde

Certamente però la meraviglia di Korčula sta nelle sue viuzze laterali, dove emerge lo spirito del luogo. Sono tutte ben tenute e con dettagli deliziosi, ma soprattutto sono vissute: si trovano piante, biciclette, sedie… perché la gente vive davvero in questo paradiso! Insomma, non c’è l’effetto Burano, dove tante case sembrano ferme nel tempo. Le ho percorse praticamente tutte perché ognuna è splendida; il mare giù in fondo alla strada stretta in discesa mi ha ricordato a volte La Valletta. Tutte praticamente convergono nello stesso punto, il centro cittadino in cima alla collina con la Chiesa di San Marco. La pietra bianchissima domina anche qui, col portale finemente decorato dagli scalpellini locali; l’interno è notevole, meglio di tutte le chiese di Dubrovnik: statue, pulpito e portali scolpiti, due absidi finemente decorati e un magnifico quadro del Tintoretto.
Altrettanto notevole il campanile, simbolo della cittadina perché si vede spiccare sopra tutte le case da lontano. Si può pure visitare, salendo i gradini per una vista memorabile. E’ un po’ stretto e non è il massimo per chi soffre di vertigini come me, ma vale la pena: si vede il mare blu che circonda su 3 lati Korčula, le tante barche che vanno e vengono, i tetti rossi, le isole vicine e la corona di verde che circonda la città. Proprio lì mi dirigo quando scendo: è ora di pranzo e quell’anello verde di pini marittimi è un susseguirsi di ristoranti di ogni tipo. Anche qui impossibile mangiare male: io ho pranzato al Bistrò Largo ed era davvero ottimo! Pranzare con vista mare poi è fantastico.

Korcula è da vedere per chi va a visitare Dubrovnik!
Una barca riposa nel cristallino mare davanti alle antiche mura di Korčula

Il pomeriggio trascorre tranquillo. Visito le altre due chiese: l’antica chiesa di San Pietro con un altro portale scolpito e la chiesa di Ognissanti, che però ho trovato chiusa. Ci sarebbe anche il Tesoro dell’Abbazia o il Museo delle Icone che ricorda l’influenza bizantina, ma preferisco godermi la bellezza del luogo. Per questo mi stendo ad ammirare il mare, con granchi bianchi che si muovono rapidi per non farsi prendere.
Qualche nuvolone porta due gocce di pioggia e rovina la mia contemplazione, per cui faccio due passi. Costeggiando il mare per 500m si può raggiungere il convento di San Niccolò; non sono fortunato, è chiuso pure questo! Ma da qui la vista della baia e di Korčula è meravigliosa. Sotto le palme ci sono tante comode panchine per contemplarla e osservare le famiglie in spiaggia coi bambini che nuotano nelle acque trasparenti.
Arriva qualche enorme lussuoso yacht e attracca lentamente sulla banchina. Alle loro onde, le barchette ormeggiate oscillano che sembrano ribaltarsi. Sebbene la città sia popolare, ci vengono i turisti di alto livello! Questo è un ottimo segno: ho visitato un vero paradiso! Devo dire che qui ogni posto è meraviglioso: la natura è ancora protagonista e esalta la bellezza degli insediamenti umani con i colori dei fiori e la limpidezza del mare. Forse uno sviluppo sostenibile è davvero possibile sulla Terra!

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Korcula cosa vedere

5. Cavtat, la “vecchia” Dubrovnik

Cavtat, una città da visitare vicino a Dubrovnik!
Una vista di Cavtat, con il porto e la chiesa di San Nicola

Dopo un paio di giorni in Montenegro, devo tornare in aeroporto, ma ho inserito un’ultima tappa. È una città scelta casualmente, proprio per essere vicinissima per il volo del mattino, ma è stato un colpo di fortuna. Cavtat è davvero meravigliosa! Si trova a cavallo di due baie a una ventina di chilometri da Dubrovnik e le loro storie sono decisamente collegate: infatti Cavtat sorge sui resti della romana Epidaurum, rasa al suolo dagli Avari nel VII secolo; i suoi abitanti in fuga fondarono proprio Dubrovnik. Questo è rimasto nei nomi italiani: se Dubrovnik è Ragusa, Cavtat è Ragusa Vecchia!
Visivamente però sono molto lontane. Scendendo dai tornanti che fanno intravvedere il mare, si costeggiano case e villette circondate da ortensie e oleandri, quasi come se fossimo in Liguria. In effetti Cavtat può somigliare a Portofino: un piccolo borgo dove tutto profuma di esclusività. Pochissimi parcheggi, tranne quello a pagamento davanti al porto nella baia interna, ristoranti sul lungomare e centro abitato vietato alle auto. Il meglio però lo da lungo la baia esterna: alcune ville spuntano nel lussureggiate verde, mentre la strada pedonale costeggia il mare. All’ombra dei pini marittimi, i bambini giocano oppure le famiglie passeggiano; altri si godono la vista del mare sereno seduti sulle tante panchine. Anche i gatti gironzolano tranquilli. La pace è totale: solo qualche urla arriva da alcuni ragazzi che giocano a pallanuoto nel campo ricavato con l’acqua marina: ecco perché la gente di qui è così forte in questo sport!
Io mi godo a modo mio il momento, passeggiando avanti e indietro e fotografando tutto il possibile. I musei purtroppo son già chiusi, ma le chiese no: all’ingresso del paesino c’è la Chiesa di San Nicola, che spunta improvvisa sulla destra; i gradini la fanno sembrare più grande, mentre l’interno è sobrio. Troppo.
Il lungomare è accompagnato da ristoranti all’aperto per tutte le tasche e da imbarcazioni attraccate, comprese alcune molto grandi (anche se non raggiungono il lusso ammirato a Korčula). L’acqua è cristallina e si possono vedere i pesci e contare i numerosissimi ricci di mare: che meraviglia! Alla fine della via svetta il campanile del convento francescano, con la sua chiesa anch’essa sobria: solo il pulpito e l’abside sono decorati con dipinti e venature dorate. Il vero tesoro di Cavtat però si trova nel cimitero, in cima alla collina: qui c’è il Mausoleo della famiglia Račić, primo capolavoro di Ivan Mestrovic; sebbene il nome dica poco a molti (ok… mi ci metto pure io!) è uno dei più grandi scultori del XX secolo, inizialmente molto vicino allo Jugendstil viennese; osservando il mausoleo, coi fregi scolpiti da decorazioni animalesche e due angeli al posto delle colonne d’ingresso sembra di stare in compagnia di Klimt! Peccato che sia chiuso: l’interno deve essere altrettanto fantastico!

Cavtat, la cittadina dai tramonti meravigliosi vicino a Dubrovnik!
Il fantastico tramonto di Cavtat, con il cielo incendiato di colori

Scendo di nuovo in paese; c’è pure una festa locale con le majorette che si sfidano, ma la mia attenzione è presa tutta dal maestoso tramonto. Sotto i rami delle palme e dietro alle barche oscillanti il cielo ed il mare si accendono di colori; ogni minuto che passa sono sempre più caldi e io prendo il sentiero asfaltato che costeggia la penisola addentrandomi nel verde. Tra i pini marittimi e le piante grasse posso sedermi ad ammirare il sole che si tuffa tra le isole croate; le onde mi fanno compagnia sbattendo sulle rocce. Un tramonto davvero fa-vo-lo-so, uno dei tramonti più belli che ho visto!
Qualche nuvola ingrigisce presto il cielo; la pancia comincia a brontolare. Ritorno in paese e scelgo uno dei vari ristorantini sul lungomare per assaggiare la pasta ai frutti di mare: qui è un po’ la specialità locale, visti i tanti allevamenti di mitili in zona.
Intanto il cielo si fa scuro. Passeggiando per andare a dormire noto che è sparito tutto il magnifico panorama di prima: un nero assoluto ha inghiottito la baia che sembra dileguata nel nulla! Neanche una luce di fronte… solo quelle tenui del paese. Tutto ciò infonde serenità.
Anche questo è uno dei pregi di Cavtat. Oggi è famosa per i suoi 7km di spiagge, tra cui alcune sabbiose e circondate dal verde. Io purtroppo non ho tempo per vederle, è ora di prendere il volo. È stato indimenticabile visitare Dubrovnik e dintorni: questi luoghi meravigliosi mi sono entrati nel cuore… Tornerò presto, aspettatemi!

Cavtat croazia

Cavtat cosa vedere

Spero di averti convinto: vale la pena di visitare Dubrovnik (e i suoi dintorni)! Se hai domande o ti è piaciuto il mio articolo lascia un commento e condividilo.
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visitare Dubrovnik

Ecco altre foto di questo meraviglioso viaggio:

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4 pensieri su “Visitare Dubrovnik, la perla dell’Adriatico (e dintorni)

  1. Alderane Lima

    Não tenho palavras para comentar esse artigo. Sensacional. Fiquei com ainda mais vontade de conhecer o lugar. Seu artigo parece um conto de tão perfeito. Brasil.

    1. Srake

      Uma cidade tão linda faz tempo que encontrei. Lugares maravilhosos, cantinhos increiveis, tão historia… fiquei apaixonado rapido! Queria já voltar!

  2. Vasna

    Devo farti davvero i miei complimenti per la descrizione dei luoghi e dei preziosi consigli. Mi hai fatto vivere il mio viaggio in anticipo. Grazie!

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